voci per la libertà
A "Onda alta" di Dargen D'Amico il Premio Amnesty 2025

COMUNICATO STAMPA
Dal 18 e il 20 luglio a Rovigo ci sarà la 28ª edizione di "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty"
È il brano “Onda alta” di Dargen D’Amico a vincere il 23° Premio Amnesty International Italia per la sezione Big. Il riconoscimento è promosso da Amnesty International Italia, insieme all’associazione Voci per la Libertà, per premiare il miglior brano sui diritti umani pubblicato nell’anno precedente da un artista o gruppo di spicco della musica italiana.
Il premio si inserisce nel calendario delle attività di Amnesty International Italia, che quest’anno celebra 50 anni di impegno nella difesa dei diritti umani.
“Onda alta” (scritto da Cheope / D'Amico / Roberts / Marletta / Fazio) affronta con delicatezza e intensità il dramma delle migrazioni via mare, dando voce a chi si trova costretto a lasciare la propria terra e affrontare viaggi pericolosi e disperati per raggiungere l’Europa. Il pezzo mescola pop ed elettronica con un testo profondo e toccante, che mette al centro non solo il rischio fisico del viaggio, ma anche le ingiustizie e le disuguaglianze sociali che spingono molte persone a partire.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha spiegato così le motivazioni del Premio: “Il brano racconta, in maniera suggestiva ed emozionante, i viaggi che tante persone sono costrette a intraprendere per raggiungere luoghi sicuri. In un momento storico in cui si invocano e praticano le chiusure delle frontiere e si mettono a rischio vite umane rimandandole in paesi assai poco sicuri, ‘Onda alta’ rimette al centro l’essere umano e i pericoli che è costretto a correre chi non ha più quasi nulla da perdere, perché quasi tutto ha già perso. Questo brano, meritevolmente, cerca di spostare l’attenzione dai confini, dai limiti e dalla paura alla necessità di superare i pregiudizi e le differenze per permettere a ogni persona di vivere in un mondo sicuro e, certamente, migliore”.
In occasione del premio ricevuto per questo brano — un riconoscimento importante non solo dal punto di vista artistico, ma anche per il messaggio sociale che porta — Dargen D’Amico ha sottolineato ancora una volta il valore della solidarietà e il bisogno di guardare oltre l’individualismo: “La società concentra tutto nelle mani di pochi. I film di rivalsa sociale non sono mai corali. Se l’individualismo è oggi valore assoluto, il coraggio è rappresentato da chi trasforma la propria volontà in solidarietà. Se c’è un premio, dovrebbe andare alle vittime dei sacrifici, e se le vittime dei sacrifici non possono ritirarlo, dovrebbe ritirarlo chi ogni giorno è sul campo nel tentativo di alleviare le sofferenze del prossimo” ha dichiarato.
Sono intanto stati resi noti i semifinalisti della sezione emergenti del Premio, che si confronteranno il 18 e 19 luglio a Rovigo nell’ambito della 28ª edizione del festival ‘Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty’.
Venerdì 18 luglio si esibiranno: Andrea Kabo, da Milano, con “100 Anime”; Lady Sox, da Pisa, con “Senza ragione”; Manuela Zero, da Napoli, con “Le carezze di Giulio”; Stona, da Alessandria, con “Puntine”.
Sabato 19 luglio sarà la volta di: Giovanni Segreti Bruno, da Roma, con “Notre Drame”; Manù Squillante, da Salerno, con “Vizi e virtù”; Margine, da Pesaro, con “Io Capitano”; Samsara, da Bologna con “Destini diversi”.
I cinque migliori si contenderanno il titolo in finale domenica 20 luglio. La tre giorni di Rovigo ospiterà inoltre artisti, talk e varie iniziative nell’ambito della ‘Settimana dei diritti umani’, un ampio evento multidisciplinare volto a promuovere i diritti umani attraverso arte e cultura. Il programma, che verrà annunciato nelle prossime settimane, partirà lunedì 14 luglio e proporrà numerosi appuntamenti gratuiti, sia pomeridiani che serali.
In lizza per la sezione Big del Premio Amnesty di quest’anno c’erano anche Arisa con “Canta ancora”, Assalti Frontali feat. Luca D'Aversa con “Il mio nome è Lala”, Martina Attili con "Eva e Adamo", BigMama con “La rabbia non ti basta”, Vasco Brondi con “Un segno di vita”, Ghali con “Casa mia”, Paolo Jannacci e Stefano Massini con “L'uomo nel lampo”, Fiorella Mannoia con “Disobbedire” e Piero Pelù con “Scacciamali”.
Premio Amnesty International Italia 2025: ecco i 10 finalisti tra musica e diritti umani

Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty si terrà come sempre a Rovigo, dal 18 al 20 luglio
Sono stati annunciati i finalisti della sezione Big del Premio Amnesty International Italia 2025, lo storico riconoscimento promosso da Voci per la Libertà in collaborazione con Amnesty International Italia, che celebra ogni anno i brani più significativi sul tema dei diritti umani.
In gara quest’anno troviamo nomi importanti e trasversali della scena italiana:
Arisa, Assalti Frontali, Martina Attili, BigMama, Vasco Brondi, Dargen D’Amico, Ghali, Paolo Jannacci & Stefano Massini, Fiorella Mannoia, Piero Pelù.
I brani in concorso:
- Arisa – Canta ancora
- Assalti Frontali feat. Luca D’Aversa – Il mio nome è Lala
- Martina Attili – Eva e Adamo
- BigMama – La rabbia non ti basta
- Vasco Brondi – Un segno di vita
- Dargen D’Amico – Onda alta
- Ghali – Casa mia
- Paolo Jannacci & Stefano Massini – L’uomo nel lampo
- Fiorella Mannoia – Disobbedire
- Piero Pelù – Scacciamali
Una rosa ricca di generi, linguaggi, sensibilità. Le canzoni affrontano temi urgenti e attuali: dal body shaming all’aborto, dalle migrazioni al bullismo, passando per conflitti, diritto alla cittadinanza, diritto di protesta, discriminazioni, lavoro e crisi climatica.
Le canzoni finaliste sono state selezionate tra le tante segnalazioni arrivate dal pubblico e dagli addetti ai lavori. A decretare il vincitore sarà una giuria composta da giornalisti, intellettuali, conduttori, esperti musicali e rappresentanti di Amnesty e di Voci per la Libertà.
Il premio verrà consegnato il 20 luglio 2025, nella serata finale del festival Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, che si terrà come sempre a Rovigo, dal 18 al 20 luglio. Un evento che da anni unisce musica, attivismo e partecipazione.
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Al via i lavori per i Premi Amnesty International Italia per la musica italiana

COMUNICATO STAMPA
Al via la 28ª edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”. Aperte le candidature per Emergenti e Big della musica italiana sui Diritti Umani
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Le canzoni di ‘Voci per la libertà - Una canzone per Amnesty’ 2024 in una unica playlist

La raccolta musicale che celebra la ventisettesima edizione dell’omonimo festival che unisce musica e diritti umani
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La mia terra - Diodato
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Proiettile bambolina - Emanuele Conte
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Dolce Maria - Omar Pedrini
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Bandiera - Giulia Mei
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Il cigno (The Great Woman) - Patrizia Laquidara
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Il girasole innamorato della luna - Matteo Faustini
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Madre - Erica Mou
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Per fortuna ci sei tu - Motus
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Tornerà - Gloria Rogato
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Capille luonghe - Capone & BungtBangt
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Antistaminici - Malvax
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Mediterraneo - Babele
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2030 - Turbospettro
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Coming Out - Isotta
VxL 2024 - La finale

