Luglio 2013
Il cartellone della XVI edizione di Voci per la Libertà
radio41

COMUNICATO STAMPA
Concerti di Mario Venuti, Marta sui Tubi e Paolo Benvegnù. Consegna del Premio Amnesty Italia a Enzo Avitabile e Francesco Guccini
La XVI edizione di Voci per la Libertà entra nel vivo con la fase live: dal 19 al 21 luglio 2013 sul palco del festival si svolgono semifinali e finali per eleggere il Premio Amnesty Italia Emergenti e consegna del Premio Amnesty Italia al brano "Gerardo nuvola 'e polvere".
Due le sedi principali della manifestazione, entrambe in provincia di Rovigo e nei pressi di Rosolina: i lidi di Rosolina Mare, terra di più recente formazione in Italia, e Albarella, perla del Parco del Delta del Po con i suoi 10 km di litorale circondato dall'acqua delle valli e del mare Adriatico, in gran parte coperto da una fitta e rigogliosa pineta.
Venerdì 19 luglio, l’isola di Albarella (Ro), località balneare esclusiva e suggestiva, dotata di strutture dedicate al divertimento e al relax, ospita presso il Centro Sportivo il concerto del cantautore catanese Mario Venuti, il cui successo iniziale è dovuto all’esperienza coi Denovo e alla collaborazione con Carmen Consoli in "Amore di plastica" e "Mai come ieri", ma poi ha saputo affermare il proprio nome grazie ad uno stile musicale raffinato e coinvolgente.
Prima di lui sul palco la serata di apertura della gara canora dove quattro artisti si sfidano a suon di note e diritti: Durden and The Catering (Rock, indie, pop di Roma), Michelangelo Giordano (Pop etnico di Milano), Shapes of Sound (Smooth jazz di Rovigo) e Andrea Dodicianni (Cantaumorale di Venezia).
Dalla seconda serata la manifestazione si trasferisce a Rosolina Mare (Ro), luogo ideale per trascorrere le vacanze coccolati dalle bellezze naturali del Po e dalla piacevolezza dell’Adriatico con tutte le sue strutture dedicate allo svago e al ristoro di corpo e spirito.
Cardin rinuncia: niente Palais Lumière
radio41

Salta l'ambizioso progetto a Porto Marghera. Il Comune dovrà rivedere le entrate
A un anno dalla presentazione si spegne il sogno del grattacielo di 60 piani che Pierre Cardin aveva progettato per riqualificare la zona di Porto Marghera a Venezia. Doveva essere la decima torre più alta d'Europa, ma non verrà più costruita.
L'annuncio è arrivato da Rodrigo Basilicati, ingegnere nipote dello stilista e a.d. di Concept Creatif Pierre Cardin S.p.A., che aveva realizzato il progetto. Per Basilicati sono stati troppo gli ostacoli burocratici, «fino alla recente presa di posizione del Ministero dei beni culturali circa la presunta esistenza in zona di un vincolo paesaggistico finora mai fatto valere nè applicato a tutti coloro che hanno edificato nella zona».
«Voleva fare la cose in regola come è solito fare ma la nebbia non si è mai diradata anzi con il passare dei mesi si è solo infittita». Giustifica in questa maniera l'avvocato di Pierre Cardin, Sandro De Nardi, la decisione irrevocabile dello stilista: il Palais Lumière non vedrà la luce. Il no di Cardin provoca diversi problemi alla città di Venezia, in particolar modo sul bilancio di Ca’ Farsetti.