Speciale Sanremo 2016

Gli Stadio vincono il Festival di Sanremo 2016

Con "Un giorno mi dirai" trionfano all'Ariston

Gli Stadio vincono il 66° Festival di Sanremo.
Secondo posto: Francesca Michielin.
Terzo posto: Giovanni Caccamo e Deborah Iurato.
Premio "Sergio Bardotti" per miglior testo: "Amen" (Fabio Ilacqua) cantata da Francesco Gabbani.
Premio "Giancarlo Bigazzi" per musica: "Un giorno mi dirai" di Curreri-Chiaravalle cantata dagli Stadio
Premio della critica "Mia Martini": Patty Pravo ("Cieli immensi")
Premio Sala Stampa "Lucio Dalla": "Un giorno mi dirai" degli Stadio
 

 

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Gli Stadio vincono il Festival di Sanremo 2016

Con "Un giorno mi dirai" trionfano all'Ariston

Gli Stadio vincono il 66° Festival di Sanremo.
Secondo posto: Francesca Michielin.
Terzo posto: Giovanni Caccamo e Deborah Iurato.
Premio "Sergio Bardotti" per miglior testo: "Amen" (Fabio Ilacqua) cantata da Francesco Gabbani.
Premio "Giancarlo Bigazzi" per musica: "Un giorno mi dirai" di Curreri-Chiaravalle cantata dagli Stadio
Premio della critica "Mia Martini": Patty Pravo ("Cieli immensi")
Premio Sala Stampa "Lucio Dalla": "Un giorno mi dirai" degli Stadio
 

 

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Sanremo 2016: la finale

DIARIO DA SANREMO

La lunga diretta della serata conclusiva del 66° Festival

Ed eccoci infine alla finalissima, dopo una settimana vissuta intensamente, tra corse da un albergo all'altro, Palafiori ed Ariston. Un Festival indimenticabile, che abbiamo trascorso interamente nella Città dei Fiori.
Si parte con il ripescaggio della canzone tra le cinque finite in zona rossa e siamo d'accordissimo sulla scelta di Irene Fornaciari, che ha una bella canzone che non è stata compresa come merita. Pertanto, fuori Bluvertigo, Neffa, Zero Assoluto e Dear Jack.
Poi, dopo il balletto iniziale di Roberto Bolle e la doverosa esibizione del vincitore delle Nuove Proposte Francesco Gabbani, parte la gara a 16. E, visto che siamo alla finale, sbilanciamoci pure, rivelando i nostri gusti.
Canzone più bella? Quella di Patty Pravo, "Cieli immensi", un piccolo capolavoro.
Canzone più radiofonica? Alessio Bernabei, con "Noi siamo infinito".
Canzone preferita e per la quale tifiamo? Francesca Michielin con "Nessun grado di separazione".
Canzone più emozionante? Gli Stadio con "Un giorno mi dirai".
Canzone più sorprendente? "Il primo amore non si scorda mai" di Enrico Ruggeri.
Canzone che più ci ha deluso? Caccamo e Iurato con "Via da qui".
Come prevedibile, Virginia Raffaele rientra in se stessa per quest'ultima finale. Il che è cosa buona.
A furor di popolo, Cristina D'Avena sale sul palco dell'Ariston ed è una festa: "Il valzer del moscerino", "Kiss me Licia", "Occhi di gatto", "La canzone dei Puffi" e poi "La pioggia". Tutti impazziscono in sala stampa: tornare bambini, è vero, fa bene.
Le esibizioni si susseguono velocemente e non si può non nominare gli irresistibili gli Elio e le Storie Tese in veste Kiss.
Conti si porta i suoi amici Panariello e Pieraccioni: uno spot per lo spettacolo che terranno assieme all'Arena di Verona. Momento evitabile, francamente.
La vera grande emozione è naturalmente Renato Zero che, oltre ad un medley dei suoi successi, presenta il singolo indeito "Gli anni miei raccontami", dal nuovo album "Alt" in arrivo ad aprile.
 
