Coronavirus, dal 24 agosto primi test del vaccino italiano
Inviato da radio41 il Ven, 7 Agosto 2020
Allo Spallanzani di Roma, 90 volontari si sottoporrano ai test
(Adnkronos) - Partirà a giorni la sperimentazione sull'uomo di 'Grad-Cov2', il candidato vaccino italiano contro Covid-19. Saranno 90 i volontari che si sottoporranno ai test di fase 1, condotti oltre che all’Istituto Spallanzani, presso Policlinico G.B. Rossi di Verona e gli ospedali di Piacenza e Cremona. Nella fase I sarà valutata la tollerabilità del vaccino ai differenti dosaggi di somministrazione, nonché la frequenza e la gravità di eventuali effetti collaterali. Lo studio rivelerà soprattutto la capacità del vaccino di indurre risposte immunitarie nei volontari contro il SarS-CoV-2. Il vaccino è finanziato per 8 milioni di euro, 5 erogati dalla Regione Lazio e 3 dal Mur tramite il Cnr. I 90 volontari saranno suddivisi in due gruppi per età: 45 tra i 18 e i 55 anni, altrettanti di età superiore ai 65 anni. Ciascun gruppo sarà suddiviso in tre sottogruppi da 15 persone, a ciascuno dei quali verrà somministrato un diverso dosaggio del preparato vaccinale. A ognuno dei 90 volontari verrà iniettata una dose del vaccino, e successivamente ogni paziente sarà sottoposto a sette controlli, il primo dopo due giorni dalla vaccinazione, l'ultimo dopo 24 settimane. Se i risultati di questa fase saranno positivi, la fase 2 potrebbe iniziare già in autunno su un più elevato numero di volontari, sia in Italia che in altri Paesi con elevata circolazione del virus; alla fine del ciclo di test, qualora si ottenga la prova definitiva dell’efficacia del vaccino su larga scala, la sua immissione in commercio potrà essere autorizzata dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
Realizzato, prodotto e brevettato dalla società biotecnologica italiana ReiThera, utilizza la tecnologia del 'vettore virale non-replicativo' ovvero incapace di produrre infezione nell’uomo. Il vettore virale agisce come un minuscolo 'cavallo di Troia', che induce transitoriamente l'espressione della proteina spike (S) nelle cellule umane. Questa proteina è la 'chiave' attraverso la quale il virus, legandosi ai recettori presenti all’esterno delle cellule polmonari, riesce a penetrare ed a replicarsi all'interno dell'organismo umano. La presenza della proteina estranea innesca la risposta del sistema immunitario contro il virus.
(fonte: Adnkronos - immagine da Pixabay)