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Il giorno che Internet andò in down

Internet down

La causa nella rete CDN di Fastly

(Ansa) - Un errore nei servizi di configurazione di Fastly, società che gestisce tra i più grandi Content Delivery Network al mondo, ha causato un malfunzionamento di internet su scala globale. In Italia, interessati il Corriere della Sera, Repubblica e La Gazzetta dello Sport e altri down minori, non del tutto risolti. All'estero, sono divenuti irraggiungibili Amazon, New York Times, Bbc, Guardian, El Mundo, Financial Times, The Verge, Le Monde e istituzioni pubbliche, come il governo britannico.
I CDN sono le infrastrutture fisiche che gestiscono e distribuiscono i contenuti digitali, principalmente multimediali, a livello internazionale. Compito dei CDN è velocizzare il tempo di risposta alla richiesta di click di un utente verso un sito, usando il concetto di cache, così da visualizzarlo nel minor tempo possibile. "Di fatto questo tipo di incidente pone maggiormente l'attenzione sull'importanza di progettare le reti con sistemi di ridondanza. In un momento in cui si pensa di spostare tanti servizi sul cloud, anche quelli della PA, il tema deve focalizzarsi sulla sensibilità e la stabilità di internet. Eventi del genere, che possono sicuramente succedere, devono essere limitati sia dal punto di vista della portata che della durata", dice Alessandro Piva, direttore dell'Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano.
(fonte: Ansa)
 

Velocità Internet, Italia 58ma

La crescita è lenta e rimaniamo agli ultimi posti

(Ansa) - Povera Italia, dove la velocità di connessione internet cresce lentamente, lasciando il Paese nella parte bassa della classifica europea e mondiale.
Lo dice il "Rapporto sullo stato di internet" elaborato da Akamai per ill quarto trimestre 2016.
Dall'indagine emerge che in Italia la velocità media di connessione è pari a 8,7 Megabit al secondo (Mbps). Il dato segna un incremento rispetto agli 8,2 Mbps del trimestre precedente, ma porta il Paese a scendere ancora nella classifica mondiale posizionandosi 58/o, e rimanendo 28/o in Emea (Europa, Medio Oriente e Africa).
In Europa 27 dei 31 paesi esaminati hanno una velocità media superiore ai 10 Mbps, con la Norvegia che mantiene il primo posto grazie ai suoi 23,6 Mbps. L'Italia, fanalino di coda, continua a precedere solo Croazia, Grecia e Cipro.
(fonte: Ansa)
 

Metà mondo non ha Internet

Rapporto agenzia Onu, esclusi 3,9 mld persone

(Ansa)  - Gli ultimi dati resi noti dall'Itu (Unione internazionale delle Telecomunicazioni, agenzia specializzata dell'Onu) mostrano che oltre la metà della popolazione mondiale, 3,9 miliardi di persone, non ha ancora accesso a Internet. Secondo il documento, i tassi di penetrazione di Internet sono pari all'81% nei paesi sviluppati, del 40% nei paesi in via di sviluppo e il 15% del paese meno sviluppati
Lo studio rivela inoltre che la copertura di telefonia mobile è ormai pressocché universale, poiché il 95% della popolazione mondiale - quasi 7 miliardi di persone - vive in zone servite da una rete cellulare mobile 2G di base. 
Negli ultimi tre anni - aggiunge - le reti mobili a banda larga evolute (LTE) sono cresciute rapidamente e sono ora utilizzate da quasi 4 miliardi di persone, o il 53% della popolazione mondiale. Per la banda larga da rete fissa, il tasso di sottoscrizione nel mondo dovrebbe essere di quasi 12 per 100 abitanti nel 2016.
(fonte: Ansa)
 
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