intervista

File.41: MØRE - intervista

MØRE

“Salva la scena”: un tuffo nostalgico nella Milano dei primi anni 2000

"Salva la scena" è il nuovo brano di MØRE, un pezzo dal forte impatto emotivo che riporta chi ascolta a una Milano vissuta intensamente tra note e sogni. Federico Moretti, l'anima dietro MØRE, ci racconta una giovinezza segnata dalla passione per la musica, quando le serate si costruivano attorno a un muretto, una chitarra acustica e pochi amici. È un canto malinconico, un tributo alla scena musicale milanese dei primi anni 2000, dove l'autore ha scoperto se stesso sia come musicista sia come persona. In "Salva la scena", Federico rende omaggio a quella stagione irripetibile, ai sogni che prendono vita nella giovinezza e che lasciano un'impronta indelebile nell’anima.
MØRE è il progetto solista nato all'inizio del 2023 da Federico Moretti, musicista milanese con una lunga esperienza alle spalle. Dopo anni di musica e numerose esibizioni sui principali palchi di Milano, tra cui il leggendario Rolling Stones, il Rainbow Club e il Rock N Roll, Federico ha deciso di rimettersi in gioco. In passato ha registrato due album con le band My Sad Melody e Nothing Before Fate, costruendo un solido percorso artistico e una voce unica all'interno della scena milanese. Dopo un periodo di allontanamento dalla scrittura, nel 2023 Federico sente di nuovo il richiamo della musica e dà vita a MØRE, un progetto che attinge alla tradizione pop punk e emo dei primi anni 2000, ma con una nuova sensibilità. I temi affrontati sono profondi e universali: la genitorialità, il tempo che scorre, l’amore che evolve. La musica di MØRE è carica di energia, ma anche di riflessioni e sfumature emotive che raccontano una maturità artistica e personale. Con MØRE, Federico non solo rispolvera i suoni che lo hanno formato, ma crea un ponte tra passato e presente, rendendo omaggio alla scena che lo ha visto crescere, ma con uno sguardo rivolto a nuovi orizzonti musicali e personali.
La nostra intervista con MØRE andrà in onda:
Lunedì 9 dicembre alle 16:35 e giovedì 12 dicembre alle 10:10.
 

File.41- Mother Mary Mood - intervista

Mother Mary Mood

“Scarlet Revolution”: un risveglio spirituale che rompe le catene dell’illusione

I Mother Mary Mood escono con il nuovo singolo "Scarlet Revolution", un brano che segna il loro ritorno in studio dopo l’album Antitude del 2018. Questa canzone non è solo musica, ma un viaggio interiore: un capitolo inedito che racconta la forza trasformativa della spontaneità e dell’autocoscienza, incarnate nella purezza dei “piccoli” della società, i bambini.
"Scarlet Revolution" trae ispirazione dall’energia positiva e autentica che solo i bambini sanno trasmettere. Senza condizionamenti, senza paure materiali, essi esprimono una connessione genuina con l’essenza più intima della vita, offrendo un rifugio salvifico agli adulti intrappolati nelle illusioni della materia e nelle gabbie del pensiero egoico.
Il protagonista del brano è un uomo ordinario che, toccato dall’innocenza di una bambina, vive una temporanea illuminazione spirituale. Attraverso questa esperienza, riesce a spezzare le catene delle sue dipendenze, liberandosi dalle schiavitù materiali e mentali.
Il colore scarlatto che dà il titolo al brano non è casuale: rappresenta il chakra del cuore, il centro del risveglio spirituale, simbolo della rivoluzione interiore.
Una rivoluzione che è personale e universale al tempo stesso, un richiamo potente a guardarsi dentro, a lasciare andare ciò che ci trattiene e ad abbracciare la vera libertà.
I Mother Mary Mood, band grunge/rock formatasi nel 2009, vantano un percorso straordinario che li ha portati dalla California al Messico, fino all’Europa.
Con tre album acclamati dalla critica (“Mother Mary Mood”, “Awakening” e “Antitude”) e un riconoscimento come Rivelazione Italiana del Grunge del 2018, si sono affermati come un nome di punta nella scena underground e mainstream.
Palchi iconici come il Whisky a Go Go di Los Angeles e collaborazioni con media di rilievo li hanno resi una band capace di unire sonorità potenti a testi profondi.
"Scarlet Revolution" rappresenta l’evoluzione di una band che non smette mai di reinventarsi, un manifesto di libertà e autenticità che promette di lasciare un segno indelebile nel cuore di chi ascolta. Con questa nuova produzione, i Mother Mary Mood ci invitano a intraprendere una rivoluzione scarlatta: un viaggio sonoro e spirituale verso la verità e la libertà interiore.
La nostra intervista con Marco Formosa dei Mother Mary Mood andrà in onda:
Venerdì 6 dicembre alle 16:35 e martedì 10 dicembre alle 10:10.
 

