Settembre 2022
Ron torna con "I gatti"

Dal 30 settembre la nuova canzone che accompagna l’uscita dell’atteso album “Sono un figlio”
“I gatti” è la canzone che accompagna l’uscita dell’atteso nuovo album di Ron, “Sono un figlio” (etichetta Le foglie e il vento, distribuzione Sony Music), e sarà in radio dal 30 settembre, in concomitanza con la pubblicazione del disco.
Ron ha scelto, per l’uscita del suo nuovo lavoro, un brano poetico e velato di malinconia, dove la presenza dei gatti, così speciali e misteriosi, si intreccia con l’assenza di un amore, evocando, con il loro modo di essere, emozioni e ricordi di quella persona che non c’è più. E così il cielo “che sembra un quadro di Magritte”, la luna e i pianeti, tornano come luoghi ideali dell’anima, quasi aspirazioni visibili del nostro desiderio di ritrovarsi, di innamorarsi per sempre, dove l’amore è per la vita e per chi ce la rende unica. “I gatti” è firmato da Ron insieme a Giulio Wilson e Valerio Sacripanti.
Il nuovo disco è parte del progetto artistico per i 50 anni di musica di Ron, che comprende, tra l’altro, un tour e una voluminosa doppia raccolta dei suoi successi (“Non abbiam bisogno di parole”) pubblicata la scorsa primavera.
Torna così a distanza di 8 anni dal suo più recente lavoro in studio, uno dei nostri artisti più amati e con una delle carriere più importanti del panorama italiano, di cui è protagonista indiscusso.
Artista raffinato e sensibile, con il suo talento ed intuizioni compositive ha firmato molti capolavori e tanti successi, anche per grandi artisti, rimasti impressi nella memoria collettiva. Oltre ad aver vinto un Festival di Sanremo e un Festivalbar, Ron è da sempre uno dei principali protagonisti dei più grandi eventi della musica in Italia (solo per citarne due, il tour di Banana Republic con Dalla e De Gregori nel 1979, e il Fab Four Tour con Pino Daniele, Francesco De Gregori e Fiorella Mannoia, nel 2002).
Ron ha scelto, per l’uscita del suo nuovo lavoro, un brano poetico e velato di malinconia, dove la presenza dei gatti, così speciali e misteriosi, si intreccia con l’assenza di un amore, evocando, con il loro modo di essere, emozioni e ricordi di quella persona che non c’è più. E così il cielo “che sembra un quadro di Magritte”, la luna e i pianeti, tornano come luoghi ideali dell’anima, quasi aspirazioni visibili del nostro desiderio di ritrovarsi, di innamorarsi per sempre, dove l’amore è per la vita e per chi ce la rende unica. “I gatti” è firmato da Ron insieme a Giulio Wilson e Valerio Sacripanti.
Il nuovo disco è parte del progetto artistico per i 50 anni di musica di Ron, che comprende, tra l’altro, un tour e una voluminosa doppia raccolta dei suoi successi (“Non abbiam bisogno di parole”) pubblicata la scorsa primavera.
Torna così a distanza di 8 anni dal suo più recente lavoro in studio, uno dei nostri artisti più amati e con una delle carriere più importanti del panorama italiano, di cui è protagonista indiscusso.
Artista raffinato e sensibile, con il suo talento ed intuizioni compositive ha firmato molti capolavori e tanti successi, anche per grandi artisti, rimasti impressi nella memoria collettiva. Oltre ad aver vinto un Festival di Sanremo e un Festivalbar, Ron è da sempre uno dei principali protagonisti dei più grandi eventi della musica in Italia (solo per citarne due, il tour di Banana Republic con Dalla e De Gregori nel 1979, e il Fab Four Tour con Pino Daniele, Francesco De Gregori e Fiorella Mannoia, nel 2002).
(comunicato stampa Red & Blue a cura di M.Stanzani)
Tags
File.41: Giordano Sangiorgi - intervista

Quattro chiacchiere con il patron del MEI del 2022, in programma il 30 settembre, 1 e 2 ottobre a Faenza (Ravenna)
A pochi giorni dalla partenza del MEI 2022, in programma il 30 settembre, 1 e 2 ottobre a Faenza (Ravenna), abbiamo incontrato il patron del Festival, Giordano Sangiorgi.
Tre giorni di concerti, forum, convegni, fiere e mostre nelle principali piazze, teatri e palazzi e palchi faentini, aggiungendo contenuti Extra MEI online, dirette streaming e contenuti esclusivi sul sito e sulle pagine social ufficiali della manifestazione che festeggia i suoi primi 25 anni.
