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Sulla banda larga, l'Italia è (orrore!) 47ma al mondo

La lentezza della rete non giova alla competitività del sistema Paese

Sulle prestazioni delle connessioni a banda larga su rete fissa l'Italia mantiene il suo imbarazzante stato di lumaca. Stando all'ultimo bollettino trimestrale dell'Agcom, riporta dati Akamai, la nostra nazione si posiziona 47ma al mondo, con una velocità media di 5,2 mega.
Inoltre solo l'1,6% delle linee è in grado di supportare servizi video di elevata qualità. Guardando al confronto con gli altri Paesi europei, la velocità media delle connessioni italiane è meno di un quarto di quella della Corea e nettamente inferiore a Germania e Regno Unito.
La rete, in questa fase della civiltà che stiamo vivendo, è vitale. Non stupiamoci se arranchiamo, se non riusciamo ad essere competitivi. Siamo rimasti indietro in una maniera impressionante, complici interessi privati e, probabilmente, politici, che hanno visto nella banda larga un potenziale pericolo allo stato delle cose, almeno fino a qualche anno fa. Il divario è apparentemente incolmabile, se non a prezzo di un grande sforzo del sistema Paese per adeguarsi ai tempi. Forse non è troppo tardi, ma di certo il potenziamento della rete italiana varrebbe molto più che la battaglia, quasi anacronistica, sull'articolo 18.
(fonte: Ansa)
 

L'Italia fanalino di coda nella banda larga

Secondo Akamai il nostro Paese è l'unico con picco di velocità sotto i 20 Mpbs

Le ragioni della crisi italiana sono molte e complesse. Di sicuro la scarsa lungimiranza dei politici nell'individuare negli anni scorsi delle strategie che potessero evitare il declino del nostro Paese è stata determinante. L'incapacità di cogliere per tempo l'importanza che la rete avrebbe assunto in questo secolo è un errore che stiamo pagando in questi anni, considerando che l'accesso a Internet è ormai vitale per qualsiasi economia. Tra i tanti problemi, l'Italia non brilla in Europa per la velocità della banda larga, tanto da essere bollata - insieme alla Turchia - come fanalino di coda. Sono gli unici due Paesi del Vecchio Continente con un tasso di adozione della banda 'veloce' di Internet al di sotto del 50% della popolazione. A scattare la fotografia è il dossier trimestrale sullo stato di Internet di Akamai. Evidenzia anche che l'Italia è l'unico Paese europeo ad aver registrato un picco di velocità di connessione al di sotto dei 20 Mbps.
(fonte: Ansa)
 
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