File.41: Erisu - intervista

Erisu

Il singolo “The Reckless Maneuver of the Four Parts of Eris” è estatto da “Heavy Goddesses”. Lo ascolteremo con Nenlù

Erisu è un gruppo alt-idol di 4 membri, formato in Italia nel 2020. Il genere musicale del gruppo riflette una varietà di generi alternativi, prevalentemente il progressive rock e il doom/stoner rock. I membri sono: Nantu (Venezuela), Nenlù (Italia), Ninlìl (Italia) e Nunrim (Italia).
Erisu è il primo gruppo al mondo ad aver inserito testi esclusivamente in Antico Sumero. Attraverso la musica e i testi, Erisu vuole riportare in vita la fede per il femminino sacro e il sistema matriarcale. Offre uno spettacolo originale e accattivante, ricco di elementi teatrali, che fonde la musica dell’Antico Medio-Oriente con il rock, tra danze ritualistiche e contemporanee, in un viaggio tra il passato e il presente.
“The Reckless Maneuver of the Four Parts of Eris” è un brano rock energico e trascinante che narra il viaggio ideale verso la Terra delle quattro Figlie di Ninhursag, la Dea Madre del pianeta Nibiru, spodestata dal potere del maschile Alalu e costretta a nascondere le Figlie (rappresentanti i quattro caratteri dominanti della piccola Eris). L’arrivo sulla Terra è turbolento, ma espone le Dee a nuove e stimolanti esperienze: la scoperta del linguaggio dei corpi e il completamento in loro del “femminino sacro”, insieme alla ricerca dell'interrelazione con l'umano e tutto ciò che ne segue. Queste liriche, cariche di rabbia e pronte ad incendiare i mondi mentali che ognuno si costruisce, si fondono con una vocalità sempre accesa e dinamica per tutto il brano. Il canto alterna momenti melodici a “manovre spericolate”, culminando in una inedita “preghiera” alla dea Eris, invocata per ottenere aiuto nella fuga dalla prigionia, il compito per cui le Dee esistono.
“Heavy Goddesses” è un concept album caratterizzato da sonorità rock metal, che affronta tematiche forti e ricorrenti che legano i brani in una trama ideale, accompagnando l'ascoltatore in un percorso coeso e coinvolgente attraverso i 10 brani. Questo disco, ispirato alle opere musicali teatrali degli anni '70 e '80, omaggia le radici del rock e dell’heavy metal classico, ma con sonorità moderne. Tutti i titoli delle canzoni sono ispirati a deità femminili ancestrali, suggerendo un percorso ideale attraverso dieci tappe, ognuna rappresentata da un brano, che conduce l'ascoltatore verso la risoluzione finale dell'album. Il gruppo ci prende per mano e ci porta in un universo a volte denso e cupo, a volte esplosivo e divertente, un percorso iniziatico scandito da dieci tasselli fino ad arrivare alla chiusura dell’album nella rivelazione finale di “Lady Of Babylon”, arricchita da un featuring notevole con Steve Sylvester dei Death SS.
L'album “Heavy Goddesses” presenta collaborazioni di rilievo. Quattro brani sono stati scritti e prodotti da Steve Sylvester, l'iconico leader dei Death SS, pionieri e “inventori” dell'epopea dell'Horror Metal, che hanno influenzato gruppi come i Ghost e artisti come Rob Zombie. Inoltre, Andy Panigada, uno dei chitarristi metal italiani più noti e prolifici a livello mondiale, attualmente in tour con la storica band Bulldozer, ha contribuito come musicista e autore di due brani del disco. Tutti i membri attuali dei Death SS hanno partecipato come esecutori musicali alla realizzazione delle canzoni.
Le Erisu hanno voluto rendere omaggio alla storica band di Steve Sylvester chiamando il loro primo album “Heavy Goddesses”, ispirandosi a uno dei dischi che ha consacrato i Death SS nel panorama del metal mondiale, ossia “Heavy Demons” del 1991, riprendendo anche il carattere gotico del titolo di copertina.
La nostra intervista con Nenlù, una delle componenti delle Erisu, andrà in onda:
Mercoledì 4 dicembre alle 16:35 e sabato 7 dicembre alle 10:10.
 

