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intervista

File.41: psiche - intervista

psiche - Voglio gridare

"Voglio gridare": in radio e sulle piattaforme l’inizio di qualcosa che fa rumore

psiche (nome d’arte di Stefano Filippucci) debutta ufficialmente il 30 maggio sulle piattaforme digitali e in radio con il singolo “Voglio gridare”, prodotto da ppucc e Francesco Tosoni per Indieffusione.
Giovane cantautore originario di Perugia, psiche arriva al debutto discografico dopo un’intensa attività live che lo ha visto esibirsi nei principali locali e festival della scena umbra e aprire concerti per artisti come Vyperr. Un percorso che ha fatto crescere attorno a lui una fanbase affezionata, oggi pronta a seguirlo nel suo primo salto discografico. L’uscita del singolo è stata anticipata da tre reel pubblicati sul suo canale Instagram che hanno generato quasi 100.000 visualizzazioni complessive in pochissimi giorni, svelando in anteprima alcuni dei prossimi passi artistici di psiche.
“Voglio gridare” è un brano diretto, crudo, personale. Un grido viscerale che nasce dal bisogno di ritrovare sé stessi in un momento di smarrimento interiore. Parla del vuoto, della solitudine, della ricerca di una direzione e di una voce in cui riconoscersi. Perché è proprio nell’attimo successivo al grido, nel silenzio che ne segue, che il caos si fa più chiaro, svelando i suoi contorni e lasciando intravedere una possibile forma. E forse, anche un senso.
Musicalmente, il brano fonde l’intimità del cantautorato con ritmi e produzioni che guardano all’estetica urban contemporanea. Le parole si muovono su beat essenziali ma incisivi, tra atmosfere tese e aperture melodiche che riflettono l’urgenza del testo. Una scrittura senza filtri che restituisce l’attrito tra ciò che spinge dentro e ciò che prova ad uscire.
La nostra intervista con psiche andrà in onda:
Venerdì 13 giugno e martedì 17 giugno alle 10:10.

File.41: Cecilia Larosa - intervista

Cecilia Larosa

"Indelebile" è un brano dal sound fresco e travolgente, che cattura l’essenza di serate estive senza fine

"Indelebile" (Unalira Ed. Musicali/EICO Music Publishing) è il nuovo brano della cantautrice Cecilia Larosa.
"Indelebile", prodotto da Piero Cassano e scritto da Edoardo Benevides Costa e Cecilia Larosa, è un brano dal sound fresco e travolgente, che cattura l’essenza di serate estive senza fine.
Tra vibrazioni melodiche e beat coinvolgenti, la canzone racconta un amore fugace, di quelli che lasciano il segno anche se durano il tempo di una notte. Incontri sfuggenti, sguardi rubati, parole non dette: “Indelebile” è il ritratto di una sensazione intensa che unisce leggerezza e desiderio di evasione, in grado di parlare alle nuove generazioni.
«Siamo sempre di corsa, e spesso non ci accorgiamo di quante cose ci attraversano – racconta Cecilia – Alcune passano in fretta, altre restano. E quelle che restano, non sempre sono perfette, ma sono vere. È proprio per questo che ho scritto il mio nuovo singolo, “Indelebile”».
Cecilia Larosa si avvicina alla musica fin da bambina, coltivando una passione profonda per il canto e per il pianoforte, che inizia a studiare all’età di otto anni. Crescendo, trova ispirazione in voci intense e potenti come quelle di Celine Dion, Whitney Houston, Giorgia, Elisa e Adele, che influenzano il suo stile e la spingono a esplorare la propria espressività vocale. Il suo percorso musicale si sviluppa inizialmente nei cori scolastici e parrocchiali, contesti nei quali affina sensibilità e capacità di condivisione. A quattordici anni inizia a studiare canto con lezioni private, mentre prosegue parallelamente gli studi di pianoforte presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza. In questi anni partecipa a concorsi canori e si esibisce dal vivo, facendo esperienza sul palco e consolidando la propria identità artistica. Nel 2021 consegue la laurea in Canto Jazz presso il Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia, continuando poi la sua formazione al Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza, dove si sta specializzando in Canto Pop-Rock. La sua crescita professionale è arricchita da masterclass e stage dedicati alla performance e alla scrittura musicale. Tra le esperienze più significative, la docenza in qualità di volontaria di pianoforte e canto presso un’associazione che le permette di entrare in contatto costante con numerosi bambini, affidando le sue capacità comunicative ed espressive. L’esperienza le permette di sperimentare il potere educativo e trasformativo della musica, portandola a scrivere le sue prime canzoni e dando così inizio al suo percorso artistico come cantautrice. Nel corso della sua carriera, si esibisce in importanti contesti live: il 2 agosto 2024 apre il concerto di Loredana Bertè, in occasione dell’Indigeno Fest di Messina, e il giorno successivo, il 3 agosto, quello di Vasco Brondi, al Teatro Greco di Tindari. Ha inoltre aperto numerosi concerti dei Matia Bazar, due date di Lorenzo Fragola e due concerti dei Tiromancino, esibendosi in duetto con Federico Zampaglione. Nello stesso anno pubblica i singoli “Il meglio che ho di te”, “Fermati un istante”, “Il Volo di Chagall” e “Cambia il mondo”, brani in cui racconta sé stessa con autenticità, svelando le molteplici sfumature della sua identità artistica.
La nostra intervista con Cecilia Larosa andrà in onda:
Giovedì 12 giugno alle 16.35 e lunedì 16 giugno alle 10:10.

