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Renzi liquida Letta e punta a Palazzo Chigi

Si chiude l'esperienza dell'attuale esecutivo. Per il segretario Pd serve "una fase nuova"

(ANSA) - "La direzione del Pd ringrazia il presidente del Consiglio per il notevole lavoro svolto alla guida del governo, un esecutivo di servizio nato in un momento delicato. E per il significativo apporto dato in particolar modo per il raggiungimento degli obiettivi europei". Così Matteo Renzi liquida Enrico Letta e di fatto apre la crisi di governo. La direzione del Pd ha approvato il documento che chiede una "fase nuova, con un nuovo esecutivo" con 136 voti a favore, 16 voti contrari e 2 astenuti.
"A seguito delle decisioni assunte oggi dalla Direzione nazionale del Partito Democratico, ho informato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della mia volontà di recarmi domani al Quirinale per rassegnare le dimissioni da presidente del Consiglio dei ministri". Lo afferma il premier Enrico Letta.
Le sue dimissioni sono la breaking news nel mondo: dalla agenzia France Presse al Financial Times, passando per El Pais e altri grandi media europei e mondiali.
Questo governo "viene fatto cadere in esito allo scontro interno al Pd". Così il leader di Ncd, Angelino Alfano, in conferenza stampa. Se nel nuovo esecutivo "non si avranno le condizioni politiche per far valere le nostre istanze noi diremo no alla nascita del nuovo governo".
Comunque si sviluppi la situazione, Matteo Renzi potrebbe diventare il più giovane premier d'Europa. 
(fonte: Ansa)
 

Confcommercio, peso tasse reale al 54%

Studio Confcommercio: 'E' al top. Sommerso 17,4% Pil, vale 272 mld: una cifra enorme'

(ANSA) ROMA  - La pressione fiscale effettiva, il gettito cioe' osservato in percentuale di Pil emerso, in Italia si attesta quest'anno al 54%, al top fra le economie avanzate. E'la stima del rapporto sull'economia sommersa di Confcommercio. La pressione fiscale apparente, secondo calcoli prudenziali che non includono aumenti Iva, è invece al 44,6% del Pil nel 2013.
L'economia sommersa in Italia e' pari al 17,4% del Pil: e' la stima per il periodo 2012-2013 elaborata dall'ufficio studi di Confcommercio. Questo vuol dire che 272 miliardi e' la stima dell'imponibile che ogni anno viene sottratto al fisco, ''una cifra enorme ''.

Quando le aziende chiudono

IL COMMENTO
La crisi delle micro imprese non conosce sosta ma, a fronte di un tale dramma, sono in pochi ad occuparsene. Si pensi che solo quattro anni fa i piccoli commercianti ed artigiani erano 4.200.000, producendo il del 40% del PIL italiano. Oggi il 70% di questi è in sofferenza, con una perdita complessiva di 40 mld l’anno.
Un documentato post dell'amico Marco Giganti analizza la situazione riportando dati che spaventano ma che è dovere di ognuno di noi conoscere. Perché siamo noi cittadini a dover prendere coscienza della profondità di questa crisi: i politici, specie in queste settimane, saranno molto occupati a chiedere voti ed a fare promesse di ogni tipo che, in buona parte, non manterranno. Di sicuro, la campagna elettorale assomiglia molto di più a un mercato che ad un processo verso il miglioramento.
Riferimento:
 

Regali di Natale, oggi

La crisi riduce gli acquisti al lumicino. Ma quanto incide il web?

Superati i Maya, finalmente stiamo pensando al Natale e al 2013 che verrà. 
Oggi, antivigilia, è la penultima giornata dedicata agli acquisti per i regali e, purtroppo, il bilancio del giro di affari non è tra i migliori. Oltre ai negozi storici dei nostri centri, che lamentano un calo di clienti assolutamente inedito, si registrano emorragie addirittura nei centri commerciali che, negli ultimi anni, erano stati letteralmente presi d'assalto.

Zaia: delinquenza rende più acuta la crisi

(AVN)  Venezia, 26 aprile 2012 - “Questo episodio conferma l’esistenza di un’emergenza sicurezza nei nostri territori. La situazione non è certamente più drammatica di quella di altre Regioni. Anzi, l’operatività nel Veneto delle forze dell’ordine merita solo il nostro rispetto e la nostra stima, ma è evidente che anche loro hanno bisogno di essere messe nelle condizioni di far fronte con maggior efficacia all’espandersi della criminalità che mina le nostre comunità, indifferentemente nei grandi come nei piccoli centri urbani”.

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