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Sì a quote di musica italiana su TV e Radio nazionali

Incontro con il viceministro dell’Economia Fassina

Grande successo ieri per l’incontro “Musica ed Economia negli anni del digitale: quali interventi per il futuro della nuova musica italiana?”, organizzato dal Mei al Medimex di Bari per fare un punto sul reale rapporto fra musica ed economia.
Il convegno, moderato da Giordano Sangiorgi del Mei, è stato aperto dal Viceministro dell’Economia, l’onorevole Stefano Fassina, che in questa sede ha riconosciuto l’importanza di un aiuto concreto al settore musicale del nostro Paese, così come chiesto dal Mei e dall’Associazione Amici della Musica, da artisti come Piero Pelù, Eugenio Finardi, Piotta, Luca Bassanese, Mirco Mariani dei Saluti da Saturno, Daniele Bengi Benati e dalle centinaia di firmatari dell’appello lanciato su Change.org.
Se ne parlerà ancora durante un incontro al Ministero dell’Economia previsto per gennaio insieme a Mei, Amici della Musica e ai sostenitori dell’appello.
La proposta prevede un nuovo “contratto di servizio” Stato-Rai e con i principali network privati che preveda un vincolo che porti alla diffusione di una quota pari al 40% di musica italiana all’interno della programmazione quotidiana, con un ulteriore 20% destinato alla promozione di giovani talenti, cosa che è già realtà in paesi come la Francia.  
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