Gentiloni premier incaricato da Mattarella

La spending review è il decreto verso il quale la Pubblica Amministrazione deve giocoforza fare i conti, e deve farli in fretta (entro il 3 Agosto). Inutile dire che la fretta è antipatica perché è famosa per essere una pessima consigliera, e che non ci piace che la politica dei tagli del governo ancora una volta s’imponga sempre e solo per una riduzione dei servizi essenziali per la povera gente, ma una cura alla Pubblica Amministrazione era attesa da molto tempo e l'occasione della spending review è troppo ghiotta per poterci rinunciare.
Nel giro di pochi giorni, quindi, è cambiato tutto. La politica ha fatto due passi indietro: il primo, il più rilevante, rappresentato dall'uscita di scena di Silvio Berlusconi, che ha rassegnato le dimissioni sull'onda della tempesta finanziaria che sta ancora facendo tremare le ginocchia all'Italia. Il secondo si è verificato oggi, con il giuramento del governo di Mario Monti che, contrariamente alle ultime voci, ha nominato un esecutivo esclusivamente tecnico, con la conseguente assenza di qualsiasi personalità politica. Monti, quindi, è equidistante dai partiti, sebbene il suo governo sarà sostenuto dall'intero Parlamento, Lega esclusa.