Riccardo Cocciante torna in concerto all'Arena di Verona

Riccardo Cocciante - Arena di Verona 2024
COMUNICATO STAMPA

Domenica 29 Settembre 2024: un evento unico per celebrare 50 anni dall’uscita e dalla prima posizione in classifica dell’album “Anima”

Riccardo Cocciante, uno dei più prolifici artisti e compositori di successo non solo in Italia ma in tutto il mondo, torna in concerto con uno straordinario appuntamento il 29 settembre 2024 all’Arena di Verona, prodotto da Vivo Concerti. L’artista, che durante la sua carriera si è confrontato con una grande quantità di espressioni musicali, si esibirà sul palco di una delle cornici storiche più amate dalla musica dal vivo per celebrare il 50° anniversario dell’album “Anima”, disco che ha segnato intere generazioni e la cultura musicale italiana, contenente le indimenticabili “Bella senz’anima” e “Quando finisce un amore”. 
Sarà l’occasione per emozionarsi con l’intramontabile musica di Riccardo Cocciante che, dopo il successo indiscusso del tour per il ventennale dell’opera popolare Notre Dame de Paris, tornerà a cantare sul palco di uno degli anfiteatri romani più celebri d’Italia. Sarà accompagnato da una super band ed eseguirà non solo i brani dell’album “Anima” ma anche tutti i più grandi successi che fanno parte della sua discografia che vanta in tre lingue più di 40 album all’attivo nel panorama internazionale.
I biglietti saranno disponibili online da giovedì 25 luglio alle ore 14:00 e poi in tutti i punti vendita autorizzati da martedì 30 luglio alle ore 14:00. Per ulteriori informazioni. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei comunicati ufficiali.
BIO
Riccardo Cocciante, uno dei più prolifici artisti e compositori europei di successo, rappresenta un fenomeno unico nell'industria musicale internazionale, cantando non solo in italiano, spagnolo e francese, ma realizzando per ognuna di queste tre lingue, produzioni diverse. In molti paesi, alcuni dei suoi più grandi successi sono ormai diventati classici. Con più di 40 album al suo attivo, innumerevoli concerti, una ricca lista di collaboratori musicali di prestigio, Riccardo Cocciante esplora tutti i campi e i processi creativi, dalla composizione di canzoni destinate alla sua interpretazione, alla composizione con e per altri artisti, passando per il casting e la direzione di giovani interpreti per le sue opere popolari, confrontandosi con una grande quantità di espressioni musicali: dalle canzoni alle opere musicali, dalle colonne sonore per il cinema fino alle rigorose musiche per il teatro. Cresciuto in una realtà multilingue – nato a Saigon (Vietnam) da madre francese e padre italiano, vissuto a Roma dall’età di undici anni – ha conosciuto varie culture e assorbito molteplici influenze riuscendo a esplorare esperienze artistiche anche molto diverse tra loro. La sua è un’educazione musicale da autodidatta, che presuppone quindi una forte volontà e una tensione al perfezionismo uniti a un forte spirito indipendente e cosmopolita. Dall’incontro con Luc Plamondon nasce l’idea di Notre Dame de Paris. Un autentico successo planetario. Notre Dame de Paris va oltre le convenzioni, riuscendo a costruire un genere di spettacolo fedele alle idee di Cocciante: una nuova forma d’opera popolare contemporanea che affonda le proprie radici nella grande tradizione europea del dramma in musica e si mescola alle tecniche moderne dei concerti e delle regie degli spettacoli live, indimenticabili anche Giulietta e Romeo e Piccolo Principe. Nel 2022 l’acclamato Notre Dame de Paris ha celebrato vent’anni di successi in Italia – debuttava per la prima volta in italiano il 14 marzo del 2002 al GranTeatro di Roma – con una tournée che ha portato nei teatri della nostra Penisola oltre 500.000 spettatori, approdando in due decadi in 49 città per un totale di 181 appuntamenti e 1.548 repliche complessive. Tuttora allestimenti di Notre Dame de Paris, interpretato in nove lingue diverse, si susseguono in varie parti del mondo.
(comunicato WordsForYou a cura di G. Diplotti)
 

VxL 2024 - La finale

VxL 2024 - finale

Nei prossimi giorni pubblicheremo le interviste che abbiamo realizzato durante la 27ma edizione di Voci per la Libertà

Si chiude l'edizione 2024 che proclama vincitore Emanuele Conte. Diodato ritira il premio e incanta il pubblico dal palco