File.41: Peppino - intervista

Peppino

"Fatto così" è il nuovo EP del cantautore indie-pendente

E' disponibile in digitale "Fatto così", il nuovo EP del cantautore calabrese Peppino, un artista “indie-pendente” formatosi al C.E.T. di Mogol che ha fatto della sperimentazione musicale il suo tratto distintivo: un mix sempre in evoluzione di pop, elettronica e rock che confluisce in un sound indie-pop unico.
"Fatto così" è un EP che esplora l’universo interiore dell’artista attraverso sonorità che mescolano influenze degli anni '70 e '80 con un tocco moderno che rimanda a diverse sfumature del pop. Ogni brano rappresenta una storia intima, affrontando temi come la crescita, la nostalgia e le occasioni mancate. Il progetto utilizza un linguaggio musicale semplice e profondo, in cui la musica diventa sia una valvola di sfogo che uno strumento per riflettere. I testi hanno un linguaggio che lascia spazio all'interpretazione, ma il tema centrale resta comunque quello della sincerità.
«Questo EP è un progetto che riflette il mio modo di essere: accettare la banalità della vita può, a volte, renderla più straordinaria – dichiara Peppino – Ho scelto di chiamarmi così per un motivo fondamentale: nessun alter ego, nessuna trasformazione, solo Peppino. Con questo, non intendo dire che la mia scrittura sia banale, ma sottolineare che, spesso, la semplicità supera i tecnicismi e che non è necessario mettere il personaggio prima della musica».
Giuseppe Venturino, in arte Peppino, nasce a Roccabernarda (KR) tra i paesaggi della Calabria e fin da giovane sviluppa un interesse per la musica, in particolare per il sassofono classico. A 16 anni vince una borsa di studio al C.E.T. di Mogol grazie al brano “Claustrofobico”. Dopo il diploma decide di intraprendere un percorso di studi in filosofia, un campo che ancora oggi influenza il suo modo di fare musica. Trascorre 12 anni a Roma tra conservatorio e università. Nel 2013 ottiene il terzo posto al Premio Mia Martini con il brano "A Gonfie Vele". Nell'ultimo anno ha calcato i palchi di numerosi locali in tutta la Calabria e lo scorso aprile ha preso parte come ospite al concorso canoro “Festival di Primavera. Io Canto”.
La nostra intervista con Peppino andrà in onda:
Mercoledì 11 giugno alle 16:35 e sabato 14 giugno alle 10:10.

