Settembre 2022
Venezia 79: l'eleganza di Penelope

79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 4 settembre
La bella ed elegante Coppa Volpi dello scorso anno, Penelope Cruz, è sbarcata al Lido. A dirigerla Emanuele Crialese ne "L'Immensità", ambientato a Roma negli anni 70, dove si sono appena trasferiti Clara e Felice. Il loro matrimonio è finito, non si amano più, ma non riescono a lasciarsi, a tenerli uniti sono i figli su cui Clara riversa tutto il suo desiderio di libertà; Apriana la figlia più grande (12anni) è la testimone degli stati d’animo e le tensioni dei due genitori, e a sua volta rifiuta il suo nome, la sua identità e vuole convincere tutti di essere un maschio: questa sua ostinazione porta il già fragile rapporto ad una rottura. Nella Sezione Orizzonti, concorso parallelo, la cantante Elodie esordisce come attrice diretta da Pippo Mezzapesa in "Ti mangio il cuore". Un amore proibito, impossibile, tra Andrea e Marilena, in quanto appartenenti alle due casate che si contendono il territorio tra gli altopiani del Gargano (Malatesta e Camporeale). Quest'organizzazione poco conosciuta è chiamata "Quarta mafia".
Dopo 5 anni torna nel concorso veneziano Darren Aronofsky, che porta “The Whale” con protagonisti Brendan Fraser, Sadie Sink e Samantha Morton. Qui Fraser lo troviamo nel ruolo di un professore d’inglese, Charlie, che dopo la perdita del suo compagno inizia a mangiare in modo compulsivo e cercherà un ultima possibilità di riscatto cercando di riallacciare i rapporti con la figlia allontanatasi a causa della sua omosessualità.
Nei Red Carpet di questa serata, già incantati da due regine come Penelope ed Elodie, non poteva mancare una super top come Irina Shayk. Hanno anche sfilato Drusilla Foer (in un vestito giallo molto appariscente) e il direttore d’orchestra Beatrice Venezi.
(dal nostro inviato Devis Botta)
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Venezia 79: il sabato di Sigourney Weaver

79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 3 settembre
Dopo la giornata di ieri, molto travagliata per l'arrivo dell'idolo delle ragazze Timothée Chalamet, anche questa si presenta molto agitata e ristretta a livello di sicurezza per la presenza di Sigourney Weaver. protagonista del film fuori concorso "Master Gardener" del regista Paul Schrader, che ha ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera.
Alle 13.50 è stata la volta di Laura Poitras con "All The Beauty And The Bloodshed , un documentario incentrato sulla rinomata fotografa Nan Goldin, che lotta contro la famosa famiglia Suckler, proprietaria della casa farmaceutica Purdue Pharma, produttrice dell'OxiContin, narcotico responsabile di causare dipendenza, che negli USA ha causato oltre 400.000 vittime. Lei stessa è dovuta ricorrere alla riabilitazione per la dipendenza da oppioidi, causata da un farmaco assunto per un dolore al polso.
Subito dopo alle 16.15 e sempre in concorso è stata la volta del regista Andrea Pallaoro con il film "Monica", uno dei cinque titoli italiani, dove viene messa a dura prova "l'identità" durante la trasformazione del corpo e dell'anima. Di questa proiezione si è già tanto parlato sulla stampa internazionale soprattutto perché l'interprete, Trace Lysette, è la prima attrice protagonista transgender in un film del concorso veneziano e che potrebbe anche ambire alla Coppa Volpi. Il terzo in ordine di tempo, sempre in sala Grande, è Santiago Mitre con “Argentina 1985”, dove una squadra di avvocati è alle prese con un processo che coinvolge i comandanti della dittatura militare argentina degli anni 80. Vengono affrontate le terribili vicende che li hanno portati ad essere accusati per crimini contro l’umanità.
Ultimo, ma solo in ordine di tempo, è "Pearl" di Ti West che ha portato in sala un film horror, dove troviamo come protagonisti Mia Goth, David Corenswet, Tandy Wright, Emma Jenkins-Purro.