File.41: Monolite - intervista

Monolite

"Qualcosa cambierà" è estratto dal nuovo EP "Verbo"

Monolite, band alternative rock romana composta da Vincenzo Storm Gianluca Riccio tornano con un nuovo e ambizioso progetto musicale: l'EP “Verbo”, disponibile per Gallia Music. Dopo la pubblicazione dei singoli precedenti “Pezzo Pop”, “Marta” "Fragile”, la band continua ad evolversi e consolidare la propria posizione nella scena del rock alternativo italiano.
L’uscita dell’EP, che sarà presentato live il 21 Dicembre al Wishlist Club di Roma in una serata promossa da Radio Rock e Radio Rock Italia, è accompagnata in radio dal nuovo singolo “Qualcosa cambierà”, un brano che incarna il tema portante del loro lavoro: la resilienza e la speranza in un futuro migliore.  
In “Verbo”, i Monolite offrono più di una semplice raccolta di brani: presentano un'esperienza che riflette il loro percorso e la loro crescita personale ed artistica. Ogni traccia è un tassello che racconta le sfide, le conquiste e le emozioni vissute in prima persona dai componenti della band, e che hanno permesso loro di creare un’opera musicale completa, sincera e diretta.
I Monolite sono Vincenzo Storm Gianluca Riccio, una band alternative rock italiana nata nel 2019 a Roma. Il loro sound è graffiante e granitico. Un marchio di fabbrica che riesce ad incanalare al meglio l’esigenza espressiva della band di manifestare  il proprio disagio e la propria inquietudine nei confronti della realtà umana sempre in continuo cambiamento. A maggio del 2020 esce il primo progetto intitolato “Monolite Ep”. Questo lavoro consacra ufficialmente l'esistenza della band nella scena underground romana confermando l'appartenenza del gruppo alla scena subculturale collegata. Nel marzo 2022 iniziano un nuovo  percorso creativo presso lo studio Natural Headquarter. L' affermato centro di produzione di rock alternativo italiano mette le basi su quello che rappresenta il nuovo progetto artistico e musicale della band. Così, a distanza di quasi quattro anni dal proprio esordio, la band annuncia un nuovo EP con l'etichetta indipendente Gallia Music. Il 2 Febbraio 2024 esce il primo singolo “Pezzo Pop” presentato al Traffic Live di Roma in apertura ai Vintage Violence. Il 19 aprile 2024 esce il secondo singolo intitolato “Marta” sempre per Gallia Music, seguito da “Fragile” che anticipa “Verbo”, il nuovo ep della band in uscita il 15 Novembre e accompagnato dal singolo “Qualcosa cambierà”.
La nostra intervista con Vincenzo Storm dei Monolite andrà in onda:
Martedì 3 dicembre alle 16:35 e venerdì 6 dicembre alle 10:10.
 