File.41: Capolupo - intervista

Capolupo

"Un giorno qualunque bellissimo" è estratto dall'album "Tra i miei disordini"

Ci sono giorni che sembrano uguali a tutti gli altri, fino a quando un dettaglio li trasforma per sempre, fissandosi nella memoria come un piccolo miracolo quotidiano. È da questa semplice e potente immagine che prende vita “Un giorno qualunque bellissimo” (Diecigocce Records), il nuovo singolo di Capolupo.
Con una ritmica a pulsazione terzinata e un sound electro-pop avvolgente, il cantautore bolognese ci accompagna lungo un sentiero intimo, una confessione sussurrata di quei momenti che segnano una storia d’amore: dal batticuore del primo incontro fino alla malinconia inevitabile della sua conclusione, passando attraverso la bellezza ordinaria e straordinaria della vita condivisa.
«In questa canzone ho voluto celebrare l’amore nelle sue piccole grandi cose quotidiane - racconta Capolupo - perché è lì, tra le abitudini più semplici, che spesso si nasconde la vera essenza di ciò che ci lega agli altri. I piccoli gesti diventano un rifugio sicuro, un patrimonio emotivo prezioso per superare insieme le inevitabili tempeste della vita.»
Dopo aver esplorato il dolore e l’introspezione con il precedente singolo “Tra i miei disordini”, title track dell’omonimo album, Capolupo ora cambia prospettiva, scegliendo di mettere a fuoco quella dolcezza silenziosa che vive in ogni giorno apparentemente ordinario. Una narrazione musicale che non è soltanto melodia e parole, ma la rappresentazione poetica della bellezza che risiede nelle cose semplici, in un quotidiano che si fa musica, ricordo e sentimento.
Con “Un giorno qualunque bellissimo” CAPOLUPO ci regala non solo una nuova pagina della sua carriera da solista, ma anche un invito delicato a osservare con occhi diversi le sfumature nascoste nel fluire del tempo, perché a volte, ciò che appare comune può rivelarsi straordinario.
BIO:
Antonio Capolupo inizia il suo percorso musicale fondando gli Estranea, una band pop/rock con cui vince il prestigioso trofeo Roxy Bar, concorso televisivo condotto da Red Ronnie su TMC2. L'incontro con Claudio Dentes, produttore di Elio e le Storie Tese, segna un importante passo avanti conducendoli a firmare il primo contratto discografico con la “Sugar Music” di Caterina Caselli. Questa collaborazione porta alla pubblicazione dell’album d'esordio, intitolato "Direzione Estranea", di cui Antonio è autore di gran parte dei brani. Parallelamente al tour, si esibiscono in diverse manifestazioni tra cui il Concerto del Primo Maggio, in piazza San Giovanni a Roma. Oltre ai successi con gli Estranea, forma il duo acustico Milagro, per cui scrive e produce "Dieci gocce di veleno", un album raffinato caratterizzato da sonorità prevalentemente acustiche ed intimiste. L'album esce per Emi Music e riceve notevoli apprezzamenti sia dal pubblico che dalla critica. Partecipa con i Milagro al Festival di Sanremo nella categoria "Giovani" presentando il brano “Domani”, di cui è autore. Scrive e produce il secondo album dei Milagro “Fino a toglierci la sete” caratterizzato da strumenti acustici della tradizione, interpretati in una chiave più moderna e affine al pop. Dopo una parentesi in cui si appassiona al modern blues e ne approfondisce il linguaggio, realizza a nome CAPOLUPO il suo primo album da solista dal titolo “Tra i miei disordini” pubblicato il 15 novembre 2024 e anticipato dai singoli “Gioie e paranoie” e “Un'altra volta”. Il 16 gennaio 2025 esce il nuovo singolo “Tra i miei disordini”, La title track del disco, una confessione a cuore aperto in cui svela l’origine profonda di un vuoto esistenziale. L’ultimo singolo estratto, “Un giorno qualunque bellissimo” è in rotazione radiofonica dal 9 maggio.
La nostra intervista con Capolupo andrà in onda:
Martedì 10 giugno alle 16:35 e venerdì 13 giugno alle 10:10.