zero
 
Altri ospiti sono Beppe Fiorello per l'ennesima fiction e Willy William, suonatissimo con il brano "Ego".
La classifica della posizione 4 alla 16:
 
04 - Enrico Ruggeri
05 - Lorenzo Fragola
06 - Patty Pravo
07 - Clementino
08 - Noemi
09 - Rocco Hunt
10 - Arisa
11 - Annalisa
12 - Elio e le Storie Tese
13 - Valerio Scanu
14 - Alessio Bernabei
15 - Dolcenera
16 - Irene Fornaciari
 
(Gianluca Mura)
 
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finale

Sanremo 2016: la finale

DIARIO DA SANREMO

La lunga diretta della serata conclusiva del 66° Festival

Ed eccoci infine alla finalissima, dopo una settimana vissuta intensamente, tra corse da un albergo all'altro, Palafiori ed Ariston. Un Festival indimenticabile, che abbiamo trascorso interamente nella Città dei Fiori.
Si parte con il ripescaggio della canzone tra le cinque finite in zona rossa e siamo d'accordissimo sulla scelta di Irene Fornaciari, che ha una bella canzone che non è stata compresa come merita. Pertanto, fuori Bluvertigo, Neffa, Zero Assoluto e Dear Jack.
Poi, dopo il balletto iniziale di Roberto Bolle e la doverosa esibizione del vincitore delle Nuove Proposte Francesco Gabbani, parte la gara a 16. E, visto che siamo alla finale, sbilanciamoci pure, rivelando i nostri gusti.
Canzone più bella? Quella di Patty Pravo, "Cieli immensi", un piccolo capolavoro.
Canzone più radiofonica? Alessio Bernabei, con "Noi siamo infinito".
Canzone preferita e per la quale tifiamo? Francesca Michielin con "Nessun grado di separazione".
Canzone più emozionante? Gli Stadio con "Un giorno mi dirai".
Canzone più sorprendente? "Il primo amore non si scorda mai" di Enrico Ruggeri.
Canzone che più ci ha deluso? Caccamo e Iurato con "Via da qui".
Come prevedibile, Virginia Raffaele rientra in se stessa per quest'ultima finale. Il che è cosa buona.
A furor di popolo, Cristina D'Avena sale sul palco dell'Ariston ed è una festa: "Il valzer del moscerino", "Kiss me Licia", "Occhi di gatto", "La canzone dei Puffi" e poi "La pioggia". Tutti impazziscono in sala stampa: tornare bambini, è vero, fa bene.
Le esibizioni si susseguono velocemente e non si può non nominare gli irresistibili gli Elio e le Storie Tese in veste Kiss.
Conti si porta i suoi amici Panariello e Pieraccioni: uno spot per lo spettacolo che terranno assieme all'Arena di Verona. Momento evitabile, francamente.
La vera grande emozione è naturalmente Renato Zero che, oltre ad un medley dei suoi successi, presenta il singolo indeito "Gli anni miei raccontami", dal nuovo album "Alt" in arrivo ad aprile.
 
zero
 
Altri ospiti sono Beppe Fiorello per l'ennesima fiction e Willy William, suonatissimo con il brano "Ego".
La classifica della posizione 4 alla 16:
 
04 - Enrico Ruggeri
05 - Lorenzo Fragola
06 - Patty Pravo
07 - Clementino
08 - Noemi
09 - Rocco Hunt
10 - Arisa
11 - Annalisa
12 - Elio e le Storie Tese
13 - Valerio Scanu
14 - Alessio Bernabei
15 - Dolcenera
16 - Irene Fornaciari
 
(Gianluca Mura)
 
