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Sanremo 2016: Seconda serata

DIARIO DA SANREMO

Lo show avanza perfettamente. Fin troppo

Ma dove sono finiti quei festival imperfetti di una volta? Quelli dove qualcosa di sbagliato comunque capitava e se ne poteva parlare per giorni. La macchina da guerra rodata di Carlo Conti avanza invece senza sbavature, perdendo quel senso di imprevedibilità tipico di Sanremo.
Se proprio un difetto lo vogliamo trovare è il meccanismo della gara tra le Nuove Proposte che, dopo una sola esibizione, elimina impietosamente dei giovani che, invece, meriterebbero una seconda prova. Ecco quindi che, subito, le prime due sfide eliminano Cecile e Irama, entrambi con proposte interessanti e premiano gli altrettanto interessanti Chiara Dello Iacovo ed Ermal Meta. Dispiace per gli eliminati, che avevamo avuto modo di conoscere in questi giorni. Oggi, poi, al Palafiori si sono tenute diverse conferenze stampa ed avevamo apprezzato la freschezza di entrambi.
Dopo l'apertura con i Salut Salon, parte la gara. Di Conti c'è poco da dire. Madelina Ghenea e Gabriel Garko permangono invece nel loro ruolo di belli senza portare grandi contributi nella conduzione. Il fenomeno è solo Virginia Raffaele che diventa, per questa seconda serata, la divina Carla Fracci. Una Carla Fracci eccezionale, per la precisione. Si ride, e tanto.
Momenti di euforia in sala stampa all'esibizione di Eros Ramazzotti: tutti a cantare i suoi successi, in un improvviso ritorno degli anni di sua maggiore visibilità, quando dopo Eros non ce n'era per nessuno. Meno efficace l'apparizione di una star come Ellie Goulding, famosa ma sconosciuta probabilmente alla maggior parte dei telespettatori.
Meglio la parentesi hollywoodiana con la bellissima Nicole Kidman, sofisticata come le attrici sanno essere ma anche ragionevolmente simpatica.
Veniamo alle canzoni: bello il blues di Dolcenera, grintoso e cantato perfettamente. 
Non funziona benissimo invece Clementino, che ha un brano interessante ma poco adatto alla kermesse. Siamo piacevolmente stupiti dalla bellezza del brano di Patty Pravo: probabilmente la melodia migliore tra quelle sentite, seppur penalizzata dall'imperfezione di lei. Ma, d'altra parte, la Nicoletta nazionale canta così e forse per questo la amiamo.
Il pezzo di Valerio Scanu è discreto e la sua voce è sicura e pulita, anche se non lascerà il segno nella classifica.
Francesca Michielin? Ci ha incantati, con la sua voce e con la struttura della sua "Nessun grado di separazione". Bene anche Alessio Bernabei, con una canzone già bella pronta per un grande airplay radiofonico: la sua coraggiosa scelta solista parte con un pezzo molto riuscito. Bravo.
Elio e le Storie Tese, come sempre, fanno storia a sè. "Vincere l'odio" non ha la genialità de "La terra dei cachi" o "La canzone mononota". E' meno d'effetto, ma è comunque un esperimento strepitoso: una canzone fatta di ritornelli, senza strofe. Solo loro potevano costruirla, è chiaro. Ma dubitiamo che guadagnerà il secondo posto come le due precedenti partecipazione della band.
Neffa? Pezzo banale, solito stile. Per noi il meno efficace della serata.
Annalisa ha scelto una canzone forse meno incisiva di quella dell'anno scorso, ma è ulteriormente cresciuta artisticamente. Nella sua "Il diluvio universale" si concede pure la parolaccia, ma lo fa con la sua solita grazia. Ha una voce perfetta, un'intonazione naturale impressionante e la vediamo veleggiare piuttosto in alto.
Chiudono gli Zero Assoluto. Canzone nel loro stile, onesta e pulita. Farà felice soprattutto i loro fan, senza altre mire.
Una nota di merito al finale con Nino Frassica che, dopo le risate nella sua intervista doppia con Garko, ci regala pure il magone con una canzone sui migranti vittime del mare. Una veste inedita per il comico. E ricordiamo anche la partecipazione di un talento - in tutti i sensi - come Ezio Bosso: quanta umanità, quanta emozione!
Invece la domanda che dobbiamo porci è: che senso ha avuto la comparsata di Antonino Canavacciuolo?
Si termina, prima della linea al Dopofestival, con la classifica parziale, definita dal televoto e dalla sala stampa (dove ha votato anche chi scrive): i primi sei sono Clementino, Annalisa, Valerio Scanu, Francesca Michielin, Elio e le Storie Tese e Patty Pravo. A rischio, nella zona rossa, finiscono Dolcenera (inspiegabilmente), Neffa, Alessio Bernabei e gli Zero Assoluto.
Domani serata di cover e di altri due match tra le Nuove Proposte (Francesco Gabbani vs. Miele e Mahmood vs. Michael Leonardi). Ospiti saranno Hozier, l'attore Marc Hollogne e, soprattutto, i Pooh nella loro formazione a cinque, in questo loro ultimo anno di attività.
Sanremo entra nel vivo e noi ve lo raccontiamo da qui, dove tutto accade.
(Gianluca Mura)

