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Un Festival senza Sanremo?
Il Festival lascia l'Ariston? Sede a rischio: Milano, Torino o Roma in lizza
Il Festival di Sanremo, da sempre sinonimo dell'omonima città ligure e del suo storico Teatro Ariston, potrebbe affrontare una svolta epocale nel 2027. L'ipotesi di spostare la kermesse musicale più amata d'Italia fuori dai confini sanremesi, sebbene suggestiva e audace, sta prendendo sempre più piede nei corridori della Rai e tra gli addetti ai lavori. Un'idea che, se concretizzata, rivoluzionerebbe non solo la logistica del Festival, ma anche la sua stessa identità, forgiata in decenni di tradizione sul palco dell'Ariston. Il contratto tra la Rai e il Comune di Sanremo, che garantisce la sede storica del Festival, scade nel 2026. Sebbene sia sempre stato rinnovato in passato quasi automaticamente, stavolta l’accordo potrebbe incontrare ostacoli.
Sanremo e il suo Festival sono un binomio che sembrava inscindibile. Dal 1951, con poche eccezioni per motivi tecnici o di capienza (come le prime edizioni al Casinò o l'esperienza nel 1990 ad Arma di Taggia), il Teatro Ariston è stato il cuore pulsante della musica italiana, il luogo dove nascono stelle e si consacrano leggende. La platea, i palchi laterali, l'orchestra, persino le scalinate, sono entrati nell'immaginario collettivo come elementi imprescindibili di questo rito annuale.
Tuttavia, le esigenze di un evento sempre più imponente e complesso, un vero e proprio fenomeno mediatico di portata internazionale, stanno spingendo a considerare scenari alternativi. La capienza dell'Ariston, seppur significativa, potrebbe non essere più sufficiente a soddisfare le crescenti richieste di pubblico e di spazi tecnici. Inoltre, le infrastrutture cittadine, pur essendosi adeguate negli anni, potrebbero non essere all'altezza di ospitare un evento di tale portata con la frequenza e l'intensità attuali.
Diversi fattori contribuiscono a questa riflessione sullo spostamento del Festival:
- Esigenze di Spazio e Produzione: Il Festival è cresciuto esponenzialmente. Richiede spazi sempre maggiori per allestimenti scenici imponenti, backstage ampi e funzionali, sale stampa, aree hospitality e regie sempre più complesse. L'Ariston, pur con i suoi adattamenti, mostra i limiti strutturali di un teatro storico.
- Logistica e Accessibilità: Sanremo, pur essendo una città turistica ben collegata, presenta alcune sfide logistiche, soprattutto in termini di trasporti e alloggi durante la settimana del Festival. Una città con infrastrutture più ampie e moderne potrebbe offrire soluzioni più efficienti per l'enorme afflusso di artisti, tecnici, giornalisti e pubblico.
- Nuovi Sponsor e Opportunità Commerciali: Lo spostamento del Festival potrebbe aprire le porte a nuove opportunità di sponsorship e a una maggiore visibilità per marchi e città desiderose di ospitare un evento di risonanza internazionale. Si ipotizzano già città come Torino, Milano o persino Roma, che potrebbero offrire strutture fieristiche o arene con capienze e dotazioni tecnologiche superiori.
- Rinnovamento e Rilancio: Un cambio di sede potrebbe essere visto come un'occasione per un rinnovamento complessivo del Festival, una boccata d'aria fresca che permetterebbe di sperimentare nuove formule, scenografie avveniristiche e un'esperienza più immersiva per il pubblico e gli addetti ai lavori.
Uno spostamento del Festival porterebbe con sé una serie di vantaggi e svantaggi da ponderare attentamente:
Vantaggi:
- Maggiore capienza e flessibilità: Possibilità di ospitare un pubblico più vasto e di realizzare scenografie più ambiziose.
- Infrastrutture moderne: Accesso a strutture più nuove e tecnologicamente avanzate per produzione e logistica.
- Nuove opportunità economiche: Benefici per la città ospitante e per nuovi sponsor.
- Rilancio dell'immagine: Un'occasione per presentare un Festival rinnovato e al passo con i tempi.
Svantaggi:
- Perdita di identità storica: Il legame indissolubile con l'Ariston e Sanremo verrebbe meno, con il rischio di snaturare l'essenza stessa del Festival.
- Reazione del pubblico: Una parte dei fan più affezionati potrebbe non gradire il cambiamento, percependolo come una rottura con la tradizione.
- Impatto economico su Sanremo: La città subirebbe un duro colpo in termini di indotto economico e visibilità.
