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Aprile 2025

File.41: Fondamenta Nuove - intervista

Fondamenta Nuove

La band ci presenta "Time After Time", il nuovo singolo

La notte e la città fanno da protagonisti in "Time After Time", il nuovo singolo della rock band Fondamenta Nuove.
Un susseguirsi di immagini e sensazioni, senza un fine specifico, se non quello di suscitare emozioni. Il testo va letto e interpretato: ognuno secondo il suo presente potrà trarne le conclusioni che preferisce. Il significato potrà essere assente, ma pieno. Parla del tutto e del niente.
La statua della copertina rappresenta l’immortalità. L’arte più pura non si racchiude perfettamente in un periodo storico ma resta sospesa, questo è lo scopo del brano. La scelta di un lessico generico e aperto lascia spazio a questa sospensione e ad un’interpretazione personale e introspettiva più che a un’interpretazione guidata dall’autore.
BIO Fondamenta Nuove
Nati fuori Milano nel 2019, i Fondamenta Nuove entrano nella scena musicale a fine 2022 con i primi live nei vari club della città.
Fortemente influenzati dai suoni britannici e specie dalla nuova scena Post-punk, nella loro musica mescolano suoni puliti e brillanti con forti distorsioni e dissonanze. Nel 2024 escono con il loro primo singolo "Late Night", una canzone ruvida e d'impatto, che introduce il gruppo nella scena musicale, seguito da "Never Forget" in cui mischiano liriche pungenti ad un sound sognante. Il terzo brano, “Time After Time”, lascia invece spazio ad un’atmosfera onirica e contemplativa, esplorando un nuovo territorio musicale inedito fino ad ora per la band.
La nostra intervista con i tre componenti delle Fondamenta Nuove (Matteo, Alberto e Gabriele) andrà in onda:
Lunedì 14 aprile alle 16:35 e giovedì 17 aprile alle 10:10.

“The Handmaid’s Tale”: al via l’ultima stagione di un cult distopico

The Handmaid’s Tale 6

Dopo sei stagioni di resistenza, dolore e speranza, la serie cult di Hulu saluta il pubblico con un finale attesissimo che promette di lasciare il segno

È ufficialmente iniziata l’ultima stagione di The Handmaid’s Tale, la serie distopica che ha segnato un’epoca, sia sul piano televisivo che culturale. Tratta dal romanzo di Margaret Atwood, la serie ha portato sullo schermo un mondo inquietante e crudele, ma incredibilmente vicino a certe derive della realtà. E ora, dopo sei stagioni intense, è giunto il momento del capitolo finale.
Un addio annunciato
Hulu ha confermato già dallo scorso anno che la sesta stagione sarebbe stata l’ultima. Bruce Miller, creatore della serie, ha spiegato che si è voluto chiudere la storia “nel momento giusto”, con una conclusione coerente, rispettosa della narrazione e dei personaggi.
La stagione si apre con June (Elisabeth Moss) in un momento di fragilità e determinazione, alle prese con le conseguenze delle sue scelte e con un futuro che sembra ancora in bilico. Dopo aver abbandonato Gilead, ma non del tutto i suoi fantasmi, il suo sguardo è rivolto alla giustizia – e forse alla vendetta.
Un’eredità pesante
Dalla sua prima stagione nel 2017, The Handmaid’s Tale ha conquistato pubblico e critica. Ha vinto 15 Emmy Awards, incluso Miglior Serie Drammatica, ed è diventata un simbolo femminista, un manifesto visivo contro l’oppressione e il patriarcato.
L’iconica uniforme rossa delle ancelle è stata indossata nelle proteste reali, dagli USA all’Europa, come segno di denuncia contro le minacce ai diritti delle donne. La forza visiva della serie è andata ben oltre il piccolo schermo.
Cosa aspettarsi dalla stagione finale
Gli episodi finali promettono un mix esplosivo di tensione, emozione e resa dei conti. I fan aspettano con ansia di scoprire il destino di Serena Joy (Yvonne Strahovski), il ruolo della piccola Nichole, e se Gilead cadrà definitivamente o se continuerà a rappresentare una minaccia.
Nel frattempo, si moltiplicano le teorie online: alcuni ipotizzano un epilogo in stile “Testaments” – il seguito letterario scritto da Atwood – mentre altri sperano in un colpo di scena che ridia speranza a un mondo segnato dalla paura.
Un addio che lascia il segno
L’ultima stagione di The Handmaid’s Tale non è solo la fine di una serie, ma la chiusura di un’esperienza collettiva che ha coinvolto milioni di spettatori. Il viaggio di June Osborne è stato quello di molte donne (e non solo), e la sua voce – anche nei silenzi – continuerà a risuonare.