Si è chiusa una bellissima edizione di "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty", probabilmente una delle migliori che io abbia seguito.
Tutti gli artisti in gara per la categoria emergenti si sono rivelati di alto livello e le performance degli ospiti sono state formidabili. Ieri sera, con chitarra e violino, Diodato ha dato ancora prova del suo talento e della sua capacità di ammaliare con la musica.
La finale ha visto alle ore 18 una partecipazione importante all'incontro pubblico con il vincitore del Premio Amnesty Big, dove Diodato ha raccontato molte cose di sé e del suo modo di intendere l'arte, stimolato dalle belle domande di Francesca Corbo (Amnesty Italia).
Poi, la gara: presentati dal sempre ottimo Savino Zaba, da Carmen Formenton e da Manola Borgato e intervallati da momenti di riflessione sui temi dei diritti umani, si sono esibiti i cinque finalisti: Emanuele Conte, Giulia Mei, Matteo Faustini, Maurizio Capone e Motus. Sono state tutte delle ottime performance e per la giuria non è stato semplice decidere il vincitore. Si è trattato in tutti i casi di una manciata di voti di differenza.
A vincere è il trevigiano Emanuele Conte, artista giovane ma sorprendente, già dotato della sicurezza sul palco di un artista più navigato. La sua "Proiettile bambolina" è la canzone che più ha messo d'accordo i giurati. Il Premio della Critica è stato assegnato alla siciliana Giulia Mei, mentre Matteo Faustini conquista il pubblico, vincendo il Premio Giuria Popolare. A Motus viene invece consegnato il Premio Indieffusione.
La rodigina Gloria Rogato è la prima ospite della serata e fa da apripista per l'artista più atteso, ovvero il vincitore del Premio Amnesty Big 2024. Diodato, come detto, incanta con le versioni chitarra e violino (dove il violino è quello di Rodrigo D'Erasmo): si parte da "La mia terra", il brano che ha vinto il premio (oltre che il Ciack d'Oro, il David di Donatello, il Nastro d'Argento e la Targa Tenco!) per proseguire con "Ti muovi" (dall'ultimo Sanremo), "Che vita meravigliosa", l'iconica "Fai rumore" e l'ultimo singolo, "Molto amore". Applausi entusiasti e subito dopo le proclamazioni dei vari premi.
Si chiude così, con Emanuele Conte che canta il suo pezzo, questa edizione numero 27 di "Voci per la Libertà", ultimo atto della "Settimana dei Diritti Umani".
Come detto dal direttore artistico Michele Lionello, già da oggi si inizierà a lavorare alla prossima edizione.
(gm)
 
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VxL 2024: a Emanuele Conte il Premio Amnesty Emergenti, a Diodato quello per i Big

VxL 2024 - Emanuele Conte
COMUNICATO STAMPA

Si chiude così a Rovigo la 27a edizione di “Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty” e la seconda della “Settimana dei Diritti Umani”

Emanuele Conte vince a Rovigo la 27a edizione del Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti con “Proiettile bambolina”, un brano contro la guerra. A lui anche la Targa Mei, mentre a Giulia Mei con “Bandiera” è andato il premio della critica.
Matteo Faustini con “Il girasole innamorato della luna” si è aggiudicato il premio della giuria popolare e Motus quello di Indieffusione in una finale che ha visto in gara anche Capone & BungtBangt con “Capille luonghe”.
La finale del contest riservato a canzoni sui diritti umani si è svolta domenica sera in piazza Vittorio Emanuele II nella giornata conclusiva dello storico festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, di cui Rai Radio1 era media partner ufficiale.
Per il secondo anno, il festival era inserito nella “Settimana dei diritti umani”, una grande manifestazione multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l'arte e la cultura. In città dal 15 al 21 luglio, la manifestazione, intitolata “D(i)ritti al futuro”, ha previsto un fitto programma tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli.
Protagonista della giornata finale è stato Diodato, che ha ricevuto il Premio Amnesty International Italia 2024 nella sezione Big per il suo brano “La mia terra" e ha tenuto nel pomeriggio un incontro con la stampa e con il pubblico alla Sala della Gran Guardia con Francesca Corbo di Amnesty International Italia e Michele Lionello, direttore artistico del festival.
Durante l’incontro Diodato ha dichiarato: "Sono estremamente onorato di ricevere questo premio per il brano 'La mia terra'. Questa canzone era dentro di me da tempo e la collaborazione con il mio caro amico e fratello Michele Riondino, che quest’anno ha esordito come regista con 'Palazzina Laf', mi ha permesso finalmente di darle forma. Ho capito subito che questa era un'occasione per farlo, per raccontare finalmente ciò che provo.
Taranto mi ha donato tanto, ma ha anche scatenato una battaglia interiore a causa dei suoi contrasti. Molte delle mie canzoni fanno riferimento a questo, ma mai avevo scritto una canzone che esplicitamente affrontasse la cosa. È un viaggio che esplora la storia della fondazione della città, mescolando mito e contemporaneità.
Il lavoro che Amnesty International Italia svolge è di fondamentale importanza, così come il nostro impegno collettivo nel portare alla luce le ingiustizie che ancora oggi siamo costretti a sopportare nel 2024. Credo che partecipare alla vita sociale e fare politica significhi anche immedesimarsi negli altri, provare a mettersi nei loro panni e in questo la musica e l’arte in generale possono fare molto. Nella condivisione c’è l’incontro e la possibilità di unirsi nella lotta per il nostro futuro e i nostri diritti. Ringrazio di cuore Amnesty International Italia e Voci per la Libertà per questo riconoscimento.
Continuerò a utilizzare la mia musica come strumento di ricerca e crescita personale e per provare a raggiungere e diffondere consapevolezza e promuovere il cambiamento. Insieme, possiamo fare la differenza”.
In serata sul palco in Piazza Vittorio Emanuele II c’è stata la finale del contest e la premiazione di Diodato, che si è anche esibito in uno splendido set con Rodrigo D’Erasmo al violino.
Questa edizione del festival ha confermato il potere della musica e dell’arte nel trasmettere i valori di Amnesty International e nel veicolare le campagne sui diritti umani”, ha dichiarato Francesca Corbo di Amnesty International Italia, “Il focus di quest’anno è stato il diritto di protesta pacifica, con un invito alle persone presenti a continuare a battersi per i propri diritti, che spesso sono frutto delle proteste di ieri”.
Nella tre giorni di "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty” che dal 19 al 21 luglio ha concluso “La settimana dei diritti umani” si sono esibiti anche ospiti di rilievo come Omar Pedrini, Erica Mou, Patrizia Laquidara, Malvax e Gloria Rogato.
La street artist Laika, che sabato sera ha realizzato una performance live, dal titolo “Fight for your rights”, ha deciso di donarla all’associazione Voci per la Libertà. La performance è stata messa all'asta ed il ricavato servirà a finanziare le iniziative future dell’associazione.
L’asta a rialzo durerà sino a martedì 23 luglio alle ore 21.30 sul profilo Instagram di Voci per la libertà.
Ringraziamo di cuore Laika e tutti gli artisti che sono stati al nostro fianco per credere nell’impegno che Voci per la libertà mette al servizio dei diritti umani assieme ad Amnesty International. - ha detto Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la libertà – In questa settimana abbiamo visto tanta bellezza e condivisione di valori che ci uniscono. Anche il folto pubblico che ha seguito tutti gli appuntamenti del festival ha respirato la magia che l’arte e la cultura possono trasmettere”.
Savino Zaba (Rai1 – Radio1), Carmen Formenton (Voci per la Libertà) e Manola Borgato (Radio Kappa) sono stati i conduttori delle tre serate sul palco.
La prestigiosa e folta giuria del contest per emergenti tra semifinali e finale era composta da: Claudio Agostoni (Radio Popolare), Giò Alajmo (Spettakolo.it), Carolina Bruni (Amnesty International Italia), Angela Calvini (Avvenire), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Corbo (Amnesty International Italia), Maya Cordì (Fuori aula network), Chiara D’Ambros (giornalista e filmaker), Rodrigo D’Erasmo (musicista), Enrico Deregibus (giornalista e operatore culturale), Elisa De Sandre (festival Arcella Bella), Daniela Esposito (ufficio stampa discografico), Aldo Foschini (festival La musica nelle Aie), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Il Gazzettino), Samuele Massarenti (Radio Kappa), Gianluca Mura (Radio41), Riccardo Pozzato (musicista), Alessio Pozzobon (Dischi sotterranei), Silva Rotelli (Inalienabile, musica e diritti umani), Adila Salah (Indieffusione/Noise Symphony), Giovanni Stefani (Amnesty International Rovigo), Nuccia Venuto (Radiobluetu) e Aldo Zaninello (Extreme Audio).
La 27a edizione di “Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty” è un’iniziativa dell’Associazione Voci per la Libertà in collaborazione con Amnesty International Italia.
Con il sostegno e il contributo di: Comune di Rovigo, Circoscrizione Veneto – Trentino Alto Adige di Amnesty International Italia, Centro servizi di Volontariato Padova e Rovigo, CGIL Rovigo, SPI Cgil Veneto, CISL Padova e Rovigo, CAF CISL, UIL Rovigo, ASM SET, Coop Alleanza 3.0, Banca Etica e Banca Annia.
Iniziativa sostenuta da: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Fondazione Rovigo Cultura.
Media partnership ufficiale: Rai Radio1.
Media partner: OPS Group, FunnyVegan, ViaVaiNet, Noise Symphony, Indieffusione, Radio Popolare, Radio 41, Radio Elettrica, Radio BlueTu, Radio Kappa, Remweb.
Partner tecnici: APS Consulenza Formazione Sicurezza, ARS audio & light, Press4All, Mei – Meeting degli Indipendenti, Rete dei Festival, Studioartax, IdeeGrafiche, Musica nelle Aie, PeM festival – Parole e Musica in Monferrato.
(Ufficio stampa: Ender Comunicazione)

