Marco Mengoni: fuori "Mandare tutto all'aria"

Marco Mengoni - Mandare tutto all'aria

Il brano è accompagnato dal videoclip ufficiale. In partenza a giugno "Marco negli Stadi 2025"

È uscito oggi Mandare tutto all’aria (Epic Records Italy / Sony Music Italy), il nuovo singolo di Marco Mengoni, accompagnato dal videoclip ufficiale, disponibile anche in radio.
Mandare tutto all’aria è la possibilità di far saltare i piani e di cambiare strada, è la voglia di azzerare tutto per ridisegnare il proprio percorso, pronti a ripartire con una prospettiva diversa. Malinconia e nuovi orizzonti si fondono e l’opportunità di cambiare le cose è sempre ad un passo da noi, gli unici in grado di riscrivere la nostra storia.
Nel videoclip si concretizza l’immaginario di Mandare tutto all’aria, per la regia di Roberto Ortu. Marco Mengoni è in pieno stile business anni ‘80 ed è affannato, alla rincorsa di un obiettivo irraggiungibile. Il set diventa una metafora di vita vissuta nell’inquietudine della quotidianità, con una regia fatta di primi piani intensi, che rimandano all’estetica tipica dei videoclip anni ‘80. Il videoclip è una produzione Borotalco.tv. 
Firmato da Marco Mengoni insieme a Edoardo D’Erme, Davide Petrella e Andrea Suriani il brano rivendica una chiara matrice cantautorale e al contempo si contraddistingue per la sua dinamica up con sonorità French Touch: bpm alti e cassa dritta che lasciano spazio e perfettamente si sposano con una nota malinconica, fortemente presente anche nel testo. L’essenza ritmica, armonica e melodica di Mandare tutto all’aria si basa sull’utilizzo di sintetizzatori, drum machine, tracce sequenziate e campionatori. 
Il brano è prodotto da Edoardo d’Erme - che torna quindi a collaborare con Marco Mengoni, qui per la prima volta anche in veste di produttore per altri - insieme a Giovanni Pallotti e Andrea Suriani. 
Con 15 anni di carriera, 85 dischi di platino e 2.9 miliardi di stream audio e video, Marco Mengoni pubblica questo nuovo singolo dopo l’uscita di Materia (Prisma) a maggio 2023 che rappresenta l’ultimo capitolo della trilogia MATERIA, ad oggi certificato sei volte platino: un viaggio musicale iniziato a dicembre 2021 con Materia (Terra) e proseguito ad ottobre 2022 con Materia (Pelle)
Marco Mengoni sarà protagonista nell'estate del 2025 di un tour negli stadi italiani, che segue quello tutto esaurito del 2023 culminato con un grande show al Circo Massimo. Questo tour segnerà un nuovo capitolo dell’esperienza musicale del cantautore, che racchiude tutti i suoi 15 anni di carriera. Il tour, per un totale di 12 appuntamenti live, conta già il sold out della data di Napoli, della prima data di Bologna e della seconda data di Messina.
MARCO NEGLI STADI 2025 partirà il 21 giugno con la data zero a Lignano Sabbiadoro (Stadio Comunale G. Teghil) e farà tappa il 26 giugno a Napoli (Stadio Diego Armando Maradona - SOLD OUT), per poi proseguire il 2 luglio a Roma (Stadio Olimpico), il 5 e il 6 luglio a Bologna (Stadio dall’Ara - il 5 luglio SOLD OUT) e il 9 luglio a Torino (Stadio Olimpico), il 13 e il 14 luglio a Milano (Stadio San Siro), il 17 luglio a Padova (Stadio Euganeo), il 20 luglio a Bari (Stadio San Nicola) e si concluderà con due date, il 23 e 24 luglio a Messina (Stadio San Filippo - 24 luglio SOLD OUT).  Il tour è prodotto e organizzato da Live Nation.
 

File.41: Bande Rumorose in A1 - intervista

Bande Rumorose in A1

Il secondo singolo del duo formato da Matteo Bosco e Valeria Molina, un blues semplice e ruvido che invita a riflettere sulle nostre paure e sul modo in cui affrontiamo l'altro