Che fine hanno fatto i CD? Lenta scomparsa di un formato ancora giovane

scomparsa cd
Dallo scaffale alla scomparsa: il mistero dei CD musicali recenti, ormai introvabili nei negozi e diventati oggetti da caccia per appassionati e collezionisti

Negli scaffali dei negozi, accanto a pile ordinate di vinili colorati e gadget retrò, un oggetto un tempo onnipresente sembra essere sparito quasi del tutto: il compact disc. Il CD, re incontrastato della musica tra gli anni ’90 e i primi 2000, sta vivendo un’uscita di scena silenziosa, se non addirittura prematura. Ma come mai oggi è così difficile trovare CD di album pubblicati appena qualche anno fa?
Il digitale ha cambiato tutto
Il primo e più ovvio motivo è il passaggio quasi totale alla musica in streaming. Con l’avvento di Spotify, Apple Music e simili, ascoltare musica è diventato immediato, gratuito (o quasi) e senza ingombri fisici. In un’epoca dominata dalla velocità e dall’accessibilità, il CD — che richiede un lettore, spazio e una certa cura — è diventato un oggetto fuori tempo.
Le case discografiche, di fronte a questa rivoluzione, hanno ridotto drasticamente la produzione di CD. Molti album recenti vengono pubblicati solo in formato digitale, o in tirature fisiche minime, quasi “di cortesia” per i fan più affezionati. Spesso queste edizioni sono distribuite solo nei primi mesi dal lancio, per poi scomparire del tutto dal circuito commerciale.
Vinile batte CD (e non è una battuta)
Curiosamente, mentre il CD viene accantonato, il vinile sta vivendo una seconda giovinezza. Considerato più "romantico", più “autentico” o semplicemente più bello da esporre, il vinile è tornato alla ribalta come oggetto da collezione. La narrazione nostalgica che lo circonda — legata al suono analogico e alla ritualità dell’ascolto — ha avuto la meglio sull’immagine fredda e “da anni ’90” del CD.
Oggi molti artisti scelgono di stampare solo in vinile, saltando del tutto il CD. È una questione di immagine, ma anche di numeri: il vinile si vende, il CD molto meno.
Un mercato che cambia pelle
Per chi vuole ancora ascoltare un CD fisico, la caccia si è fatta complicata. Le copie rimaste sul mercato sono spesso in mani di privati, rivenditori indipendenti o collezionisti. Portali come Discogs, eBay, Subito o persino i mercatini dell’usato diventano allora miniere d’oro per gli appassionati.
Paradossalmente, alcuni CD recenti — magari di artisti indipendenti o album usciti solo in edizione limitata — possono diventare vere e proprie rarità, con prezzi che superano di gran lunga il valore originario.
Il CD: troppo vecchio per i giovani, troppo giovane per i nostalgici
Il destino del CD è curioso: troppo recente per suscitare la nostalgia del vinile, troppo obsoleto per competere con la praticità del digitale. Rimane in una terra di mezzo dove rischia di essere dimenticato. Eppure, nonostante tutto, conserva un suo fascino: è l’ultimo supporto fisico che ha unito qualità audio, praticità e accessibilità su larga scala.
Chissà che in futuro non assista anche lui a una riscoperta. Intanto, se hai un album del cuore che non trovi più, forse è il momento di cercarlo prima che diventi introvabile. O prima che tu debba pagarlo quanto una rarità da museo.