File.41: ConFine Follia - intervista

ConFine Follia

Il giovanissimo duo ci propone il singolo "Blackout"

Blackout” è il nuovo singolo del duo fiorentino ConFine Follia, ed è disponibile su tutte le piattaforme.
Notte, spiaggia e paranoie da cui scappare. 
Non esiste situazione migliore per staccare tutto e andare in blackout.
BIO
I Confine Follia sono un duo composto da Leonardo Bruscoli alla voce che si alterna tra basso chitarra e piano a seconda del
brano e Olmo Dellocchio batteria voce e programmazioni.
Il gruppo è seguito dall’etichetta Zoodischi ed ha pubblicato tre brani già presenti su tutte le piattaforme digitali.
Il gruppo propone uno stile che partendo dal rock si contamina di elettronica e pop non tralasciando la contemporaneità musicale dei loro 20 anni.
I ConFine Follia sono una proposta giovane e di qualità desiderosa e determinata a farsi sentire da tutti e da subito!
La nostra intervista con Leonardo dei ConFine Follia andrà in onda:
Lunedì 9 giugno alle 16:35 e giovedì 12 giugno alle 10:10.

File.41: Valentina Indelicato - intervista

Valentina Indelicato

Il nuovo singolo dell'artista catanese è "Bluette"

“Bluette” (TRP Vibes / Track Records Productions) è il nuovo singolo di Valentina Indelicato.
“Bluette” è un brano che racconta il momento di presa di coscienza in cui tutto, appena dopo un sofferto e rumoroso caos, appare nel suo nuovo ‘punto zero’ sospeso tra l’essere e il divenire. In un crescendo di sonorità e consapevolezza, Bluette è la forza di accettare e accettarsi, un ruvido inizio di una personale e rinnovata cognizione interiore di cui non si conoscono ancora le istruzioni d’uso ma per cui vale la pena andare avanti.
Spiega l’artista a proposito del brano: “L’incomunicabile quiete dopo una tempesta, la freddezza di un tempo sospeso tra passato e presente, l’apnea del ‘punto zero’ e il batticuore appena dopo una presa di coscienza: tutto questo, per me, è Bluette.”
Il videoclip di “Bluette”, diretto da Gianluca Scalia e girato a Catania, vede la protagonista di fronte ad un bivio: restare intrappolata nel passato o riscoprire se stessa e ripartire. Il video racconta quel momento sospeso, dove il dolore si trasforma in forza e la consapevolezza diventa la spinta per rimettersi in cammino. Un viaggio interiore fatto di sguardi, silenzi e piccoli gesti che segnano l’inizio di una nuova rinascita.
Biografia
Valentina Indelicato nasce a Catania il 05/11/2000 e fin da piccola mostra una propensione per il mondo delle arti, dalla danza al teatro e alla musica. Inizia a studiare pianoforte, spostandosi poi al violino e al canto insieme. È oggi studentessa al Conservatorio di Messina nei due corsi di laurea triennale di Violino e di Canto jazz, ed è laureata all’Università di Catania in Lingue per la comunicazione internazionale con il massimo della valutazione e lode. È stata premiata a luglio 2024 alla Camera dei deputati, a Roma, ottenendo il titolo di Eccellenza universitaria italiana per la sua carriera universitaria, ricevendo il Premio America Giovani.
Attualmente frequenta, insieme ai due corsi di laurea triennale in conservatorio, un master in Leadership per le relazioni internazionali e il Made in Italy. In campo musicale ha ottenuto, nel corso degli anni, diversi riconoscimenti e premi, nazionali e internazionali, sia in campo classico, come violinista, sia in campo pop, in qualità di cantante e di cantautrice. Ad oggi sta lavorando a un progetto musicale con Trp Music, con cui ha pubblicato il suo brano d’esordio ’Aria’ e il suo secondo singolo ‘Cani e serpenti’, disponibili su tutte le piattaforme.
Ascolteremo “Bluette” assieme a Valentina Indelicato in un'intervista che andrà in onda:
Mercoledì 4 giugno alle 16:35 e sabato 7 giugno alle 10:10.
 

