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Lucio Corsi: il nuovo album "Volevo essere un duro" certificato Disco d'oro

Si è concluso ieri il Club Tour 2025 che ha registrato il tutto esaurito. Dal 12 giugno parte il Tour Estate 2025
Si è concluso ieri con una doppia data a Milano il “Club Tour 2025” di Lucio Corsi, nove date - prodotte da Magellano Concerti - nelle principali città italiane che hanno registrato il tutto esaurito.
La tournée arriva dopo la pubblicazione del nuovo album “Volevo essere un duro” (Sugar Music), uscito il 21 marzo su tutte le piattaforme digitali e il 4 aprile nei formati fisici vinile e CD, e oggi certificato disco d’oro. Il progetto discografico ha inoltre conquistato il sesto posto della Top Album Debut Global di Spotify del weekend 21-23 marzo, oltre al primo posto della classifica FIMI degli album e della classifica CD, vinili e musicassette più venduti della settimana nella settimana di pubblicazione.
«“Volevo essere un duro” è un disco che parla di infanzia, di amicizia e di amore. È un disco di ricordi veri e falsi, di personaggi del bene e del male, di località, che esse siano prati di margherite o squallide zone industriali. Nelle forme di espressione credo che la cosa a cui si debba tendere è il cambiamento. In questo album ho cercato una trasformazione soprattutto a livello testuale, cercando di non staccare più di tanto i piedi da terra. Ho cercato di cantare in maniera chiara e diretta di persone. “Volevo essere un duro” è nato strisciando sui marciapiedi, nascondendomi negli armadi o sotto le zampe dei tavoli, girando tra i panni sporchi nelle lavatrici, appendendomi con le mollette ai capelli ai panni stesi, cercando ricordi non miei nei cappelli degli altri, cercando nuovi orizzonti nelle scarpe degli altri. Dopo circa due anni ho trovato nove canzoni diverse e le ho convinte ad andare ad abitare nello stesso palazzo. Così è nato il disco.»
Il quarto album in studio si compone di nove tracce, tutte scritte e composte da Lucio Corsi e Tommaso Ottomano, che ne hanno curato anche la produzione insieme ad Antonio “Cuper” Cupertino. A popolarle, molti personaggi come “Francis Delacroix”, amico fotografo, Rocco compagno delle medie in “Let There Be Rocko”, e “Il Re del rave”, sagoma romantica e sgangherata. Ad aprire e chiudere la narrazione musicale del disco, anche i brani già editi “Tu sei il mattino” - che ci narra di come il tempo scorra inesorabile, come la corrente di un fiume che ci tira sempre e solo da una parte - e “Nel cuore delle notte” - una canzone sull’amicizia, una lunga coda di pianoforte sull’autostrada della luna, presentata a sorpresa la scorsa Vigilia di Natale con una live session.
L’artista rappresenterà ora l’Italia all’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà a Basilea in Svizzera dal 13 al 17 maggio. Sul palco porterà “Volevo essere un duro”, con cui ha debuttato alla 75esima edizione del Festival di Sanremo, classificandosi secondo e vincendo il Premio della Critica “Mia Martini”, entrando nel cuore del pubblico. La canzone è certificata disco d’oro, ed è stato primo tra i brani indipendenti più suonati dalle radio per 10 settimane.
A giugno avrà invece inizio “Estate 2025”, 28 appuntamenti - sempre prodotti da Magellano Concerti - nei principali festival estivi italiani. Il tour comprende anche gli imperdibili show di “Ippodromi 2025” a Roma e Milano (21 giugno al Rock in Roma, Ippodromo delle Capannelle e 7 settembre al Milano Summer Festival, Ippodromo Snai San Siro) ed ha appena collezionato due nuovi sold out per le date al No Borders Music Festival (27 luglio ai Laghi di Fusine, UD) e al Acieloaperto Festival (30 agosto a San Mauro Pascoli, FC).
“Estate 2025” sarà una nuova occasione per riabbracciare il cantautore nella dimensione live, a lui cara, ed ascoltare i brani del suo nuovo album. Si parte il 12 giugno da Parco Bissuola a Mestre (VE), il 14 giugno a Saint Nicolas (AO) per Musicastelle, il 17 giugno dall’Arena in Fiera di Cagliari, il 21 giugno al Rock In Roma (Ippodromo delle Capannelle) di Roma, il 25 giugno al Sequoie Music Park di Bologna, il 27 giugno al Trento Live Fest di Trento, il 28 giugno all’Altraonda Festival (Arena del Mare) di Genova, il 29 giugno alla Prima Estate (Parco Bussoladomani) di Lido di Camaiore (LU), il 6 luglio all’Umbria Che Spacca di Perugia, l’8 luglio al Flowers Festival di Collegno (TO), il 10 luglio al Mengo Festival di Arezzo, il 13 luglio a Un’Estate Da Belvedere (Belvedere di San Leucio) di Caserta, il 18 luglio al Festival Abbabula di Sassari, il 19 luglio al Rocce Rosse & Blues di Lanusei (NU), il 23 luglio al Termoli Summer Festival di Termoli (CB), il 24 luglio al Mind Festival di Montecosaro (MC), il 27 luglio al No Borders Music Festival ai Laghi di Fusine (UD) (tutto esaurito), il 2 agosto a Rotonda by la Mobiliare (Locarno Film Festival) di Locarno, il 6 agosto a Sotto il Vulcano Fest (Villa Bellini) di Catania, il 7 agosto a Ypsigrock di Castelbuono (PA), il 10 agosto al Locus Festival di Locorotondo (BA), l’11 agosto alle Cave del Duca di Lecce, il 12 agosto al Color Fest di Lamezia Terme (CZ), il 17 agosto al Teatro delle Rocce di Gavorrano (GR) (tutto esaurito), il 18 agosto al Summer Nights di Follonica (GR), il 30 agosto al Acieloaperto Festival (Villa Torlonia) di San Mauro Pascoli (FC) (tutto esaurito), il 31 agosto al Mantova Summer Festival (Palazzo Te) di Mantova per concludere il 7 settembre al Milano Summer Festival (Ippodromo Snai San Siro) di Milano.