File.41: Raia - intervista

Raia - Oceani di parole

Il nuovo singolo del nostro ospite è "Oceani di parole"

Oceani di Parole” è il nuovo singolo di Raia su etichetta Ourtime. Scritto dallo stesso Raia con Febo e Marco Guazzone, racconta un amore perduto ma ancora vivo nei ricordi e lo fa attraverso un mood leggero dalle sonorità pop.
Un testo immediato che colpisce dritto al cuore; Raia dipinge immagini, vivide di un sentimento che, pur cambiando forma, non si spegne mai del tutto. “Oceani di parole” è una canzone per chi ha amato, per chi ha perso, ma soprattutto per chi sa che certi legami restano per sempre.
Un amore che si perde, ma non scompare mai davvero. In questo brano Raia mette la parola “fine” in musica, raccontando quel legame che, pur spezzandosi, continua a esistere nei ricordi. L’artista, senza filtri, si mostra con sincerità e senza timore scoprendo così le proprie fragilità.
“Oceani di parole” mescola malinconia e dolcezza, lasciando spazio a quella sensazione sospesa tra passato e presente.
Vorrei trasmettere, nel viaggio di chi ascolta, la malinconia che si crea quando si perde la persona amata - racconta Raia. Rimangono le immagini positive, delle istantanee dolcissime di un passato senza soffermarsi su tutti quegli aspetti tristi che il distacco porta con sé. Il tema centrale è l’eternità dell’amore nei ricordi, potranno sbiadire ma resteranno sempre lì, anche quando la realtà prende strade diverse”.
Biografia
Pasquale Raia, classe ‘96 nasce a Scafati in provincia di Salerno. Inizia a studiare pianoforte e canto all’età di 12 anni, seguendo le orme della madre. Nel 2017 fonda, insieme ai suoi amici, la band tributo ai Coldplay denominata “Colorplay” e si esibisce negli anni in tutto il Centro e Sud Italia. Contemporaneamente si iscrive al conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno dove consegue la laurea magistrale in canto pop (nel 2021) e incomincia a farsi spazio nel panorama musicale Campano ed Italiano partecipando alla trasmissione su Rai1 “Mezzogiorno in famiglia” e recitando una scena nella fiction “E’ arrivata la felicità” in onda su Rai2. Dal 2019 si dedica completamente alla musica live, alla scrittura dei suoi brani per inseguire così il suo più grande sogno: firmare il primo contratto discografico. Nel 2022 Raia è stato l’opening-act dei due importanti appuntamenti conclusivi de “La mia voce tour 2022” di Fabrizio Moro: il 18 dicembre al Mediolanum Forum di Assago (Milano) e il 21 dicembre al Palazzo dello Sport di Roma. Nello stesso anno Raia pubblica, con l’etichetta Mind the Gap, i singoli: “Cerchio perfetto”,“Cosa siamo per davvero”. Nel 2023, per la stessa label, escono i brani “Pezzo poetico” e “Ora”. Raia ha partecipato al cortometraggio, uscito a maggio 2024, che la band dei Coldplay ha voluto realizzare dal titolo “Tutto passa - A tribute to Napoli by Coldplay”, diretto da Stillz, regista e fotografo di origini colombiane già al fianco di Bad Bunny e Rosalía. Il corto contiene alcuni spezzoni dei due concerti della band al Maradona di Napoli e immagini della città. Nel corto, Raia canta in Piazza del Plebiscito, il brano “The scientist”.
La nostra intervista con Raia andrà in onda:
Venerdì 11 aprile alle 16:35 e martedì 15 aprile alle 10:10.