«"Nuvole rosse" affronta la paura del diverso, il timore di discuterne e di confrontarsi con ciò che non ci somiglia. Le "nuvole rosse" rappresentano le nostre paure e quelle che ci vengono inculcate.» - raccontano le Bande Rumorose in A1
“Bande rumorose in A1” torna con “Nuvole rosse”, un brano ironico, incalzante e amaro, scorre tra i luoghi comuni sul "diverso" e le potenziali minacce percepite. L'ironia presente smorza la rabbia e la tristezza di fronte alla mancanza di empatia e curiosità, chiudendo con una nota di colore vivo tra milioni di tonalità di grigio.
"Nuvole rosse" è un blues semplice e ruvido, ma ricco di inventiva, esperimenti e diversivi musicali. È una storia da ascoltare e da vivere, che invita a riflettere sulle nostre paure e sul modo in cui affrontiamo l'altro.
BIO
Matteo Bosco è un cantautore friulano, nato a Palmanova e  trasferitosi a Milano. Inizia come busker e, piano, piano, si avvicina alle prime registrazioni in studio. Con il nome d’arte di Teo Ho escono i primi dischi con la New Model: “I gatti di Lenin” (2014), “Il campo del vasaio” (2016). Nel 2023 esce, autoprodotto, “Reggae a Stalingrado”. Gran parte dell’attività artistica è basta sui live “voce e chitarra” in locali e circoli in varie parti d’Italia. 
Valeria Molina nasce a Vercelli, si avvicina al basso all' età di 17 anni, dedicandosi principalmente al genere metal, da sempre il preferito. Nasce in quel contesto il gruppo nu metal Black Monday, attraverso il quale acquisirà le prime esperienze live. Sarà poi l'incontro, nel 2017, con il maestro Gianni Cicogna a rendere più tecnico il suo approccio allo strumento, permettendole di sperimentare e spaziare in un più ampio ventaglio di generi, per poi approdare al progetto attuale.
Nel 2022 Matteo conosce Valeria e inizia la collaborazione, nonché la nascita delle “Bande Rumorose In A1”. Collaborazione che, grazie all’incontro con Davide Tosches e Luca Swanz Andriolo, ha portato alla realizzazione di questo disco: “Gli Inquilini Del Sottoscala”. Dal 20 settembre 2024 il primo singolo “Faccio pena a Pavese” è in tutte le radio e digital store, seguito il 25 ottobre da “Nuvole rosse”.
La nostra intervista con Matteo Bosco delle Bande Rumorose in A1 andrà in onda:
Venerdì 29 novembre alle 16:35 e martedì 3 dicembre alle 10:10.
 

Da venerdì 29 novembre a domenica 1° dicembre in diretta su RAI 1 il 67° Festival dello Zecchino d'Oro

67° Festival dello Zecchino d'Oro

Conduce la finale Carlo Conti e presentano le semifinali Carolina Benvenga e Lorenzo Baglioni

