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Febbraio 2019

Sanremo, ci siamo!

DIARIO DA SANREMO

La domenica prima del Festival è il giorno degli arrivi

Eccoci arrivati nella città dei fiori per seguire il 69° Festival della Canzone Italiana.
La domenica è il giorno in cui iniziano ad arrivare gli operatori del settore (televisioni, radio e carta stampata) e Sanremo inizia a manifestare i primi sintomi di questa follia collettiva che per una settimana non ci porterà a parlare d'altro, a scrivere d'altro. Addirittura a pensare ad altro. Quando ti trovi qui, in questa città che ha quasi sempre, nonostante sia febbraio, un clima tiepido che ti induce ad aprire il giaccone con il quale arrivi, vieni subito assalito dalla straordinaria febbre dell'inviato. La più grande preoccupazione è quella di mancare qualche evento, di perdere qualche vip che ti passa a pochi metri di distanza: una follia, come detto.
Oggi è una giornata relativamente tranquilla: si insediano le sale stampa, dopo aver ritirato il prezioso pass, e si partecipa a qualche brindisi inaugurale. La stanchezza che ci prenderà tutti giorno dopo giorno per poi farci arrivare esausti alla finale è ancora lontana.
Siamo qui, per il quinto anno consecutivo, a testimoniare questo Festival numero sessantanove, il secondo dell'era Baglioni, che si palesa come un'edizione di rottura. Molti artisti nuovi e contemporanei, ben lontani dal rito sanremese che tanto piaceva ad un pubblico maturo. Un festival che non strizza l'occhio ai più giovani: è spudoratamente votato ad un pubblico giovane e di questo bisogna dar merito a Baglioni. Sanremo è sempre Sanremo ma, da grande carrozzone che presentava troppo spesso un pane raffermo buono solo per un pubblico che voleva la canzonetta della vecchia gloria, si è ora trasformato in un evento che si è tuffato nel presente. Al punto che, se qualcuno cambierà canale, potrebbe essere un adulto di mezza età.
Ma siamo convinti che questo non succederà: anche se qualche artista in gara non sarà appetibile per questa fascia, il numero di superospiti è talmente ghiotto che sarà difficile non rimanere sintonizzati, fosse solo per loro.
 

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Al via le Targhe Tenco edizione 2019

Attraverso la piattaforma online artisti e produttori potranno proporre le proprie candidature

Roma - Prende il via da sabato 2 febbraio, l’edizione 2019 delle Targhe Tenco, l'iniziativa nata nel 1984 e mirata a offrire un riconoscimento alle migliori produzioni discografiche italiane sul terreno della canzone d'autore.
Come lo scorso anno, sarà a disposizione una piattaforma completamente informatizzata, e collegata al sito del Club Tenco (www.clubtenco.it), realizzata per consentire ad artisti e produttori di proporre in autonomia le proprie candidature.
Oltre alle già consolidate Targhe (Migliore album, Album in dialetto, Opera prima, Interprete e Canzone singola), anche quest’anno ci sarà una sesta categoria riservata agli Album a progetto realizzati con l'intervento di più artisti.
Possono essere presi in considerazione solo dischi pubblicati tra il 1° giugno 2018 e il 31 maggio 2019.
La giuria, formata da oltre 200 critici, giornalisti ed esperti musicali, nominati dal Club Tenco, potrà esprimere le proprie scelte in due turni - tre titoli nel primo, uno solo nel ballottaggio - a partire dal 1° Giugno 2019, e l'annuncio dei vincitori sarà diffuso entro il mese di Luglio 2019.
La giuria stessa potrà accedere alla piattaforma, in un'area dedicata, e ascoltare direttamente i brani candidati all'assegnazione delle Targhe, ma sarà comunque libera di votare tutti i dischi validi a  norma di Regolamento (non solo quelli proposti tramite autocandidature) e, quindi, extra piattaforma.
La piattaforma adottata dal Club Tenco è stata studiata soprattutto per agevolare la partecipazione all'iniziativa di produzioni indipendenti, che non dispongono di sostegno promozionale che ne consenta larga diffusione. Sul sito stesso - come sempre - saranno visibili sia il Regolamento, sia i nomi dei giurati chiamati a votare.
La chiusura delle autocandidature è prevista per il 31 maggio 2019.
I vincitori delle Targhe Tenco 2019 parteciperanno alla prossima edizione della Rassegna della Canzone d'Autore, organizzata a Sanremo dal Club Tenco in data che verrà comunicata su tempi brevi. Ricordiamo qui i vincitori della scorsa edizione: (album dell'anno) "Vivere o morire", Motta; (album in dialetto) “Tarakè”, Francesca Incudine; (opera prima) "Canzoni ravvicinate del vecchio tipo", Giuseppe Anastasi; (interprete) "La voce del padrone - un adattamento gentile", Fabio Cinti; (canzone) "Stiamo tutti bene", Mirkoeilcane; (album collettivo a progetto) Voci per la Libertà / Una canzone per Amnesty.
(Comunicazione Globale)
 

Riccardo Sinigallia con "Ciao cuore" vince il Top2018 del Forum dei giornalisti musicali

Nelle Opere Prime vince Giuseppe Anastasi con "Canzoni ravvicinate del vecchio tipo"

È “Ciao cuore” di Riccardo Sinigallia il miglior disco del 2018 per i 120 giornalisti che hanno votato per il “Top 2018”, il referendum sui migliori album italiani del 2018 promosso dal “Forum del giornalismo musicale” (che si svolge da tre anni al Mei di Faenza) e dall’Agimp (la neonata Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) con la direzione di Enrico Deregibus.
Giuseppe Anastasi con "Canzoni ravvicinate del vecchio tipo" ha prevalso invece nella categoria riservata alle opere prime.
Mentre il mondo musicale attende il Festival di Sanremo, il Forum ha voluto per il secondo anno cercare le migliori produzioni che la musica italiana ha pubblicato nell’anno da poco trascorso. Fra i molti giurati ci sono giornalisti di ogni provenienza ed età, da quelli delle grandi testate cartacee alle webzine, dalle tv alle radio. Un così ampio e rappresentativo ventaglio di votanti ha permesso di avere un quadro attendibile delle preferenze del giornalismo e della critica musicale italiana più attenta.
Nella categoria per il disco assoluto, Sinigallia ha ottenuto 36 voti, superando con distacco gli altri finalisti, scelti nel primo turno di voto: Motta con “Vivere o morire” (che ha ottenuto 25 voti), gli Zen Circus con “Il fuoco in una stanza” (23), Cosmo con “Cosmotronic” (20), Salmo con “Playlist” (14).
Fra le opere prime, dopo Anastasi, che con 34 preferenze ha prevalso nettamente sugli altri finalisti, si sono classificati i Maneskin con “Il ballo della vita (27 voti), i Dunk con il disco omonimo (24), Paola Rossato con “Facile” (14) e Generic Animal con il disco omonimo (13). Il Mei ha deciso di assegnare a Paola Rossato, come prima donna classificata nei dischi d’esordio, un premio speciale.
I singoli voti dei giurati per la categoria “Disco assoluto” sono consultabili
I singoli voti dei giurati per la categoria “Opera prima” sono consultabili.