File.41: LaFabbrica - intervista

LaFabbrica

Dall'album "Barriere" presenteremo "Fuori", il nuovo singolo della band

“Fuori” (Overdub Recordings) è il nuovo singolo de LaFabbrica, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 29 aprile.
“Fuori” è un brano che riflette sull’egoismo dei tempi moderni, in cui ciascuno è sovraesposto alle informazioni e, pur essendo consapevole dello stato delle cose, sceglie comunque di pensare solo a sé stesso.
Spiega la band a proposito del brano: “L’egoismo dei nostri giorni, l’ingorda ricerca di informazioni genera un apparente stato di consapevolezza ed indefinito disinteresse. Il mondo finisce fuori dai confini dei nostri schermi, fuori io non vedo niente”.
Biografia
LaFabbrica nasce nel 2017 a Napoli, nel quartiere Bagnoli, per volontà di Adriano Caligiuri al basso (Mamasan, Nicole Has Cage) e dei fratelli Carmine De Majo alla chitarra (Dawnless) e Gianluca De Majo alla voce (Nicole Has Cage), con l’intento di dare vita al materiale inedito accumulato nel tempo.
LaFabbrica è l’incontro di musicisti ed esperienze legate all'area flegrea dove i resti dell’“Archeologia Industriale" dell'ex fabbrica Italsider “violentano" il territorio di uno dei golfi più belli al mondo.  Il progetto rappresenta la voglia di riscatto dalla schiavitù del lavoro in un mondo che globalizza e consuma senza lasciare scampo ai deboli e a chi non si conforma alla massa.
LaFabbrica è l'amore per il rock nella sua forma più viscerale, per la libertà che veicola la musica, per l’arte come ancora di salvezza in un mondo alla deriva.
La band avvia delle sessioni di registrazione di alcuni brani in versione demo sotto la produzione di Diego Abbate (Mamasan,Foja) senza ancora avere un batterista come parte integrante del progetto. Nel corso delle riprese vengono aggiunti alla formazione Diego Abbate alla chitarra ed Umberto Dell’Anno (Metharia,Cabo) alla batteria.
La band al completo procede alla stesura di nuovi brani ed avvia le registrazioni del primo LP per Materia Principale, nello studio dell’etichetta che ha dato i natali ad album indie della scena napoletana quali ‘Na Storia Nova' dei Foja e 'Something about Mary Quant' dei TheCollettivo. Anticipato dai singoli “Lava” e “Sogno”, nel 2020 LaFabbrica pubblica il disco di debutto “Dieci Piccole Canzoni Urbane” che frutta al gruppo buone recensioni da parte di magazine musicali ed addetti ai lavori. L’emergenza sanitaria del periodo successivo non consente grandi spazi per le esibizioni dal vivo, la band si concentra quindi sulla stesura di nuovo materiale inedito e decide di entrare in studio per la produzione dell’EP “Terra Bruciata Volume Uno”, pubblicato nel 2022 e preceduto dal singolo “Il Mulo”.
Dopo la breve ripresa dell’attività live, la band entra a far parte del roster di Overdub Recording ed inizia la produzione del secondo LP “Barriere”.
La nostra intervista con Gianluca De Majo de LaFabbrica andrà in onda:
Martedì 3 giugno alle 16:35 e venerdì 6 giugno alle 10:10.