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Sanremo 2016: Quarta serata

DIARIO DA SANREMO

Il festival proclama il primo vincitore: è Francesco Gabbani

I giorni volano e siamo arrivati alla quarta e penultima serata del Festival, che stavolta seguiamo dalla sala stampa "Lucio Dalla" al Palafiori, avendo lasciato, a votazioni finite, l'Ariston Roof.
Serata che si apre con la gara tra le Nuove Proposte rimaste: Mahmood, Francesco Gabbani, Chiara Dello Iacovo ed Ermal Meta. L'esito sarà comunicato nel corso della trasmissione. Il Premio Sala Stampa "Lucio Dalla" va a Chiara Dello Iacovo (che poi passerà a salutarci in sala stampa, gesto molto carino), quello della critica "Mia Martini" a Francesco Gabbani. Ed è proprio quest'ultimo, che per un'ora ieri era stato addirittura fuori dalla gara, a trionfare. Francesco Gabbani, con la sua iper-radiofonica "Amen", vince la sezione Nuove Proposte. Seconda Chiara Dello Iacovo, poi Ermal Meta ed infine Mahmood.
Viene risolto in maniera elegante, nel contempo, il caso Miele, eliminata in maniera rocambolesca per un problema nel processo di votazione: non potendo modificare il regolamento del Festival stesso, Carlo Conti ha deciso di invitare la cantante ad aprire la quarta serata. Un bel gesto di scuse che pensiamo Miele ed il suo gruppo avrà gradito, dal momento che la visibilità ottenuta in queste ore ed i numerosi attestati di solidarietà dalla rete hanno sicuramente giovato alla sua notorietà. Non a caso, forse, Miele in questo momento è la più suonata dalle radio tra le Nuove Proposte.
Il nuovo travestimento di Virginia Raffaele è un suo classico: Belen Rodriguez. Bravissima, ma stavolta siamo ben lontani dalla genialità delle precedenti imitazioni. E, diciamolo, speriamo di vedere Virginia interpretare se stessa almeno domani.
Gli altri due, Madalina Ghenea e Gabriel Garko permangono nel loro ruolo di belli senza grande rilievo.
Questa serata vede sfilare ancora una volta i 20 Campioni, per la seconda esecuzione del brano in gara: si succedono Annalisa, Zero Assoluto, Rocco Hunt, Irene Fornaciari, Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, Enrico Ruggeri, Francesca Michielin, Elio e le Storie Tese, Patty Pravo, Alessio Bernabei, Neffa, Valerio Scanu, Dear Jack, Noemi, Stadio, Arisa, Lorenzo Fragola, Bluvertigo, Dolcenera e Clementino.
Il secondo ascolto definisce meglio le canzoni e gli Stadio, forse galavanizzati dalla vittoria della serata delle cover, realizzano una performance notevole che finalmente valorizza la bella canzone che hanno portato all'Ariston. Profumo di podio per loro.
Superospite della serata è Elisa che, dopo un medley composto da "Luce (Tremonti a Nord-Est)", "Gli ostacoli del cuore" e "L'anima vola", presenta il suo ultimo singolo "No Hero".
 
Elisa
 
A completare le ospitate ci sono J Balvin e Lost Frequencies, fenomeni del momento. Inoltre una comparsata di Alessandro Gassman e Rocco Papaleo.
La serata si conclude con la classifica temporanea ed il conseguente elenco dei cinque campioni che rischiano l'eliminazione: Zero Assoluto, Dear Jack, Neffa, Bluvertigo e Irene Fornaciari. Si apre quindi il televoto che rimarrà aperto per tutta la serata di sabato allo scopo di salvare uno degli artisti in zona rossa.
Conti cede la linea al Dopofestival alle 01:18, completando così la serata più lunga. E domani la finalissima, con le valige in preparazione.
(Gianluca Mura)
 