VxL 2024 - Seconda serata

Omar Pedrini - VxL 2024

Sul palco altri quattro semifinalisti. Omar Pedrini entusiasma il pubblico

Con la proiezione del film  “Life is (not) a game” di Antonio Valerio Spera inizia la seconda giornata di "Voci per la Libertà - Un canzone per Amnesty" edizione numero ventisette.
Rovigo ha accolto con entusiasmo questo appuntamento, considerando il numero di persone che arrivano in Piazza Vittorio Emanuele II per assistere alla seconda semifinale verso la proclamazione del Premio Amnesty Emergenti.
Alle 21 iniziano i giochi, sempre sotto la conduzione di Savino Zaba, Carmen Formenton e Manola Borgato. Tra un artista e l'altro, come di consueto vengono presentati temi legati ai diritti umani con gli interventi di autorità, organizzatori e testimonial di Amnesty.
Sul palco si alternano gli altri quattro artisti selezionati: si inizia con il tarantino Motus e la sua band, che presenta "Per fortuna ci sei tu", il brano in gara, e altri due pezzi del suo repertorio. Poi è la volta di Capone, che trascina il pubblico con le sue percussioni e il sound napoletano. Il pezzo in gara è “Capille luonghe”. Giulia Mei incanta con la sua voce e, alla fine, colpisce con il testo provocatorio di “Bandiera”, il brano che parla dell'emancipazione femminile. A chiudere, il messinese Babele, artista di notevole ispirazione e voce, e la sua canzone "Mediterraneo", che parla di migrazioni.
La bella serata procede poi con gli ospiti: in primis i modenesi Malvax e poi Omar Pedrini. La spettacolare esibizione di Pedrini manda in visibilio la piazza: musica suonata alla grande e canzoni amatissime dal pubblico.
Oggi si arriva al gran finale, con l'incontro con il pubblico (alle 18) con il vincitore del Premio Amnesty Big Diodato, che salirà sul palco stasera dopo la finale degli emergenti. Il Premio Amnesty Emergenti sarà conteso dai cinque finalisti decretati dalla giuria: Matteo Faustini, Emanuele Conte, Motus, Capone e Giulia Mei.
(gm)
 