A sfilare per queste proiezioni sul Red carpet erano presenti: la sacerdotessa della moda Anna Dello Russo, Melissa Satta, Anna Foglietta, Francesca Barra con Claudio Santamaria e la cantante Annalisa.
Alle 13.50 è stata la volta di Laura Poitras con "All The Beauty And The Bloodshed , un documentario incentrato sulla rinomata fotografa Nan Goldin, che lotta contro la famosa famiglia Suckler, proprietaria della casa farmaceutica Purdue Pharma, produttrice dell'OxiContin, narcotico responsabile di causare dipendenza, che negli USA ha causato oltre 400.000 vittime. Lei stessa è dovuta ricorrere alla riabilitazione per la dipendenza da oppioidi, causata da un farmaco assunto per un dolore al polso.
Subito dopo alle 16.15 e sempre in concorso è stata la volta del regista Andrea Pallaoro con il film "Monica", uno dei cinque titoli italiani, dove viene messa a dura prova "l'identità" durante la trasformazione del corpo e dell'anima. Di questa proiezione si è già tanto parlato sulla stampa internazionale soprattutto perché l'interprete, Trace Lysette, è la prima attrice protagonista transgender in un film del concorso veneziano e che potrebbe anche ambire alla Coppa Volpi. Il terzo in ordine di tempo, sempre in sala Grande, è Santiago Mitre con “Argentina 1985”, dove una squadra di avvocati è alle prese con un processo che coinvolge i comandanti della dittatura militare argentina degli anni 80. Vengono affrontate le terribili vicende che li hanno portati ad essere accusati per crimini contro l’umanità.
Ultimo, ma solo in ordine di tempo, è "Pearl" di Ti West che ha portato in sala un film horror, dove troviamo come protagonisti Mia Goth, David Corenswet, Tandy Wright, Emma Jenkins-Purro.
A sfilare per queste proiezioni sul Red carpet erano presenti: la sacerdotessa della moda Anna Dello Russo, Melissa Satta, Anna Foglietta, Francesca Barra con Claudio Santamaria e la cantante Annalisa.
(dalla nostra inviata Loredana Negro)
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Venezia 79: il ritorno Timothée Chalamet

79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 2 settembre
Un venerdì al Lido molto movimentato per via del primo film italiano in concorso "Bones And All" di Luca Guadagnino, che vede come interpreti principali l'attesissimo Timothée Chalamet, già presente in un film dello stesso regista ("Call by your name") e Taylor Russell.
Il film è basato sul romanzo di Camille DeAngelis “Fino all’osso” e racconta la storia del primo amore tra Maren, una giovane donna che impara a sopravvivere ai margini della società, e Lee un vagabondo dall’animo combattivo. I due intraprendono un lungo viaggio nell’America di Ronald Reagan che, tra passaggi segreti, botole e stradine di provincia non farà altro che portarli indietro ai loro terribili trascorsi, fino al momento finale, che decreterà se il loro amore sarà realmente in grado di sopravvivere.
Nella stessa giornata sono stati presentati altri due film in concorso uno è “Athena” di Romain Gravas, figlio del famoso Costa Gravas, che vede come protagonisti Dali Benssalah e Sami Slimane; l'altro film “Un couple” di Frederick Wiseman.
Presentato in concorso nella Sezione Orizzonti, dopo il successo de "La padrina" il regista Jean-Paul Salomé, torna a dirigere Isabelle Huppert in "La syndacaliste" (The Sitting Duck). È la vera storia di Maureen Kearney, rappresentante sindacale della centrale nucleare di una multinazionale francese, che viene trovata nella sua casa dopo aver subito un'aggressione della quale non ricorda nulla. Vista la gravità dei fatti, le indagini sono molto serrate, con il susseguirsi dei nuovi elementi scoperti. Nella mente degli inquirenti inizia a crescere un dubbio: vittima o sospettata?