Sangiovanni torna con un "Luci allo xeno"

Sangiovanni

Esce il singolo che vede il ritorno del cantautore veneto

Sangiovanni annuncia oggi l’uscita del nuovo singolo "Luci allo xeno", disponibile dal 9 aprile in digitale e dall’11 aprile in radio, per Sugar Music
"Luci allo xeno", che Sangiovanni ha presentato in anteprima ai fan durante una live session a Roma, segna l’atteso ritorno del cantante con un brano dalle sonorità elettro-pop e dance, accompagnato da un testo profondo in cui il cantante racchiude le sue riflessioni sulla strada percorsa e quella che, invece, ha davanti a sé.
La canzone, scritta dallo stesso Sangiovanni insieme ad Alessandro La Cava,  racconta del conflitto interiore di chi si muove tra smarrimento e ricerca di una guida. Le luci allo xeno simboleggiano quella fonte luminosa che adatta la sua intensità alle condizioni della strada. Senza questa luce, il confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato diventa incerto, e gli ostacoli insormontabili. La paranoia e l’inquietudine sono protagoniste del ritornello, ma sono contrastate dalle immagini dell’alba e della luce dello xeno che illuminano il percorso e permettono di affrontare la notte. L’uscire per strada diventa un simbolo di cambiamento, un tentativo di vedere con più chiarezza e comprendere sé stessi.
Il racconto introspettivo di Sangiovanni in "Luci allo xeno" assume il ritmo veloce e coinvolgente  della produzione di zef e zazu, accompagnato dalla melodia composta da Stefano Tognini e Davide Grigolo. La voce del cantante si apre nelle strofe culminando in un ritornello dance in cui la sonorità di sintetizzatori e percussioni elettroniche prende il sopravvento facendo del brano una canzone dal sound moderno e trascinante.
Sangiovanni ha annunciato il ritorno sui social attraverso un video che è stato accolto con grande entusiasmo dai suoi fan. Questo segna l’inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera, con nuova musica in arrivo e la volontà di rafforzare ancora di più il legame con chi lo segue.
Cantautore veneto, Sangiovanni fonde il pop contemporaneo con influenze urban e melodie leggere, trasformando la sua scrittura diretta in un racconto autentico delle emozioni. Con uno stile immediato e riconoscibile, riesce a unire freschezza e profondità, dando voce a una generazione in bilico tra sogni e fragilità.
(comunicato WordsForYou a cura di C. Borello)

File.41: The Sun - intervista

The Sun

Incontro con Francesco Lorenzi, voce della band, per parlare di "Coraggio"

Coraggio” è il nuovo e atteso singolo dei The Sun, rock band italiana dalla storia straordinaria, iniziata alla fine degli anni novanta.
Il brano anticipa l’uscita dell’album di inediti, su etichetta La Gloria, in uscita a fine anno.
Radice del brano è una frase de Le Confessioni di Sant’Agostino: "Non c'è nulla dipiù potente della verità che abita in noi". La storia personale di ogni componente della band percorre passi simili a quelli raccontati nella celebre opera.
“Coraggio” è una confessione. Un folgorante istante di sacra consapevolezza che riaccende il cuore dopo un lungo cammino attraverso prove e deserti.
Quando rinunci definitivamente a finzioni e maschere, ti permetti di rileggere la tua storia da una prospettiva svincolata da formalismi e ingessature auto inflitte. Un nuovo respiro a pieni polmoni di pura e piena libertà ritrovata.
Può sorprendere parlare di Verità e di scoperta di sé, tirando in ballo pure Dio, quando sul tavolo c’è una canzone che pare scritta da una rock band mentre si trovava a un festival di musica elettronica in Olanda, ma questo è.
"Io e Damiano Ferrari – che ha curato la produzione artistica dell’album dopo aver collaborato agli ultimi dischi di Cesare Cremonini e Nek - ci siamo resi conto che Coraggio è effettivamente un brano unico nel suo genere. Spicca il contrasto tra il carattere delle strofe, dove l’intimità della personale “confessione” è sostenuta da un arpeggio folk, e l’universalità del ritornello, un vero inno che esplode in un beat e melodia travolgenti, producendo una miscela inusuale radicalmente rock ed EDM, ma con un’attitudine punk. Come se si passasse dalla propria camera al palco di un festival.
L’energia della creazione è pregna di forza, così anche la musica deve avere energia, perfino quella che ha un forte richiamo spirituale, come la nostra. Questo approccio abbraccia integralmente il nuovo album, di cui Coraggio è solo un primo estratto" - racconta Francesco Lorenzi, musicista, scrittore, produttore, membro e fondatore dei The Sun.
In un tempo di grandi sconvolgimenti e smarrimento collettivo, il messaggio di “Coraggio” è uno sprazzo di luce controcorrente.
La musica, se ben indirizzata, può aiutare a rialzare lo sguardo e accendere una nuova speranza, sia individuale che comunitaria. In questo momento, ce n’è particolarmente bisogno, soprattutto tra i giovani.
Si può e si deve proporre una prospettiva diversa, che canti il coraggio e la bellezza di vivere fino in fondo. Questa è la missione dei The Sun.
In attesa del release party (prodotto da Barley Arts) per la presentazione del nuovo album che si terrà all’Alcatraz di Milano il 29 novembre 2025, i The Sun dalla primavera saranno live in tutta la penisola e terranno un concerto speciale in Spagna sul Cammino di Santiago. Sono stati invitati inoltre ad esibirsi ai tre eventi giubilari principali e al Meeting di Rimini per la prima volta nella loro carriera.
La nostra intervista con Francesco Lorenzi dei The Sun andrà in onda:
Lunedì 7 aprile alle 16:35 e giovedì 10 aprile alle 10:10. Stay tuned... con i The Sun!

