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Nel pomeriggio di Lunedi 23, l'Amministratore Delegato di Fincantieri CNI SpA, Ing.Bono, ha ufficializzato il nuovo piano industriale del Gruppo, leader mondiale nella costruzione di navi cruise, per traguardare il 2014.
Nulla di nuovo rispetto ciò che circolava da tempo sulla stampa nazionale e tra gli addetti ai lavori, ma di certo l' ufficialità delle una cifre si è abbattuto sulle organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm come un autentico tsunami. Secondo il Managment di Fincantieri sono 1400 gli esuberi di cui liberarsi direttamente: dalla chiusura definitiva degli Stabilimenti di Castellamare di Stabia e Sestri Ponente allo spostamento delle maestranze dal cantiere di Riva Trigoso a Muggiano. Sono invece 1151 gli esuberi da reperire in seguito ad una riorganizzazione che coinvolgerà i cantieri destinati a continuare a produrre: tra questi evidentemente anche il Cantiere di Marghera "Breda". Ora c'è da chiedersi che succederà: di certo Fim-Fiom-Uilm non sono rimaste a guardare ed hanno subito avviato una forte mobilitazione di contrasto proclamando otto ore di sciopero da svolgersi entro il 6 Giugno, oltre a richiedere urgentemente il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio.
Al "Breda", le tute blu si raduneranno in assemblea mercoledi p.v. con i rappresentanti sindacali di Fim-Fiom-Uilm. A Marghera c'è da organizzare la mobilitazione in un'atmosfera di grande apprensione, non solo perchè la riorganizzazione industriale palesata nella giornata del 23 Maggio coinvolge un numero non precisato di dipendenti diretti, ma anche perchè attualmente lo stabilimento di Marghera "ospita" alcune decine di "cantierini" che versano in regime di Cassa integrazioni guadagni. Sono arrivati in trasferta da Palermo, Castellamare di Stabia ed Ancona senza molte speranze, ora, di tornare ad avere un lavoro nella propria terra. Anche perchè il "Breda" conta già 300 dipendenti diretti posti in CIGO, destinati a diventare oltre 500 entro il Dicembre 2011.
Il Cantiere è reduce dal successo dei test in mare della nuova ammiraglia commissionata da Costa Crociere ("Costa Favolosa") in consegna il prossimo 30 Giugno e poi avrà un'ultima commessa ("Costa Fascinosa"), prevista al varo il prossimo Luglio ed in consegna per la Primavera 2012. Non si contano poi i procedimenti di CIGO che si abbattono quotidianamente tra i dipendenti delle innumerevoli aziende terze occupate presso Fincantieri Marghera. Famiglie, siano esse di Marghera o di Castellamare, di dipendenti diretti od appartenenti all' indotto, alle quali serve dare risposte certe per il futuro: in questo, le Organizzazioni Sindacali avranno di certo un compito impegnativo.
Fim-Fiom-Uilm sono state messe di fronte ad una riorganizzazione aziendale con numeri imponenti che, per i tempi che corrono, potremmo definire apocalittici: Fincantieri, dopo le note vicende Fiat di Pomigliano, Mirafiori e la Bertone, vuole sicuramente non perdere il treno che porta dritto ad una nuova frontiera di rapporti sindacali anche tra i "cantierini". Ed allora prepariamoci ad un nuovo periodo di forte confronto, anche mediatico, non tanto per una riedizione del "Marchionne" di turno (Ing.Bono ndr) vs. tute rosse, ma soprattutto tra il "sindacato di ieri", iper garantista con chi è iper garantito da sempre e quello del "futuro", disponibile sempre al confronto costruttivo e capace di fare sana autocritica quando serve.
Oggi l'Ing.Bono per Fincantieri, come Marchionne per la Fiat, chiama ancora una volta le tute blu alla trattativa. Sul ridimensionamento del numero di esuberi non c'è dubbio. Fino a che punto si potrà ridurli è il lavoro che spetta a Fim-Fiom-Uilm .