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Sanremo 2016: Quarta serata

DIARIO DA SANREMO

Il festival proclama il primo vincitore: è Francesco Gabbani

I giorni volano e siamo arrivati alla quarta e penultima serata del Festival, che stavolta seguiamo dalla sala stampa "Lucio Dalla" al Palafiori, avendo lasciato, a votazioni finite, l'Ariston Roof.
Serata che si apre con la gara tra le Nuove Proposte rimaste: Mahmood, Francesco Gabbani, Chiara Dello Iacovo ed Ermal Meta. L'esito sarà comunicato nel corso della trasmissione. Il Premio Sala Stampa "Lucio Dalla" va a Chiara Dello Iacovo (che poi passerà a salutarci in sala stampa, gesto molto carino), quello della critica "Mia Martini" a Francesco Gabbani. Ed è proprio quest'ultimo, che per un'ora ieri era stato addirittura fuori dalla gara, a trionfare. Francesco Gabbani, con la sua iper-radiofonica "Amen", vince la sezione Nuove Proposte. Seconda Chiara Dello Iacovo, poi Ermal Meta ed infine Mahmood.
Viene risolto in maniera elegante, nel contempo, il caso Miele, eliminata in maniera rocambolesca per un problema nel processo di votazione: non potendo modificare il regolamento del Festival stesso, Carlo Conti ha deciso di invitare la cantante ad aprire la quarta serata. Un bel gesto di scuse che pensiamo Miele ed il suo gruppo avrà gradito, dal momento che la visibilità ottenuta in queste ore ed i numerosi attestati di solidarietà dalla rete hanno sicuramente giovato alla sua notorietà. Non a caso, forse, Miele in questo momento è la più suonata dalle radio tra le Nuove Proposte.
Il nuovo travestimento di Virginia Raffaele è un suo classico: Belen Rodriguez. Bravissima, ma stavolta siamo ben lontani dalla genialità delle precedenti imitazioni. E, diciamolo, speriamo di vedere Virginia interpretare se stessa almeno domani.
Gli altri due, Madalina Ghenea e Gabriel Garko permangono nel loro ruolo di belli senza grande rilievo.
Questa serata vede sfilare ancora una volta i 20 Campioni, per la seconda esecuzione del brano in gara: si succedono Annalisa, Zero Assoluto, Rocco Hunt, Irene Fornaciari, Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, Enrico Ruggeri, Francesca Michielin, Elio e le Storie Tese, Patty Pravo, Alessio Bernabei, Neffa, Valerio Scanu, Dear Jack, Noemi, Stadio, Arisa, Lorenzo Fragola, Bluvertigo, Dolcenera e Clementino.
Il secondo ascolto definisce meglio le canzoni e gli Stadio, forse galavanizzati dalla vittoria della serata delle cover, realizzano una performance notevole che finalmente valorizza la bella canzone che hanno portato all'Ariston. Profumo di podio per loro.
Superospite della serata è Elisa che, dopo un medley composto da "Luce (Tremonti a Nord-Est)", "Gli ostacoli del cuore" e "L'anima vola", presenta il suo ultimo singolo "No Hero".
 
Elisa
 
A completare le ospitate ci sono J Balvin e Lost Frequencies, fenomeni del momento. Inoltre una comparsata di Alessandro Gassman e Rocco Papaleo.
La serata si conclude con la classifica temporanea ed il conseguente elenco dei cinque campioni che rischiano l'eliminazione: Zero Assoluto, Dear Jack, Neffa, Bluvertigo e Irene Fornaciari. Si apre quindi il televoto che rimarrà aperto per tutta la serata di sabato allo scopo di salvare uno degli artisti in zona rossa.
Conti cede la linea al Dopofestival alle 01:18, completando così la serata più lunga. E domani la finalissima, con le valige in preparazione.
(Gianluca Mura)
 