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VxL 2024 - Prima serata

VxL 2024 - 01

A Rovigo si è aperta la nuova edizione del Contest dedicato ai Diritti Umani

Affascinante. Così possiamo definire l'evento che ha dato il via alla giornata di ieri di "Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty", ossia "Il carcere in piazza", un reading degli attori Giorgia Brandolese e Andrea Zanforlin, accompagnati dalla magica voce di Erica Mou.
Si apre questa nuova edizione, la 27a, del Festival dei Diritti Umani, inserita nella più vasta "Settimana dei Diritti Umani" partita dallo scorso 15 luglio. Per la seconda volta, l'evento si svolge a Rovigo, dopo il cambio di location avvenuto l'anno scorso.
E' in Piazza Vittorio Emanuele II, il salotto della città veneta, che alle 21 inizia la prima semifinale del contest, condotto dagli storici  Savino Zaba e Carmen Formenton, ai quali si aggiunge quest'anno la brava Manola Borgato di Radio Kappa.
Sono come sempre quattro gli artisti che si esibiscono con un repertorio di tre brani, tra i quali il pezzo in gara per il Premio Amnesty Emergenti.
Inizio in chiave rock con i milanesi Turbospettro: "2030" è il brano candidato, che denuncia lo sfruttamento del pianeta in nome del denaro. A seguire, la poesia e l'emozione guidano la prova di Matteo Faustini, cantautore bresciano già passato da Sanremo, con "Il girasole innamorato della luna". Quindi la senese Isotta, grande presenza scenica, con "Coming Out". A chiudere, il tema della guerra è raccontato in "Proiettile bambina" del trevigiano Emanuele Conte, artista molto interessante.
Due sono le ospiti della serata, due cantautrici con una storia di successo, ricerca musicale e coerenza stilistica: Erica Mou e Patrizia Laquidara. Entrambe catturano il pubblico e consentono un bellissimo finale a questa prima serata.
Oggi si continua con la seconda semifinale, dove avremo altri quattro artisti in gara e sarà presente anche Omar Pedrini.
(gm)
 
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Al via la 27a edizione di ‘Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty’

Diodato - VxL 2024
COMUNICATO STAMPA

Musica e diritti umani a Rovigo: da venerdì la 27a edizione all'interno della "Settimana dei Diritti Umani"