File.41: Painkillers - intervista

Painkillers

"stanotte" è il nuovo singolo della band: una scarica pop-punk che cattura il caos emotivo

Una notte di contrasti, tra amore e fuga, tra desiderio e smarrimento: di questo parla il nuovo singolo dei Painkillers “stanotte”.
“stanotte” è una scarica pop-punk che cattura il caos emotivo delle notti più turbolente. Con uno stile diretto e spigoloso, la band racconta una relazione appesa tra amore e rancore, tra la voglia di restare e quella di sparire nel rumore di una festa e nei fumi dell’alcol. Il protagonista del brano è bloccato in questo limbo: riflessioni rapide, taglienti e spesso contraddittorie scandiscono il testo, fino a esplodere nel grido liberatorio del ritornello – “non perdiamoci stanotte” – che dà voce alla tensione tra il voler dimenticare e il non riuscire a lasciar andare. La struttura del pezzo alterna strofe rappate a ritornelli potentissimi, trasportando l’ascoltatore dentro la confusione emotiva di una notte che non si dimentica.
I PainKillers nascono nel 2013 da un’idea di Federico Palaia e Stefano Calzà, oggi rispettivamente chitarrista e batterista/cantante. Il gruppo, completato da Andrea Casati alla voce e Davide Baschieri al basso, si inserisce fin da subito nella scena punk underground milanese, distinguendosi per una forte spinta verso la sperimentazione e il rinnovamento sonoro.
Il debutto discografico in lingua inglese arriva con l’album Storyteller, seguito dai singoli I Won’t Be Home For A While, Broken Heart e On My Own. Nel 2023 pubblicano l’album NEW END, punto di svolta nella ricerca di un sound più personale e definito.
La nuova fase della band prende forma con il progetto IN SOSPESO, secondo album in uscita tra il 2024 e il 2025, interamente in italiano. Un lavoro che fonde pop-punk, hip-hop e atmosfere urban, in un continuo dialogo tra radici e futuro, tradizione e innovazione.
Con "stanotte", i PainKillers dimostrano ancora una volta la loro capacità di raccontare emozioni vere, senza filtri, restituendo la confusione e la bellezza delle relazioni umane nella loro forma più cruda e autentica.
La nostra intervista con Davide Baschieri, il bassista dei Painkillers andrà in onda:
Venerdì 30 maggio alle 16:35 e martedì 3 giugno alle 10:10.

File.41: The Hormonauts - intervista

The Hormonauts

La band torna con "Surfin' Bird". Ne parliamo con Sasso

“Surfin’ Bird” (Maninalto!) è il nuovo singolo dei The Hormonauts.
Dopo quindici anni di silenzio discografico, la band cult torna finalmente sulle scene musicali, pronta a riportare tutta la propria energia irriverente e inconfondibile al pubblico che li ha amati e ai nuovi ascoltatori curiosi di scoprire la loro evoluzione sonora.
The Hormonauts si riaffacciano con una rivisitazione esplosiva di uno dei brani simbolo del surf anni ’60, immaginato come se fosse passato tra le mani di un DJ impazzito, disperso nella giungla amazzonica e travolto da allucinazioni sonore, in un viaggio psichedelico tra ritmo, tribalismo e visioni folli. Con la loro capacità di trasformare e reinventare pezzi storici, The Hormonauts riaffermano il loro ruolo di innovatori sonori, confermando un approccio creativo fuori dagli schemi e sempre irresistibilmente fresco.
“Abbiamo immaginato il brano pensato nella mente di un DJ disperso all’interno della foresta Amazzonica in preda ad allucinazioni sonore – dichiarano i The Hormonauts – così come è stato per la nostra rivisitazione di ‘Staying Alive’, ci piace ‘hormonizzare’ e stravolgere brani originali con l’intenzione di collocarli in altre galassie sonore; gli arrangiamenti che adattiamo ci fanno divertire e proporli al pubblico è una grande soddisfazione.”
BIOGRAFIA
Nati nel 1999, i The Hormonauts si distinguono sin dall’inizio per uno stile musicale unico che attraversa il rockabilly, l’energia del punk/rock e la dolcezza del country, senza mai perdere la loro inconfondibile vena ironica.Il gruppo ha ottenuto importanti successi, in particolare con la loro inedita versione di “Staying Alive”, che li ha portati ai vertici delle classifiche radiofoniche nazionali. Nel corso della loro carriera hanno condiviso il palco con artisti del calibro di The Cramps, Manu Chao e Rancid, e sono stati selezionati per rappresentare l’Italia in eventi internazionali come il SXSW di Austin (Texas) e l’Eurosonic di Groningen (Olanda). Nel 2025 i The Hormonauts tornano a infiammare il pubblico con la pubblicazione dei singoli “Turn on the light” e “Surfin’ Bird”.
La nostra intervista con Sasso dei The Hormonauts andrà in onda:
Giovedì 29 maggio alle 16:35 e lunedì 2 giugno alle 10:10.

