La dignità di Brittany Maynard
Inviato da radio41 il Mar, 4 Novembre 2014
IL COMMENTO
Per mons. Carrasco de Paula il suo suicidio è "un'assurdità"
Parlare di fine vita è sempre un esercizio di equilibrio. Migliaia di parole sono state spese per trattare questo tema, senza mai poter pervenire ad un giudizio definitivo. Questioni di coscienza, si dice.
Il gesto assoluto compiuto da Brittany Maynard, la ragazza americana di 29 anni colpita da un cancro in fase terminale, che qualche settimana fa aveva annunciato in un video di voler mettere fine alla sua vita, ha riaperto di nuovo un vivo dibattito sull'eutanasia.
Perchè stupirsi, quindi, quando anche la Chiesa entra nella discussione? Su questi temi, ovviamente, si sente chiamata in causa. E, per la missione che si prefigge, ha pieno diritto di farlo.
Quello che ferisce, però, è il modo in cui lo fa. Un modo brusco, sgraziato. Per il il presidente della pontificia accademia per la Vita, mons. Carrasco de Paula, il suicidio assistito è "un'assurdità" perché "la dignità è un'altra cosa che mettere fine alla propria vita".
Lapidario, definitivo. E la cosa, onestamente, non ci è piaciuta: usare la parola dignità è decisamente fuori luogo. Perchè, invece, Brittany se ne è andata con dignità.
Si può comprendere o meno la sua scelta. Ma non si può definirla indegna. Non dopo le parole che ci ha lasciato, non dopo la struggente gioia delle sue ultime foto sul Grand Canyon. Brittany ha fatto la sua scelta con coraggio e lucidità. E, consentiteci, con estrema dignità.
(g.m.)