Sta per prendere il via a Rovigo ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’, lo storico festival che per il secondo anno è stato anticipato da vari altri appuntamenti, a costituire la ‘Settimana dei diritti umani’, una manifestazione distribuita in vari luoghi del centro storico della città tutti i giorni dal pomeriggio alla sera.
Una grande festival multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l'arte e la cultura, che ha preso il via lunedì 15 luglio con una grandissima partecipazione di pubblico e che rende per una settimana Rovigo capitale della pace e dei diritti umani.
Nel weekend ci sarà appunto il clou con la 27a edizione di "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty”. Dal 19 al 21 luglio tre giorni di musica e diritti umani a fianco di Amnesty International attraverso la migliore musica italiana con Diodato, Omar Pedrini, Erica Mou, Patrizia Laquidara, Laika, Malvax, Gloria Rogato, il contest per emergenti e molto altro, all’insegna della campagna di Amnesty International “Proteggo la protesta”.
A condurre le tre serate sul palco principale ci saranno Savino Zaba (Rai1 - Rai Radio1), Carmen Formenton (Voci per la Libertà) e Manola Borgato (Radio Kappa).
Rai Radio1, una delle più seguite radio italiane, supporta la diffusione del festival come media partner ufficiale.
Venerdì 19 luglio si parte al pomeriggio con due appuntamenti in piazzetta Annonaria. Alle 18 “Il carcere in piazza”, un reading tra musica e parole con la cantautrice Erica Mou e gli attori Giorgia Brandolese e Andrea Zanforlin. L’evento si inserisce all’interno del progetto “Dentro e fuori. Per un coordinamento delle attività di volontariato nella Casa Circondariale di Rovigo” finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con Comune di Rovigo, il Manto di Martino e il coinvolgimento del Coordinamento volontari della casa circondariale di Rovigo. Alle 19.30 l’aperitivo musicale “Radio Kappa Talks”: gli speaker di Radio Kappa presenteranno gli artisti che si esibiranno in serata, Matteo Faustini, Isotta, Emanuele Conte e i Turbospettro.
Sul palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II dalle 21.30 spazio alla musica con la prima semifinale del Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti. Gli artisti in gara presenteranno tre brani, fra i quali quello in gara: i Turbospettro da Milano porteranno “2030”, Matteo Faustini da Brescia “Il girasole innamorato della luna”, Isotta da Siena “Coming Out”, Emanuele Conte da Treviso “Proiettile bambolina”. Come ospiti due delle più apprezzate cantautrici italiane: Erica Mou, artista pugliese di grande talento, con all’attivo, nonostante la giovane età, oltre ottocento concerti in Italia e all’estero e sei album in studio. Nel 2012 ha partecipato a Sanremo nella categoria giovani vincendo il Premio della Critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio Tv. A chiudere la serata Patrizia Laquidara, veneto/siciliana considerata una tra le figure più poliedriche e brillanti della canzone d’autore di oggi, vincitrice di importanti premi come quello della critica tra i giovani a Sanremo 2003 e la Targa Tenco 2011 come miglior album in dialetto.
Sabato 20 luglio alle 18 al Cinema Teatro Duomo di Rovigo ci sarà la proiezione del film “Life is (not) a game”. Diretto da Antonio Valerio Spera, il film riepiloga gli ultimi tre anni d’attività “dell’attacchina” – o grafiters – Laika, la Bansky italiana, esplosa via social grazie alla sua coraggiosa street art e che sarà presente in sala. Alle 19.30 in piazzetta Annonaria tornerà l’aperitivo musicale “Radio Kappa Talks” con Capone & BungtBangt, Giulia Mei, Motus, Babele e i Malvax.
In Piazza Vittorio Emanuele II dalle 21.30 la seconda serata del festival. I semifinalisti in gara saranno: Motus da Taranto con “Per fortuna ci sei tu”, Capone & BungtBangt da Napoli con “Capille luonghe”, Giulia Mei da Palermo con “Bandiera” e Babele da Messina con “Mediterraneo”. Come ospiti prima la giovanissima band modenese dei Malvax, con il loro intrigante indie-pop italiano, e poi Omar Pedrini, una delle penne più influenti del panorama cantautorale italiano, che festeggia i 35 anni di carriera tornando sulle scene insieme alla Omar Pedrini Band in uno spettacolo che si rivelerà speciale, nostalgico e potente. L’occasione per ascoltare i suoi successi, brani cult che hanno segnato la sua carriera, dai Timoria a oggi.
Domenica 21 luglio il gran finale. Il primo importante appuntamento sarà alle ore 18 al Cinema Teatro Duomo con un incontro con Diodato, vincitore del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big con il brano “La mia terra”. L’artista dialogherà con pubblico e giornalisti assieme a Francesca Corbo, di Amnesty International Italia, e Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà. Il brano di Diodato, composto per il film “Palazzina LAF” di Michele Riondino è un omaggio alla città di Taranto ma è anche un messaggio universale dedicato a tutte le persone che sono costrette a fuggire dalla propria terra a causa di guerre, persecuzioni e calamità.
In Piazza Vittorio Emanuele II dalle 21.30 la finalissima del contest per emergenti con i cinque migliori semifinalisti. A seguire la giovane rodigina Gloria Rogato, cantautrice e musicista poliedrica con una passione profonda per la musica in ogni sua forma. E poi la premiazione di Diodato, che si esibirà accompagnato da Rodrigo d’Erasmo.
Infine la proclamazione del vincitore del Premio Amnesty International Italia Emergenti, cui andrà anche un bonus offerto da Noise Symphony Music e Indieffusione e dal MEI di Faenza. Verranno assegnati anche il Premio della critica ed il Premio della giuria popolare. Questa la giuria completa che, fra semifinali e finali, valuterà gli artisti in concorso: Claudio Agostoni (Radio Popolare), Giò Alajmo (Spettakolo), Carolina Bruni (Amnesty International), Angela Calvini (Avvenire), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Corbo (Amnesty International), Maya Cordì (Fuori aula network), Chiara D’Ambros (giornalista e filmaker), Enrico Deregibus (giornalista e operatore culturale), Elisa De Sandre (festival Arcella Bella), Daniela Esposito (ufficio stampa), Aldo Foschini (La musica nelle Aie), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Il Gazzettino), Samuele Massarenti (Radio Kappa), Gianluca Mura (Radio41), Riccardo Pozzato (musicista), Alessio Pozzobon (Dischi sotterranei), Silvia Rotelli (Inalienabile, musica e diritti umani), Adila Salah (Indieffusione/Noise Symphony), Giordano Sangiorgi (MEI e Rete dei festival), Giovanni Stefani (Amnesty International), Nuccia Venuto (Radiobluetu) e Aldo Zaninello (Extreme Audio).
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.
Maggiori informazioni su: www.vociperlaliberta.it
La 27a edizione di “Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty” è un’iniziativa: dell’Associazione Voci per la Libertà in collaborazione con Amnesty International Italia.
Con il sostegno e il contributo di: Comune di Rovigo, Circoscrizione Veneto – Trentino Alto Adige di Amnesty International Italia, Centro servizi di Volontariato Padova e Rovigo, CGIL Rovigo, SPI Cgil Veneto, CISL Padova e Rovigo, CAF CISL, UIL Rovigo, ASM SET, Coop Alleanza 3.0, Banca Etica e Banca Annia.
Iniziativa sostenuta da: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Fondazione Rovigo Cultura.
Media partnership ufficiale: Rai Radio1.
Media partner: OPS Group, FunnyVegan, ViaVaiNet, Noise Symphony, Indieffusione, Radio Popolare, Radio 41, Radio Elettrica, Radio BlueTu, Radio Kappa, Remweb.
Partner tecnici: APS Consulenza Formazione Sicurezza, ARS audio & light, Press4All, Mei – Meeting degli Indipendenti, Rete dei Festival, Studioartax, IdeeGrafiche, Musica nelle Aie, PeM festival – Parole e Musica in Monferrato.
(Ufficio stampa: Ender Comunicazione)
 

‘Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty’: ecco il programma

VxL 2024

Da Diodato al contest per canzoni sui diritti umani: dal 19 al 21 Luglio a Rovigo in cartellone anche Omar Pedrini, Erica Mou, Patrizia Laquidara e molto altro

