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Zaia: delinquenza rende più acuta la crisi

(AVN)  Venezia, 26 aprile 2012 - “Questo episodio conferma l’esistenza di un’emergenza sicurezza nei nostri territori. La situazione non è certamente più drammatica di quella di altre Regioni. Anzi, l’operatività nel Veneto delle forze dell’ordine merita solo il nostro rispetto e la nostra stima, ma è evidente che anche loro hanno bisogno di essere messe nelle condizioni di far fronte con maggior efficacia all’espandersi della criminalità che mina le nostre comunità, indifferentemente nei grandi come nei piccoli centri urbani”. Il Governatore veneto esprime così la sua preoccupazione per quanto accaduto la scorsa notte a  Cive’ di Correzzola, in provincia di Padova, dove un tabaccaio ha reagito al furto che stava subendo da una banda di malviventi, uccidendo un ventenne di nazionalità moldava. “E’ difficile non collegare questi tragici fatti con l’incancrenirsi della crisi economica che sta travolgendo giorno dopo giorno un numero sempre maggiore di cittadini e famiglie – prosegue il presidente della Regione del Veneto –. Lo dico, sia ben chiaro, non per giustificare le azioni esecrabili dei delinquenti, bensì per interpretare la crescente angoscia e frustrazione di chi difende il proprio lavoro, i propri risparmi, le proprie risorse che, mai come in questo periodo, risultano preziose per condurre una vita dignitosa se non addirittura per sopravvivere. E’ evidente che questi stati d’animo, a cui si deve aggiungere l’esasperazione nel sentirsi costantemente minacciati, induca a una reazione come quella del commerciante di Correzzola, che a mio avviso è a tutti gli effetti legittima difesa”. “Se, non essendo i componenti della banda ancora stati identificati, si tratta con ogni probabilità di immigrati irregolari – conclude il Governatore –, allora viene da chiederci: perché ogni qual volta si sottolinea la necessità di essere fermi e determinati nell’impedire l’accesso nel nostro Paese a questo tipo di persone, si viene tacciati di xenofobia e razzismo? Chi giunge da noi con l’intenzione di integrarsi correttamente nella nostra società merita tutto il nostro aiuto e la nostra considerazione, ma chi viene in Italia e nel Veneto irrobustendo, anche solo potenzialmente, le fila della delinquenza, va decisamente respinto. Spieghino, adesso, le loro convinzioni i soloni dell’immigrazione libera ‘senza se e senza ma’, a quel tabaccaio la cui eventuale  responsabilità è quella di aver difeso l’attività con la quale dà da vivere alla sua famiglia”.

(fonte: Ufficio Stampa Regione Veneto)

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