Sanremo 2021: seconda serata

seconda serata

Serata lunga ma con più ritmo. Canzoni gradevoli

Buoni ascolti, ma non come quelli dell'anno scorso, nonostante la pandemia potesse essere un veicolo per aumentare ulteriorimente gli ascolti. Sicuramente ci sono alcune cose da sistemare, ma è innegabile constatare che realizzare un Festival in una situazione del genere è un'impresa titanica e va dato atto a tutti quelli che lo hanno portato in tv di essere stati dei grandi professionisti.
Il Covid è arrivato all'interno della gara colpendo due persone dello staff di Irama ma, grazie all'intervento di Amadeus e alla solidarietà delle altre case discografiche, il cantante rimarrà in gara: la sua esibizione avverrà mediante il video della prova generale che, considerando l'assenza di pubblico all'Ariston, non differisce di molto da quella che poteva essere al live.
Seconda serata, dove la primadonna che affianca Amadeus sul palco è Elodie, in gara lo scorso anno e oggi destinata a presentare i colleghi in gara.  Se la cava bene ed eccelle nel suo medley. E, sul finale, il racconto dei suoi inizi e la canzone di Mina rivelano il suo enorme talento: voce pazzesca.
I palloncini come pubblico sono una trovata interessante, che rende meno impietoso l'Ariston deserto, mentre la serata si apre con Fiorello fuori dall'Ariston in costume di piume nere.
Si parte ancora con la gara dei giovani, sottoposti al voto di demoscopica, sala stampa e televoto: Wrongonyou, Greta Zuccoli, Davide Shorty e Dellai. La spuntano Wrongonyou e Davide Shorty, che raggiungono Gaudiano e Folcast in finale.
Arriva, fresca di Golden Globe Laura Pausini: esegue il pezzo "Io sì (Seen)", con quale ha vinto il prestigioso riconoscimento. Omaggio al Maestro Ennio Morricone con l'orchestra diretta dal figlio Andrea e la partecipazione de Il Volo.
 
Ecco i nostri giudizi a caldo sulle canzoni di questa sera:
  • Orietta Berti - Quando ti sei innamorato - Chapeau ad una voce strepitosa, intonatissima. Canzone d'altri tempi, ma lei è clamorosamente brava
  • Bugo - E invece sì - Vascheggia un po'. Il pezzo però gli calza a pennello
  • Gaia - Cuore Amaro - Buon ritmo, canzone godibile
  • Lo Stato Sociale - Combat Pop - Portano uno show di trasformismo e magia: funzioneranno alla grande in radio
  • La Rappresentante di Lista - Amare - Canzone senza troppe pretese per classifica finale, ma grande stile. Ottima
  • Malika Ayane - Ti piaci così - Uno dei pezzi più interessanti di questa serata. Lei bravissima 
  • Ermal Meta - Un milione di cose da dirti - Ballata struggente, che si candida al podio
  • Extraliscio feat. Davide Toffolo - Bianca Luce Nera - Finalmente musica suonata bene sul palco. Se avrà seguito, non è facile dirlo
  • Random - Torno a Te - Avrà buona rotazione radiofonica
  • Fulminacci - Santa Marinella - Nuova conferma di un talento cantautorale
  • Willie Peyote - Mai dire mai (la locura) - Un bel po' di ritmo per un testo piuttosto duro
  • Gio Evan - Arnica - Testo molto poetico, secondo i canoni del mondo interiore dell'artista
  • Irama - La genesi del tuo colore - Stile interessante, altra candidata ad alta rotazione radiofonica
La serata scorre in maniera felicemente veloce: decisamente meglio della prima come ritmo e contenuto. Sorge il dubbio che l'assenza del granitico Ibraimovich sia stata un toccasana, evitando i siparietti di dubbia riuscita.
Ad un certo punto, però, il ritmo rallenta. Ci si chiede cosa c'entri Alex Schwazer sul palco di Sanremo. Come anche se fosse necessario avere tre glorie di tutto rispetto come Gigliola Cinquetti, Fausto Leali e Marcella Bella.
D'altra parte, lo spettacolo è ricco: Gigi D'Alessio con i rapper, il secondo quadro di Achille Lauro con Claudio Santamaria e Francesca Barra, le gag improvvisate di Fiorello, compreso "Vattene amore" con Elodie (riuscitissima). Tante, tante cose. E la gara va a passo di tartaruga.
(gm)
 
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