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Nina Zilli torna in radio

"Mi hai fatto fare tardi" anticipa l'album di inediti

Nina Zilli torna sulla scena musicale con il nuovo singolo, “Mi hai fatto fare tardi”, dal 26 maggio in tutte le radio e contemporaneamente disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Il brano anticipa l’album inedito atteso per il primo di settembre, a due anni dall’ultimo lavoro discografico “Frasi&Fumo”. Sui social di Nina diversi personaggi e amici del mondo dello spettacolo hanno annunciato in anteprima l’arrivo del singolo: da Fiorello a Fedez, passando per Valentino Rossi, Fiorella Mannoia, Claudio Bisio e molti altri…
“Mi hai fatto fare tardi” è una canzone dai suoni urbani, prodotta da Michele Canova e nata dalla collaborazione di Nina con Calcutta, Dario Faini e Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti.
Il testo ironizza sul tema dell’amore:  ”quanto mi hai fatto fare tardi se l’amore è una partita noi siamo rimasti sopra gli spalti - quanto mi hai fatto fare tardi per vedere l’alba poi neanche mi guardi”. 
Il singolo è accompagnato da un video, diretto da Fabrizio Conte, che sarà online su Vevo dal 26 maggio.
(comunicato Universal Music a cura di L.Schirripa)
 

“Il bello d’esser brutti” è il nuovo disco di J-Ax

COMUNICATO STAMPA

Da venerdì 5 dicembre il singolo "Uno di quei giorni" feat. Nina Zilli

A tre anni dall’ultimo disco Alessandro Aleotti in arte J-Ax annuncia l’uscita del suo nuovo disco “Il bello d’esser brutti” (27 gennaio 2015), 20 tracce, prodotto da Newtopia e distribuito da Sony Music Italy.
Già il titolo dell’album racchiude il racconto di una vita dove i looser, i nerd, quelli che in partenza sembrano svantaggiati arrivano al traguardo da vincitori. Dove l’unica reazione costruttiva a chi vuole imporre un’innaturale uniformità sociale è far diventare la “diversità” l’arma segreta, come insegna la tradizione pop dei supereroi. Per Ax i valori veri che lo accompagnano ancora oggi sono: fare musica con impegno, scrivere, essere sempre se stessi ma non prendersi mai troppo sul serio, amare la città dove è nato e cresciuto, non scendere a compromessi e credere nell’amore. Obiettivo centrato.
Con “Il bello d’esser brutti” il rapper si racconta -a tratti- biograficamente in tutte le sue sfaccettature di uomo sia nella crescita personale sia in quella professionale. Il disco, ricco di mutevoli registri e contaminazioni di generi differenti (rap, rock, reggae, punk, pop, soul e indie) introduce chi ascolta in una dimensione intima dell’artista, in una visione personale e al tempo stesso condivisibile sospesa tra l’interiorizzazione del passato e la consapevolezza del presente.
 
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