«Il MEI25 è il MEI del giro di boa – ha dichiarato Giordano Sangiorgi – Dopo aver sdoganato la musica indipendente e avere fatto da piattaforma ai nuovi artisti della scena musicale italiana, il prossimo anno il testimone passerà alla nuova Generazione Z della musica, quella che dovrà costruire una piattaforma alternativa digitale indipendente all’attuale monopolio dei colossi mainstream che hanno fagocitato tutto. Servirà un passaggio del testimone ancora più forte dal prossimo anno per una ripartenza anche generazionale».
«Il MEI25 è il MEI del giro di boa – ha dichiarato Giordano Sangiorgi – Dopo aver sdoganato la musica indipendente e avere fatto da piattaforma ai nuovi artisti della scena musicale italiana, il prossimo anno il testimone passerà alla nuova Generazione Z della musica, quella che dovrà costruire una piattaforma alternativa digitale indipendente all’attuale monopolio dei colossi mainstream che hanno fagocitato tutto. Servirà un passaggio del testimone ancora più forte dal prossimo anno per una ripartenza anche generazionale».
La nostra intervista con Giordano Sangiorgi andrà in onda:
Martedì 27 settembre alle 16:35 e venerdì 30 settembre alle 10:10.
MEI 2022: Compie 25 Anni il Festival di Musica Indipendente Italiana

COMUNICATO STAMPA
30 settembre, 1 e 2 ottobre a Faenza (Ravenna). Tre giorni di concerti, forum, convegni, fiere e mostre nelle principali piazze della città
Dopo il grande successo della scorsa edizione, il 30 settembre, l’1 e il 2 ottobre nelle piazze centrali di Faenza (RA) si terrà la nuova edizione del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, la più importante rassegna della musica indipendente italiana, ideata e coordinata da Giordano Sangiorgi.
Tre giorni di concerti, forum, convegni, fiere e mostre nelle principali piazze, teatri e palazzi e palchi faentini, aggiungendo contenuti Extra MEI online, dirette streaming e contenuti esclusivi sul sito e sulle pagine social ufficiali della manifestazione che festeggia i suoi primi 25 anni.
«Il MEI25 è il MEI del giro di boa – dichiara Giordano Sangiorgi, patron del MEI – Dopo aver sdoganato la musica indipendente e avere fatto da piattaforma ai nuovi artisti della scena musicale italiana, il prossimo anno il testimone passerà alla nuova Generazione Z della musica, quella che dovrà costruire una piattaforma alternativa digitale indipendente all’attuale monopolio dei colossi mainstream che hanno fagocitato tutto. Servirà un passaggio del testimone ancora più forte dal prossimo anno per una ripartenza anche generazionale».
L’edizione di quest’anno è dedicata a Ivan Graziani, scomparso 25 anni fa. L’1 ottobre il MEI ospiterà un omaggio al cantautore abruzzese realizzato dalla band guidata dal figlio Filippo Graziani. Inoltre, il MEI dedicherà una speciale figurina per omaggiare Graziani, prodotta da Figurine Forever.
Il 2 ottobre, alle ore 16.30, sul palco del Teatro Masini NADA presenterà in anteprima il suo nuovo progetto discografico di prossima uscita.
Oltre Nada, questi i primi nomi che saranno al MEI 2022: Gianluca Grignani, Valerio Lundini, C’mon Tigre, Ditonellapiaga, Filippo Graziani, Luca Madonia, Roberta Giallo, Ernesto Assante, iRio, Pierpaolo Capovilla, Doro Gjat, Federico Martelli, Grazia De Marchi, Cassandra Raffaele, Margherita Zanin, Panta e BobBalera.
Di seguito i premi assegnati dal MEI:
- TARGA MEI SPECIALE a GIANLUCA GRIGNANI per i 25 anni dell’album “La Fabbrica Di Plastica”. La cerimonia di consegna del premio avverrà l’1 ottobre sul Palco Centrale del MEI in Piazza del Popolo a Faenza, in occasione del live dell’artista.
- TARGA MEI MIGLIOR ESORDIO DELL’ANNO a FRIDA BOLLANI MAGONI.
- TARGA MEI – PIMI 2022 ai C’MON TIGRE. Il premio al miglior artista indipendente dell’anno quest’anno è stato assegnato da una giuria coordinata dal giornalista Federico Guglielmi.
- TARGA GIOVANI MEI – EXITWELL per il miglior artista dell’anno a DITONELLAPIAGA, “l’ideale di popstar italiana di cui abbiamo bisogno adesso: un’artista capace di unire sapientemente un'ottima scrittura pop, mai banale, sonorità elettroniche fresche e un linguaggio giovane che riesce ad arrivare ad ogni fascia di età, confermando come la nuova canzone italiana possa guardare al domani senza dimenticare il passato”.