Sanremo 2016: Prima serata

DIARIO DA SANREMO

Il Festival parte con il piede giusto. Successo per Pausini ed Elton John

(Sanremo) - Forse la più bella apertura di Festival di sempre: riproporre tutte le canzoni vincitrici degli anni precedenti è stato un colpo di genio, capace di emozionare e commuovere. 
Guardando gli ascolti, che decretano un 49,5% di share con 11 milioni di ascoltatori, i commenti sulla prima serata del 66° Festival si fanno più complicati perché, qualcunque cosa possa essere stata sbagliata, non ha avuto nessun effetto negativo. Il fatto è che, di sbagliato, in questo esordio sanremese, non c'è stato praticamente nulla. Perfetta la conduzione di Carlo Conti: ancora una volta lascia spazio alle canzoni, si fa di lato e si limita ad esercitare il mestiere che conosce molto bene. Mai un eccesso, laddove il suo predecessore più affine, Baudo, a volte scivolava.
Bravissima Virginia Raffaele (o Sabrina Ferilli?), subito in campana, e pure Madalina Ghenea che, pur nei limiti linguistici, ne esce meglio di tante altre in passato. L'unico meno convincente ci è apparso Gabriel Garko, ma ha tempo per trovare il giusto spazio.
La serata, che ha proposto principalmente le esibizioni dei primi dieci Campioni, ha avuto diversi protagonisti. Si comincia con il centenario Giuseppe Ottaviano, uomo di una lucidità ed energia strabiliante: un bel momento.
Arrivano Aldo, Giovanni & Giacomo, e sono una grande delusione: si limitano a ripetere per l'ennesima volta un pezzo trito e ritrito e visto in televisione svariate volte. Sarà stato pure un omaggio ai venticinque anni di carriera, ma davvero sali all'Ariston e non hai nulla di nuovo da proporre?
Solare come sempre Laura Pausini, superospite italiana: canta tre brani storici e poi propone "Simili", dal suo ultimo omonimo album. Ma la vera emozione è stata l'esibizione di Elton John, con la sala stampa emozionata ad ascoltate una leggenda del pop. Sir Elton propone "Your song", "Sorry seems to be the hardest word" e la nuova "Blue wonderful".
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Ma veniamo alle canzoni in gara: Lorenzo Fragola ("Infinite volte") ha un bel pezzo, che forse non funziona al primo ascolto. Stesso problema per Noemi ("La borsa di una donna"), con una canzone che potrebbe diventare un classico ma non può essere assimilata subito.
I nuovi Dear Jack di Leiner ("Mezzo respiro") potrebbero funzionare alla radio, ma il cambiamento di frontman potrebbe cambiare anche il destino di questa band.
Meno incisiva del previsto la canzone di Giovanni Caccamo e Deborah Iurato ("Via da qui"): per essere stata annunciata come possibile coppia vincitrice, è piuttosto deboluccia, nonostante la firma di Sangiorgi.
Gli Stadio hanno una canzone struggente ("Un giorno mi dirai"), una delle più belle presentate. Curreri non la canta benissimo per un problema alle spie. Speriamo nella prossima esibizione.
Anche Arisa ha un grande pezzo ("Guardando il cielo") che tecnicamente esegue alla perfezione. Grandissimo anche Enrico Ruggeri ("Il primo amore non si scorda mai"), con una canzone veloce, ritmata e molto più avanti di gente con metà dei suoi anni.
Qualche problema invece per i Bluvertigo ("Semplicemente"): il brano non è male, anzi. Il problema è stato la tenuta vocale di Morgan.
Una bella botta di vita invece l'arrivo di Rocco Hunt ("Wake up"), il primo che ci fa ballare. Grande.
Bella anche la canzone di Irene Fornaciari ("Blu"), penalizzata dall'orario: non meritera di essere nelle ultime posizioni e speriamo risalga.
Mentre siamo a villa Ormond per il Dopofestival, arrivano gli esiti del voto, diviso tra sala stampa e televoto.
Nelle prime 6 posizioni ci sono gli Stadio, Enrico Ruggeri, Lorenzo Fragola, Rocco Hunt, Arisa, Caccamo e Iurato. A rischio invece (ovvero nelle ultime posizioni) Irene Fornaciari, Noemi, Bluvertigo, Dear Jack.
Stasera si comincia con i giovani: Chiara Dello Iacovo contro Cecile ed Ermal Meta contro Irama. In più, gli altri 10 Campioni ed ospiti come Eros Ramazzotti ed Ellie Goulding.
(Gianluca Mura)
 
 