Anche quest’anno musica e diritti umani si incroceranno nella 27a edizione di ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ in programma dal 19 al 21 luglio a Rovigo con Diodato, Omar Pedrini, Erica Mou, Patrizia Laquidara, Laika, Malvax, Gloria Rogato, il contest per emergenti e molto altro, all’insegna della campagna di Amnesty International “Proteggo la protesta”.
Grande soddisfazione per la media partnership ufficiale con Rai Radio1, una delle più seguite radio italiane, che supporterà la diffusione del festival.
‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ per il secondo anno sarà anticipato da vari altri appuntamenti, a costituire la Settimana dei diritti umani, una manifestazione distribuita in vari luoghi del centro storico tutti i giorni dal pomeriggio alla sera e che partirà lunedì 15 luglio. Una grande iniziativa multidisciplinare il cui programma completo verrà annunciato nelle prossime settimane.
Amnesty International Italia collabora con entusiasmo al progetto di 'Voci per la Libertà', che unisce creatività e arte per sensibilizzare il pubblico su temi importanti quali uguaglianza e rispetto.
Fulcro di “Voci per la libertà” sarà il contest per il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti, con otto band e cantautori provenienti da tutta Italia, in programma tutte le sere alle 21.30 sul palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II.
Nella prima semifinale di venerdì 19 si confronteranno: Matteo Faustini da Brescia con “Il girasole innamorato della luna”, Isotta da Siena con “Coming Out”, Emanuele Conte da Treviso con “Proiettile bambolina” e Turbospettro da Milano con “2030”. Nella seconda, sabato 20, toccherà a: Capone & BungtBangt da Napoli con “Capille luonghe”, Giulia Mei da Palermo con “Bandiera”, Motus da Taranto con “Per fortuna ci sei tu” e Babele da Messina con “Mediterraneo”. Infine il 21 luglio la finale fra i cinque migliori e la proclamazione del vincitore. Oltre al premio assoluto, cui andrà anche un bonus offerto da Noise Symphony Music e Indieffusione e dal MEI di Faenza, verranno assegnati il Premio della critica ed il Premio della Giuria Popolare.
In ciascuna serata ci saranno anche vari ospiti di rilievo.
Si parte venerdì 19 luglio con una serata al femminile con due delle più apprezzate cantautrici italiane: Patrizia Laquidara, veneto/siciliana considerata una tra le figure più poliedriche e brillanti della canzone d’autore di oggi, vincitrice di importanti premi come quello della critica tra i giovani a Sanremo 2003 e la Targa Tenco 2011 come miglior album in dialetto. A chiudere la serata Erica Mou, artista pugliese di grande talento, con all’attivo, nonostante la giovane età, oltre ottocento concerti in Italia e all’estero e sei album in studio. Nel 2012 ha partecipato al Festival di Sanremo nella categoria giovani vincendo il Premio della Critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio Tv.
Sabato 20 luglio sarà la volta della giovanissima band modenese dei Malvax, con il loro intrigante indie-pop italiano. A chiudere la serata Omar Pedrini, una delle penne più influenti del panorama cantautorale italiano, che festeggia i 35 anni di carriera tornando sulle scene insieme alla Omar Pedrini Band con uno spettacolo che si rivelerà speciale, nostalgico e potente. L’occasione per ascoltare i suoi successi, brani cult che hanno segnato la sua carriera, dai Timoria a oggi.
Domenica 23, per il gran finale, la giovane rodigina Gloria Rogato, cantautrice e musicista poliedrica con una passione profonda per la musica in ogni sua forma, e poi la premiazione e esibizione di Diodato come vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione Big con “La mia terra”. Il brano, composto per il film “Palazzina LAF” di Michele Riondino e vincitore del David di Donatello nella categoria “miglior canzone originale”, è un omaggio alla città di Taranto: passando dal mito, alle origini e alla sua storia, racconta una città colpita dall’ingiustizia e dal desiderio del suo popolo di rialzarsi. Nel live sarà accompagnato da Rodrigo d’Erasmo.
A condurre le tre serate sul palco principale ci saranno Savino Zaba (Rai1 – Radio1), Carmen Formenton (Voci per la Libertà) e Manola Borgato (Radio Kappa).
Tutte le giornate saranno anticipate da eventi pomeridiani.
Venerdì 19 alle 18 in Piazzetta Annonaria ci sarà “Il carcere in piazza”, reading tra musica e parole con la cantautrice Erica Mou e gli attori Giorgia Brandolese e Andrea Zanforlin. A seguire alle 19.30 l’aperitivo musicale “Radio Kappa Talks” con alcuni degli artisti che saliranno sul palco la sera.
Sabato 20 alle 18 al Cinema Teatro Duomo la proiezione del film "Life is (not) a game" con la presenza di Laika, attivista, street artist e protagonista del film. Alle 19.30 in piazzetta Annonaria tornerà l’aperitivo musicale “Radio Kappa Talks”.
Domenica 21 al Cinema Teatro Duomo alle 18 si terrà l’atteso incontro con Diodato, che dialogherà con pubblico e giornalisti assieme a Francesca Corbo, di Amnesty International Italia, e Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà.
Il festival supporta la campagna globale di Amnesty International “Proteggo la protesta”, che intende sfidare gli attacchi internazionali e diffusi alla protesta pacifica, supportando le e i manifestanti pacifici e sostenendo le cause dei movimenti sociali che spingono al cambiamento per la realizzazione dei diritti umani.
In concomitanza con il festival si terranno le giornate di attivismo e formazione degli intergruppi delle circoscrizioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Veneto e Trentino Alto Adige di Amnesty International.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.
Maggiori informazioni su: www.vociperlaliberta.it
 

Shannen Doherty (1971 - 2024)