La TARGA GIOVANI MEI – EXITWELL per il migliore disco dell’anno, invece, va a MOBRICI per “Anche le scimmie cadono dagli alberi” riconosciuto come “grande prova autoriale di una delle migliori penne della nuova generazione di cantautori. Mobrici ha fatto la storia recente della musica indipendente con i Canova e al suo esordio solista conferma di essere uno dei più grandi talenti italiani”.
A premiare gli artisti il critico musicale Riccardo De Stefano che ha coordinato la giuria.
- TARGA MEI – PREMIO SPECIALE MEI 25 a VALERIO LUNDINI, comico, presentatore, musicista, autore: uno degli artisti più sorprendenti e spiazzanti dell’anno, questa estate in tour con la sua straordinaria band I Vazzanikki.
- TARGA MEI – PREMIO ALLA CARRIERA a LUCA MADONIA, cantautore che l’1 ottobre sul palco del Teatro Masini a Faenza presenterà in anteprima il suo nuovo progetto discografico in uscita a fine ottobre, oltre a ricordare l’amico Franco Battiato, interpretando alcuni dei suoi più grandi successi.
- PREMIO HIP HOP MEI a DORO GJAT, per il nuovo progetto discografico “Mondonuovo”.
- PREMIO ALLA CARRIERA ARTISTA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2022 a iRio.
- PREMIO MEI 25 - MIGLIOR LIBRO INDIPENDENTE DELL’ANNO a “Gigacapitalisti” di RICCARDO STAGLIANÒ (Giulio Einaudi Editore).
Tutti i premi verranno consegnati l’1 ottobre a Faenza sul Palco Centrale in Piazza del Popolo, sul palco del Teatro Masini, sul Palco Giovani MEI in Piazza della Libertà e presso la Galleria della Molinella di Faenza.
Venezia 79: Leone d'oro a 'All the beauty and the bloodshed' di Laura Poitras

79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 10 settembre
Senza nemmeno accorgersene siamo arrivati alla fine di questi dieci giorni di grande cinema.
Il gravoso, ma al tempo stesso onorevole, compito di chiudere l’edizione è toccato a “The Hanging Sun - Sole di mezzanotte” di Francesco Carrozzini.
Ispirato al romanzo dello scrittore norvegese Jo Nesbø, che si sviluppa tutto intorno ad un conflitto tra padre e figlio. Come interpreti troviamo Alessandro Borghi, Peter Mullan e Jessica Brown Findlay. L’attore italiano è John, figlio di un potente boss dal quale è costretto a scappare dopo averlo tradito. Si dirige all’estremo nord e trova rifugio nel mezzo di una foresta, vicino ad un paesino isolato, che sembra sospeso nel tempo e dove la religione ha una grande importanza. Le persone sembrano vivere in un'altra epoca dove è sempre giorno: da qui il nome del film, perché il sole non tramonta mai a causa del fenomeno astronomico così chiamato. In tutto questo, John incontrerà Lea, una donna forte nonostante i suoi problemi della vita, e suo figlio Caleb. Con tutta la giornata illuminata sia John che Lea inizieranno a confondere non solo notte e giorno ma anche la vita reale con la finzione.
Uno dovrà fare i conti col passato, mentre lei dovrà affrontare i demoni per la perdita del marito, un uomo violento morto in mare.
A condurre la cerimonia di chiusura, che ha avuto inizio alle 19, la bravissima e bellissima madrina Rocio Munoz Morales.
Il Leone d’oro va a “All The Beauty And The Bloodshed” di Laura Poitras, unico documentario su 23 titoli in gara.
Alla regista senegalese Alice Diop con il lungometraggio “Saint Omer”, che mette in scena la storia vera sul processo a Laurence Coly (la donna accusata di aver ucciso la figlia di 15 mesi, abbandonandola su una spiaggia nel nord della francia all’arrivo dell’alta marea), vengono consegnati due premi: il Leone del Futuro e il Leone d’Argento, Gran Premio della giuria.
Il gravoso, ma al tempo stesso onorevole, compito di chiudere l’edizione è toccato a “The Hanging Sun - Sole di mezzanotte” di Francesco Carrozzini.