Mercoledì 27 novembre, in collegamento dalla Sala “Sergio Zavoli” della sede Rai di Viale Mazzini a Roma, si è tenuta la conferenza stampa di apertura del 67° Festival dello Zecchino d’Oro. Sono intervenuti Marcello Ciannamea, Direttore dell’Intrattenimento Prime Time Rai, Raffaella Sallustio, Vicedirettrice dell’Intrattenimento Prime Time, Fr. Giampaolo Cavalli, Direttore dell’Antoniano, Sabrina Simoni, Direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano “Mariele Ventre”, i conduttori Carolina Benvenga e Lorenzo Baglioni e, da remoto, il direttore artistico Carlo Conti.
Questa edizione ha una connotazione crossmediale più forte perché l’offerta è declinata per i canali tv, Rai Play, canali digitali, web, radio e saranno disponibili diversi servizi di accessibilità grazie all’intervento di Rai Pubblica Utilità (sottotitoli e LIS). (ndr)
Nell’anno in cui si celebrano sia i 70 anni della Rai sia quelli dell’Antoniano, torna il tradizionale e imperdibile appuntamento con il Festival dello ZECCHINO D’ORO, giunto alla 67ª edizione!
Il programma andrà IN DIRETTA su Rai 1 con le semifinali di venerdì 29 e di sabato 30 novembre (dalle ore 17.05 alle ore 18.45) e con la finale, che decreterà la canzone vincitrice tra le 14 in gara, domenica 1° dicembre (dalle ore 17.20 alle ore 20.00). 
Condurrà la finale, come di consueto, il Direttore Artistico dello Zecchino d’Oro CARLO CONTI, mentre il 29 e il 30 novembre presenterà una coppia inedita formata da due amatissimi presentatori, attori, cantanti e volti del web: CAROLINA BENVENGA e LORENZO BAGLIONI.
Protagonista assoluta la gara tra le canzoni. Venerdì 29 novembre alle ore 17.05 si inizia con l’ascolto delle prime 7 canzoni, sabato 30 novembre, sempre alle ore 17.05, si prosegue con l’ascolto degli altri 7 brani e infine, domenica 1° dicembre, alle ore 17.20 gran finale con il riascolto di tutte le 14 canzoni e la proclamazione del brano vincitore.
In ognuna delle prime due puntate i brani saranno votati da una giuria di grandi, composta da ospiti e amici dell’Antoniano, e da una giuria di bimbi, giuria ufficiale dello Zecchino d’Oro, composta da 20 bambini che cambieranno di puntata in puntata, a cui si aggiungerà il voto del Piccolo Coro dell’Antoniano. I voti verranno poi sommati a quelli della finale di domenica 1° dicembre.
Tanti ospiti a comporre la giuria di grandiTosca D’Aquino, Carolina Rey e Lino Banfi per la prima puntata; Gabriele Cirilli e Daniela Ferolla per la seconda, in cui ritorna anche Lino Banfi; in finale Caterina Balivo, Elisabetta FerraciniBianca Guaccero e i conduttori delle semifinali Carolina Benvenga e Lorenzo Baglioni. Ospiti della finale anche i Ricchi e Poveri che presenteranno il loro ultimo brano.
Grande ritorno in questa edizione 2024 sarà quello di Topo Gigio, che sarà presente in tutte le puntate e alla finale vestirà anche i panni del giurato. È dal 2006 che non è nel cast fisso del programma. 
Durante le tre puntate andremo poi a lezione di imitazioni con Leonardo Fiaschi, mentre in finale avremo anche il Grande Mago Alessandro Politi, con i suoi divertenti trucchi di magia.
Le 14 nuove canzoni, prodotte da Antoniano e distribuite da Sony Music Italia, sono firmate da 36 autori, sia esperti di musica per bambini sia attori, scrittori, produttori e grandi artisti, tra cui Red Canzian, Luca Argentero, Johnson Righeira, Piero RomitelliAndrea Mingardi, Enrico Galiano, Massimo Zanotti, Giulia Luzi, i Thru Collected Max Elias Kleinschmidt.
Tra gli autori appare il nome di Red Canzian, spinto a scrivere uno dei brani in gara dal nipote e perché entusiasta di come i bambini riescano a vedere il bello nelle piccole cose. (ndr)
A interpretare i brani in gara, sempre dal vivo, 19 piccoli cantanti provenienti da 11 regioni d’Italia (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia) accompagnati dal Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni
Quest’anno lo Zecchino d’Oro valorizza ancora di più la sua natura crossmediale con progetti che coinvolgono diversi canali, tradizionali e digital, firmati Rai.
All’interno della compilation tre bonus track, tra cui una cover di Zum Zum Zum, la celebre sigla di “Canzonissima ‘68”, in una versione speciale interpretata dal Piccolo Coro dell’Antoniano proprio per celebrare la ricorrenza dei 70 anni della Rai e di Antoniano. Del brano è stato realizzato un cartone animato che sarà all’interno della nuova serie di cortometraggi animati delle 14 tracce in gara, realizzati da Rai Kids e Antoniano.
Il cortometraggio animato Zum Zum Zum sarà visibile in anteprima esclusiva su RaiPlay da oggi, mercoledì 27 novembre. I cortometraggi animati delle 14 tracce in gara saranno a disposizione degli utenti su RaiPlay dopo le dirette del 29 e del 30 novembre su Rai 1 e successivamente trasmessi su Rai Yoyo.
Le canzoni animate di Rai Kids e Antoniano hanno coinvolti numerosi studi di animazione e giovani talenti in tutto il territorio nazionale. Anche quest’anno RaiPlay propone un’offerta di contenuti speciali per entrare nel clima della tre giorni di canzoni e divertimento del 67° Festival dello Zecchino d’Oro. Tra questi una novità, il Casting, ovvero sette brevi appuntamenti che mostrano per la prima volta il ‘dietro le quinte’ delle audizioni per i piccoli aspiranti solisti del Festival, condotte all’insegna del gioco e della musica. In anteprima, in più, saranno disponibili le presentazioni dei cantanti in gara e dei piccoli performers che interpreteranno i brani in competizione nella Lingua Italiana dei Segni.
Tutti i giorni sarà possibile vedere online – in tempo reale –  i video delle esibizioni dei piccoli cantanti, resi disponibili grazie agli highlights lavorati di giorno in giorno.
Tutte le puntate, in diretta su Rai 1 ed in streaming su Rai Play, saranno come sempre complete di sottotitoli attivabili sulla pagina 777 di Televideo. La puntata finale di domenica 1° dicembre sarà completa anche di audiodescrizione. Sempre su Rai Play – su un Canale dedicato – la finale del 1° dicembre sarà inoltre accessibile con i sottotitoli in chiaro e con il coinvolgimento di 9 bambini della scuola integrata bilingue per sordi e udenti – Istituto Tommaso Silvestri / Magarotto di Roma – che canteranno in LIS, dall’Antoniano, le 14 canzoni in gara. Tutti i servizi di accessibilità sono a cura di Rai Pubblica Utilità. Sempre a cura di Rai Pubblica Utilità anche le “clip” delle canzoni in gara ‘cantate’ nella Lingua dei Segni Italiana da 14 bambini performers – solisti e coro – Istituto Tommaso Silvestri / Magarotto di Roma.
I video comporranno così un’imperdibile offerta on demand per rivivere le emozioni della trasmissione quando e dove si vuole, insieme ad altri contenuti extra: dalle Canzoni Animate alle clip e alle presentazioni dei performers in LIS, passando per le puntate integrali di un evento che da anni coinvolge generazioni di bambini e di adulti nel segno della musica e della solidarietà.
Oltre al vincitore ufficiale dell’edizione, che sarà annunciato da Carlo Conti nella serata finale, ci sarà anche il “Premio Rai Radio Kids”, che verrà attribuito alla canzone più adatta all’ascolto in radio. Per annunciare e far conoscere al pubblico il premio, nelle due prime serate è previsto un collegamento con lo studio di Rai Radio Kids, dove si troveranno Marco di Buono e Arianna Ciampoli, conduttori del “Il Buongiorno di Radio Kids”.
E le novità non finiscono qui: il 28 novembre sarà lanciato su RaiPlay Sound anche un podcast dedicato alle canzoni di questa edizione, “Le favole dello Zecchino d’Oro”, in cui i brani dello Zecchino d’Oro prenderanno nuova vita e diventeranno delle favole, lette da due bambini del Piccolo Coro insieme a Nunù, da ascoltare e condividere in famiglia.
La musica dello Zecchino d’Oro si conferma un mezzo unico per comunicare e declinare, tramite il linguaggio dell’infanzia, temi legati all’attualità che coinvolgono tutti, non solo i più piccoli.
I testi delle canzoni – veicolati da arrangiamenti contemporanei e pop e musica che spazia tra i generi, andando dalla techno dance al reggaedal rock al jazz – trattano diversi temi, tra cui l’importanza dell’amicizia, l’utilizzo corretto della tecnologia, il valore di ogni emozione, l’importanza del tempo libero, la forza dell’amore che abbatte ogni barriera e porta pace, l’unicità preziosa di ognuno.
Come nel 2023, anche l’edizione 2024 dello Zecchino d’Oro è intitolata “La musica può” e vuole continuare a celebrare tutto quello che la musica ha generato negli anni, anche attraverso i brani dello Zecchino d'Oro, patrimonio culturale del Paese grazie all'Antoniano, istituzione riconosciuta nel mondoLa musica può divertire, può educare e all’Antoniano può offrire sostegno alle persone più fragili.
Dal 1954 l’Antoniano è al fianco di adulti e bambini in difficoltà, attraverso numerose attività e servizi, tra cui la storica mensa, che ancora oggi offre 600.000 pasti all’anno e un Centro Terapeutico, a sostegno di ragazzi e bambini con fragilità. Anche quest’anno lo Zecchino d’Oro sostiene, inoltre, Operazione Pane, la campagna di Antoniano volta a raccogliere fondi a sostegno delle 20 mense francescane presenti in Italia e delle 5 attive nel mondo (1 in Siria, 3 in Ucraina e 1 in Romania) tramite il numero solidale 45538.
Basta inviare un sms da cellulare o telefonare da rete fissa per aiutare mamme, papà e bambini e donare un pasto a chi è in difficoltà.
Sabrina Simoni, da circa 30 anni Direttrice del Coro dell’Antoniano, racconta come i bambini interpreti prestino molta attenzione e dedizione nel preparare al meglio il proprio brano: spiega anche che, ogni anno, i bambini del Piccolo Coro sono entusiasti di conoscere i nuovi interpreti, permettendo che si formi un rapporto di solidarietà e attenzione verso l’altro, oltre a quello musicale. Per Carolina Benvenga, lo Zecchino d’Oro è un momento di condivisione familiare che include persone di tutte le età. Lorenzo Baglioni, alla sua prima conduzione del Festival, dice che quest’occasione è un sogno che si realizza e, alla domanda se l’essere cantante lo aiuti con l’ansia da prestazione sul palco, afferma di essere rimasto molto colpito da come i piccoli interpreti dello Zecchino siano molto più sereni di lui nel cantare in diretta nazionale. (ndr)
 