L'intelligenza artificiale nel 2025: tra rivoluzione quotidiana e responsabilità etica

Intelligenza Artificiale

Nel 2025 l’intelligenza artificiale non è più fantascienza: guida scelte, crea arte e solleva dilemmi etici. Un viaggio tra potenzialità e responsabilità

Nel giro di pochi anni, l’intelligenza artificiale (IA) è passata dall’essere una promessa avveniristica a un attore silenzioso ma onnipresente della nostra quotidianità. Dal suggerire la prossima canzone su una piattaforma musicale al supportare diagnosi mediche complesse, l’IA ha conquistato uno spazio sempre più centrale nelle nostre vite. Ma con il progresso arriva anche la necessità di fermarsi a riflettere: dove ci sta portando questa rivoluzione silenziosa?

L’IA è ovunque, ma non sempre si vede

Nel 2025, l’IA è ormai integrata in ogni settore: sanità, istruzione, giustizia, finanza, agricoltura e perfino arte. Chatbot avanzati rispondono a domande legali complesse, algoritmi predittivi suggeriscono terapie personalizzate, e software generativi scrivono poesie e dipingono quadri. Tuttavia, la sua presenza non è sempre visibile. Proprio perché funziona bene, spesso non ce ne accorgiamo: quando un sito ci propone un’offerta perfettamente in linea con i nostri gusti, o quando il nostro smartphone corregge in tempo reale gli errori grammaticali, dietro c’è un’intelligenza artificiale che lavora in silenzio.

Tra automazione e creatività

Una delle svolte più sorprendenti dell’IA è stata la sua incursione nel campo creativo. Con strumenti in grado di comporre musica, generare storie, disegnare loghi e persino girare brevi film, il confine tra umano e artificiale si è fatto sempre più sfumato. Questo ha aperto nuovi orizzonti espressivi ma anche interrogativi profondi: se un algoritmo può scrivere una sinfonia emozionante, cosa significa essere artisti? L’arte ha ancora bisogno dell’esperienza umana o basta l’abilità tecnica?

Etica e trasparenza: le nuove sfide

Con l’espansione dell’IA sono emerse anche nuove responsabilità. Come vengono addestrati gli algoritmi? Su quali dati? E con quali bias? Gli errori commessi da sistemi automatici possono avere conseguenze gravi, soprattutto se utilizzati in ambiti sensibili come la giustizia o il credito. Per questo motivo, nel 2025 si parla sempre più di “IA etica”: modelli trasparenti, spiegabili, inclusivi e supervisionati da esseri umani. Le grandi aziende tech stanno cominciando a pubblicare report di impatto etico, e i governi stanno cercando di colmare il gap normativo con regolamentazioni più chiare.

