Inviato da radio41 il Mer, 21 Maggio 2014

"Ghost Stories" è un disco diverso e di non facile ascolto
Un viaggio di suono, capace di trasportarti in una dimensione eterea. Faranno un po' il verso ai Sigur Rós, ma di certo i Coldplay di questo ultimo "Ghost Stories" sono cambiati. Potevano vivacchiare giocando attorno ai loro vecchi successi, rinverdendo i fasti di "Mylo Xyloto". Invece hanno deciso di osare, di spingersi oltre, di strizzare l'occhio all'indie. Il risultato è un album di non facile ascolto, che arriva lentamente. Ci sono degli episodi felici, come le già note "Magic" e "Midnight" e le belle scoperte "Always In My Head", brano di apertura o "Another arms", nel qual possiamo leggere i tormenti di un Chris Martin che vede fallire il suo matrimonio con la Paltrow. "Ghost Stories" è un disco crepuscolare, riflessivo, morbidamente estatico. Di certo un lavoro di passaggio o, probabilmente, di ripartenza verso nuove sonorità. Va riconosciuto il coraggio di osare, considerando che ben pochi brani del disco potranno essere delle bombe per i live. Unica concessione alla leggerezza è "A Sky Full of Stars", pezzo già in classifica che vede lo zampino di Avicii e si candida ad essere il singolo di maggior airplay radiofonico. Forse di "Ghost Stories" non rimarranno molte cose, ma amare i Coldplay significa anche assaporare questo nuova e imprevista avventura discografica. Pertanto promuoviamo senza remore questo loro sesto album. Anche se non contiene un "In my place", un "Viva la vida" o un "Every teardrop is a waterfall".
Aggiungi un commento