Inviato da radio41 il Gio, 18 Novembre 2021
Il nuovo percorso del cantautore romano inizia con "Luce di plastica"
“Luce di plastica” (Paladini Dischi) è il nuovo singolo di Simone Paladini. Il cantautore romano classe ’94, ex membro del duo Influenze Negative, si affaccia così al panorama musicale con un brano riflessivo e intenso che ha scritto durante il primo lockdown, quando si è ritrovato improvvisamente bloccato ad affrontare sé stesso. «Per una persona paranoica e ansiosa come me, anche un cielo stellato d'estate può essere estremamente stressante, tanto da non riuscire a guardarlo. – spiega –
Poi è arrivata la pandemia e la musica mi ha portato in un mondo sterile, dove le preoccupazioni e la velocità della vita quotidiana si polverizzano, lasciandomi così il tempo per sognare.
Ho iniziato a osservare, forse per la prima volta, un cielo stellato, senza la pesantezza delle mie paranoie, e ho iniziato a chiedermi: chi ha deciso la disposizione delle stelle aveva sicuramente un sacco di tempo da perdere.»
Poi è arrivata la pandemia e la musica mi ha portato in un mondo sterile, dove le preoccupazioni e la velocità della vita quotidiana si polverizzano, lasciandomi così il tempo per sognare.
Ho iniziato a osservare, forse per la prima volta, un cielo stellato, senza la pesantezza delle mie paranoie, e ho iniziato a chiedermi: chi ha deciso la disposizione delle stelle aveva sicuramente un sacco di tempo da perdere.»
Nasce così “Luce di plastica” che esprime il desiderio dell’artista di tornare a godere della luce naturale, contrapposta a quella artificiale, di plastica appunto, che in quel momento illuminava le grigie giornate di chiusura dovute alla pandemia. Anche nel videoclip, diretto dallo stesso Paladini e girato da Alessandro Boggi e Alessandro Viola a Civitavecchia, emerge questo contrasto: nelle scene di apertura e chiusura l’artista, infatti, si trova in spiaggia di fronte al mare sconfinato, l’elemento naturale che più esprime il concetto di libertà; nella parte centrale in cui suona con un abito elegante un pianoforte a coda, è avvolto da luci di “plastica” che rappresentano invece una sensazione di oppressione e costrizione.
Simone Paladini proviene dalla scena rap romana e da un passato fatto di successo, droghe, alcool, soldi, feste, liti. Un melodramma dal sottofondo rap. «Poi è arrivato il momento devastante. – conclude – Ho visto morire chi con me stava condividendo questi eccessi. Ed ho realizzato che tutto quello non serviva a niente». Questa scelta lo porta ad abbandonare le sonorità che hanno caratterizzato la sua produzione precedente, per avvicinarsi così al mondo pop.
“Luce di plastica” è quindi il primo tassello non solo di progetto discografico inedito, ma anche di una seconda vita per l’artista che, sotto una nuova veste, è pronto ad intraprendere un nuovo percorso personale ed artistico.
La nostra intervista con Simone Paladini andrà in onda:
Venerdì 19 novembre alle 16:35 e martedì 23 novembre alle 10:10.