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Sanremo 2016: Terza serata

DIARIO DA SANREMO

Gli Stadio vincono la gara. Scoppia il caso Miele-Gabbani

(Sanremo) - Terza serata, quella delle cover. Che sarebbe perfetta, non fosse per un pasticcio nel voto che ha messo in fibrillazione la sala stampa. Ma di questo parleremo alla fine, anche se il fattaccio accade all'inizio quando, nel doppio match tra i giovani, Miele vince su Francesco Gabbani e Mahmood vince sull'italo-australiano Michael Leonardi. Diciamo però che noi votanti al Roof ci rendiamo subito conto di non essere riusciti a votare per un problema tecnico nel primo caso, quello tra Miele ("Mentre ti parlo") e Francesco Gabbani ("Amen"). In breve, piombano in sala stampa i discografici di entrambi gli artisti e la tensione tende a salire: il voto viene contestato dal team di Gabbani.
Torniamo allo spettacolo: Carlo Conti, forte di un 49,91% di share che annienta la tradizione di un calo fisiologico nella seconda serata, va avanti come un treno. Un po' più disinvolti Madelina Ghenea e Gabriel Garko, mentre Virginia Raffaele si camuffa da Donatella Versace, indovinando per la terza volta consecutiva il personaggio.
Abbiamo Marc Hollogne in apertura e poi la gara delle cover che non staremo qui ad elencare. Sono tutte versioni piacevoli, ognuno ama le proprie anche per l'amore verso l'originale stessa.
Alla fine vinceranno (meritatamente) gli Stadio con una versione commuovente de "La sera dei miracoli" di Lucio Dalla. Ci sono cinque gruppi da quattro artisti qualcuno, nei quali la spuntano rispettivamente Noemi ("Dedicato" della Berté), Clementino ("Don Raffae" di De André), Rocco Hunt ("Tu vuo' fa l'americano" di Carosone), Valerio Scanu ("Io vivò (senza te)" di Battisti) e, appunto, gli Stadio.
Personalmente, ho trovato la prova di Francesca Michielin ("Il mio canto libero" di Battisti) praticamente perfetta.
Poi, ecco i superospiti: onore al cinquantenario dei Pooh, che approdano all'Ariston in formazione a cinque, quella che per tutto l'anno suonerà per chiudere la bella carriera di questo gruppo storico. Gli snob possono pure storcere il naso, ma l'esibizione è stata fantastica e preso pubblicheremo il video girato al Roof, dove cantiamo tutti.
 
pooh
Ci si chiede ancora una volta che senso abbia il siparietto dei coniugi Salamoia, ma un giorno capiremo.
La serata si conclude con Hozier e poi il verdetto che porta alla vittoria di questa piacevole (ma lunghissima) serata la band di Gaetano Curreri.
Domani prima finale, quella delle Nuove Proposte: Chiara Dello Iacovo, Ermal Meta, Mahmood e, bizzarramente, Francesco Gabbani.
Torniamo infatti all'inizio di questo racconto, quando ad un certo punto, ci viene chiesto di rivotare per il match Miele-Gabbani ed il risultato viene ribaltato. A farne le spese è Miele, ed è triste vedere la sua disperazione: una cosa è perdere uno scontro, un'altra credere di averlo vinto, gioire e poi vedersi strappare la vittoria.
Nulla da togliere a Gabbani, che ha un ottimo brano radiofonico, ma qui si tratta di riparare nella maniera migliore ad un problema tecnico. Il televoto, che conta il 50%, ha decretato la vittoria di Miele. Il restante 50%, quello della sala stampa dell'Ariston, non è stato calcolato correttamente. Il computo corretto avviene dopo una seconda votazione. Che però, ovviamente, potrebbe essersi inquinata, condizionata, alterata. E che, forse, avrebbe dovuto comportare un secondo televoto, per agire in contemporanea.
A questo punto, la soluzione migliore sarebbe quella, emendando il regolamento, di riammettere Miele in gara e, domani, fare un confronto a cinque. Questa è la nostra opinione: nulla toglie a Gabbani, ma almeno mette una pezza su un episodio imbarazzante che ha avuto come vittima la povera Miele.
(Gianluca Mura)
 