IA e lavoro: minaccia o opportunità?

Uno dei dibattiti più accesi riguarda l’impatto dell’IA sul mercato del lavoro. Se da un lato molte professioni stanno cambiando (o scomparendo), dall’altro lato ne stanno nascendo di nuove: progettisti di prompt, curatori di dati, specialisti in etica dell’IA, trainer di modelli linguistici. Il segreto, secondo molti analisti, sarà nella formazione: preparare le persone a lavorare con l’IA, non contro.

Conclusione: un patto tra uomo e macchina

L’intelligenza artificiale non è né buona né cattiva: è uno strumento. Come ogni tecnologia, il suo valore dipende da come la usiamo. Nel 2025, la sfida più grande non è tanto costruire IA sempre più intelligenti, quanto costruire una società capace di governarle con saggezza, equilibrio e umanità. Perché in fondo, l’intelligenza più importante resta quella che ci permette di scegliere la direzione giusta.

Radio Date: le novità del 4 aprile 2025

Ed Sheeran - Azizam

Alessandra Amoroso, Elodie, Coez e il ritorno di Ed Sheeran tra le tante uscite

Oggi, venerdì 4 aprile 2025, il panorama musicale italiano si arricchisce di numerose novità discografiche, con l'arrivo in radio di singoli attesi da parte di artisti di spicco e nuove promesse. Ecco una selezione delle principali uscite:​

Alessandra Amoroso – "Cose Stupide"
La cantante salentina torna con un brano che esplora le complessità delle relazioni amorose, mantenendo il suo stile pop melodico che l'ha resa celebre. ​
Elodie – "Mi Ami Mi Odi"
Elodie presenta un nuovo singolo dal ritmo coinvolgente, affrontando le sfumature dell'amore e dell'odio in una relazione. 
Dargen D'Amico feat. Massimo Pericolo e Jake La Furia – "Nullatenente"
Questa collaborazione riunisce tre figure di spicco del rap italiano in un brano che esplora temi sociali e personali con testi incisivi. ​
Coez – "Ti Manca l'Aria"
Il cantautore romano torna con una ballata intensa che parla di assenza e desiderio, mantenendo il suo stile unico che fonde rap e melodia.
Alesso & Becky Hill – "Surrender"
Il DJ e produttore svedese Alesso collabora con la cantante britannica Becky Hill in un brano dance che promette di scalare le classifiche internazionali. ​
Ed Sheeran – "Azizam"
Il cantautore inglese sorprende i fan con un singolo che incorpora influenze musicali mediorientali, ampliando ulteriormente il suo repertorio. ​

Queste nuove uscite arricchiscono il panorama musicale italiano e internazionale, offrendo agli ascoltatori una varietà di generi e tematiche da esplorare.

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Bruce Springsteen: il 27 giugno esce l’imperdibile “Tracks II: The Lost Albums” con 7 album mai pubblicati prima!

Springsteen - Tracks II
COMUNICATO STAMPA

83 brani composti tra il 1983 e il 2018 che abbracciano la carriera del Boss mostrandone lati inediti