40 anni dopo torna "Do They Know It's Christmas?"

Band Aid 40

Per il quarantesimo anniversario della prima versione, esce la versione 2024 Ultimate Mix

Bob Geldof, Midge Ure e Trevor Horn annunciano i dettagli della riedizione 2024 di Band Aid, con il nuovo ‘2024 Ultimate Mix’, che è accompagnato dall'uscita di un video commemorativo dei 40 anni dalla formazione del supergruppo britannico-irlandese.
Il 25 novembre 2024 segna il 40° anniversario di "Do They Know It's Christmas?", il celebre singolo di beneficenza della Band Aid. Questo brano iconico, scritto da Bob Geldof e Midge Ure, è stato originariamente registrato nel 1984 per raccogliere fondi per combattere la carestia in Etiopia. La canzone ha visto la partecipazione di alcune delle più grandi star della musica pop dell'epoca, tra cui Bono, George Michael, Sting, Paul Young, Spandau Ballet, Duran Duran, Culture Club, Status Quo, Phil Collins e molti altri.
Per celebrare questo importante traguardo, è stata realizzata una nuova versione del brano, intitolata "2024 Ultimate Mix". Questa nuova edizione sarà disponibile in streaming su tutte le piattaforme digitali a partire dal 25 novembre e in formato fisico su CD e vinile dal 29 novembre. La nuova versione vede la partecipazione di artisti di diverse generazioni, tra cui Ed Sheeran, Harry Styles, Sam Smith, Chris Martin e molti altri, che canteranno insieme alle voci originali del 1984 grazie a straordinarie tecniche di produzione musicale.
Il video commemorativo dei 40 anni dalla formazione del supergruppo sarà presentato in anteprima sulle radio del Regno Unito e disponibile in streaming su tutte le piattaforme digitali. Questo progetto non solo celebra la musica, ma anche il messaggio di solidarietà e umanità che ha caratterizzato l'originale "Do They Know It's Christmas?".
Ricordiamo che, nel lontano 1984, Band Aid inaugurò l'era delle superband per beneficenza: l'anno dopo, fu la volta degli USA For Africa ("We Are the World") e, successivamente, del mega-concerto "Live Aid", sempre organizzato da Bob Geldof, che si tenne a Londra e Philadelphia il 13 luglio 1985.
Di  "Do They Know It's Christmas?" sono state realizzate nel tempo altre tre versioni, rispettivamente nel 1989 (Band Aid II), nel 2004 (Band Aid 20) e nel 2014 (Band Aid 30).
Una semplice canzone pop natalizia, che però ha dato il via alla più grande serie di eventi nella storia del pop. "Do They Know It's Christmas?" ha messo in comunicazione la politica con i più grandi talenti della musica pop per una importante finalità umanitaria. Ed oggi, per celebrare questo monumentale "strumento di cambiamento", il produttore Trevor Horn attraverso straordinarie tecniche di produzione musicale, ha fuso le voci di diverse generazioni, ottenendo un emozionante mix di voci pop.
 

File.41: Cocciglia - intervista

Cocciglia - S.D.U.Q.D.