Sanremo: pronti al via

DIARIO DA SANREMO

Oggi la conferenza stampa di avvio del Festival

Sono ben 1335 tra giornalisti, fotografi e operatori dell'informazione accreditati nelle due Sale Stampa - Ariston Roof e Palafiori. Quest'anno è un vero record di presenze, ennesima prova che il Festival non ha perso smalto.
Oggi, vigilia della partenza, i giochi iniziano a farsi serrati e gli artisti in gara hanno fatto le prove al Teatro Ariston. Per molte ore, tutti irreperibili. I discografici rispondono al telefono a fatica, perchè a loro volta coinvolti nella sessione di prova. Nel frattempo, cresce la febbre da selfie e in molti bivaccano agli ingressi degli hotel più gettonati dai vip. 
Si è tenuta a fine mattinata la prima conferenza stampa, quella di apertura ufficiale della settimana sanremese e, finalmente, assieme a Carlo Conti, Virginia Raffaele e Madalina Ghenea è comparso Gabriel Garko, fugando ogni dubbio sulla sua presenza sin dalla prima serata.
Domani si esibiranno i primi dieci Campioni che, in ordine alfabetico sono: Arisa, Bluvertigo, Caccamo-Iurato, Dear Jack, Lorenzo Fragola, Irene Fornaciari, Noemi, Rocco Hunt, Enrico Ruggeri e gli Stadio. Aldo Giovanni & Giacomo saranno sul palco con la loro comicità e, tra gli ospiti, Elton John, Maitre Gims e Laura Pausini. Inoltre, domani partirà pure il Dopofestival di Nicola Savino, Max Giusti e Gialappa's.
Insomma, tutto è pronto. Il sessantaseiesimo Festival può iniziare la sua storia.
(g.m.)
 

Sanremo: domenica di pioggia

DIARIO DA SANREMO

Poche ore al Festival numero 66

(Sanremo) - A Sanremo, tristemente, piove. La prima cosa che si nota arrivando quest'anno è che il dispiegamento di forze dell'ordine è decisamente aumentato. Segno dei tempi difficili che si sono aperti, in particolare dopo gli episodi di Parigi.
Tutto sembra pronto, nonostante sia domenica e non sia ancora partita l'isteria collettiva: il Palafiori è semivuoto, sebbena sia stata inaugurata proprio oggi, con Veronica Maya come madrina, la nuova Casa Sanremo. I tir di Piazza Colombo sono coperti dai teloni, muti. Poca folla anche davanti al Teatro Ariston. Ma è domenica, come si diceva.
I giornalisti e gli inviati in genere sono già arrivati in forze in città ed il primo evento, dopo la tradizionale capatina all'Ariston per ritirare il tanto agognato pass, è senz'altro il brindisi offerto dalla Rai a tutti gli inviati al Festival. Ospiti i conduttori: arrivano Carlo Conti, Virginia Raffaele e Madalina Ghenea, giusto il tempo per una foto opportunity. Assente (giustificato) Gabriel Garko, ancora convalescente dopo la brutta esperienza di qualche giorno fa. A Conti qualcuno riesce a strappare due parole, ma le due primedonne sono letteralmente trascinate fuori senza rilasciare interviste. Poco simpatico, a onor del vero.
Al buffet si ritrovano tutti i giornalisti storici del Festival: dal decano Mario Luzzatto Fegiz a Marinella Venegoni, da Luca Dondoni a Giò Alajmo. Arriva anche il direttore di Raiuno Giancarlo Leone, al quale facciamo qualche domanda. Per il resto, mentre batte forte la musica offerta da RadioDue, si mangia il finger food ed in pratica, si cena.
A Sanremo piove. Il Festival comincia tra meno di due giorni e c'è atmosfera di attesa. Dicono che i cantanti, quest'anno, saranno ancora più blindati del solito. Inutile stare alle conferenze stampa al Palafiori: meglio dare la caccia negli alberghi, sperando di strappare un paio di domande. Perchè, in effetti, tutti i cantanti stanno per entrare nella bolgia e l'entourage fa barriera: garantite solo interviste con grandi media. Gli altri si arrangino.
Comunque, domani inizieremo il nostro lavoro. Parte la settimana sanremese. Sarà una giornata di corse, ma anche di divertimento. Perchè, nonostante l'impazzimento generale, Sanremo rimane Sanremo.
(g.m.)
 
gruppo 1
 

Radio41.it a Sanremo 2016!

Anche quest'anno Radio41.it sarà a Sanremo.
Vi racconteremo il Festival dalla Città dei Fiori, dalle sue vie gremite di persone, dagli alberghi altrettanto pieni, dove agli ingressi centinaia di persone attendono di vedere i protagonisti della kermesse.
Racconteremo il Festival con appuntamenti dalla sala radio/tv "Lucio Dalla", dove avremo la nostra base. Ma lo racconteremo anche con le parole dei protagonisti. E lo racconteremo, ancora, dal Roof del Teatro Ariston, la grande Sala Stampa dove accederemo le prime tre serate per votare.
Sarà un lungo e complicato lavoro che speriamo di svolgere al meglio, pur con tutte le difficoltà che muoversi in questa kermesse piena anche di isteria generale comporta. Ci sentiamo da Sanremo, allora!
 

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