Ascolta le interviste che abbiamo realizzato
Si chiude l'edizione 2024 che proclama vincitore Emanuele Conte. Diodato ritira il premio e incanta il pubblico dal palco
Tutti gli artisti in gara per la categoria emergenti si sono rivelati di alto livello e le performance degli ospiti sono state formidabili. Ieri sera, con chitarra e violino, Diodato ha dato ancora prova del suo talento e della sua capacità di ammaliare con la musica.
La finale ha visto alle ore 18 una partecipazione importante all'incontro pubblico con il vincitore del Premio Amnesty Big, dove Diodato ha raccontato molte cose di sé e del suo modo di intendere l'arte, stimolato dalle belle domande di Francesca Corbo (Amnesty Italia).
Poi, la gara: presentati dal sempre ottimo Savino Zaba, da Carmen Formenton e da Manola Borgato e intervallati da momenti di riflessione sui temi dei diritti umani, si sono esibiti i cinque finalisti: Emanuele Conte, Giulia Mei, Matteo Faustini, Maurizio Capone e Motus. Sono state tutte delle ottime performance e per la giuria non è stato semplice decidere il vincitore. Si è trattato in tutti i casi di una manciata di voti di differenza.
A vincere è il trevigiano Emanuele Conte, artista giovane ma sorprendente, già dotato della sicurezza sul palco di un artista più navigato. La sua "Proiettile bambolina" è la canzone che più ha messo d'accordo i giurati. Il Premio della Critica è stato assegnato alla siciliana Giulia Mei, mentre Matteo Faustini conquista il pubblico, vincendo il Premio Giuria Popolare. A Motus viene invece consegnato il Premio Indieffusione.
La rodigina Gloria Rogato è la prima ospite della serata e fa da apripista per l'artista più atteso, ovvero il vincitore del Premio Amnesty Big 2024. Diodato, come detto, incanta con le versioni chitarra e violino (dove il violino è quello di Rodrigo D'Erasmo): si parte da "La mia terra", il brano che ha vinto il premio (oltre che il Ciack d'Oro, il David di Donatello, il Nastro d'Argento e la Targa Tenco!) per proseguire con "Ti muovi" (dall'ultimo Sanremo), "Che vita meravigliosa", l'iconica "Fai rumore" e l'ultimo singolo, "Molto amore". Applausi entusiasti e subito dopo le proclamazioni dei vari premi.
Si chiude così, con Emanuele Conte che canta il suo pezzo, questa edizione numero 27 di "Voci per la Libertà", ultimo atto della "Settimana dei Diritti Umani".
Come detto dal direttore artistico Michele Lionello, già da oggi si inizierà a lavorare alla prossima edizione.

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VxL 2024: a Emanuele Conte il Premio Amnesty Emergenti, a Diodato quello per i Big

COMUNICATO STAMPA
Si chiude così a Rovigo la 27a edizione di “Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty” e la seconda della “Settimana dei Diritti Umani”
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VxL 2024 - Seconda serata

Sul palco altri quattro semifinalisti. Omar Pedrini entusiasma il pubblico

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VxL 2024 - Prima serata

A Rovigo si è aperta la nuova edizione del Contest dedicato ai Diritti Umani
Si apre questa nuova edizione, la 27a, del Festival dei Diritti Umani, inserita nella più vasta "Settimana dei Diritti Umani" partita dallo scorso 15 luglio. Per la seconda volta, l'evento si svolge a Rovigo, dopo il cambio di location avvenuto l'anno scorso.
E' in Piazza Vittorio Emanuele II, il salotto della città veneta, che alle 21 inizia la prima semifinale del contest, condotto dagli storici Savino Zaba e Carmen Formenton, ai quali si aggiunge quest'anno la brava Manola Borgato di Radio Kappa.
Sono come sempre quattro gli artisti che si esibiscono con un repertorio di tre brani, tra i quali il pezzo in gara per il Premio Amnesty Emergenti.
Due sono le ospiti della serata, due cantautrici con una storia di successo, ricerca musicale e coerenza stilistica: Erica Mou e Patrizia Laquidara. Entrambe catturano il pubblico e consentono un bellissimo finale a questa prima serata.
Oggi si continua con la seconda semifinale, dove avremo altri quattro artisti in gara e sarà presente anche Omar Pedrini.
(gm)

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Al via la 27a edizione di ‘Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty’

COMUNICATO STAMPA
Musica e diritti umani a Rovigo: da venerdì la 27a edizione all'interno della "Settimana dei Diritti Umani"
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‘Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty’: ecco il programma