Ispirato al romanzo dello scrittore norvegese Jo Nesbø, che si sviluppa tutto intorno ad un conflitto tra padre e figlio. Come interpreti troviamo Alessandro Borghi, Peter Mullan e Jessica Brown Findlay. L’attore italiano è John, figlio di un potente boss dal quale è costretto a scappare dopo averlo tradito. Si dirige all’estremo nord e trova rifugio nel mezzo di una foresta, vicino ad un paesino isolato, che sembra sospeso nel tempo e dove la religione ha una grande importanza. Le persone sembrano vivere in un'altra epoca dove è sempre giorno: da qui il nome del film, perché il sole non tramonta mai a causa del fenomeno astronomico così chiamato. In tutto questo, John incontrerà Lea, una donna forte nonostante i suoi problemi della vita, e suo figlio Caleb. Con tutta la giornata illuminata sia John che Lea inizieranno a confondere non solo notte e giorno ma anche la vita reale con la finzione.
Uno dovrà fare i conti col passato, mentre lei dovrà affrontare i demoni per la perdita del marito, un uomo violento morto in mare.
A condurre la cerimonia di chiusura, che ha avuto inizio alle 19, la bravissima e bellissima madrina Rocio Munoz Morales.
Il Leone d’oro va a “All The Beauty And The Bloodshed” di Laura Poitras, unico documentario su 23 titoli in gara.
Alla regista senegalese Alice Diop con il lungometraggio “Saint Omer”, che mette in scena la storia vera sul processo a Laurence Coly (la donna accusata di aver ucciso la figlia di 15 mesi, abbandonandola su una spiaggia nel nord della francia all’arrivo dell’alta marea), vengono consegnati due premi: il Leone del Futuro e il Leone d’Argento, Gran Premio della giuria.
Luca Guadagnino invece con il suo “Bones & All” si aggiudica il Leone d’Argento per la migliore regia.
I due premi più attesi sono invece quello per la miglior attrice e miglior attore, che vanno rispettivamente alla bravissima ed incantevole Cate Blanchett ,che ringrazia tutta la sua squadra per il lavoro svolto ma soprattutto la sua famiglia che con pazienza ha sopportato la sua assenza; l’altro a Colin Farrell. collegato da remoto perchè impegnato nelle riprese di un altro film. L'attore afferma di essere dispiaciuto di non poter essere presente ma comunque non si lamenta perchè "fortunatamente lavora". A ritirare il suo premio il regista Martin McDonagh, anche lui vincitore per la miglior sceneggiatura.
Per quest’anno è tutto, alla prossima!
I due premi più attesi sono invece quello per la miglior attrice e miglior attore, che vanno rispettivamente alla bravissima ed incantevole Cate Blanchett ,che ringrazia tutta la sua squadra per il lavoro svolto ma soprattutto la sua famiglia che con pazienza ha sopportato la sua assenza; l’altro a Colin Farrell. collegato da remoto perchè impegnato nelle riprese di un altro film. L'attore afferma di essere dispiaciuto di non poter essere presente ma comunque non si lamenta perchè "fortunatamente lavora". A ritirare il suo premio il regista Martin McDonagh, anche lui vincitore per la miglior sceneggiatura.
Per quest’anno è tutto, alla prossima!
(dal nostro inviato Devis Botta)
Tags
Venezia 79: aspettando il gran finale

79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 9 settembre
Ultimo giornata prima del gran finale, molto tranquilla rispetto a quelle precedenti. Nel primo pomeriggio alle 14.30 Oliver Stone ha presentato il suo film "Nuclear", risultato di molte ricerche dove proprio Stone è sceso in campo per parlarci di questo complesso problema. Non c'era momento più indicato per affrontare questo problema in quanto, a causa del taglio delle forniture di gas da parte della Russia, bisognerebbe puntare su un'alternativa. Il regista ripercorre la storia del nucleare, che è sempre stato al centro di polemiche per la paura degli incidenti che possono succedere.
Intorno alle 18.30 dopo la proiezione che iniziava alle 16.45, si è tenuto l'incontro con il regista Steve Buscemi e l'attrice Tessa Thompson per il cortometraggio "The Listener". Quest’ultimo parla della storia di Beth, che come volontaria si occupa di rispondere alle chiamate, ogni notte, di quelle persone che si sentono sole e senza speranza. Solo alla fine si scoprirà il perché di questa scelta di mettersi al servizio degli altri.
Nella serata, alle 19, è stata la volta della regista italiana Susanna Nicchiarelli con "Chiara", film italiano in concorso a Venezia 79. Dedicato ad un personaggio dalla forte spiritualità, una Santa Chiara d'Assisi interpretata da Margherita Mazzucco (conosciuta per la serie televisiva "L'amica geniale"), è ambientato nel 1211, quando la giovane a soli 18 anni scappa una notte da casa per raggiungere Francesco (Andrea Carpenzano), un suo caro amico. Quella fuga sarà solo l’inizio di un grande cambiamento che interesserà tutta la sua vita. La storia di una santa, di una ragazza e del suo sogno di libertà.