File.41: Ken La Fen - intervista

Ken La Fen

"Sorella luna" è un brano ermetico che diventa inno alla condizione conflittuale della natura umana, secondo singolo estratto dal nuovo album

Il nostro incontro del prossimo appuntamento di File.41 sarà con i Ken La Fen, che ci presenteranno “Sorella luna”, estratto dal nuovo album "Tuo padre".
«La canzone esplora il tema dell’accettazione delle proprie inclinazioni e dell’istinto primordiale che ci guida, spesso più potente di qualsiasi logica. Attraverso la metafora della notte, squarciata dalla pallida luce lunare, invitiamo l’ascoltatore a riflettere sulla natura stessa dell’uomo: fragile e vulnerabile, ma anche capace di una forza misteriosa e insospettata…» - racconta la band.
Dopo “Tempesta e tuoni” i Ken La Fen tornano con il nuovo singolo “Sorella Luna”, un brano ermetico, una sorta di dialogo intimo con gli elementi dell’universo che ci circonda, partendo dalla Luna e dal Sole.
Musicalmente “Sorella Luna” si compone come un canto orizzontale con suoni aperti e avvolgenti. La sofferenza e frustrazione trasmesse dal brano si stemperano in una melodia che diventa un inno alla condizione conflittuale della natura umana: fallace, imperfetta e, proprio per questo, autentica e sincera.
Ken La Fen si definisce capostipite del Trash Emozionale: cantautorato improvvisato miscelato a sonorità elettroniche ed elementi folkloristici. I testi personali e universali toccano tematiche sempre diverse, talvolta improbabili e spesso legate al mondo della provincia e dell'ambiente farindolese nello specifico. 
Ballate introspettive e autoanalitiche per esorcizzare i limiti del contesto provinciale in cui vivono. Lucida follia e sfumature da boyband. Un pop demenziale, conscio e profondo. Atteggiamento ironico e caustico che trasforma i live in momenti di umana condivisione. Caratterizzato da un'estetica Camp, si propone di esplorare mondi e simbolismi iperbolici e kitsch.
Abbiamo incontrato Neal Bickemberg, la voce della band, per un'intervista che andrà in onda:
Lunedì 2 dicembre alle 16:36 e giovedì 5 dicembre alle 10:10.
 

File.41: Bande Rumorose in A1 - intervista

Bande Rumorose in A1

Il secondo singolo del duo formato da Matteo Bosco e Valeria Molina, un blues semplice e ruvido che invita a riflettere sulle nostre paure e sul modo in cui affrontiamo l'altro

«"Nuvole rosse" affronta la paura del diverso, il timore di discuterne e di confrontarsi con ciò che non ci somiglia. Le "nuvole rosse" rappresentano le nostre paure e quelle che ci vengono inculcate.» - raccontano le Bande Rumorose in A1
“Bande rumorose in A1” torna con “Nuvole rosse”, un brano ironico, incalzante e amaro, scorre tra i luoghi comuni sul "diverso" e le potenziali minacce percepite. L'ironia presente smorza la rabbia e la tristezza di fronte alla mancanza di empatia e curiosità, chiudendo con una nota di colore vivo tra milioni di tonalità di grigio.
"Nuvole rosse" è un blues semplice e ruvido, ma ricco di inventiva, esperimenti e diversivi musicali. È una storia da ascoltare e da vivere, che invita a riflettere sulle nostre paure e sul modo in cui affrontiamo l'altro.
BIO
Matteo Bosco è un cantautore friulano, nato a Palmanova e  trasferitosi a Milano. Inizia come busker e, piano, piano, si avvicina alle prime registrazioni in studio. Con il nome d’arte di Teo Ho escono i primi dischi con la New Model: “I gatti di Lenin” (2014), “Il campo del vasaio” (2016). Nel 2023 esce, autoprodotto, “Reggae a Stalingrado”. Gran parte dell’attività artistica è basta sui live “voce e chitarra” in locali e circoli in varie parti d’Italia. 
Valeria Molina nasce a Vercelli, si avvicina al basso all' età di 17 anni, dedicandosi principalmente al genere metal, da sempre il preferito. Nasce in quel contesto il gruppo nu metal Black Monday, attraverso il quale acquisirà le prime esperienze live. Sarà poi l'incontro, nel 2017, con il maestro Gianni Cicogna a rendere più tecnico il suo approccio allo strumento, permettendole di sperimentare e spaziare in un più ampio ventaglio di generi, per poi approdare al progetto attuale.
Nel 2022 Matteo conosce Valeria e inizia la collaborazione, nonché la nascita delle “Bande Rumorose In A1”. Collaborazione che, grazie all’incontro con Davide Tosches e Luca Swanz Andriolo, ha portato alla realizzazione di questo disco: “Gli Inquilini Del Sottoscala”. Dal 20 settembre 2024 il primo singolo “Faccio pena a Pavese” è in tutte le radio e digital store, seguito il 25 ottobre da “Nuvole rosse”.
La nostra intervista con Matteo Bosco delle Bande Rumorose in A1 andrà in onda:
Venerdì 29 novembre alle 16:35 e martedì 3 dicembre alle 10:10.
 

