
E la guardi, la nave. Il gigante abbattuto, steso sul fianco. Probabilmente, questo è il primo fermo immagine che inseriremo nell'album del 2012 appena iniziato. La Costa Concordia schiantata all'Isola del Giglio come risultato di una sequenza di errori e superficialità fatali. La magistratura chiarirà, coi suoi tempi, cosa esattamente sia successo. Quali siano le responsabilità. Che cosa abbia spinto il comandante a delle scelte incomprensibili, a qualcosa che ora dopo ora sembra sempre più essere stata una bravata, una smargiassata. Un gioco col fuoco sostenuto, forse, per un'ostentazione di sicurezza, di grandezza, di forza. Chiariranno. Capiremo. Intanto abbiamo sei morti e un numero imprecisato (imprecisato in una nave?) di dispersi. E la guardi, la nave. E, nonostante tutto, ti affiorano le stesse parole che arrivano quando non comprendi: assurdo... incredibile... pazzesco!
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