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Cinquanta sfumature di 4nero

IL COMMENTO

La maggioranza e il governo hanno trovato la soluzione con fondi "certificati". Ma non tutti ne potranno giovare

Tanto quanto nella trilogia di Erika Leonard James, siamo rapiti dall’ennesimo colpo di scena che ci sta riservando la vicenda degli esodati.
Stiamo parlando di quella categoria di lavoratori dapprima posti in prepensionamento e poi, dopo la riforma Fornero che ha allungato l’età lavorativa, si sono ritrovati senza un lavoro, oltre che senza pensione.
Qui di erotico c’è però solo il senso di smarrimento che gli esodati stanno vivendo sulla propria pelle, sebbene forse ora vedano la luce in fondo al tunnel.
Lunedi 12 Novembre, la Ragioneria di Stato ha finalmente certificato la copertura finanziaria per assegnare a loro la meritata pensione, accogliendo la proposta di deindicizzazione delle pensioni sei volte superiori al minimo.
Una sorta di doveroso “travaso” di fondi tra chi la pensione l’ha garantita ed abbondante da sempre in favore di chi la pensione, per ora,  l’ha avuta solo in promessa.
Esultano tutti coloro che, forti di accordi territoriali, sono stati posti in mobilità ordinaria entro il 4 Dicembre 2011; ma si ritrovano fuori coloro i quali sono stati licenziati prima del 2011 per il fallimento della propria azienda.
Soundtrack: “L’Avvelenata” (F.Guccini, 1976)
 
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