Una terra così generosa come l'Emilia Romagna non è stata di certo avida nemmeno nei confronti della musica. In questi giorni di dolore e angoscia, era prevedibile che gli artisti di quella regione si sarebbero mobilitati per fare qualcosa di solidale per i cittadini colpiti dal sisma di questi giorni. Beppe Carletti, leader storico dei Nomadi, si è attivato per organizzare un concerto che è stato fissato per il 25 Giugno allo stadio Dall'Ara di Bologna.
“L’idea è venuta mentre chiacchieravo con un amico – spiega Carletti -. Mi sono accorto, pensandoci, che c’erano un sacco di artisti emiliani con cui creare un grande concerto per i terremotati. Ho iniziato a chiamare ognuno di loro indistintamente, senza alcun problema e senza discriminazioni. Ho avuto una bella risposta. C’è ancora chi deve dare l’adesione definitiva ma siamo a buon punto“
Si chiamerà Emilia:Live e sarà presentato domani, 6 Giugno, in una conferenza stampa a Bologna. I biglietti costeranno 30 euro ed il ricavato sarà gestito direttamente dagli artisti. Hanno già aderito Fabrizio Frizzi (che condurrà l'evento), Francesco Guccini, Zucchero, Laura Pausini, gli Stadio, Cesare Cremonini, Biagio Antonacci, Gianni Morandi, il flautista Andrea Griminelli, Caterina Caselli, Nek, Luca Carboni, Samuele Bersani, Andrea Mingardi e, ovviamente, i Nomadi. Tutti artisti (tranne Antonacci) emiliano-romagnoli. Una gran bella cosa, un'operazione che, ci auguriamo, raccoglierà una bella cifra. Un po' come le analoghe iniziative del 2009 per l'Abruzzo.
Mancano però due grandi nomi: Ligabue e Vasco Rossi. Ma, mentre il Liga pare aver sciolto la riserva in senso positivo, il Blasco, sempre refrattario ad ogni iniziativa corale, dalla sua pagina Facebook ha già detto che non ci sarà.
Un laconico messaggio appare, firmato V.R. "No. Non parteciperò a nessun concerto di beneficenza. Non amo quel modo di farla, poco costoso e poco faticoso. Certo rispetto chi la fa così, ci crede ed è sincero. Ma io penso che la beneficenza si debba fare tirando fuori i soldi dal proprio portafoglio, senza troppo spettacolo e pubblicità". A questo punto sorgono due domande: Vasco pensa sul serio questa cosa o semplicemente vuole differenziarsi dagli altri per fare, ancora una volta, parlare di se? E, soprattutto, pur rispettando il suo diritto a scegliere il modo di essere solidale, non sarebbe forse comunque opportuno, in un momento come questo, esserci? Comunque sia, Vasco Rossi stavolta ci è piaciuto poco.
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