Shannen Doherty

L'attrice è scomparsa dopo la lunga battaglia contro il cancro

E' morta a 53 anni Shannen Doherty, star di Beverly Hils 90210. Dal 2015 era malata di cancro al seno. A dare la notizia People, che riporta una dichiarazione esclusiva di Leslie Sloane, collaboratrice di lungo corso dell'attrice: "È con il cuore pesante che confermo la scomparsa dell'attrice Shannen Doherty. Sabato 13 luglio ha perso la sua battaglia contro il cancro dopo molti anni di lotta contro la malattia", ha spiegato Sloane al magazine, sottolineando che Doherty se n'è andata "circondata dall'affetto dei suoi cari e dal suo cane, Bowie. La famiglia chiede privacy in questo momento in modo che possano piangere in pace", ha aggiunto.
Shannen Doherty, celebre per i ruoli di Brenda Walsh in “Beverly Hills 90210” e di Prue Halliwell in “Streghe”, ci ha lasciato sabato 13 luglio dopo una lunga malattia. 
I suoi colleghi e amici l’hanno salutata con affetto e ricordi commoventi. Jason Priestley, che interpretava Brandon in “Beverly Hills”, ha dichiarato: “Era una forza della natura e mi mancherà. Mando affetto e luce alla sua famiglia in questo momento oscuro”.
Alyssa Milano, collega di Shannen in “Streghe”, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale: “Il mondo è più povero senza di lei. Le mie condoglianze a chi la amava”
Brian Krause, altro collega di “Streghe”, ha scritto: “Mi hai insegnato a non aver paura e vivere con uno scopo. Per sempre amata!” .
Anche l’attrice Premio Oscar Viola Davis ha voluto ricordarla: “Il tuo coraggio nel condividere il tuo viaggio col cancro ha lasciato un segno nelle persone. Riposa bene” .
 

Ecco i vincitori della Targhe Tenco 2024!

Premio Tenco 50 - 2024
COMUNICATO STAMPA

Al Teatro Ariston di Sanremo la rassegna della canzone d’autore – 17–18­–19 ottobre 2024

Annunciate oggi, lunedì 8 luglio, le opere vincitrici delle Targhe Tenco 2024: Migliore album in assoluto È inutile parlare d’amore” di PAOLO BENVEGNÙ, Migliore album in dialetto “Assamanù” di SETAK, Migliore album opera prima “Curami l'anima” di ELISA RIDOLFI, Migliore album di interprete “Hasta Siempre Mercedes” di SIMONA MOLINARI, Migliore canzone singola “La Mia Terra” di DIODATO e Migliore album a progetto “Sarò Franco – Canzoni inedite di Califano”.
Risultato record nella fase del ballottaggio con la partecipazione di 239 votanti!
Il prestigioso riconoscimento viene assegnato dal 1984 a “I migliori dischi dell’anno” di canzone d’autore pubblicati nel corso dell’anno, ovvero resi disponibili in qualunque modo al pubblico dal 1° giugno 2023 al 31 maggio 2024.
Le opere degli artisti candidati per le Targhe sono votate da una giuria vasta e competente formata da esperti, giornalisti e addetti ai lavori scelti dal Club Tenco, che esprime i suoi voti nei modi e tempi che vengono comunicati ai giurati dell’associazione.
Le informazioni relative alle Targhe Tenco e il regolamento sono online sul sito del Club Tenco (Targhe assegnate fino a oggi; regolamento).
Di seguito il numero dei voti ottenuti da ciascun finalista delle Targhe Tenco 2024 suddivisi nelle 6 sezioni previste:
Paolo Benvegnù con l’album “È inutile parlare d’amore” (Woodworm, Distribuzione Universal) si aggiudica la targa del MIGLIORE ALBUM IN ASSOLUTO con 62 voti.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Vasco Brondi con “Un segno di vita” (50 preferenze); Calcutta con “Relax” (45 preferenze); Daniele Silvestri con “Disco X” (44 preferenze); La Crus con “Proteggimi da ciò che voglio” (35 preferenze).
Per la targa MIGLIORE ALBUM IN DIALETTO (o lingua minoritaria parlata in Italia) l’opera più apprezzata è “Assamanù” di Setak con 74 voti.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Davide Van De Sfroos con “Manoglia” (53 preferenze); Eleonora Bordonaro con “Roda” (47 preferenze); Massimo Silverio con “Hrudja” (33 preferenze); Mesudì con “Nodi” (9 preferenze).
Elisa Ridolfi con l’album “Curami l'anima” (Squilibri Editore) si aggiudica la targa MIGLIORE ALBUM OPERA PRIMA con 64 voti.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Lamante con “In memoria di” (54 preferenze); Marta Del Grandi con “Selva” (50 preferenze); Andrea Satta con “Niente di nuovo tranne te” (43 preferenze); Coanda con “Le vite altrove” (6 preferenze).
Per la targa MIGLIORE ALBUM DI INTERPRETE l’opera più votata è “Hasta Siempre Mercedes” (BMG) di Simona Molinari con 60 preferenze.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Perturbazione con “La Buona Novella (dal vivo)” (56 preferenze); Joe Barbieri con “Vulío” (39 preferenze); Chiara Raggi e Giovanna Famulari con “In punta di corde” (31 preferenze); Agnese Valle con “I miei uomini” (29 preferenze); Alberto Patrucco con “AbBrassens” (19 preferenze).      
La targa MIGLIORE CANZONE SINGOLA, che va agli autori del brano, è assegnata a “La mia terra” (Carosello Records) di Diodato con 83 voti.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: “L'oceano” di Paolo Benvegnù feat. Brunori Sas (59 preferenze); “L'uomo nel lampo” di Paolo Jannacci e Stefano Massini (40 preferenze); “La promessa della felicità” di Federico Sirianni (31 preferenze); “La fioraia” di Agnese Valle (17 preferenze).
Infine il MIGLIORE ALBUM A PROGETTO, che va al produttore, è “Sarò Franco - Canzoni inedite di Califano” (prodotto da Alberto Zeppieri) con 63 preferenze.
Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: “17 fili rossi + 1 - Ricordando Piazza Fontana” (48 preferenze); “Parole liberate vol. 2” (39 preferenze); “Shahida - Tracce di libertà” (37 preferenze); “Stagioni. Tributo ai Massimo Volume” (30 preferenze).
Il Premio Tenco 2024 si terrà il 17,18 e 19 ottobre 2024 come di consueto presso il Teatro Ariston di Sanremo (Imperia). La rassegna dedicata alla Canzone d’Autore più prestigiosa e rinomata del nostro Paese, che quest’anno celebra l’importante traguardo dei 50 anni, anche in questa edizione premierà uno o più artisti con il Premio Tenco, assegnato dal Club Tenco alla carriera di coloro che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. Sempre il Club Tenco assegna anche il Premio Tenco all'operatore culturale e il Premio Yorum, istituito in collaborazione con Amnesty International Italia dal 2020 per dare visibilità agli artisti che in tutto il mondo, mettendo spesso a repentaglio la loro vita, lottano per i diritti umani e la libertà d’espressione.
Le prevendite relative agli abbonamenti e ai biglietti delle singole serate sono online su clubtenco.it e aristonsanremo.com oppure presso il botteghino del Teatro Ariston (tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 21.00, sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00, info. 0184 50.60.60).
Il Premio Tenco è un festival di alta qualità artistica, culturale e tecnica, che dal 1974 si tiene nella città del ponente ligure che rappresenta da sempre la musica italiana. Una manifestazione unica in Europa e al mondo alla quale vengono invitati i più interessanti cantanti-autori italiani e stranieri, nonché un’occasione di incontro e confronto fra artisti e operatori del settore musicale.
Main Sponsor SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori.
Media partner Rockol.
L’associazione culturale Club Tenco, fondata a Sanremo nel 1972 da un gruppo di appassionati di musica, con la guida del floricultore ed ex partigiano Amilcare Rambaldi, per promuovere e sostenere la canzone di qualità, è intitolata al grande artista e cantautore italiano Luigi Tenco e opera senza scopo di lucro, in assoluta e riconosciuta autonomia dall’industria musicale. “Lo scopo del Club è quello di riunire tutti coloro che, raccogliendo il messaggio di Luigi Tenco, si propongono di valorizzare la canzone d’autore, ricercando anche nella musica leggera dignità artistica e poetico realismo”.
(comunicato Parole & Dintorni a cura di S. Testori)
 