File.41: Piastra - intervista

Piastra

Dall'album "Nuvole animali inesistenti", il cantautore ci presente "Se si pensa"

«”Se si pensa” racconta quel momento in cui la testa è piena di pensieri, scadenze, impegni che si accumulano senza sosta. Non è solo la fatica delle cose da fare, ma il peso di una routine che lascia poco spazio per respirare. Il brano cerca un varco in questo flusso incessante, con il desiderio e la necessità di lasciarsi andare altrove». Così racconta Piastra, che sarà nostro ospite nello spazio che dedichiamo alle interviste.
“Se si pensa” è il secondo singolo estratto dall’album di recente uscita dal titolo “Nuvole animali inesistenti”.
Il brano si fa portavoce del desiderio di liberare la mente dalla routine implacabile della vita, esplorando un viaggio sensoriale che lascia spazio all'ascoltatore per interpretare e trovare il proprio significato. Caratterizzato da immagini surreali e metafore suggestive, non segue una narrativa lineare. Musicalmente, il brano si sviluppa in due parti: la prima, con un arpeggio di chitarra continuo e un ritmo serrato, che culmina in un ritornello più disteso; la seconda introduce una ritmica funk con basso e riff di chitarra, portando il pezzo verso sonorità più fisiche e pulsanti.
La produzione del singolo e dell’intero album è affidata ad Andrea Biagioli e Massimo Giangrande, nome noto nella scena musicale italiana per le sue collaborazioni con artisti come Paolo Benvegnù, Daniele Silvestri e Niccolò Fabi.
Il brano è stato registrato presso il Bosco Studio di Produzioni dal Bosco, a Pistoia, e mixato da Maurizio Loffredo agli Artigiani Studio di Roma, già noto per il lavoro sul recente album di Brunori Sas, “L’albero delle noci”.
BIO
Patrizio Piastra è un musicista, cantautore e produttore noto per il suo lavoro con la band YOUAREHERE, con la quale ha all’attivo diverse produzioni, tra cui l'album “As When the Fall Leaves Trees" (2011), l’EP "Primavera" (Bomba Dischi, 2013), e gli album “Propaganda" (Bomba Dischi, 2015) e “Plus Ultra” (Fresh Yo, 2018), caratterizzati da un mix di sonorità elettroniche e ambient. Con YOUAREHERE, inoltre, si è esibito in numerosi concerti in Italia, tra prestigiosi festival e rinomate venue del panorama indipendente nazionale.
Messa in stand-by l’esperienza con la band, Patrizio vira la sua produzione verso uno stile diametralmente opposto con un approccio acustico e cantautorale che si concretizza con l’EP "Nuvole Animali Inesistenti" (Produzioni dal Bosco, 2025). Il 28 marzo arriva in radio “Se si pensa”, il nuovo singolo estratto dall’album.
La nostra intervista con Piastra andrà in onda:
Martedì 27 maggio alle 16:35 e venerdì 30 maggio alle 10:10.