Sul Red carpet oggi è stato il turno di Gianmarco Tamberi con Chiara Bontempi, Matilde Brandi, Nilufar Addati, il cantante Riki e la bellissima madrina Rocio Munoz Morales, che a differenza delle altre sere ha percorso il viale prima di salire a piedi e non in macchina.
Intorno alle 18.30 dopo la proiezione che iniziava alle 16.45, si è tenuto l'incontro con il regista Steve Buscemi e l'attrice Tessa Thompson per il cortometraggio "The Listener". Quest’ultimo parla della storia di Beth, che come volontaria si occupa di rispondere alle chiamate, ogni notte, di quelle persone che si sentono sole e senza speranza. Solo alla fine si scoprirà il perché di questa scelta di mettersi al servizio degli altri.
Nella serata, alle 19, è stata la volta della regista italiana Susanna Nicchiarelli con "Chiara", film italiano in concorso a Venezia 79. Dedicato ad un personaggio dalla forte spiritualità, una Santa Chiara d'Assisi interpretata da Margherita Mazzucco (conosciuta per la serie televisiva "L'amica geniale"), è ambientato nel 1211, quando la giovane a soli 18 anni scappa una notte da casa per raggiungere Francesco (Andrea Carpenzano), un suo caro amico. Quella fuga sarà solo l’inizio di un grande cambiamento che interesserà tutta la sua vita. La storia di una santa, di una ragazza e del suo sogno di libertà.
Sul Red carpet oggi è stato il turno di Gianmarco Tamberi con Chiara Bontempi, Matilde Brandi, Nilufar Addati, il cantante Riki e la bellissima madrina Rocio Munoz Morales, che a differenza delle altre sere ha percorso il viale prima di salire a piedi e non in macchina.
(dal nostro inviato Devis Botta)
Tags
Venezia 79: l'omaggio a Marilyn Monroe

79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 8 settembre
Questa spettacolare Mostra del Cinema verrà ricordata anche per un film in concorso targato Netflix sul ricordo di Marilyn Monroe, “ Blonde”, del regista Andrew Dominik. Ad interpretare l'icona bionda la bellissima e bravissima Ana De Armas, che ci fa rivivere la tensione tra la vita pubblica e privata vissuta dalla diva, in un equilibrio a volte precario. Dopo una difficile infanzia, Norma Jeane Mortenson Baker (questo il vero nome dell’attrice hollywoodiana) sfonda tra gli anni 50 e 60, diventando famosa con lo pseudonimo di Marilyn Monroe.
Le sue brillanti apparizioni sullo schermo, in cui appare sempre luminosa e sorridente, sono in contrasto con la sua vita lontano dai riflettori, fatta di problemi di cuore, abuso di psicofarmaci e anche tossicodipendenza, un insieme che non farà altro che devastarla. Nel cast presenti anche Julianne Nicholson e Adrien Brody. Sempre questo film ha creato una scossa al Lido perché a sorpresa, senza essere annunciato, si è presentato Brad Pitt, in quanto ne è il produttore.
Alle 22.15 fuori concorso, con un argomento molto attuale, troviamo il film "Siccità" di Paolo Virzì. Ambientato in una Roma dove non piove da circa tre anni, con conseguente grave mancanza d'acqua, e dove la popolazione si trova in uno stato di alterazione causato dalla sete. I personaggi si troveranno in bilico tra paura e follia e tutti legati da un destino beffardo e tragico.
Un cast molto ricco dove troviamo: l'incantevole Monica Bellucci, Sara Serraiocco, Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Claudia Pandolfi, Tommaso Ragno, Vinicio Marchioni, Diego Ribon, Max Tortora ed Emanuela Fanelli. Sul Red Carpet di questi film hanno sfilato invece altri personaggi come Claudia Galanti, Valeria Marini, Miriana Trevisan.
Le sue brillanti apparizioni sullo schermo, in cui appare sempre luminosa e sorridente, sono in contrasto con la sua vita lontano dai riflettori, fatta di problemi di cuore, abuso di psicofarmaci e anche tossicodipendenza, un insieme che non farà altro che devastarla. Nel cast presenti anche Julianne Nicholson e Adrien Brody. Sempre questo film ha creato una scossa al Lido perché a sorpresa, senza essere annunciato, si è presentato Brad Pitt, in quanto ne è il produttore.
Alle 22.15 fuori concorso, con un argomento molto attuale, troviamo il film "Siccità" di Paolo Virzì. Ambientato in una Roma dove non piove da circa tre anni, con conseguente grave mancanza d'acqua, e dove la popolazione si trova in uno stato di alterazione causato dalla sete. I personaggi si troveranno in bilico tra paura e follia e tutti legati da un destino beffardo e tragico.