- Costi di adattamento: La nuova sede richiederebbe comunque investimenti per essere allestita e personalizzata per il Festival.
L'idea di un Sanremo itinerante per il 2027 è più di una semplice suggestione. È una possibilità concreta che sta animando il dibattito tra gli organizzatori e i fedelissimi del Festival. La decisione finale sarà senza dubbio complessa e dovrà tenere conto di molteplici fattori: economici, logistici, ma soprattutto affettivi e simbolici.
Sanremo è più di un semplice evento musicale; è un pezzo di storia, un'istituzione che si rinnova ogni anno. Sarà interessante vedere se, per rimanere al passo con i tempi e le esigenze di uno show sempre più grandioso, si sarà disposti a sacrificare un pezzo della sua anima più tradizionale. L'Ariston è un simbolo, ma la musica, si sa, non ha confini. E forse, nel 2027, neanche il Festival.
Finito il Montecarlo Film Festival 2019
Edizione 2019 del Festival curato da Ezio Greggio
Uno di questi viene attribuito a Carlo Verdone come "King of comedy", premio dato alla carriera del famosissimo attore, il quale afferma che in questi quarant'anni ha cercato di fare del suo meglio proponendo al pubblico sempre film adeguati al periodo storico.
Altro premio alla carriera è stato dato alla ormai ottantaseienne Sandra Milo e all'attrice francese Andrea Ferreol. Al regista Paolo Genovese viene consegnato il "Comedy Award", come agli attori Edoardo Leo e Antonio Albanese.
Con il "Montecarlo Film Festival Award" sono stati premiati Salvatore Esposito (Gomorra) e l'attore americano Michael Madsen. Infine il "Legend Award" è assegnato al presidente di giuria Emir Kusturiza.

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Monte-Carlo Film Festival de la Comédie, la finale
Il Festival condotto da Ezio Greggio premia molti volti del cinema internazionale

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Sanremo 2017: -2 all'inizio
DIARIO DA SANREMO
Siamo arrivati nella (piovosa) Città dei Fiori
Nonostante la pioggia battente per buona parte del giorno, la macchina si è messa in moto e già la città è presa d'assalto da centinaia di operatori del settore.
Dopo le varie formalità che ci attendono all'arrivo, dal ritiro del tanto sospirato pass per la sala stampa fino alla sistemazione logistica nella stessa, si iniziano a prendere le misure per contattare i discografici e gli uffici stampa allo scopo di realizzare qualche intervista con gli artisti in gara. Ogni anno è uno sforzo titanico, considerando che ogni cantante viene sottoposto a decine di interviste al giorno e non è facile che tutti siano accontentati.
La domenica è giorno di arrivi e di brindisi, con il tradizionale buffet al Casinò. Quest'anno, oltre che ottimo, è stato anche divertente: la musica suonata è stata molto orientata gli anni 80 e 90, trascinando in pista tanti partecipanti. Ospite d'onore, oltre a Carlo Conti che ha portato i suoi saluti, è stato Sven Otten, meglio noto come JustSomeMotion, il ballerino dello spot Tim sulle note di "All Night" di Parov Stellar.
Si fanno le ore piccole, a Sanremo. Accade anche oggi, dopo una lunga attesa all'hotel Londra, dove sono sfilati quasi tutti i partecipanti alla kermesse, ospiti di un party all'interno dell'hotel stesso.
La strada è iniziata. Piove, ma Sanremo è pronta al Festival.
Sanremo 2016: Quarta serata
DIARIO DA SANREMO
Il festival proclama il primo vincitore: è Francesco Gabbani
Serata che si apre con la gara tra le Nuove Proposte rimaste: Mahmood, Francesco Gabbani, Chiara Dello Iacovo ed Ermal Meta. L'esito sarà comunicato nel corso della trasmissione. Il Premio Sala Stampa "Lucio Dalla" va a Chiara Dello Iacovo (che poi passerà a salutarci in sala stampa, gesto molto carino), quello della critica "Mia Martini" a Francesco Gabbani. Ed è proprio quest'ultimo, che per un'ora ieri era stato addirittura fuori dalla gara, a trionfare. Francesco Gabbani, con la sua iper-radiofonica "Amen", vince la sezione Nuove Proposte. Seconda Chiara Dello Iacovo, poi Ermal Meta ed infine Mahmood.