“S.D.U.Q.D.” (storia di un quarantenne depresso) è estratto da “SOLO // CAOS”

“S.D.U.Q.D.” (storia di un quarantenne depresso) il nuovo singolo del cantautore abruzzese Cocciglia, che torna a trovarci.
“S.D.U.Q.D.”è il racconto, ironico e tragico, di un uomo in evidente stato di difficoltà, schiacciato dalla propria esistenza, una vita stereotipata fatta di “moglie, figli, famiglia, lavoro” che però non regala la felicità tanto attesa, anzi amplifica un malessere da cui non riesce ad uscire.
“sono diventato inutile, nel diventare comodo...sono un uomo ormai docile, con il cervello logoro...quindi questo è essere adulti, vivere affondati in asfissia...”
Un sound elettronico, un ritornello potente e ripetitivo, per affrontare la tematica della depressione e di quanto le nostre scelte personali e sentimentali, alle volte, possano rivelarsi dannose.
Il singolofa parte dell'album “SOLO // CAOS” uscito lo scorso 15 Novembre. Il secondo album del cantautore abruzzese contiene 14 brani elettro/pop dai testi pungenti, ironici, arrabbiati, provocatori, che affrontano tematiche strettamente legate all'attualità.
Un cambio netto di sonorità, rispetto al primo album, per esprimere rabbia interiore, solitudine asfissiante e caos, intimo, buio, che è la strada da percorrere per poter rinascere.
Il disco contiene, oltre ai nuovi inediti, i singoli: “Animale sleale” finalista Premio De Andrè 2020 e vincitore del premio del giornale La Repubblica, “La mia giostra” e “A malapena”, finalisti del premio Amnesty International 2023 e del Premio de Andrè 2024, “Azzurro Rosa” semifinalista del Festival di Castrocaro 2023.
TRACKLIST: Nuances, Dissocial, A malapena, Ascendente scorpione, La felicità, Collane, La mia giostra, Estate cattiva, Ma' pa', Cloe, Animale sleale, s.d.u.q.d., Re Artù, Azzurro Rosa.
BIOGRAFIA
Simone Cocciglia, cantautore abruzzese, nato a L’Aquila. Vincitore del Premio Mia Martini 2017 con il suo brano “Cercavo un senso”. Si aggiudica il secondo posto al "Premio Nazionale Musica D'Autore Poggio Bustone 2013" con “Enti serpenti” che successivamente verrà inserito nella compilation di successi pop Hit Mania Estate 2014. “La mongolfiera” viene selezionata da Red Ronnie per la rassegna musicale "Voci del Mediterraneo" ed arriva alla finale nazionale del "Premio Donida". È tra gli 8 finalisti del Premio “Musica Controcorrente” tenutosi al CET di Mogol dove vince il Premio “Omaggio a Mogol” reinterpretando un suo celebre successo accompagnato dalla sua band. #Nonècosìimportante, dopo essere entrato nella TOP 10 della classifica ufficiale cantautori di ITunes, entra a far parte della compilation Hit Mania Estate 2015.“Pozzanghera (solo alibi)”, viene presentato in anteprima nella cornice del Mapei Stadium di Reggio Emilia durante l’intervallo dell’evento calcistico Sassuolo – Sampdoria valido per la Seria A Tim. È finalista ad Area Sanremo 2018 col brano “Narciso”. La sua “Indisciplinato” vince il premio miglior brano radiofonico al Festival Nazionale “Fatti sentire” tenutosi a Cinisello Balsamo lo scorso giugno. A Novembre 2019 ha presentato in anteprima al Ridotto del Teatro Comunale de L'Aquila il suo primo album dal titolo “Lascio andare” con l'etichetta discografica “Onda Dischi” disponibile in tutti i digital store. È tra gli 8 finalisti del Premio De Andrè 2022 in cui vince con il suo brano “Animale sleale” la targa del giornale “La Repubblica”. Semifinalista al 1mnext 2022, il contest del primo maggio. Finalista del premio Amnesty International 2023 “Voci per la libertà” con il brano “La mia giostra”.Tra i 30 semifinalisti del Festival di Castrocaro 2023 con“Azzurro Rosa”. Finalista per la seconda volta, al Premio De Andrè 2024, con “La mia giostra”.
La nostra intervista con Cocciglia andrà in onda:
Lunedì 25 novembre alle 16:35 e giovedì 28 novembre alle 10:10.
 

Amedeo Minghi: un atteso ritorno, dopo 8 anni di silenzio discografico

Amedeo Minghi - Anima sbiadita
COMUNICATO STAMPA

Un concept album con undici inediti in cui l’artista si mette a nudo e racconta il mondo d’oggi. Il 22 novembre parte da Mestre la tournée teatrale

