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Aprile 2011

In pausa

I 126 brani CC a ciclo continuo dovrebbero essere aumentati perchè, francamente, la monotonia c'è. Ahinoi, questo è un periodo un po' complicato per Radio41.it. Siamo impegnatissimi per questioni personali e la nostra neonata web radio sarà un po' trascurata.
A metà maggio, comunque, andremo a regime per predisporre un palinsesto basato su musica CC e, finalmente, le prime nostre produzioni. Il tutto in attesa di Luglio quando, ribadiamo ancora, svolteremo verso le hit e Radio41.it diventerà una web radio a tutti gli effetti. Ricordiamo che, a 20 giorni dalla partenza, siamo ancora in fase di sperimentazione. Ora, un breve pausa per questioni inderogabili. Ma continueremo a pubblicare notizie e, se ci riusciamo, ad aumentare il numero di brani in rotazione. Stay tuned.

Primi giorni

Giorno dopo giorno stiamo cercando di inserire qualcosa di nuovo sul sito che, come comprensibile, soffre dei vizi della gioventù. A due settimane dallo sbarco web, Radio41.it è ancora una bambina bisognosa di cure ed attenzioni. Sta ciclando ripetutamente i 126 brani Creative Commons caricati sul server e attende un nuovo rifornimento. Le cose miglioreranno nelle prossime settimane, in attesa di ingranare la marcia a Luglio, quando il palinsesto inizierà a prendere vita e partiremo con le prime iniziative. Intanto, sono comparsi con i primi articoli fabbricati in casa. Cercheremo di dare continuità a queste cose e presto ingaggermo anche dei collaboratori per trattare vari temi.
Stay tuned.

Chi siamo

Radio 41.it prende il nome dal numero 041, ossia il prefisso telefonico utilizzato nella maggior parte della provincia di Venezia. Abbiamo ritenuto di assumere questo numero nel nome della nostra web radio per evidenziare la sua iniziale connotazione provinciale. E' nella provincia che abbiamo cercato di muoverci nei primi tre anni della nostra esistenza.

Radio41.it. Perchè la radio è passione!

Radio è passione. Siamo cresciuti con l'FM, iniziando oltre vent'anni fa. Era la fine degli anni ottanta, quando ci cimentavamo per le prime volte con un microfono. Non erano certo i '70, quelli delle prime radio private, le radio "libere", come si diceva. Ma erano comunque anni diversi, quando la radiofonia italiana era ancora relativamente giovane e non aveva raggiunto la maturità e, di conseguenza, la staticità attuale. Erano anni nei quali potevi ancora sperimentare, potevi sbagliare e correggerti cammin facendo. Cose che si sono perse, con il passare degli anni. Ora, oltre ai grandi network che ormai tengono fermo il loro brand, le piccole radio locali stanno scomparendo o, nella migliore delle ipotesi, sopravvivono. Mantenerle costa.