Inviato da radio41 il Gio, 8 Febbraio 2018
Serata riuscita, con Antonacci, Sting, Vecchioni. Omaggio a Baudo
Due cose aprono questa giornata sanremese: la bomba sulla canzone di Meta e Moro ed il grandissimo successo di ascolti della puntata di esordio del Festival targato Baglioni.
La prima riguarda coloro che parevano i vincitori annunciati ed invece si ritrovano a rischiare la squalifica per un’accusa di plagio sulla quale la Rai sta facendo accertamenti, sospendendo precauzionalmente la loro partecipazione alla seconda serata.
La seconda, molto più galvanizzante, sono gli ascolti che volano oltre gli 11 milioni, con uno share del 52,1%, oltre quello già colossale dell’edizione di Conti.
Un successo molto al di sopra delle aspettative, ma del resto anche la qualità della conduzione lo è stata. Un monumento andrebbe fatto subito a Michelle Hunziker.
Il buon Giò Alajmo in sala stampa sostiene, e non posso che approvare, che Baglioni fa quello che un tempo faceva il grande Corrado: essere estremamente autoironico ed assistere sornione a quello che accade attorno a lui, lasciando di fatto la svizzera a tenere le redini. Il tutto condito da una spalla d’eccezione come Pierfrancesco Favino, in questa serata molto divertente nella reinvenzione di “Despacito”.
Il trio è perfetto, ed è rodatissimo anche senza averlo fatto, il rodaggio.
La puntata numero due inizia con i primi quattro ragazzi delle Nuove Proposte: Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri, Mirkoeilcane ed Alice Caioli, tutti salvi dopo l’abolizione delle eliminazioni. In pratica è stata una vetrina dei loro brani che già ascoltiamo da settimane.
Sanremo tributa un omaggio a Pippo Baudo, a cinquant’anni dal suo primo Festival. Occasione per ricordare molte delle cose che l’era baudiana ha regalato alla manifestazione. SuperPippo appare commosso e la platea dell’Ariston gli regala una standing ovation.
L’ospite musicale italiano più atteso è Biagio Antonacci, che si cimenta con Baglioni nella ormai storica “Mille giorni di te e di me”.
Ci sono anche Sting, prima solo con “Muoio per te” e poi assieme a Shaggy con il loro singolo in duetto. Simpatico il siparietto del Mago Forest e profondo il finale con Roberto Vecchioni.
Nel mentre si esibiscono 10 Campioni: Le Vibrazioni, Nina Zilli, Diodato e Roy Paci, Elio e le Storie Tese, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, Red Canzian, Renzo Rubino, Annalisa e Decibel. Che dire? Sono tutte canzoni di buona fattura e quei Festival dove non se ne salvava una sembrano lontani.
La classifica temporanea di questa serata è quella della sala stampa, molto diversa dalla demoscopica della prima puntata.
La seconda serata, tradizionalmente quella della prova del fuoco per gli ascolti, è stata fluida, senza però la curiosità dell’esordio: tendenzialmente, ci sarà una flessione. Ma, nel complesso, possiamo già dire che questo Sanremo 2018 sta funzionando. E’ una sorta di demolizione del Festival tradizionale, riempiendolo veramente di musica. Musica, musica, musica: Baglioni ha mantenuto la parola e pare che i risultati gli diano ragione.