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Sanremo 2016: Terza serata

DIARIO DA SANREMO

Gli Stadio vincono la gara. Scoppia il caso Miele-Gabbani

(Sanremo) - Terza serata, quella delle cover. Che sarebbe perfetta, non fosse per un pasticcio nel voto che ha messo in fibrillazione la sala stampa. Ma di questo parleremo alla fine, anche se il fattaccio accade all'inizio quando, nel doppio match tra i giovani, Miele vince su Francesco Gabbani e Mahmood vince sull'italo-australiano Michael Leonardi. Diciamo però che noi votanti al Roof ci rendiamo subito conto di non essere riusciti a votare per un problema tecnico nel primo caso, quello tra Miele ("Mentre ti parlo") e Francesco Gabbani ("Amen"). In breve, piombano in sala stampa i discografici di entrambi gli artisti e la tensione tende a salire: il voto viene contestato dal team di Gabbani.
Torniamo allo spettacolo: Carlo Conti, forte di un 49,91% di share che annienta la tradizione di un calo fisiologico nella seconda serata, va avanti come un treno. Un po' più disinvolti Madelina Ghenea e Gabriel Garko, mentre Virginia Raffaele si camuffa da Donatella Versace, indovinando per la terza volta consecutiva il personaggio.
Abbiamo Marc Hollogne in apertura e poi la gara delle cover che non staremo qui ad elencare. Sono tutte versioni piacevoli, ognuno ama le proprie anche per l'amore verso l'originale stessa.
Alla fine vinceranno (meritatamente) gli Stadio con una versione commuovente de "La sera dei miracoli" di Lucio Dalla. Ci sono cinque gruppi da quattro artisti qualcuno, nei quali la spuntano rispettivamente Noemi ("Dedicato" della Berté), Clementino ("Don Raffae" di De André), Rocco Hunt ("Tu vuo' fa l'americano" di Carosone), Valerio Scanu ("Io vivò (senza te)" di Battisti) e, appunto, gli Stadio.
Personalmente, ho trovato la prova di Francesca Michielin ("Il mio canto libero" di Battisti) praticamente perfetta.
Poi, ecco i superospiti: onore al cinquantenario dei Pooh, che approdano all'Ariston in formazione a cinque, quella che per tutto l'anno suonerà per chiudere la bella carriera di questo gruppo storico. Gli snob possono pure storcere il naso, ma l'esibizione è stata fantastica e preso pubblicheremo il video girato al Roof, dove cantiamo tutti.
 
pooh
Ci si chiede ancora una volta che senso abbia il siparietto dei coniugi Salamoia, ma un giorno capiremo.
La serata si conclude con Hozier e poi il verdetto che porta alla vittoria di questa piacevole (ma lunghissima) serata la band di Gaetano Curreri.
Domani prima finale, quella delle Nuove Proposte: Chiara Dello Iacovo, Ermal Meta, Mahmood e, bizzarramente, Francesco Gabbani.
Torniamo infatti all'inizio di questo racconto, quando ad un certo punto, ci viene chiesto di rivotare per il match Miele-Gabbani ed il risultato viene ribaltato. A farne le spese è Miele, ed è triste vedere la sua disperazione: una cosa è perdere uno scontro, un'altra credere di averlo vinto, gioire e poi vedersi strappare la vittoria.
Nulla da togliere a Gabbani, che ha un ottimo brano radiofonico, ma qui si tratta di riparare nella maniera migliore ad un problema tecnico. Il televoto, che conta il 50%, ha decretato la vittoria di Miele. Il restante 50%, quello della sala stampa dell'Ariston, non è stato calcolato correttamente. Il computo corretto avviene dopo una seconda votazione. Che però, ovviamente, potrebbe essersi inquinata, condizionata, alterata. E che, forse, avrebbe dovuto comportare un secondo televoto, per agire in contemporanea.
A questo punto, la soluzione migliore sarebbe quella, emendando il regolamento, di riammettere Miele in gara e, domani, fare un confronto a cinque. Questa è la nostra opinione: nulla toglie a Gabbani, ma almeno mette una pezza su un episodio imbarazzante che ha avuto come vittima la povera Miele.
(Gianluca Mura)
 
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