Aprile 2025
File.41: Carlo Audino - intervista

Il cantautore ci presenta "Lorenzo e la Luna"
Carlo Audino torna con un nuovo singolo dal sapore intricato e riflessivo: Lorenzo e la Luna. Disponibile da venerdì 21 marzo, il brano racconta una storia di scelte difficili e di emozioni contrastanti, rispecchiando le incertezze che tutti affrontiamo nella vita.
Al centro del racconto troviamo il protagonista, Lorenzo, indeciso se rimanere accanto a Sole, simbolo di stabilità e sicurezza, o abbandonarsi al sogno rappresentato da Luna, la forza istintiva e misteriosa che lo attrae. Tuttavia, l’apparizione di un nuovo personaggio che porta via Luna stravolge le sue certezze, lasciandolo smarrito e in un conflitto interiore che solo l’amore di Sole riuscirà ad alleviare. Il brano si muove tra amore non corrisposto, amicizia e le difficili scelte che segnano la nostra esistenza.
Attraverso un sound evocativo, arricchito dal sax di Marco Cocchieri, Carlo Audino crea un'atmosfera sospesa tra realtà e immaginazione, dove ogni nota accompagna il viaggio interiore del protagonista.
L’artista racconta così la genesi del brano: «Nella vita, a volte ci si trova di fronte a scelte che sembrano impossibili. Lorenzo e la Luna è nato da una situazione della mia vita, una di quelle incertezze che tutti abbiamo vissuto: "Sole o Luna? Sentimento o istinto?" È una riflessione su come, spesso, la decisione che prendi non è solo razionale, ma viene influenzata dalle emozioni e da forze che non puoi controllare.»
A supportare il singolo, Carlo Audino ha ideato e realizzato un videoclip interamente creato con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale, successivamente montato su Apple Studio con DaVinci Resolve. Il video dà vita ai protagonisti del brano, Lorenzo, Sole e Luna, mettendo in evidenza il dialogo interiore del protagonista e svelando dettagli chiave della narrazione, inclusa l’enigmatica figura che sconvolge l’equilibrio della storia.
Biografia
Nato nel 1964, Carlo Audino inizia a suonare la chitarra nel ‘79, seguendo le orme del padre Antonio. In pochi mesi comincia a scrivere i primi brani, ispirato non solo da altri cantautori, ma soprattutto da Ivan Graziani e Mango. Negli anni successivi partecipa a innumerevoli festival e concorsi musicali, durante i quali entra in contatto con artisti suoi coetanei. Nel 1996 e 1997 partecipa all'Accademia della Canzone di Sanremo insieme a un giovane amico: Tiziano Ferro. Nel frattempo, crea uno studio di registrazione per fissare le proprie emozioni, migliorando le sue abilità come arrangiatore e tecnico del suono. Suona in maniera continuativa con band più o meno improvvisate e in duo in moltissimi pianobar e pub, soprattutto a Roma e provincia, ma anche a Milano, Londra e generalmente nel Kent (UK). Dal 2021 pubblica le sue canzoni.
La nostra intervista con Carlo Audino andrà in onda:
Martedì 29 aprile alle 16:35 e venerdì 2 maggio alle 10:10.
Concerto del Primo Maggio 2025: "Uniti per un lavoro sicuro"

