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Il nostro Centro Italia

Dopo le scosse, nel gelo la tragedia dell'hotel Rigopiano

Queste ore terribili per il Centro Italia sono difficilmente descrivibili. 
Abbiamo scelto di non commentare i fatti, perché tutti i mezzi di informazione stanno occupandosene in maniera più completa ed autorevole di quanto possiamo fare noi.
Permetteteci di rivolgere però tutto il nostro affetto e la nostra solidarietà alle persone colpite da questa terribile tragedia, iniziata con una nuova, violenta, sequenza sismica (quattro scosse oltre il magnitudo 5, di cui tre nel giro di un'ora) e culminata con la distruzione dell'hotel Rigopiano, travolto da un'enorme slavina di neve e detriti.
Anche noi, nel nostro piccolo, vi siamo vicini.
Nella speranza che, dopo questo gelo, questo dolore, questa disperazione, possa presto tornare, nel senso più profondo, il sole su questo nostro Centro Italia così ferito, così violentato. E che merita, presto, di tornare a respirare.
(g.m)
 

La scossa più forte dal 1980

15 mila sfollati e centinaia di scosse

Sono oltre quindicimila le persone assistite dal Servizio nazionale della Protezione civile in seguito al terremoto che ieri mattina ha colpito il territorio dell'Italia centrale già interessato dalle scosse del 24 agosto e del 26 ottobre.
La terra ha tremato violentemente alle 7.40 di domenica mattina, con una scossa di magnitudo 6.5 in Umbria, con epicentro tra Norcia, Preci e Castel Sant'Angelo sul Nera. Il terremoto è stato a 10 chilometri di profondità. Si è trattato della scossa più forte registrata in Italia dal terremoto dell'Irpinia del 1980. Una nuova forte scossa, di magnitudo 4.0, è stata registrata alle 19.21. Secondo l'Ingv, l'epicentro è a circa 5 chilometri da Norcia.
Prima notte del dopo terremoto trascorsa in auto o nelle strutture di accoglienza per la popolazione colpita dal nuovo terremoto tra Umbria, Marche e Lazio. Diverse le scosse avvertite chiaramente anche nella zona di Norcia, la più forte di tutte, di magnitudo 4.2, registrata alle 4:27 dai sismografi dell'Ingv.
Oltre al dramma vissuto dalle persone coinvolte direttamente nel sisma, la perdita del patrimonio culturale e artistico è enorme, a partire dalla Basilica di San Benedetto e la Cattedrale di Santa Maria a Norcia.
(fonte: Ansa)
 
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