Un cast molto ricco dove troviamo: l'incantevole Monica Bellucci, Sara Serraiocco, Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Claudia Pandolfi, Tommaso Ragno, Vinicio Marchioni, Diego Ribon, Max Tortora ed Emanuela Fanelli. Sul Red Carpet di questi film hanno sfilato invece altri personaggi come Claudia Galanti, Valeria Marini, Miriana Trevisan.
(dalla nostra inviata Loredana Negro)
Tags
Venezia 79: Hollywood sbarca al Lido

79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 7 settembre
Le giornate al Lido scorrono veloci e in modo frenetico. Il personaggio che è sbarcato oggi al Lido, ma già fotografato a Venezia in precedenza insieme alla moglie, è Hugh Jackman, nel cast di "The Son" di Florian Zeller. Oltre a lui troviamo anche Vanessa Kirby e Laura Dern. Un film drammatico che racconta la storia di Nicholas che, dopo il divorzio dei genitori, ancora diciassettenne decide che non può più vivere con sua madre. Il ragazzo è affetto da un costante male di vivere che riesce solo a placare rifugiandosi nei ricordi d’infanzia, periodo più felice della sua esistenza. E’ così che sua madre Kate (Laura Dern) decide di lasciarlo al padre Peter (Hugh Jackman), che intanto si è rifatto una famiglia. Lui cercherà di essere molto presente e comportarsi come avrebbe voluto che suo padre si comportasse con lui; dovrà gestire la sua vita frenetica, che comprende oltre la famiglia anche la possibilità di una brillante carriera politica a Washington. Purtroppo, mentre cerca di porre rimedio agli errori del passato, l’uomo perde di vista quello che è il presente di suo figlio.
Nella categoria fuori concorso alle 14.15 in Sala Grande, la proiezione più toccante è "Freedom On Fire: Ukraine's Fight For Freedom" di Evgeny Afineevsky. Un documentario molto struggente sulla guerra in corso in Ucraina, girato subito dopo l'avvio dell'"operazione militare speciale", come chiamata dalle autorità russe. Sempre fuori concorso alle 22.00 invece "Dreamin' Wild" il film di Bill Pohlad con Casey Affleck che interpreta Donnie e Walton Goggins suo fratello Joe. La trama segue un duo musicale che spende tutti i risparmi per produrre nel 1979 un disco. L’album, autoregistrato, chiaramente si chiamerà Dreamin' Wild, ma solo dopo molti anni di oblio sarà riscoperto e incontrerà il plauso della critica. Donnie, ora adulto, è costretto a confrontarsi con i fantasmi del passato e ad affrontare il bilancio della sua vita.
Sarah Ferguson, Matteo Salvini Con Francesca Verdini, Malika Ayane e Stefania Sandrelli sono i personaggi che hanno sfilato prima di queste proiezioni.
Nella categoria fuori concorso alle 14.15 in Sala Grande, la proiezione più toccante è "Freedom On Fire: Ukraine's Fight For Freedom" di Evgeny Afineevsky. Un documentario molto struggente sulla guerra in corso in Ucraina, girato subito dopo l'avvio dell'"operazione militare speciale", come chiamata dalle autorità russe. Sempre fuori concorso alle 22.00 invece "Dreamin' Wild" il film di Bill Pohlad con Casey Affleck che interpreta Donnie e Walton Goggins suo fratello Joe. La trama segue un duo musicale che spende tutti i risparmi per produrre nel 1979 un disco. L’album, autoregistrato, chiaramente si chiamerà Dreamin' Wild, ma solo dopo molti anni di oblio sarà riscoperto e incontrerà il plauso della critica. Donnie, ora adulto, è costretto a confrontarsi con i fantasmi del passato e ad affrontare il bilancio della sua vita.
Sarah Ferguson, Matteo Salvini Con Francesca Verdini, Malika Ayane e Stefania Sandrelli sono i personaggi che hanno sfilato prima di queste proiezioni.
(dalla nostra inviata Loredana Negro)
Tags
File.41 Speciale: un incontro con i Matia Bazar

Abbiamo incontrato la nuova formazione della band guidata da Fabio Perversi e Luna Dragonieri
E' stato un bellissimo incontro, quello che ho avuto poche settimane fa a Portoscuso, paese della costa sud-occidentale della Sardegna dove mi trovavo in vacanza: al termine del concerto programmato nel contesto della Fiera del Sud-Ovest, appuntamento ormai tradizionale del comune del Sulcis, ho incontrato i Matia Bazar, nella nuovissima formazione composta dal veterano Fabio Perversi, dalla straordinaria Luna Dragonieri e dai tre nuovi arrivi, Piercarlo "Lallo" Tanzi, Gino Zandonà e Silvio Melloni.