File.41: Cocciglia - intervista

Cocciglia - S.D.U.Q.D.

“S.D.U.Q.D.” (storia di un quarantenne depresso) è estratto da “SOLO // CAOS”

“S.D.U.Q.D.” (storia di un quarantenne depresso) il nuovo singolo del cantautore abruzzese Cocciglia, che torna a trovarci.
“S.D.U.Q.D.”è il racconto, ironico e tragico, di un uomo in evidente stato di difficoltà, schiacciato dalla propria esistenza, una vita stereotipata fatta di “moglie, figli, famiglia, lavoro” che però non regala la felicità tanto attesa, anzi amplifica un malessere da cui non riesce ad uscire.
“sono diventato inutile, nel diventare comodo...sono un uomo ormai docile, con il cervello logoro...quindi questo è essere adulti, vivere affondati in asfissia...”
Un sound elettronico, un ritornello potente e ripetitivo, per affrontare la tematica della depressione e di quanto le nostre scelte personali e sentimentali, alle volte, possano rivelarsi dannose.
Il singolofa parte dell'album “SOLO // CAOS” uscito lo scorso 15 Novembre. Il secondo album del cantautore abruzzese contiene 14 brani elettro/pop dai testi pungenti, ironici, arrabbiati, provocatori, che affrontano tematiche strettamente legate all'attualità.
Un cambio netto di sonorità, rispetto al primo album, per esprimere rabbia interiore, solitudine asfissiante e caos, intimo, buio, che è la strada da percorrere per poter rinascere.
Il disco contiene, oltre ai nuovi inediti, i singoli: “Animale sleale” finalista Premio De Andrè 2020 e vincitore del premio del giornale La Repubblica, “La mia giostra” e “A malapena”, finalisti del premio Amnesty International 2023 e del Premio de Andrè 2024, “Azzurro Rosa” semifinalista del Festival di Castrocaro 2023.
TRACKLIST: Nuances, Dissocial, A malapena, Ascendente scorpione, La felicità, Collane, La mia giostra, Estate cattiva, Ma' pa', Cloe, Animale sleale, s.d.u.q.d., Re Artù, Azzurro Rosa.
BIOGRAFIA
Simone Cocciglia, cantautore abruzzese, nato a L’Aquila. Vincitore del Premio Mia Martini 2017 con il suo brano “Cercavo un senso”. Si aggiudica il secondo posto al "Premio Nazionale Musica D'Autore Poggio Bustone 2013" con “Enti serpenti” che successivamente verrà inserito nella compilation di successi pop Hit Mania Estate 2014. “La mongolfiera” viene selezionata da Red Ronnie per la rassegna musicale "Voci del Mediterraneo" ed arriva alla finale nazionale del "Premio Donida". È tra gli 8 finalisti del Premio “Musica Controcorrente” tenutosi al CET di Mogol dove vince il Premio “Omaggio a Mogol” reinterpretando un suo celebre successo accompagnato dalla sua band. #Nonècosìimportante, dopo essere entrato nella TOP 10 della classifica ufficiale cantautori di ITunes, entra a far parte della compilation Hit Mania Estate 2015.“Pozzanghera (solo alibi)”, viene presentato in anteprima nella cornice del Mapei Stadium di Reggio Emilia durante l’intervallo dell’evento calcistico Sassuolo – Sampdoria valido per la Seria A Tim. È finalista ad Area Sanremo 2018 col brano “Narciso”. La sua “Indisciplinato” vince il premio miglior brano radiofonico al Festival Nazionale “Fatti sentire” tenutosi a Cinisello Balsamo lo scorso giugno. A Novembre 2019 ha presentato in anteprima al Ridotto del Teatro Comunale de L'Aquila il suo primo album dal titolo “Lascio andare” con l'etichetta discografica “Onda Dischi” disponibile in tutti i digital store. È tra gli 8 finalisti del Premio De Andrè 2022 in cui vince con il suo brano “Animale sleale” la targa del giornale “La Repubblica”. Semifinalista al 1mnext 2022, il contest del primo maggio. Finalista del premio Amnesty International 2023 “Voci per la libertà” con il brano “La mia giostra”.Tra i 30 semifinalisti del Festival di Castrocaro 2023 con“Azzurro Rosa”. Finalista per la seconda volta, al Premio De Andrè 2024, con “La mia giostra”.
La nostra intervista con Cocciglia andrà in onda:
Lunedì 25 novembre alle 16:35 e giovedì 28 novembre alle 10:10.
 