Pino D'Angiò (1952 - 2024)

Pino D'Angiò

Il cantautore è scomparso dopo una lunga malattia. A febbraio era stato a Sanremo con i Bnkr44

Pino D’Angiò, noto cantautore italiano, ci ha lasciati all’età di 71 anni.
Nato a Pompei con il nome Giuseppe Chierchia, negli anni '80 ha ottenuto un grande successo con il brano “Ma quale idea”, considerato uno dei primi esempi di rap in lingua italiana. Oltre alla musica, ha lavorato come attore, doppiatore e produttore musicale. 
Nonostante le difficoltà legate alla salute, ha partecipato all’ultimo Festival di Sanremo in una performance con i Bnkr44, la cui versione remixata di “Ma quale idea” è stata un successo radiofonico. 
Nel 1980, D'Angiò fece il suo debutto ufficiale con l'album "Balla!", che conteneva il singolo "Ma quale idea". Questa canzone non solo divenne un successo immediato in Italia, ma anche a livello internazionale, raggiungendo i primi posti nelle classifiche in molti paesi europei. Con il suo ritmo funky, i testi ironici e la sua voce unica, D'Angiò riuscì a creare un pezzo che combinava il meglio della musica soul, funk e pop in una formula irresistibile.
La canzone rappresenta un perfetto esempio della capacità di D'Angiò di mescolare generi diversi e di creare un sound che, pur essendo profondamente radicato nella tradizione musicale italiana, aveva un appeal universale. Questo successo lo portò ad essere invitato a partecipare a numerose trasmissioni televisive e festival musicali, consolidando la sua fama come uno degli artisti più innovativi e apprezzati del periodo.
Oltre a "Ma quale idea", Pino D'Angiò ha continuato a sperimentare e a innovare nella sua carriera musicale. Negli anni '80 e '90, ha pubblicato diversi album che spaziavano dal pop al funk, dal jazz alla musica elettronica. Brani come "Una notte maledetta" e "E io verrò un giorno là" hanno dimostrato la sua versatilità e la sua capacità di reinventarsi continuamente.
D'Angiò non si è mai accontentato di seguire le mode del momento, ma ha sempre cercato di creare qualcosa di unico e originale. Questo spirito di innovazione è stato riconosciuto non solo dal pubblico, ma anche dalla critica musicale, che ha spesso elogiato la sua capacità di portare nuove influenze e suoni nella scena musicale italiana. La sua eredità artistica rimarrà nel cuore dei fan di tutto il mondo.
 

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