Venezia 78: tre opere da tenere d'occhio

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78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Diario da Venezia - 2 settembre

Nella seconda giornata della 78ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica I film degni di nota sono almeno tre.
Il primo di Jane Campion, prima regista a vincere la Palma d’Oro a Cannes con “Lezioni di piano” nel 1993, ha visto proiettato il suo film “The Power of the Dog”, tratto dal romanzo di Thomas Savage, interpretato da Kirsten Dunst, Jesse Plemons e Benedict Cumberbatch. Si racconta di una vedova, Rose (Kirsten Dunst), andata a vivere nel Montana con il suo nuovo marito George (Jesse Plemons): i due vengono messi a dura prova dai comportamenti estremi del fratello di George, Philip (Benedict Cumberbatch) , la cui cattiveria nei confronti della donna e del figlio di lei porterà a tragiche conseguenze.
Nel cast troviamo anche Thomasin McKenzie, presente anche nel film fuori concorso “Ultima notte a Soho”. In serata è stato presentato il film del regista italiano Paolo SorrentinoE’ stata la mano di Dio”: fin dalle prime immagini si percepisce il legame di Paolo con Napoli e la sua gente. L'opera racconta dell’adolescenza negli anni 80. Questa è la prima sensazione che si percepisce guardando il film, dove il regista racconta la storia della sua vita, con protagonista l’attore Filippo Scotti.
Terzo film della giornata “Il giocatore di carte” del regista Paul Schrader. Il regista è abituale nell’utilizzare sempre lo stesso schema, partendo da un problema sociale e trasformandolo in metafora. In questo caso si tratta del gioco del poker. Un personaggio consapevole dei suoi tragici errori, che dopo aver scontato la sua pena non riesce a mettersi in pace con la sua coscienza. Film interpretato da Oscar Isaac nel ruolo di un ex soldato di Abu Ghraib, diventato appunto giocatore d’azzardo di poker. Il film, prodotto da Martin Scorsese, vede la partecipazione di Willem Dafoe.
(dalla nostra inviata Loredana Negro)
 
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