File.41: Alma - intervista

Alma

"Scusa se" è un brano che unisce la pop/dance con le influenze francesi

Alma sarà nostro ospite per presentarci il secondo singolo del suo nuovo percorso artistico. “Scusa se” è un brano che unisce sonorità pop/dance con influenze della musica francese, creando un’atmosfera adrenalinica ed emotiva. La canzone racconta una storia di riflessione e rimpianto, esprimendo il desiderio di vivere una relazione dove l’illusione è alla base del rapporto. Le parole di Alma, sempre ricche di immagini evocative, si fondono con una melodia avvolgente che cattura l’ascoltatore sin dalle prime note. L’artista dimostra ancora una volta la sua capacità di scrivere canzoni che parlano direttamente al pubblico, utilizzando una combinazione di testi profondi e arrangiamenti che attirano l’ascoltatore.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Il conflitto con i propri sentimenti; da un lato c’è il desiderio di riconnettersi con qualcuno, ma dall’altro emerge la consapevolezza di non voler davvero tornare a quella relazione. Illudersi o illudere, ricordando cos’è il sesso o l’amore”.
Biografia
Alma (Aldo Francesco Mazzei) è un cantante cosentino classe 1991. Si avvicina alla musica nei primi anni dell’adolescenza per poi maturare una passione per il canto. Emerge dalla scena del cantautorato italiano, classificandosi in diversi concorsi regionali e nazionali proponendo i suoi primi pezzi inediti. Il suo stile si è definito negli anni, riuscendo così a maturare e trasformare il malinconico in qualcosa di estremamente pop/dance. Prossimo alla laurea in Comunicazione e DAMS presso l’Università della Calabria, attualmente continua la sua formazione artistica presso la RC VOCE PRODUZIONE con la Vocal Coach Cecilia Cesario e il cantautore Rosario Canale. Debutta con il nome d’arte ALMA nel 2023 con il singolo Polaroid, distribuito da Sony Music Italia.
La nostra intervista con Alma andrà in onda:
Martedì 19 novembre alle 16:35 e venerdì 22 novembre alle 10:10.
 