Anche oggi parata di star internazionali e non, tra cui Camila Mendes, Simone Ashley, Cecilia Rodriguez insieme a Ignazio Moser e la coppia del momento Luca Argentero e Cristina Marino.
Il film è basato sul romanzo di Camille DeAngelis “Fino all’osso” e racconta la storia del primo amore tra Maren, una giovane donna che impara a sopravvivere ai margini della società, e Lee un vagabondo dall’animo combattivo. I due intraprendono un lungo viaggio nell’America di Ronald Reagan che, tra passaggi segreti, botole e stradine di provincia non farà altro che portarli indietro ai loro terribili trascorsi, fino al momento finale, che decreterà se il loro amore sarà realmente in grado di sopravvivere.
Nella stessa giornata sono stati presentati altri due film in concorso uno è “Athena” di Romain Gravas, figlio del famoso Costa Gravas, che vede come protagonisti Dali Benssalah e Sami Slimane; l'altro film “Un couple” di Frederick Wiseman.
Presentato in concorso nella Sezione Orizzonti, dopo il successo de "La padrina" il regista Jean-Paul Salomé, torna a dirigere Isabelle Huppert in "La syndacaliste" (The Sitting Duck). È la vera storia di Maureen Kearney, rappresentante sindacale della centrale nucleare di una multinazionale francese, che viene trovata nella sua casa dopo aver subito un'aggressione della quale non ricorda nulla. Vista la gravità dei fatti, le indagini sono molto serrate, con il susseguirsi dei nuovi elementi scoperti. Nella mente degli inquirenti inizia a crescere un dubbio: vittima o sospettata?
Anche oggi parata di star internazionali e non, tra cui Camila Mendes, Simone Ashley, Cecilia Rodriguez insieme a Ignazio Moser e la coppia del momento Luca Argentero e Cristina Marino.
(dalla nostra inviata Loredana Negro)
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Venezia 79: le prime proiezioni in concorso

79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 1 settembre
Prima giornata del mese di settembre ma seconda della 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Due i film in concorso: il primo è “Bardo” di Alejandro González Iñárritu, che ci racconta un viaggio compiuto da un noto giornalista e documentarista messicano. Tornato nella sua terra natia si trova a dover affrontare una crisi esistenziale, durante la quale non si riconosce e mette in dubbio ogni cosa, tormentato dai suoi ricordi e del passato del suo paese. Ed è proprio da qui che il protagonista dovrà trovare le risposte per riconciliare il suo presente.
Il secondo film di questa giornata in concorso invece è quello di Todd Field, regista che, acclamato per il suo film di esordio nel 2001 “In the bedroom”, ha poi visto una parabola discendente con vari progetti annunciati e poi non terminati. Lo troviamo quest’anno a Venezia con il film “Tar” che narra il momento critico della carriera della Direttrice d’Orchestra d’America Lydia Tar, interpretata dall’attrice Cate Blanchett. La Tar è la prima donna in assoluto a condurre l'importante orchestra di Berlino, ed è proprio durante questo periodo che la fortuna pare voltarle le spalle. A darle forza sarà soprattutto il rapporto con la figlia adottiva Petra.
Anche oggi tanti i personaggi del mondo dello spettacolo e modelle a sfilare sul Red Carpet: Georgina Rodriguez, Alessandra Ambrosio, Elisa Maino, la cantante del momento Mara Sattei e anche la presidentessa di giuria Julianne Moore.
Il secondo film di questa giornata in concorso invece è quello di Todd Field, regista che, acclamato per il suo film di esordio nel 2001 “In the bedroom”, ha poi visto una parabola discendente con vari progetti annunciati e poi non terminati. Lo troviamo quest’anno a Venezia con il film “Tar” che narra il momento critico della carriera della Direttrice d’Orchestra d’America Lydia Tar, interpretata dall’attrice Cate Blanchett. La Tar è la prima donna in assoluto a condurre l'importante orchestra di Berlino, ed è proprio durante questo periodo che la fortuna pare voltarle le spalle. A darle forza sarà soprattutto il rapporto con la figlia adottiva Petra.