I Matia Bazar, grazie alla tenacia del nuovo leader Fabio, erede del marchio, hanno gestito l'ennesimo cambio di formazione e di voce femminile in maniera egregia, riuscendo a mettere in piedi una band capace di essere ancora grande e degna della grande tradizione espressa in tutti questi anni.
Una bella serata di musica, dove abbiamo ascoltato tutti i più grandi successi della band che dal 1975 ha percorso una straordinaria carriera: dalla partenza con "Fantasia" a "Vacanze romane", "C'è tutto un mondo intorno", "Solo tu", "Stasera che sera", "Mister Mandarino", "La prima stella della sera", la sublime "Cavallo bianco" e poi "Messaggio d'amore" (brano vincitore di Sanremo 2002, con la voce di Silvia Mezzanotte), "Dedicato a te" (unico pezzo dell'era Laura Valente) e molti altri successi, tra i quali l'ultimo pezzo prodotto, la suggestiva "Non finisce così".
I Matia Bazar, grazie alla tenacia del nuovo leader Fabio, erede del marchio, hanno gestito l'ennesimo cambio di formazione e di voce femminile in maniera egregia, riuscendo a mettere in piedi una band capace di essere ancora grande e degna della grande tradizione espressa in tutti questi anni.
Una bella serata di musica, dove abbiamo ascoltato tutti i più grandi successi della band che dal 1975 ha percorso una straordinaria carriera: dalla partenza con "Fantasia" a "Vacanze romane", "C'è tutto un mondo intorno", "Solo tu", "Stasera che sera", "Mister Mandarino", "La prima stella della sera", la sublime "Cavallo bianco" e poi "Messaggio d'amore" (brano vincitore di Sanremo 2002, con la voce di Silvia Mezzanotte), "Dedicato a te" (unico pezzo dell'era Laura Valente) e molti altri successi, tra i quali l'ultimo pezzo prodotto, la suggestiva "Non finisce così".
Al termine dello spettacolo, ho realizzato un'intervista estemporanea con tutti i componenti dei Matia Bazar.
(gm)
Venezia 79: il ritorno di Tilda Swinton

79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 6 settembre
La bravissima Tilda Swinton ritorna al Lido, dove è ormai di casa: la si incontra infatti a passeggio per le vie, gentilissima come sempre. Si ferma con chiunque per fare un autografo o una foto. La Swinton veste i panni della protagonista di “The Eternal Daughter”, film in concorso della regista Joanna Hogg (che scrive una sceneggiatura quasi autobiografica, dove cerca di cogliere il legame che ha con sua madre). Infatti scrive la storia di una figlia di mezza età e di una madre anziana, che tornano nella loro vecchia casa di famiglia, un'antica tenuta divenuta un hotel ormai quasi del tutto vuoto ma ricco di misteri. Qui le due si trovano a dover affrontare alcuni segreti, rimasti finora sepolti nel tempo.
Secondo film per Penelope Cruz nella Categoria Orizzonti, diretta da Juan Diego Botto in “En Los Margenes”. Tutto si svolge durante un solo giorno, seguendo una serie di storie che si intrecciano, inclusa quella di una donna che ha solo 24 ore per evitare che lei e la sua famiglia vengano sfrattati da una banca che vuole riprendere possesso della loro casa; ad impersonare un appassionato avvocato attivista che cercherà di difenderli troviamo Luis Tosar (vincitore di tre premi Goya). Alle 19.00 è il turno di un regista italiano Gianni Amelio con “Il Signore delle formiche”, che vede come attori Elio Germano, Luigi Lo Cascio e Sara Serraiocco . Il film si ispira alla storia di Aldo Braibanti (Luigi Lo Cascio) il poeta e drammaturgo condannato alla fine degli anni 60 a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio in senso fisico e psicologico di un suo studente e amico da poco maggiorenne (Leonardo Maltese), durante il quale il ragazzo viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto ad una serie di devastanti elettroshock.
Ad accompagnare la bellissima Tilda sul Red Carpet sono saliti: La Rappresentante Di Lista, Stefania Sandrelli, Claudia Gerini e Amanda Lear.