Sette album inediti di BRUCE SPRINGSTEEN saranno pubblicati per la prima volta questa estate nel tanto atteso e lungamente vociferato "TRACKS II: THE LOST ALBUMS", in uscita il 27 giugno per Sony Music. Un preziosissimo cofanetto che racchiude 83 brani colmando capitoli significativi nella ricca carriera di Springsteen e offrendo una preziosa panoramica sulla sua vita e sul suo percorso artistico.
 «I “Lost Albums” erano dischi completi, alcuni addirittura già mixati ma mai pubblicati - ha spiegato Springsteen - Ho suonato questa musica per me stesso e per alcuni amici intimi per anni. Sono felice che ora possiate finalmente ascoltarla. Spero che vi piaccia».
Il Boss racconta “The Lost Albums” qui.
Dalla cruda esplorazione sonora di "LA Garage Sessions ’83" — che funge da anello di congiunzione tra "Nebraska" e "Born in the U.S.A." — ai suoni di drum loop e sintetizzatori di "Streets of Philadelphia Sessions", "The Lost Albums" offre uno sguardo inedito su 35 anni prolifici (1983-2018) di scrittura e registrazioni casalinghe di Springsteen.
«La possibilità di registrare in casa ogni volta che volevo mi ha permesso di esplorare una vasta gamma di direzioni musicali diverse» ha raccontato Springsteen.
All'interno del cofanetto, questa sperimentazione sonora si manifesta in diversi modi: nel lavoro per la colonna sonora di un film mai realizzato con "Faithless", nei brani country con pedal steel di "Somewhere North of Nashville", nei racconti ricchi di dettagli ambientati al confine con il Messico in "Inyo", e nelle atmosfere noir-orchestrali di metà secolo con "Twilight Hours".
Insieme all'annuncio de "The Lost Albums", è stato presentato anche un primo brano tratto dalla raccolta, "Rain In The River", che proviene dall'album perduto "Perfect World", caratterizzato dall'inconfondibile energia da stadio tipica della E Street Band.
"The Lost Albums" sarà disponibile in edizione limitata in formato 9 LP, 7 CD e digitale, con packaging distintivo per ciascun album inedito e un libro rilegato in tessuto di 100 pagine che include foto d'archivio rare, note dettagliate su ogni album scritte dal saggista Erik Flannigan e una presentazione personale del progetto firmata da Springsteen stesso.
Uscirà il 27 giugno anche il set "Lost And Found: Selections from The Lost Albums", con 20 brani selezionati dalla raccolta, in formato 2 LP o 1 CD.
"The Lost Albums" è stato realizzato da Springsteen con il produttore Ron Aniello, l'ingegnere del suono Rob Lebret e il produttore supervisore Jon Landau presso i Thrill Hill Recording Studios nel New Jersey.
(comunicato Parole & Dintorni a cura di S.Testori)

File.41: Arianna Chiara - intervista

Arianna Chiara

La cantautrice è nostra ospite con il singolo "Canzoni di notte"