Oltre 50 artisti per restituire uno spaccato autentico e contemporaneo della nuova scena musicale d’autore italiana
Cresce l’attesa per il CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO DI ROMA, promosso da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli e la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo.
Mancano solo tre giorni all’appuntamento che torna come sempre in Piazza San Giovanni in Laterano per celebrare la Festa dei Lavoratori con una maratona di musica, impegno e spettacolo. “Uniti per un lavoro sicuro” è lo slogan scelto dai Sindacati per questo 1° Maggio, dedicato al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I segretari generali saranno presenti in tre diverse manifestazioni che si svolgeranno a Roma (intervento del segretario generale CGIL Maurizio Landini), a Casteldaccia in provincia di Palermo (intervento della segretaria generale CISL Daniela Fumarola) e a Montemurlo in provincia di Prato (intervento del segretario generale UIL Pierpaolo Bombardieri). Le tre diverse località sono state scelte in ricordo dei tragici infortuni verificatisi in alcuni siti di quei territori e divenuti, poi, per certi aspetti, un simbolo del dramma delle morti sul lavoro. Su Rai 3, dalle 12 alle 13 sarà trasmessa in diretta, a cura del Tg3, la manifestazione dei Sindacati confederali che si svolgerà contemporaneamente nelle tre piazze. Anche Rai News darà ampia copertura alle varie iniziative previste su tutto il territorio nazionale e in particolare, seguirà in diretta, con ampie finestre sul canale televisivo, le manifestazioni organizzate dai Sindacati.
Il Concertone sarà come sempre a libero accesso e sarà trasmesso in diretta su Rai 3 e Rai Radio2 e in onda su RaiPlay e Rai Italia. La festa in piazza comincerà alle 13.30 per oltre 10 ore di musica dal vivo e riflessioni su temi sociali e d’attualità.
Presentano NOEMI, ERMAL META e BIGMAMA ai quali si affiancherà per una serie di incursioni il professore star dei social VINCENZO SCHETTINI.
La lineup del Primo Maggio di Roma attraversa generazioni e generi diversi che si intrecciano, creando un mosaico sonoro che riflette l’Italia di oggi, uno spaccato autentico e contemporaneo della nuova scena d’autore italiana, in cui convivono anime pop, elettroniche, urban, cantautorali e rock.
Sul palco (in ordine alfabetico): Achille Lauro, Alfa, Andrea Cerrato, Anna and Vulkan, Anna Carol, Anna Castiglia, Arisa, Bambole di Pezza, Brunori Sas, Carl Brave, Centomilacarie, Dente, Ele A, Elodie, Eugenio in Via Di Gioia, Federica Abbate, Franco126, Fulminacci, Gabry Ponte, Gaia, Gazzelle, Ghali, Giglio, Giorgia, Giorgio Poi, Giulia Mei, i Benvegnù, Il Mago del Gelato, I Patagarri, Joan Thiele, Legno & Gio Evan, Leo Gassmann, Luchè, Lucio Corsi, Mimì, Mondo Marcio, Orchestraccia ft. Mundial, Pierdavide Carone, Rocco Hunt, Senhit, Serena Brancale, Shablo con special guests, The Kolors, Tredici Pietro.
L’opening dalle 13.30 vedrà sul palco: Cyrus, Cosmonauti Borghesi, Joao Ratini, SOS – Save Our Souls, Vincenzo Capua e i 3 vincitori del contest 1MNEXT CORDIO, DINÌCHE e FELLOW per la sfida finale.
Sulla base del concept “Il futuro suona oggi”, il Concerto del Primo Maggio prova a intercettare le voci più autentiche del panorama musicale italiano, restituendo un affresco sonoro che abbraccia il presente in tutte le sue sfaccettature. In un’epoca in cui il pubblico sente il bisogno di approfondire, capire e connettersi, la musica si fa veicolo di storie e messaggi.
Il cantautorato torna quindi protagonista: le parole contano, i testi diventano centrali, raccontano generazioni in continua trasformazione. Il Concertone 2025 guarda avanti e mette al centro la musica, rigorosamente live, come strumento di racconto, consapevolezza e cambiamento. Sarà una festa, ma anche un momento di riflessione, un’opportunità per immaginare il domani attraverso le voci di chi, con la propria musica, lo sta già costruendo.
Su Rai 3 la diretta comincia con l’anteprima (dalle 15 alle 16), poi con la prima parte del concerto (dalle 16 alle 18.55), la seconda parte (dalle 20 alle 21) e si conclude con la terza parte (dalle 21.05 alle 24). Ospiti in studio e inviati animeranno la diretta con spazi dedicati alla musica e alle interviste con gli artisti che si alterneranno sul palco.
Il Concerto verrà anche trasmesso integralmente in streaming sul sito web www.rainews.rai.it.
Il Giornale Radio Rai seguirà come sempre il Primo Maggio sia nella parte musicale che negli appuntamenti sindacali, con servizi e collegamenti nelle varie edizioni del GR, ma anche nei programmi di Rai Radio1 per tutto l'arco della giornata, con l'inviata Marcella Sullo.
Sulla piattaforma RaiPlay il Concertone sarà integralmente visibile in diretta. Inoltre, le clip di tutte le esibizioni musicali, dei momenti più emozionanti e delle interviste realizzate nel backstage, saranno pubblicate in tempo reale.
Su RaiPlay Sound, oltre alla diretta radiofonica, sarà possibile riascoltare il Concertone on demand. Sulla piattaforma radio, inoltre, saranno presenti tantissimi contenuti Original e documentari a tema.
I canali social di Rai 3 e RaiPlay, invece, seguiranno l’evento con foto e video esclusivi per tutta la giornata.
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File.41: Roundeep - intervista

