Bufera giudiziaria su Venezia: classe politica sotto accusa. In carcere assessore Chisso
Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni si trova agli arresti domiciliari: la bufera giudiziaria che si è abbattuta sulla città ha aperto gelidamente questa giornata. Oltre ad Orsoni, sono stati arrestati l'assessore regionale Renato Chisso e altre 33 persone, tra cui due ex presidenti del Magistrato alle Acque della città lagunare. Le ipotesi di reato a vario titolo sono corruzione, concussione, riciclaggio. Nell'inchiesta su presunti fondi neri accumulati dagli allora vertici di una azienda operante nella costruzione del sistema Mose per la difesa di Venezia dalle acque alte anche una richiesta di arresto per Giancarlo Galan, ex presidente del Veneto ed ex ministro con Berlusconi, ora deputato.
La cosiddetta inchiesta sul Mose parte da lontano e ha preso avvio da un filone dell'indagine per presunte mazzette relative ad opere autostradali lungo la A4 riguardanti una società presieduta da Lino Brentan. Patteggiata la pena per quella vicenda, Brentan oggi risulta tra gli arrestati per la nuova indagine della Procura di Venezia. Da quel filone la Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Venezia, è giunta ai presunti fondi neri creati da Piergiorgio Baita, all'epoca dei fatti ai vertici della Mantovani, la società leader nella realizzazione del Mose e all'interno del concessionario unico Consorzio Venezia Nuova. Gli inquirenti sono riusciti poi a risalire agli allora vertici della Cav, con l'arresto del presidente Giovanni Mazzacurati e di altre persone.
(fonte: Ansa)