Inviato da radio41 il Mar, 7 Ottobre 2014
La lentezza della rete non giova alla competitività del sistema Paese
Sulle prestazioni delle connessioni a banda larga su rete fissa l'Italia mantiene il suo imbarazzante stato di lumaca. Stando all'ultimo bollettino trimestrale dell'Agcom, riporta dati Akamai, la nostra nazione si posiziona 47ma al mondo, con una velocità media di 5,2 mega.
Inoltre solo l'1,6% delle linee è in grado di supportare servizi video di elevata qualità. Guardando al confronto con gli altri Paesi europei, la velocità media delle connessioni italiane è meno di un quarto di quella della Corea e nettamente inferiore a Germania e Regno Unito.
La rete, in questa fase della civiltà che stiamo vivendo, è vitale. Non stupiamoci se arranchiamo, se non riusciamo ad essere competitivi. Siamo rimasti indietro in una maniera impressionante, complici interessi privati e, probabilmente, politici, che hanno visto nella banda larga un potenziale pericolo allo stato delle cose, almeno fino a qualche anno fa. Il divario è apparentemente incolmabile, se non a prezzo di un grande sforzo del sistema Paese per adeguarsi ai tempi. Forse non è troppo tardi, ma di certo il potenziamento della rete italiana varrebbe molto più che la battaglia, quasi anacronistica, sull'articolo 18.
(fonte: Ansa)
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