Sanremo 2017: Prima serata

Bene la De Filippi. Ferreri, Clementino e Ron a rischio eliminazione

Buona la prima. Il Festival 2017 parte subito con il piede giusto, affidato alla ormai rodata conduzione di Carlo Conti. La vera sorpresa, se di sorpresa si tratta, è stata Maria De Filippi: nonostante sia una professionista, ci si poteva attendere una qualche difficoltà. Invece, la regina della televisione non si è smentita, dimostrando di essere a suo agio nel compito. Il suo classico piglio c'è stato e a tratti sembrava di vedere una sua trasmissione, ma il risultato positivo è comunque innegabile. 
Dopo l'RVM dei migliori brani non vincenti, Tiziano Ferro apre la sessantasettesima edizione con un emozionante omaggio a Luigi Tenco e subito, senza troppi fronzoli, si parte con la gara.
In generale, a nostro giudizio, tutte le canzoni sono di buona fattura, con qualche eccellenza.
Giusy Ferreri ha il difficile compito di cantare per prima e qualcosa, nella sua esibizione, non funziona: la cantante non lascia quel particolare segno che di solito invece regala.
Buona la prova di Fabrizio Moro e sorprendenti la sicurezza e la grazia di Elodie.
Piacevole anche la canzone di Lodovica Comello: magari un po' troppo leggera, ma funziona.
Il primo grande brivido ce lo regala la superfavorita Fiorella Mannoia: bella canzone e superba interpretazione. Le ipotesi della vigilia non si sono smentite ed, anzi, prendono ancora più forza. 
Alessio Bernabei non ha un brano della stessa forza di quello dell'anno scorso ma risulta comunque un pezzo che avrà un buon esito radiofonico.
Il vecchio leone Al Bano  ruggisce ancora: la voce, signori, c'è ancora tutta. Meno limpida, magari, ma ancora capace di acuti unici.
Grande pezzo quello di Samuel, a nostro giudizio quello che in radio funzionerà di più. Onesta e gradevole anche la canzone di Ron. Clementino? Bravo. Ci fa divertire ancora una volta.
Il brano più singolare è quello di uno degli autori più virtuosi del momento: Ermal Meta. E' una di quelle canzoni che necessitano di un riscolto accurato e che non colpiscono subito.
Per quanto riguarda lo spettacolo, nulla è stato trascurato: il momento di commozione con i rappresentanti della Guardia di Finanza, Croce Rossa, Soccorso Alpino e via dicendo ha portato sul palco dell'Ariston i drammi che questo paese sta vivendo in questi ultimi mesi. Forse un po' stucchevole, ma ci può stare.
Si è riso con Maurizio Crozza e la sua copertina e con la coppia Cortellesi-Albanese. Tiziano Ferro, prima da solo e poi con Carmen Consoli ha dimostrato ancora una volta di essere un numero uno.
Forse superfluo il contributo di Raoul Bova e, successivamente, della sua compagna Rocio Munoz Morales, protagonista del primo Festival targato Conti. Così quello di Diletta Leotta: pur trattando un tema importante, non è apparsa molto credibile.
Ospiti internazionali uno scoppiettante Ricky Martin (cha fa ballare l'Ariston) ed i Clean Bandit.
La classifica finale riserva delle sorprese. I tre cantanti a rischio eliminazione sono Giusy Ferreri, Clementino e Ron, che non canteranno le loro cover. L'esito su di Ron ha destato qualche mugugno in sala stampa.
Domani si riparte con gli altri undici Campioni e, in apertura, con la solita gara ad eliminazione diretta dei Giovani, impietosa disfida a colpi di televoto e sala stampa.
Gli ospiti attesi sono Keanu Reeves, Robbie Williams, Biffy Clyro, il trio Brignano-Insinna-Cirilli, Francesco Totti e Sveva Alviti.
Mentre terminiamo questo articolo sono le due di notte. A Sanremo sembra mezzogiorno: la febbre del Festival non si ferma mai.
 
 
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