"Canzoni di notte" (Cosmophonix Artist Development) è il nuovo singolo di Arianna Chiara, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 14 marzo scorso.
“Canzoni di notte” è una ballad riflessiva e autentica, nata nel silenzio della sera, quando il buio avvolge ogni cosa e le emozioni scorrono libere. Il testo è un susseguirsi di immagini notturne ed evocative, in cui il disincanto e la consapevolezza di una storia d’amore arrivata alla fine incontrano nostalgia, ricordi e ripensamenti. La melodia delicata e fluttuante è stata vestita di sonorità indie/pop avvolgenti da Luca Bottoli, produttore dell’etichetta mantovana Cosmophonix AD, con la quale l’artista ha intrapreso un percorso discografico che comprende diverse pubblicazioni. Il brano, presentato ad Area Sanremo 24, è una dedica malinconica, ma al tempo stesso decisa. Un modo per tradurre in musica un flusso di pensieri e immagini, che prendono forma su un foglio bianco nel silenzio della notte. La progressione dolce degli accordi al pianoforte è arricchita dal suono degli archi, che accompagnano il testo del brano scritto dalla cantautrice Arianna Chiara.
Spiega l’artista a proposito del brano: “La sera, mentre tutti dormono e tutto è avvolto dal buio e dalla calma, è un momento in cui spesso mi vengono in mente immagini, frasi, parole che poi irrompono nei testi delle mie canzoni. Posso dire che “Canzoni di notte” è nata proprio partendo dal titolo; mi piaceva l’idea di raccontare, oltre che la fine di una storia d’amore, le sensazioni e tutto ciò che sento attorno, o che anche solo immagino mentre scrivo. Scrivere canzoni di notte in un’atmosfera ovattata, silenziosa, permette di ripensare alle cose che abbiamo vissuto, e di vederle più nitidamente. “Fuori solo ombre” e una piccola luce accesa, la mia; esattamente l’immagine che ho voluto utilizzare per la copertina del singolo. L’ascolto di una canzone immensa come “Poetica” di Cesare Cremonini, ed ecco che pensieri fluiscono liberando i sentimenti negativi legati alla fine di una relazione, ma anche la nostalgia per i momenti più belli, quasi come in un film. “Canzoni di notte” è nata così, in modo semplice e spontaneo, solamente dalla mia voce e il mio pianoforte: idee hanno iniziato a scorrere nella mente, e come sempre anche in questo brano ho messo qualcosa di personale ma anche di immaginato. Volevo principalmente che esprimesse un “mood”, un’atmosfera raccolta e notturna, e metterli in una canzone. In questo mi ha aiutato moltissimo il lavoro di produzione e arrangiamento di Luca Bottoli e del team Cosmophonix, con cui ho lavorato per trasformare in sonorità queste idee così astratte, intime e personali. Questo brano penso rifletta un altro lato di me e della mia scrittura, quello più malinconico e romantico.”
Biografia
Arianna Chiara è una cantautrice ed interprete milanese, classe 2002. Appassionata di musica fin da bambina, nel 2014 inizia il suo percorso formativo nel settore musicale, studiando canto moderno, e nel corso degli anni approfondisce sempre di più gli studi musicali indirizzandosi allo studio Accademico di canto jazz. Dal 2015, partecipa a diversi concorsi canori di carattere nazionale, tra cui nel 2017, SanremoJunior, che le consente, aggiudicandosi la vittoria, di esibirsi sul palco del Teatro Ariston, accompagnata dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo. L’anno successivo la vede concorrere al VideoFestival Live, arrivando in finale, e vincere il premio Germano Varesi. Questo traguardo le consente di iniziare una collaborazione con un’etichetta discografica e lavorare ad una compilation della label stessa. L’artista prende parte anche a svariati camp formativi, tra cui, in più occasioni, quelli organizzati dal Tour Music Fest presso il C.E.T. di Mogol. A Maggio 2019, Arianna Chiara è tra i finalisti del concorso nazionale Musica È e, pochi mesi più in là, partecipa all’edizione annuale de Il Cantagiro, qualificandosi tra i 10 finalisti nazionali ed ottenendo il premio SIAE con il brano inedito “Amore Particolare”, scritto per lei da Leonardo Laddaga. Negli anni Arianna Chiara matura la sua esperienza come cantante e si esibisce in svariati eventi live muovendosi tra pop, soul e jazz, e nel 2021 comincia il suo progetto da cantautrice cimentandosi nella scrittura dei propri brani, esordendo con la pubblicazione di “Se non ricordo” e “Il sapore delle fragole”. Nell’ottobre 2022 è finalista al concorso nazionale Percoto Canta, che le permette di esibirsi accompagnata dall’orchestra presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Nel luglio 2023 è stata semifinalista, con i suoi brani, al prestigioso Premio Lunezia e nelle fasi finali del Festival di Castrocaro. A novembre 2023 esce “La stessa cosa”, che segna l’inizio della collaborazione con la dinamica etichetta mantovana Cosmophonix Artist Development, tutt’ora in corso per la produzione dei suoi brani. A fine 2024 esce il singolo, distribuito da ADA Music, “Come Quando Fuori Piove”, e a febbraio 2025 Arianna Chiara è tra i selezionati per il Festival di SanNolo. Tramite i suoi brani e una vocalità intensa, Arianna Chiara definisce sempre di più la sua cifra stilistica, caratterizzata dall'unione di sonorità vintage ed eleganti a testi introspettivi, immersi in un sound contemporaneo.
La nostra intervista con Arianna Chiara andrà in onda:
Venerdì 4 aprile alle 16:35 e martedì 8 aprile alle 10:10.