Secondo film per Penelope Cruz nella Categoria Orizzonti, diretta da Juan Diego Botto in “En Los Margenes”. Tutto si svolge durante un solo giorno, seguendo una serie di storie che si intrecciano, inclusa quella di una donna che ha solo 24 ore per evitare che lei e la sua famiglia vengano sfrattati da una banca che vuole riprendere possesso della loro casa; ad impersonare un appassionato avvocato attivista che cercherà di difenderli troviamo Luis Tosar (vincitore di tre premi Goya). Alle 19.00 è il turno di un regista italiano Gianni Amelio con “Il Signore delle formiche”, che vede come attori Elio Germano, Luigi Lo Cascio e Sara Serraiocco . Il film si ispira alla storia di Aldo Braibanti (Luigi Lo Cascio) il poeta e drammaturgo condannato alla fine degli anni 60 a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio in senso fisico e psicologico di un suo studente e amico da poco maggiorenne (Leonardo Maltese), durante il quale il ragazzo viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto ad una serie di devastanti elettroshock.
Ad accompagnare la bellissima Tilda sul Red Carpet sono saliti: La Rappresentante Di Lista, Stefania Sandrelli, Claudia Gerini e Amanda Lear.
(dal nostro inviato Devis Botta)
Tags
Venezia 79: il ciclone Harry Styles

79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Diario da Venezia - 5 settembre
Oggi il Lido viene nuovamente scosso dall’arrivo dell'attesissimo Harry Styles (ex componente degli One Direction) per il film presentato fuori concorso di “Don't Worry Darling” che vede come autrice e regista la conosciutissima attrice Olivia Wilde.
Film ambientato negli anni 50 dove racconta la storia di Alice, interpretata da Florence Pugh, che insieme al marito Jack (Harry Styles), vive in una comunità sperimentale, isolata e utopica, conducendo un’esistenza idilliaca. In questa comunità che accoglie famiglie felici, vige il concetto di ottimismo sociale, tipico di quegli anni, portato avanti dallo stesso amministratore delegato Frank, interpretato da Chris Pine. Gli uomini passano le giornate nel quartier generale del progetto top secret Victory, dedicato allo sviluppo di materiali innovativi.
Apparentemente sembra una vita perfetta, dove l’azienda si opera a soddisfare tutti i bisogni in cambio di un serio impegno lavorativo e la discrezione sul progetto. Il problema sorge quando Alice inizia a chiedersi quale sia il lavoro di suo marito Jack: ben presto la donna si renderà conto che sotto il velo perfetto si nascondono cose terribili, che porteranno la sua vita a disfarsi pezzo per pezzo. Un'altra componente di questo cast è Gemma Chan che interpreta la moglie di Frank.
Prima di questo film, alle 16.45, è stata la volta di Colin Farrell, atteso da un pubblico più adulto per il film "The Banshees Of Inisherin" di Martin McDonagh. Di nuovo insieme a Brendan Gleeson nei panni di due amici Padraic e Colm che vivono su un'isola della costa occidentale dell'Irlanda.
Tutto prosegue con normalità fino a quando Colm (Gleeson) decide di porre fine alla loro amicizia, e questo devasta Padraic (Farrell).
A fare da contorno a questi ricco cast, sul Red Carpet troviamo Marisa Tomei, Benedetta Porcaroli, Victoria Silvstedt e Giulia Salemi.
Film ambientato negli anni 50 dove racconta la storia di Alice, interpretata da Florence Pugh, che insieme al marito Jack (Harry Styles), vive in una comunità sperimentale, isolata e utopica, conducendo un’esistenza idilliaca. In questa comunità che accoglie famiglie felici, vige il concetto di ottimismo sociale, tipico di quegli anni, portato avanti dallo stesso amministratore delegato Frank, interpretato da Chris Pine. Gli uomini passano le giornate nel quartier generale del progetto top secret Victory, dedicato allo sviluppo di materiali innovativi.
Apparentemente sembra una vita perfetta, dove l’azienda si opera a soddisfare tutti i bisogni in cambio di un serio impegno lavorativo e la discrezione sul progetto. Il problema sorge quando Alice inizia a chiedersi quale sia il lavoro di suo marito Jack: ben presto la donna si renderà conto che sotto il velo perfetto si nascondono cose terribili, che porteranno la sua vita a disfarsi pezzo per pezzo. Un'altra componente di questo cast è Gemma Chan che interpreta la moglie di Frank.
Prima di questo film, alle 16.45, è stata la volta di Colin Farrell, atteso da un pubblico più adulto per il film "The Banshees Of Inisherin" di Martin McDonagh. Di nuovo insieme a Brendan Gleeson nei panni di due amici Padraic e Colm che vivono su un'isola della costa occidentale dell'Irlanda.
Tutto prosegue con normalità fino a quando Colm (Gleeson) decide di porre fine alla loro amicizia, e questo devasta Padraic (Farrell).
A fare da contorno a questi ricco cast, sul Red Carpet troviamo Marisa Tomei, Benedetta Porcaroli, Victoria Silvstedt e Giulia Salemi.
(dal nostro inviato Devis Botta)