"Il Castello dei Rimorsi" è un brano intenso e struggente che esplora il dolore della perdita e il peso del rimorso
E' in rotazione radiofonica “Il Castello dei Rimorsi”, il nuovo singolo dei Roundeep disponibile sulle piattaforme digitali di streaming.
"Il Castello dei Rimorsi" è un brano intenso e struggente che esplora il dolore della perdita e il peso del rimorso. Il testo, una confessione carica di emozione, vede il protagonista confrontarsi con l’assenza di un figlio, rimpiangendo le parole non dette e le occasioni perdute. Le sonorità malinconiche e il crescendo emotivo della canzone trasformano il dolore in consapevolezza: dal senso di colpa emerge il desiderio di ascoltare e supportare chi soffre. Un brano toccante che racconta la forza dei ricordi e la possibilità di trovare speranza anche nel buio più profondo.
Spiega la band a proposito della nuova release: “Il Castello dei Rimorsi nasce da alcuni pensieri introspettivi che abbiamo affrontato, mettendoci di fronte a emozioni forti e personali. Il testo è rivolto a qualcuno di molto vicino a noi e, oltre a raccontare il dolore e il rimorso, è anche un nostro augurio affinché possa trovare la luce. È una canzone che nasce dalla sofferenza, ma che vuole anche trasmettere speranza, come un ponte tra il passato e la possibilità di una nuova pace.”
Biografia
I Roundeep sono una band formata da quattro elementi: Davide Lavarini (fondatore e frontman), Matteo Brambilla (chitarra), Gregory Cassani (batteria), Michele Liano (bassista).
La band vanta numerose esperienze live in Italia e ha partecipato a diversi contest vincendo “Sanremo Rock Lombardia” e “Una Voce per l'Europa” nel 2024. I ragazzi non si identificano all'interno di un genere specifico, pertanto hanno deciso di crearne uno che li rispecchiasse al 100%: un rock cantautorale introspettivo, ovvero sonorità pop rock con testi impegnati che parlano di libertà spirituale. A ottobre 2024 esce il brano “Canzone nuova” e si esibiscono al Teatro Filodrammatici di Treviglio (Bg) e a novembre esce “Ghost rider”. Il 1° gennaio 2025 esce l'album “Impara a respirare”.
La nostra intervista con Davide Lavarini dei Roundeep andrà in onda:
Lunedì 28 aprile alle 16:35 e giovedì 1 maggio alle 10:10.
Addio a Francesco, la Chiesa verso il nuovo Papa

Il funerale del papa Francesco e l’attesa del Conclave
Sabato 26 aprile 2025 - Piazza San Pietro ha ospitato i solenni funerali di Papa Francesco, scomparso il 21 aprile all’età di 88 anni a causa di un ictus e un collasso cardiaco. La cerimonia, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, ha visto la partecipazione di oltre 400 mila fedeli, 249 delegazioni internazionali, tra cui 50 capi di Stato e 10 sovrani, e figure di spicco come il presidente USA Donald Trump. La salma, esposta per tre giorni nella Basilica di San Pietro, è stata poi traslata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, scelta da Bergoglio per la sua devozione alla Madonna Salus Populi Romani, dove è stata tumulata.
Il rito, semplificato secondo le volontà di Francesco espresse nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis del 2024, ha abbandonato il tradizionale catafalco e la tripla bara, optando per una semplice bara di legno aperta, simbolo di umiltà cristiana. Durante i funerali, il Vangelo aperto è stato posto sulla bara, e un lungo applauso ha salutato l’ultimo viaggio del Pontefice.
Conclusi i funerali, sono iniziati i Novendiali, nove giorni di messe in suffragio, che si chiuderanno il 4 maggio. Subito dopo, tra il 5 e il 10 maggio, si aprirà il Conclave nella Cappella Sistina per eleggere il 267° Pontefice. I 138 cardinali elettori, tutti sotto gli 80 anni, si riuniranno in segreto, isolati dal mondo, per votare. Servirà una maggioranza di due terzi per l’elezione, segnalata dalla tradizionale fumata bianca. Tra i papabili spiccano nomi come Pietro Parolin, Matteo Zuppi e Luis Antonio Tagle, ma, come spesso accade, un outsider potrebbe sorprendere.
Il Conclave, il più internazionale di sempre, sarà un momento cruciale per la Chiesa, chiamata a scegliere una guida in un’epoca di sfide globali, portando avanti l’eredità di Francesco.
Ermal Meta in radio con "Ferma gli orologi"

Per il secondo anno consecutivo l’artista condurrà il Concertone del 1° maggio a Roma
Ci sono canzoni che arrivano leggere, come una sera d’estate in cui tutto sembra possibile. Ma poi restano, si attaccano addosso.
"Ferma gli orologi" (Columbia Records/Sony Music Italy), il nuovo singolo di Ermal Meta disponibile in pre-save e dal 25 aprile in radio e su tutte le piattaforme digitali, è esattamente questo: un inno al momento che fugge, all’istante perfetto che vorremmo tenere con noi per sempre.
In attesa di vederlo sul palco del Primo Maggio, confermato per il secondo anno consecutivo alla conduzione del Concertone di Roma, Ermal pubblica un pezzo in cui la melodia è solare, pulsante, ballabile, ma sotto il ritmo c’è quella scrittura inconfondibile, che sa raccontare l’amore come stupore quotidiano, come gioco e vertigine insieme.
Il ritornello è un piccolo mantra – “Io volevo solo ballare con te / Tu volevi solo ballare con me” – che sembra parlare di poco, ma in realtà dice tutto. Perché dentro il ballo c’è il desiderio, la connessione, la sospensione del tempo. E infatti, a più riprese, c’è l’invito a “fermare gli orologi”, a congelare l’attimo prima che finisca.
“Ferma gli orologi” è pop ed eleganza. È una canzone estiva e con un’anima, che si lascia ascoltare con il finestrino abbassato e la mente leggera, perché a volte, per sentirsi vivi, basta qualcuno che stupisca “da zero a dieci”.
(comunicato Sony Music a cura di S. Sisti)
Papa Francesco è morto

