Fincantieri Marghera: Azienda e Sindacato di nuovo ai ferri corti sul "6 per 6"
Inviato da radio41 il Ven, 20 Dicembre 2013
A Gennaio si ripresenta lo spettro della cassa integrazione e non c'è ancora accordo tra le parti
Le nubi che si vedevano addensarsi all'orizzonte lo scorso Ottobre sullo Stabilimento di Fincantieri di Marghera ora stanno definitivamente oscurando ogni prospettiva di stabilità per la continuità occupazionale delle tute blu impiegate nella costruzione dello scafo dei giganti del mare.
Oggetto del contenzioso tra Sindacato e Azienda rimane l'accordo sulla flessibilità di orario che prevede la spalmatura delle 40 ore contrattuali su sei giorni lavorativi invece che su cinque. In effetti un accordo tra le parti era già stato raggiunto lo scorso 2 Agosto e ne prevedeva una applicazione circoscritta alla costruzione dello scafo della nuova commessa "Viking Star". Un'autentica boccata di ossigeno per il Cantiere che mercoledì scorso ha celebrato la cerimonia di impostazione del primo blocco della nave. L'impegno delle parti era di verificarne costantemente la bontà dell'accordo in termini di efficienza produttiva che questa nuova turnazione avrebbe apportato alle casse dello Stabilimento e nel successivo mese di Ottobre i rendimenti delle maestranze registrati dall'Azienda apparivano talmente soddisfacenti al punto di voler abbozzare con la RSU di Fim, Fiom e Uilm un allungamento della flessibilità di orario anche per la costruzione dello scafo della successiva commessa (Armatore "Holland America Line") e che avrebbe offerto stabilità occupazionale fino il 2015. Ed è a questo punto che la RSU, mostratasi compatta fin quel momento, palesava i primi preoccupanti scricchiolii.