Anche oggi tanti i personaggi del mondo dello spettacolo e modelle a sfilare sul Red Carpet: Georgina Rodriguez, Alessandra Ambrosio, Elisa Maino, la cantante del momento Mara Sattei e anche la presidentessa di giuria Julianne Moore.
(dalla nostra inviata Loredana Negro)
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Venezia 79: al via la Mostra 2022

79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 31 agosto
Eccoci giunti come ogni anno al nostro appuntamento per la prima giornata della 79ma edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, finalmente tornata alla normalità dopo gli ultimi due anni passati ad affrontare il Covid.
Tantissimi gli appuntamenti di quest'anno, primo fra questi il battesimo della bellissima madrina Rocío Muñoz Morales nel mare del Lido. Per cominciare dobbiamo parlare dell'attesissimo film "Marcia su Roma" di Mark Cousins, che prende spunto dalla rilettura di "A noi" di Umberto Paradisi, prodotto nel 1922, come documento ufficiale del partito fascista, sulle giornate che portarono Benito Mussolini alla guida del primo governo dell’era fascista. Il film in questione vede la partecipazione di Alba Rohrwacher nel ruolo di Anna, una donna della classe operaia che incarna il sentimento della gente comune: in un primo momento esaltata sostenitrice del regime e poi disillusa e critica. Bisogna segnalare che una parte del film vive sulle immagini del grande archivio dell'Istituto Luce.
Oggi è anche l’inizio delle proiezioni dei film in concorso che vede come primo film "White Noise"del regista Noah Baumbach, che vede come interprete principale Adam Driver, in cui si raccontano i tentativi di una famiglia americana contemporanea nell’affrontare i conflitti mondani della vita quotidiana, alle prese con i misteri sia dell’amore che quelli della morte e la possibilità della felicità in un mondo incerto.
Prima della proiezione di quest'ultimo si è svolta la Cerimonia di Apertura durante la quale Catherine Deneuve ha ricevuto il Leone d'Oro alla Carriera.
Tanti gli ospiti a sfilare per questo primo Red Carpet: Barbara Palvin insieme a Dylan Sprouse, Alessandra Ambrosio, Mariacarla Boscono (arrivata in topless) e, con gran sorpresa, Hillary Clinton.
Tantissimi gli appuntamenti di quest'anno, primo fra questi il battesimo della bellissima madrina Rocío Muñoz Morales nel mare del Lido. Per cominciare dobbiamo parlare dell'attesissimo film "Marcia su Roma" di Mark Cousins, che prende spunto dalla rilettura di "A noi" di Umberto Paradisi, prodotto nel 1922, come documento ufficiale del partito fascista, sulle giornate che portarono Benito Mussolini alla guida del primo governo dell’era fascista. Il film in questione vede la partecipazione di Alba Rohrwacher nel ruolo di Anna, una donna della classe operaia che incarna il sentimento della gente comune: in un primo momento esaltata sostenitrice del regime e poi disillusa e critica. Bisogna segnalare che una parte del film vive sulle immagini del grande archivio dell'Istituto Luce.
Oggi è anche l’inizio delle proiezioni dei film in concorso che vede come primo film "White Noise"del regista Noah Baumbach, che vede come interprete principale Adam Driver, in cui si raccontano i tentativi di una famiglia americana contemporanea nell’affrontare i conflitti mondani della vita quotidiana, alle prese con i misteri sia dell’amore che quelli della morte e la possibilità della felicità in un mondo incerto.
Prima della proiezione di quest'ultimo si è svolta la Cerimonia di Apertura durante la quale Catherine Deneuve ha ricevuto il Leone d'Oro alla Carriera.
Tanti gli ospiti a sfilare per questo primo Red Carpet: Barbara Palvin insieme a Dylan Sprouse, Alessandra Ambrosio, Mariacarla Boscono (arrivata in topless) e, con gran sorpresa, Hillary Clinton.
(dal nostro inviato Devis Botta)