Almeno nel rettangolo di gioco, l’Italia riesce a farsi valere in campo europeo. Ma che gli riesca in mutande e grazie ad uno nero, che più nero non si può, un qualche significato extracalcistico ce l’ha di sicuro.
L’Europeo 2012 è giunto alla fase conclusiva, decretando quelle che sono le otto migliori compagini calcistiche del vecchio continente. Il calcio va vissuto come metafora della vita, e come tale offre delle occasioni da dover cogliere. Non esserci quando il momento si fa topico qualche problema in più ce l’avrebbe creato di certo.
Curiose le combinazioni che si son create per accedere alle semifinali: l’Italia ancora una volta posta di fronte al proprio passato. Prima contro l’Eire del Trap ed ora il destino la pone di fronte all’Inghilterra che, con il Chelsea di Di Matteo, ha vinto la Champions e che fu di Fabio Capello fino a qualche mese fa.
L’Italia, fatta di uomini simbolo e di stagioni ricche che non torneranno più, contro l’Italia che sarà.Per ora l’unica congiunzione tra il prima e dopo è che siam tornati a poter gridare forza Italia senza remore.
Bizzarro il calendario soprattutto per il confronto tra Germania e Grecia, la prima e l’ultima della classe del girone Merkel. Ad arbitrare non ci sarà lo spread. E’ già una buona notizia.Lo spread è solo come il possesso palla, non conta nulla perché nel calcio vince solo chi fa più goal dell’avversario, anche se la palla non l’ha vista quasi mai. Ed allora le nostre speranze sono riposte sull’ unico vero SuperMario che la storia ricorderà. Balotelli lo vogliamo così com’è, incazzato, nero ed affamato di riscossa almeno quanto lo siamo tutti noi.
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