File.41: Vinx - intervista

Vinx

Un singolo pop-punk che celebra la lealtà e l'amore incondizionato

"I'm Yours (Forever)" è il secondo singolo ufficiale del progetto solista di Vinx, compositore, produttore e leader della nota band internazionale pop-punk Vanilla Sky.
Il brano trae ispirazione dalle sonorità della scena pre-pop-punk dei tardi anni ’90 e dei primi anni 2000, con un tema malinconico che ricorda le band di quell'epoca, come The Ataris e Game Face. Vinx ha anche condiviso il palco con gli stessi Ataris, su richiesta del frontman Kris Roe. Nel brano, i sintetizzatori assumono un ruolo chiave, richiamando le atmosfere post-grunge di band britanniche come i Placebo, arricchendo la traccia di elementi più cupi e profondi. A livello lirico, la canzone affronta temi di rassicurazione, amore incondizionato e lealtà in una relazione amorosa. Vinx promette di "esserci sempre", offrendo alla persona amata sicurezza emotiva e fisica. Il brano parla della forza di un legame che resiste alle difficoltà, con frasi come "we’re still the same" e "I’m not afraid to believe", che simboleggiano la stabilità e il coraggio in un rapporto che si rafforza nel tempo. Il testo cattura l’essenza di un amore eterno, basato sulla protezione e sulla sicurezza reciproca, offrendo una dolce celebrazione della fiducia e della lealtà in una relazione.
Vincenzo Mario Cristi, meglio conosciuto come Vinx, è il leader e fondatore del progetto Vanilla Sky, che ha portato il pop punk italiano a una ribalta internazionale. Compositore, produttore e docente di conservatorio, Vinx ha deciso di lanciare un progetto solista, che rappresenta l’evoluzione del suo percorso artistico dopo più di vent'anni di carriera nel mondo dell'alternative pop-punk e dell'emo. Vinx si propone così di unire la vecchia scuola del pop-punk a una nuova generazione, colmando un vuoto lasciato nel panorama musicale italiano e internazionale.
La nostra intervista con Vinx andrà in onda:
Lunedì 18 novembre alle 16:35 e venerdì 22 novembre alle 10:10.
 

File.41: Soundsick - intervista

Soundsick

“D.u.s.k.” è il nuovo singolo della band, che ascolteremo durante la nostra intervista

Soundsick sono un Power Trio Alternative Rock composto da due fratelli Ilario e Alexander Onibokun e Valentino Teodori. Le loro influenze spaziano dal post rock al post grunge, dal progressive alla psichedelia, cercando di unire il semplice al complesso, ma senza mai perdere di vista l'essenza della forma e della melodia.
“D.u.s.k.”, estratto dall’album “Epigram”, è un brano che parla di ricordi legati al “tramonto” di una storia, che rievocano un senso di nostalgia, malinconia interiore ed una gran voglia di reagire per provare a rialzarsi. Sensazioni forti, che governano le nostre vite, fino a quando non si decide di voltare pagina per andare avanti ed avere il coraggio di lasciare andare, lasciar fluire quel tipo di energia nel tempo, che ormai non ci appartiene più, ma che porteremo per sempre nel bagaglio della nostra esperienza e della nostra essenza.
Spiega la band a proposito del brano: «D.u.s.k. per noi è stata senza dubbio una delle canzoni più stimolanti da scrivere. Fin da subito abbiamo capito che sarebbe stato diverso dai brani che sono entrati poi a far parte dell’album “Epigram”. Avevamo questi suoni eterei che si disperdevano nell’aria, a cui serviva un ritmo dove l’elettronica avrebbe giocato un ruolo chiave. A quel punto, ci abbiamo messo dentro un po’ di pop, un po’ di rabbia e un po’ malinconia che non ci abbandona mai».
Nel videoclip di “D.u.s.k.”, diretto da Gianluca David, la protagonista, interpretata da Rada Ghedea, cerca di dimenticare pensieri e sensazioni legati alla fine di una storia d’amore, immergendosi completamente nella natura e nella solitudine che l’accompagnerà in un viaggio alla ricerca di sé stessa. Le scene in cui la band suona sono state arricchite da proiezioni create appositamente dal regista, con lo scopo di evocare i ricordi e gli stati d’animo della protagonista. Le riprese della protagonista sono state realizzate tra le colline e la spiaggia di Civitanova Marche, mentre quelle della band si sono svolte presso lo studio “Contenitore 11” di Civitanova Marche.
La nostra intervista con Ilario Onibokun dei Sounsick andrà in onda:
Giovedì 14 novembre alle 16:35 e lunedì 18 novembre alle 10:10.
 

Pagine

Abbonamento a RSS - intervista