Viene risolto in maniera elegante, nel contempo, il caso Miele, eliminata in maniera rocambolesca per un problema nel processo di votazione: non potendo modificare il regolamento del Festival stesso, Carlo Conti ha deciso di invitare la cantante ad aprire la quarta serata. Un bel gesto di scuse che pensiamo Miele ed il suo gruppo avrà gradito, dal momento che la visibilità ottenuta in queste ore ed i numerosi attestati di solidarietà dalla rete hanno sicuramente giovato alla sua notorietà. Non a caso, forse, Miele in questo momento è la più suonata dalle radio tra le Nuove Proposte.
Il nuovo travestimento di Virginia Raffaele è un suo classico: Belen Rodriguez. Bravissima, ma stavolta siamo ben lontani dalla genialità delle precedenti imitazioni. E, diciamolo, speriamo di vedere Virginia interpretare se stessa almeno domani.
Questa serata vede sfilare ancora una volta i 20 Campioni, per la seconda esecuzione del brano in gara: si succedono Annalisa, Zero Assoluto, Rocco Hunt, Irene Fornaciari, Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, Enrico Ruggeri, Francesca Michielin, Elio e le Storie Tese, Patty Pravo, Alessio Bernabei, Neffa, Valerio Scanu, Dear Jack, Noemi, Stadio, Arisa, Lorenzo Fragola, Bluvertigo, Dolcenera e Clementino.
Superospite della serata è Elisa che, dopo un medley composto da "Luce (Tremonti a Nord-Est)", "Gli ostacoli del cuore" e "L'anima vola", presenta il suo ultimo singolo "No Hero".

Sanremo: domenica di pioggia
DIARIO DA SANREMO
Poche ore al Festival numero 66
Tutto sembra pronto, nonostante sia domenica e non sia ancora partita l'isteria collettiva: il Palafiori è semivuoto, sebbena sia stata inaugurata proprio oggi, con Veronica Maya come madrina, la nuova Casa Sanremo. I tir di Piazza Colombo sono coperti dai teloni, muti. Poca folla anche davanti al Teatro Ariston. Ma è domenica, come si diceva.
I giornalisti e gli inviati in genere sono già arrivati in forze in città ed il primo evento, dopo la tradizionale capatina all'Ariston per ritirare il tanto agognato pass, è senz'altro il brindisi offerto dalla Rai a tutti gli inviati al Festival. Ospiti i conduttori: arrivano Carlo Conti, Virginia Raffaele e Madalina Ghenea, giusto il tempo per una foto opportunity. Assente (giustificato) Gabriel Garko, ancora convalescente dopo la brutta esperienza di qualche giorno fa. A Conti qualcuno riesce a strappare due parole, ma le due primedonne sono letteralmente trascinate fuori senza rilasciare interviste. Poco simpatico, a onor del vero.
Al buffet si ritrovano tutti i giornalisti storici del Festival: dal decano Mario Luzzatto Fegiz a Marinella Venegoni, da Luca Dondoni a Giò Alajmo. Arriva anche il direttore di Raiuno Giancarlo Leone, al quale facciamo qualche domanda. Per il resto, mentre batte forte la musica offerta da RadioDue, si mangia il finger food ed in pratica, si cena.
A Sanremo piove. Il Festival comincia tra meno di due giorni e c'è atmosfera di attesa. Dicono che i cantanti, quest'anno, saranno ancora più blindati del solito. Inutile stare alle conferenze stampa al Palafiori: meglio dare la caccia negli alberghi, sperando di strappare un paio di domande. Perchè, in effetti, tutti i cantanti stanno per entrare nella bolgia e l'entourage fa barriera: garantite solo interviste con grandi media. Gli altri si arrangino.
Comunque, domani inizieremo il nostro lavoro. Parte la settimana sanremese. Sarà una giornata di corse, ma anche di divertimento. Perchè, nonostante l'impazzimento generale, Sanremo rimane Sanremo.
(g.m.)

Sanremo 2016: Carlo Conti non cambia formula
I nomi dei Big per la 66^ edizione entro il 13 dicembre
Intanto sono 648 le candidature presentate per Sanremo Giovani, in crescita rispetto allo scorso anno quando furono poco meno di 600. Di questi 282 sono uomini, 249 donne e 117 gruppi. Per quel che riguarda la provenienza 188 arrivano dal Nord Italia, 180 dal Centro, 267 dal Sud e 13 dall'estero. Dopo una prima selezione, la decisione finale sui 6 che si esibiranno all'Ariston (oltre ai 2 in arrivo dal laboratorio di Area Sanremo) sarà presa il 27 novembre durante una serata in diretta tv su Rai1.