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Questa povera Italia ingovernabile

IL COMMENTO

Dalle urne non esce una maggioranza in grado di governare. Scenario confuso

Ingovernabilità e conseguente instabilità dei mercati a livello europeo. I sorprendenti risultati delle elezioni italiane sono stati un'autentica bomba, i cui effetti sono ancora da definire. Permetteteci piccole e brevi riflessioni su quanto è accaduto. Non ipotizzeremo gli scenari, ma vogliamo elencare i principali fattori che hanno causato il fallimento del centrosinistra, la rimonta clamorosa del centrodestra e la stupefacente affermazione del Movimento 5 Stelle. Il tutto, portando di fatto il Senato allo stallo. Di seguito tre punti da considerare.
 
1) Il Pd. Potremmo discutere sul fatto che con Renzi, forse, l'esito sarebbe stato diverso. Ma stiamo a Bersani. Come ha gestito la sua campagna elettorale? Quanto si è sforzato per drenare consenso, soprattutto in considerazione dei rischi al Senato causa Porcellum? Diremmo poco e male. Dal Pd, alla fine, sono solo usciti borbottii privi di entusiasmo. Pragmatismo e saggezza contadina. Nulla più: Bersani non ha fatto sognare, non è finito mai in prima pagina con una sua proposta rivoluzionaria, che è quella che un certo elettorato si attende. Come sempre, a un certo punto il centrosinistra ha dovuto stare al gioco del risorto Cavaliere. Insomma, Bersani non ha saputo fare una campagna d'attacco e si è chiuso a riccio, garantendosi i voti che erano già suoi, senza spillarne uno dall'altra parte. Aggiungendo il flop di Vendola, ecco arrivare una maggioranza alla camera dello 0,4;
2) Berlusconi. Dato per spacciato, ha dimostrato ancora una volta di essere una macchina da guerra inarrestabile. Ha catalizzato su di sé buona parte dell'attenzione, utilizzando proposte choc e pure difficilmente realizzabili, tipo la restituzione dell'Imu, il condono tombale e via dicendo. Ma ha colpito dove voleva: i milioni di italiani che vedono le tasse come una maledizione, che tendono ad evaderle e che considerano il taglio delle imposte come la panacea a tutti i mali. Considerando poi che l'Italia è un paese principalmente di centrodestra e che vota per tifoserie, ecco spiegato perché Berlusconi è arrivato ad un soffio dalla vittoria;
3) Grillo. Trattasi di vero e proprio tsunami, come predetto dal suo leader. Il MoVimento 5 Stelle diviene il primo partito nazionale, avrà 108 seggi alla Camera e sarà la vera incognita nel tempo a venire. Ha raccolto su di sé le frustrazioni, la rabbia, la protesta ma anche la speranza di milioni di cittadini. Ora è alla prova dei fatti.
Trascuriamo il mezzo disastro di Monti e il flop totale di Ingroia e Giannino. Ora attendiamo l'evolversi della situazione, con la spada di Damocle dei mercati che, già adesso, non ci stanno di certo ad aspettare.
Gianluca Mura

 

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