Amedeo Minghi torna con un nuovo album studio, Anima Sbiadita.  Un’assenza discografica e compositiva durata 8 anni (l’ultimo album La bussola e il cuore è del 2016), ora finalmente il ritorno per il pubblico e i tantissimi fan, annunciato qualche mese fa con l’uscita di due singoli (inclusi nel nuovo lavoro). 
Prodotto da La Sanbiagio Produzioni, su etichetta Nar e distribuzione Warner Music Italy, Anima sbiadita sarà disponibile dall’8 novembre nei migliori negozi e piattaforme digitali, in formato CD e Vinile (quest’ultimo in due versioni, di cui una più prestigiosa a tiratura limitata numerata e autografata su supporto trasparente). Anima sbiadita è anche il titolo del brano che accompagna l’uscita dell’album, in radio sempre dall’8 novembre. 
Con la collaborazione di Andrea Montemurro (che ha partecipato alla scrittura di alcuni testi) Minghi ci consegna l’album della maturità: undici composizioni inedite (Tu non giochi più; Non c'è vento stasera; Anima sbiadita; I colori dell'est; L'importante è lei (maledetta); Dove sei dove mai; Pensiero a volare; La vita è fatta così; Papillon; Dimenticarsi mai; A.mi ) in cui si allontana dalla materia sognante per incontrare un realismo in cui il tempo, la vita e l’amore sono gli strumenti di conoscenza del mondo e delle cose a cui fa riferimento, declinandoli in ogni canzone. Un concept album, come si faceva una volta, che vuole essere una sorta di viaggio iniziatico, privo di qualsiasi orpello, in cui musica e parole sono le uniche traiettorie da seguire. E come nel romanzo Cent’anni di solitudine del Premio Nobel Gabriel Garcia Marquez, convivono in Anima sbiadita un universo di solitudini incrociate, di atti mancati e destini ineluttabili. E poi l’amore sincero, che oggi infrange le maschere e dice come stanno realmente le cose. “Ho raccontato ciò che sono, ciò che viviamo" sottolinea Amedeo Minghi "Ci sono volutamente richiami e citazioni che hanno a che fare con la mia storia musicale, ma credo che questo lavoro rappresenti qualcosa di nuovo.”
Un album che si presenta in bianco e nero, non c’è finzione, non ci sono compromessi perché è l’autenticità che cerca Amedeo Minghi: un lavoro soprattutto suonato, con tratti imprevedibili, sperimentali, in cui si esprime seguendo esclusivamente la sua voce interiore, l’essenziale. Dalla mente al pianoforte, consapevole del peso emotivo del cuore, l’artista si rivela fin dalle prime note dell’album con sonorità pop rock melodiche del tutto inedite, che stupiscono l’ascoltatore. Arriva poi la voce: calda, tonda, rassicurante, che da oltre cinquant’anni canta l’amore, ma stavolta lo fa spogliandosi, sottraendo: Non credo più a niente” ripete Minghi nella canzone che dà il titolo all’album. Solo l’uomo di fede, che ha vissuto pienamente, si può permettere di narrare anche le proprie fragilità. Un’ammissione di colpa certo, di responsabilità umana, che commuove e dà modo di riflettere sull’esistenza stessa: “L’anima è in cammino, la strada ancora incerta, forse se ne scorge in lontananza un tratto non ancora definito, le sembianze" conclude Minghi "ma questo è il mistero della vita”. 
Da visionario della canzone, Minghi è oggi anche un attento osservatore dei tempi e ha saputo raccontarsi in Anima sbiadita, riprendendo un filone a lui molto caro, quello del concept album: era il 1988 quando pubblicò Le nuvole e la rosa; ora l’8 novembre 2024 riprende a narrare in musica altre storie, con il suo inconfondibile stile.  
L’uscita dell’album sarà accompagnata da un tour teatrale, prodotto da The Boss di Carlo Ritirossi. Con Amedeo Minghi sul palco un sestetto d'archi e una band composta da Luca Perroni al pianoforte, Giandomenico Anellino alla chitarra, Alessandro Mazza al basso, Stefano Marazzi alla batteria, e dalle voci di Rosy Messina e Giordano Spadafora. Queste le prime date confermate: 14 novembre 2024 – Orvieto, Teatro Mancinelli (data zero); 22 novembre 2024 – Mestre (VE) Teatro Corso; 24 novembre 2024 - Portorose (Slovenia), Auditorium; 1 dicembre 2024 – Termini Imerese (PA), Piazza Duomo, sagrato Chiesa; 7 dicembre 2024 – Napoli, Teatro Mediterraneo; 12 dicembre 2024 – Montecatini (PT), Teatro Verdi; 13 dicembre 2024 – Sanremo (IM), Teatro Ariston; 23 dicembre 2024  - Viterbo, Teatro dell’Unione (Recital); 14 gennaio 2025 - Torino, Teatro Colosseo; 16 gennaio 2025 - Piacenza, Teatro Politeama; 17 gennaio 2025 - Bologna, Teatro Delle Celebrazioni; 18 gennaio 2025 - Legnano (MI), Teatro Tirannanzi; 28 gennaio 2025 - Bari, Teatro Petruzzelli 30 gennaio 2025 – Gallipoli (LE), Teatro Italia; 31 gennaio 2025 - Taranto, Teatro Orfeo; 22 febbraio 2025 – La Valletta, MCC Theatre; 21 marzo 2025 - Avezzano, Teatro dei Marsi; 5 aprile 2025 - Zurigo, Volkshous; 6 aprile 2025 – Lugano, Palacongressi; 28 aprile 2025 – Roma, Il Sistina. Il calendario è in continuo aggiornamento, tutte le informazioni sono disponibili qui e sui profili ufficiali dell’artista: sito e Facebook
Compositore, cantautore, arrangiatore e produttore, Amedeo Minghi ha saputo attraversare la storia della musica italiana con coerenza e maestria. Autore visionario e poliedrico, interprete di autentici gioielli musicali per intensità narrativa, nel corso della sua lunga attività artistica a cavallo tra generi musicali diversi, ha inanellato successi su successi; scritto colonne sonore per la tv, per il cinema, per il teatro; ha composto numerose hit per molti suoi colleghi (Mia Martini, Anna Oxa, Andrea Bocelli, Franco Califano, Mietta, Rita Pavone, Marcella Bella, Ricchi e Poveri). Ha partecipato otto volte al Festival di Sanremo, raggiungendo il terzo posto nel 1990 con "Vattene Amore" in coppia con Mietta. Tra i suoi brani più celebri si annoverano "1950", "L'Immenso", "La Vita Mia", "Cantare è d'amore", "Amarsi è", "Canzoni", "Notte Bella Magnifica". Ha musicato testi sacri come "Il Cantico delle Creature" e "Le Beatitudini", e dedicato un brano a Papa Giovanni Paolo II intitolato "Un uomo venuto da lontano". Ha anche composto le colonne sonore di "Fantaghirò", serie fantasy conosciuta in tutto il mondo. Tra i parolieri con cui ha collaborato, Gaio Chiocchio e Pasquale Panella hanno avuto un ruolo significativo: Chiocchio con testi cinematografici e pieni di speranza, Panella con una visione intimistica e turbolenta dell'amore. 
(comunicato Daniele Mignardi Promopressagency)
 