Radio Deejay e Radio Capital sono le radio partner del tour. Info e biglietti a questo link.
Cantautore toscano, Lucio riesce a rendere armonioso il rock d’autore e le sonorità folk insieme, trasformando le sue atmosfere surreali in poesia e legando un mondo a tratti grottesco ad una struttura musicalmente ricchissima.
(comunicato WordsForYou a cura di B. Mannelli - photo credits Francis Delacroix)
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Ricordando Murales: Tazenda Tour 2024

Il tour parte il 20 aprile da Ossi in Sardegna e toccherà, oltre a Cagliari, città come: Bergamo, Piacenza, Pescara, Napoli, Roma, Saronno, Avezzano, Pisa. All’estero è prevista già una tappa a Zurigo
Fu un anno ricco di riconoscimenti: a partire dalla Targa Tenco per Disamparados,versione originale in sardo della canzone. Senza scordare che Murales ha venduto più di 200.000 copie e con alcune canzoni come Mamoiada, Nanneddu meu (tratta dalla poesia A Nanni Sulis di Peppino Mereu) e la stessa Disamparados ha portato ai Tazenda il Premio Tenco per la Migliore canzone in dialetto e la vittoria al Cantagiro con il Disco d'Oro.
I contenuti di Murales
Ma è anche l’album che, attraverso il mescolarsi dei suoni "moderni" di tastiere e chitarra elettrica con quelli tipici della Sardegna (launeddas, tenores, fisarmoniche diatoniche), sa dipingere con passione e tenerezza storie di donne e di uomini, aprendo squarci consapevoli sulla storia presente e passata. Un album dove folk, rock progressivo, canzone cantautoriale, melodia confluiscono a dare vita a un oceano di emozioni immense, che toccano anche chi non mastica il sardo, lingua scelta per la quasi totalità dell'opera.
Sullo sfondo il ricordo della forza comunicativa dei muralisti, dei writer della cultura hip hop e degli artisti da zi bao, la protesta che si può celare dietro la poesia dolce o graffiante della musica rock. Perché, come ammettono: “Murales è il nostro manifesto perfetto di quello che volevamo rappresentare e che ancora proviamo a mettere in scena in occasione del suo 33esimo compleanno.” Non a caso il murales da sempre ha un potente ruolo di denuncia sociale che permea da sempre la poesia dei Tazenda, sempre pregna di messaggi forti, sempre calati nella forza di una musica che sa prendere il suo pubblico dalle pance: dai temi dell’ecologia a quelli delle ingiustizie e delle guerre, senza dimenticare le diseguaglianze e la disparità del ruolo uomo- donna.
Quest’anno quindi, i Tazenda grazie alle porte immaginarie offerte dai loro celebri testi getteranno il proprio sguardo sui grandi temi a loro ben cari: e cammineranno in mezzo alla paura delle faide fratricide tra le stupidità della vanagloria che la vendetta non ha mai offerto (Mamojada); tra i diseredati che cercano cibo negli immondezzai (Disamparados), nello sguardo della luna che ci indica una fioca luce nella tenebra di certa umanità (Spunta la luna dal Monte), nei canti dei disperati, nelle leggende spaventose che si raccontano ai bambini per dormire (Sa mama 'e su Sole); nelle corse pazze di quando eravamo piccoli e come puledri liberi ci perdevamo nel freddo delle campagne della nostra terra (Niunu intende); nei pensieri nebulosi di adulti non ancora completi (In sas nues tuas) per capire le tempeste dei cieli interiori; nel desiderio di una spiritualità in fasce che anela al bello e al buono (Un alenu 'e Sole); nelle denunce dei poeti di tutti i paesi del mondo (Bonas noas), in quella tristezza in cui la perdita di un amore può avvolgere le persone anche nel momento apparentemente più luminoso come il Natale (Bon Nadale). Passeggeremo nei misteri dei libri di Castaneda e Don Juan sotto un tappeto del magico Prophet (Desvelos).
“Ci ricorderemo - ci raccontano - che ci piacevano gli U2, che ci nutrivamo di musicassette della tradizione sarda, che Sanremo può fare il miracolo anche a degli outsider come noi e che, le chitarre elettriche distorte stanno molto bene con le launeddas e con l’atavico canto a Tenores. Ribadiremo quanto è efficace un sintetizzatore che imita il galoppo del cavallo e che un po’ di reggae fa sempre bene all’anima. Non potremmo evitare di riposare sulle ballad a noi care e di ballare sui nostri ritmi di sei ottavi e placarci su una rumba intensa in stile anni Ottanta.”
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