televisione
I social media superano la televisione

Sorpasso nelle fonti di notizie secondo studio in 26 Paesi
(Ansa) - Facebook, Twitter e simili superano per la prima volta la tv come fonte di notizie per i più giovani. Il trend è certificato dall'indagine annuale dell'Istituto Reuters di Studi sul giornalismo, supportato da enti di ricerca e compagnie come Google e Bbc, condotta da YouGov su 50 mila persone di 26 Paesi di tutto il mondo, tra cui l'Italia. Dal rapporto emerge che la metà degli utenti di Internet interpellati usa social come per accedere alle notizie (51%), e lo fa per lo più tramite dispositivi mobili. Dei giovani tra 18 e 24 anni il 28% si affida ai social per le news e solo il 24% alla tv. In testa alle "fonti" c'è Facebook, seguito da YouTube, Twitter e WhatsApp.
La tendenza non è ancora pienamente evidente in Italia dove, spiegano gli analisti, a causa di uno dei minori tassi di penetrazione di internet rispetto al resto d'Europa la televisione, per l'informazione, esercita ancora un ruolo dominante nonostante web e smartphone siano in crescita.
I social network come fonte di notizie sono importanti non solo per i giovani ma anche per le donne. Quanto ai dispositivi di accesso l'uso degli smartphone è decisamente aumentato, raggiungendo la metà del campione (53%), mentre l'utilizzo dei computer collassa e la crescita dei tablet è piatta.
La tendenza non è ancora pienamente evidente in Italia dove, spiegano gli analisti, a causa di uno dei minori tassi di penetrazione di internet rispetto al resto d'Europa la televisione, per l'informazione, esercita ancora un ruolo dominante nonostante web e smartphone siano in crescita.
I social network come fonte di notizie sono importanti non solo per i giovani ma anche per le donne. Quanto ai dispositivi di accesso l'uso degli smartphone è decisamente aumentato, raggiungendo la metà del campione (53%), mentre l'utilizzo dei computer collassa e la crescita dei tablet è piatta.
(fonte: Ansa)
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Netflix in Italia da ottobre

Sbarca un'offerta televisiva da 62 milioni di abbonati. Preoccupazione per i broadcaster tradizionali
(Ansa) - La rivoluzione d'ottobre del mercato tv italiano ha il logo lineare di Netflix: il gigante del video in streaming da oltre 62 milioni di abbonati nel mondo conferma la data del suo sbarco nel nostro Paese, con una nota ufficiale, un tweet (in italiano) dal profilo Usa e un'intervista esclusiva del CEO, Need Hastings, al mensile Wired: "Per 50 anni abbiamo avuto la tv lineare - avverte -, ma ogni cosa ha il suo tempo e prima o poi viene sostituita: la tv del futuro sarà un grande iPad".
Al lancio l'offerta includerà alcune serie tv originali Netflix come Marvel's Daredevil, Sense8, Bloodline, Grace and Frankie, Unbreakable Kimmy Schmidt e Marco Polo, documentari come Virunga, Mission Blue, la docu-serie Chef's Table ma anche spettacoli comici. Disponibile anche un'ampia sezione di programmi di intrattenimento per bambini. L'avvento di Netflix è destinato a cambiare gli equilibri del mercato televisivo italiano attuale, una minaccia che ha portato a un incontro tra Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi: uno dei temi sul tavolo sarebbe stato proprio un’alleanza tra Sky e Mediaset per contrastare l’arrivo di Netflix. Hastings non sembra affatto preoccupato «I consumatori italiani avranno presto un’offerta più ampia tra cui scegliere». L’internet television ha lanciato la sfida e ora tocca ai broadcaster tradizionali decidere come rispondere.
Al lancio l'offerta includerà alcune serie tv originali Netflix come Marvel's Daredevil, Sense8, Bloodline, Grace and Frankie, Unbreakable Kimmy Schmidt e Marco Polo, documentari come Virunga, Mission Blue, la docu-serie Chef's Table ma anche spettacoli comici. Disponibile anche un'ampia sezione di programmi di intrattenimento per bambini. L'avvento di Netflix è destinato a cambiare gli equilibri del mercato televisivo italiano attuale, una minaccia che ha portato a un incontro tra Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi: uno dei temi sul tavolo sarebbe stato proprio un’alleanza tra Sky e Mediaset per contrastare l’arrivo di Netflix. Hastings non sembra affatto preoccupato «I consumatori italiani avranno presto un’offerta più ampia tra cui scegliere». L’internet television ha lanciato la sfida e ora tocca ai broadcaster tradizionali decidere come rispondere.
(fonte: Ansa)