File.41: Alma - intervista

Alma

"Scusa se" è un brano che unisce la pop/dance con le influenze francesi

Alma sarà nostro ospite per presentarci il secondo singolo del suo nuovo percorso artistico. “Scusa se” è un brano che unisce sonorità pop/dance con influenze della musica francese, creando un’atmosfera adrenalinica ed emotiva. La canzone racconta una storia di riflessione e rimpianto, esprimendo il desiderio di vivere una relazione dove l’illusione è alla base del rapporto. Le parole di Alma, sempre ricche di immagini evocative, si fondono con una melodia avvolgente che cattura l’ascoltatore sin dalle prime note. L’artista dimostra ancora una volta la sua capacità di scrivere canzoni che parlano direttamente al pubblico, utilizzando una combinazione di testi profondi e arrangiamenti che attirano l’ascoltatore.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Il conflitto con i propri sentimenti; da un lato c’è il desiderio di riconnettersi con qualcuno, ma dall’altro emerge la consapevolezza di non voler davvero tornare a quella relazione. Illudersi o illudere, ricordando cos’è il sesso o l’amore”.
Biografia
Alma (Aldo Francesco Mazzei) è un cantante cosentino classe 1991. Si avvicina alla musica nei primi anni dell’adolescenza per poi maturare una passione per il canto. Emerge dalla scena del cantautorato italiano, classificandosi in diversi concorsi regionali e nazionali proponendo i suoi primi pezzi inediti. Il suo stile si è definito negli anni, riuscendo così a maturare e trasformare il malinconico in qualcosa di estremamente pop/dance. Prossimo alla laurea in Comunicazione e DAMS presso l’Università della Calabria, attualmente continua la sua formazione artistica presso la RC VOCE PRODUZIONE con la Vocal Coach Cecilia Cesario e il cantautore Rosario Canale. Debutta con il nome d’arte ALMA nel 2023 con il singolo Polaroid, distribuito da Sony Music Italia.
La nostra intervista con Alma andrà in onda:
Martedì 19 novembre alle 16:35 e venerdì 22 novembre alle 10:10.
 

File.41: Vinx - intervista

Vinx

Un singolo pop-punk che celebra la lealtà e l'amore incondizionato

"I'm Yours (Forever)" è il secondo singolo ufficiale del progetto solista di Vinx, compositore, produttore e leader della nota band internazionale pop-punk Vanilla Sky.
Il brano trae ispirazione dalle sonorità della scena pre-pop-punk dei tardi anni ’90 e dei primi anni 2000, con un tema malinconico che ricorda le band di quell'epoca, come The Ataris e Game Face. Vinx ha anche condiviso il palco con gli stessi Ataris, su richiesta del frontman Kris Roe. Nel brano, i sintetizzatori assumono un ruolo chiave, richiamando le atmosfere post-grunge di band britanniche come i Placebo, arricchendo la traccia di elementi più cupi e profondi. A livello lirico, la canzone affronta temi di rassicurazione, amore incondizionato e lealtà in una relazione amorosa. Vinx promette di "esserci sempre", offrendo alla persona amata sicurezza emotiva e fisica. Il brano parla della forza di un legame che resiste alle difficoltà, con frasi come "we’re still the same" e "I’m not afraid to believe", che simboleggiano la stabilità e il coraggio in un rapporto che si rafforza nel tempo. Il testo cattura l’essenza di un amore eterno, basato sulla protezione e sulla sicurezza reciproca, offrendo una dolce celebrazione della fiducia e della lealtà in una relazione.
Vincenzo Mario Cristi, meglio conosciuto come Vinx, è il leader e fondatore del progetto Vanilla Sky, che ha portato il pop punk italiano a una ribalta internazionale. Compositore, produttore e docente di conservatorio, Vinx ha deciso di lanciare un progetto solista, che rappresenta l’evoluzione del suo percorso artistico dopo più di vent'anni di carriera nel mondo dell'alternative pop-punk e dell'emo. Vinx si propone così di unire la vecchia scuola del pop-punk a una nuova generazione, colmando un vuoto lasciato nel panorama musicale italiano e internazionale.
La nostra intervista con Vinx andrà in onda:
Lunedì 18 novembre alle 16:35 e venerdì 22 novembre alle 10:10.
 

A grande richiesta la PFM torna in tour nei teatri da sabato 16 novembre con “PFM canta De André”

PFM

La prog band più famosa al mondo torna in concerto dopo aver registrato sold out in ogni tappa del tour estivo

Dopo aver registrato sold out in ogni tappa del tour estivo, a grande richiesta PFM Premiata Forneria Marconi tornerà in tour nei teatri da sabato 16 novembre con “PFM canta De André”, la serie di concerti che celebra lo storico sodalizio con il grande cantautore genovese.
In questo tour invernale la formazione sul palco vedrà un cambio di guardia alla chitarra: dopo nove anni Marco Sfogli lascia il posto a Giacomo Castellano.
Formazione del tour invernale: Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Giacomo Castellano (chitarra elettrica), Alessandro Scaglione (tastiere), Eugenio Mori (batteria), Lucio Fabbri (violino). Sul palco ci saranno anche tre ospiti d’eccezione: Flavio Premoli (fondatore PFM) con l’inconfondibile magia delle sue tastiere, Michele Ascolese, chitarrista storico di Faber e Luca Zabbini (tastiera e voce) leader dei Barock Project.
«Sono stati 9 anni e mezzo splendidi questi passati con la PFM in giro per il mondo – spiega Marco Sfogli ma è arrivato il momento per me di concentrarmi maggiormente sulla mia carriera solista e sperimentare nuovi percorsi. Ringrazio tutti i miei compagni di lavoro, passati e presenti, tutti i fan che mi hanno supportato e un caloroso abbraccio di benvenuto a Giacomo che, sono sicuro, saprà farvi emozionare».
«Ho sempre portato nel cuore la musica della PFM. Sono cresciuto con la loro musica. – racconta Giacomo Castellano - Entrare a farne parte rappresenta motivo di orgoglio e felicità. Sarà un onore sostituire il mio grande collega Marco Sfogli. Il suo impeccabile lavoro con questa band rimarrà per me un punto di riferimento e motivo di ispirazione per iniziare questa incredibile nuova avventura musicale».
I concerti di Milano, Senigallia, Isernia e Roma saranno aperti dalla band prog metal Blacksmith Tales, guidata da David Del Fabro.
Di seguito le date del tour:
16 novembre al Teatro Ponchielli di Cremona
19 novembre al Teatro Dal Verme di Milano
20 novembre al Teatro Dal Verme di Milano
29 novembre al Teatro Golden di Palermo
30 novembre al Teatro Metropolitan di Catania
1 dicembre al Teatro Cilea di Reggio Calabria
14 dicembre al Teatro D'Annunzio di Latina
18 dicembre al Teatro Corso di Mestre (Venezia)
22 dicembre al Teatro Impero di Marsala
28 dicembre al Teatro La Fenice di Senigallia (Ancona)
29 dicembre all’Auditorium 10 settembre 1943 di Isernia
30 dicembre all’Auditorium Parco della Musica (Sala Santa Cecilia) di Roma
 

File.41: Soundsick - intervista

Soundsick

“D.u.s.k.” è il nuovo singolo della band, che ascolteremo durante la nostra intervista

Soundsick sono un Power Trio Alternative Rock composto da due fratelli Ilario e Alexander Onibokun e Valentino Teodori. Le loro influenze spaziano dal post rock al post grunge, dal progressive alla psichedelia, cercando di unire il semplice al complesso, ma senza mai perdere di vista l'essenza della forma e della melodia.
“D.u.s.k.”, estratto dall’album “Epigram”, è un brano che parla di ricordi legati al “tramonto” di una storia, che rievocano un senso di nostalgia, malinconia interiore ed una gran voglia di reagire per provare a rialzarsi. Sensazioni forti, che governano le nostre vite, fino a quando non si decide di voltare pagina per andare avanti ed avere il coraggio di lasciare andare, lasciar fluire quel tipo di energia nel tempo, che ormai non ci appartiene più, ma che porteremo per sempre nel bagaglio della nostra esperienza e della nostra essenza.
Spiega la band a proposito del brano: «D.u.s.k. per noi è stata senza dubbio una delle canzoni più stimolanti da scrivere. Fin da subito abbiamo capito che sarebbe stato diverso dai brani che sono entrati poi a far parte dell’album “Epigram”. Avevamo questi suoni eterei che si disperdevano nell’aria, a cui serviva un ritmo dove l’elettronica avrebbe giocato un ruolo chiave. A quel punto, ci abbiamo messo dentro un po’ di pop, un po’ di rabbia e un po’ malinconia che non ci abbandona mai».
Nel videoclip di “D.u.s.k.”, diretto da Gianluca David, la protagonista, interpretata da Rada Ghedea, cerca di dimenticare pensieri e sensazioni legati alla fine di una storia d’amore, immergendosi completamente nella natura e nella solitudine che l’accompagnerà in un viaggio alla ricerca di sé stessa. Le scene in cui la band suona sono state arricchite da proiezioni create appositamente dal regista, con lo scopo di evocare i ricordi e gli stati d’animo della protagonista. Le riprese della protagonista sono state realizzate tra le colline e la spiaggia di Civitanova Marche, mentre quelle della band si sono svolte presso lo studio “Contenitore 11” di Civitanova Marche.
La nostra intervista con Ilario Onibokun dei Sounsick andrà in onda:
Giovedì 14 novembre alle 16:35 e lunedì 18 novembre alle 10:10.
 

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