Il Pontefice è spirato la mattina del 21 aprile alle ore 7:35
Papa Francesco, il 266º pontefice della Chiesa cattolica, è morto oggi alle ore 7:35 presso la Domus Santa Marta in Vaticano. Le cause del decesso sono state un ictus cerebrale e un collasso cardiocircolatorio irreversibile. Il Vaticano ha annunciato che la salma sarà traslata in Basilica il 23 aprile, mentre i funerali si terranno tra venerdì e domenica.
La notizia ha suscitato un'ondata di commozione in tutto il mondo. Numerosi leader politici e religiosi hanno espresso il loro cordoglio, ricordando il Papa per il suo impegno nella giustizia sociale, nel dialogo interreligioso e nella riforma della Curia romana. Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha affrontato diverse sfide legate alla salute, ma ha sempre continuato a svolgere il suo ministero con dedizione fino agli ultimi giorni.
Nel suo testamento, redatto nel 2022, Papa Francesco ha espresso il desiderio di essere sepolto nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Il conclave per l'elezione del nuovo pontefice dovrebbe tenersi tra il 5 e il 10 maggio.
La sua morte lascia un vuoto significativo nella comunità cattolica e nel panorama internazionale, dove era riconosciuto come una voce autorevole per la pace e la solidarietà tra i popoli.
Papa Francesco, all'anagrafe Jorge Mario Bergoglio (nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936), è stato eletto al soglio pontificio il 13 marzo 2013 ed è stato il primo Papa proveniente dalle Americhe e il primo gesuita a ricoprire questo ruolo. Con uno stile sobrio, diretto e profondamente umano, Papa Francesco ha portato avanti un pontificato segnato da una forte attenzione ai poveri, alla giustizia sociale, al dialogo interreligioso e alla salvaguardia del creato. Durante il suo papato, ha promosso una Chiesa "in uscita", vicina alla gente, aperta al confronto e capace di ascolto. Le sue parole e i suoi gesti – dalla rinuncia agli sfarzi papali alla visita nei luoghi più dimenticati del pianeta – hanno segnato un ritorno alle origini evangeliche del cristianesimo.
Papa Francesco lascia un’eredità di riforma, compassione e speranza. La sua morte segna la fine di un’epoca, ma anche l’inizio di una riflessione profonda sul cammino della Chiesa nel mondo contemporaneo.
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File.41: Mash - intervista

“Tu ti ami o no?” è il nuovo singolo del giovane cantautore
“Tu ti ami o no?", il nuovo singolo di Mash, è un brano che mette in luce il conflitto interiore di una ragazza che, nonostante abbia tutto, non riesce a trovare la felicità. Un viaggio tra insicurezze, solitudine e tentativi di riempire il vuoto con dei blister, senza però riuscire a comunicare il suo malessere a chi le è vicino. Ma nemmeno il sorriso più esperto può ingannare chi sa leggerti dentro: così, una nuova presenza nella sua vita si accorge che qualcosa non va e sceglie di accogliere quel dolore senza giudicare, ponendole una semplice ma devastante domanda. La domanda del titolo costringerà questa “regina di un mondo in rovina”, come la definisce il testo, a guardarsi con occhi diversi e a chiedersi quando smetterà di autodistruggersi per imparare, finalmente, a volersi bene. Come spesso accade nelle produzioni di Mash, la canzone porta con sé un grido di speranza per chiunque si senta perso: un invito a fermarsi, guardarsi allo specchio e chiedersi se ci stiamo davvero trattando con tutto l’amore che meritiamo.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Sono curioso di come chi mi segue da un po’ recepirà questo pezzo: la mia community sa che non mi piace ripetermi e che amo sperimentare, ma un brano con un’evoluzione di questo tipo non credo se lo aspetti nessuno. All’inizio, infatti, si sente solo una chitarra e la mia voce, ed è come se stessi facendo una serenata a chi ascolta; più avanti entra tutta la band e a livello vocale mi sfogo sempre di più fino a urlare con tutto il fiato che ho in corpo.
Con questo nuovo capitolo del Mashverse vi invito a fare un viaggio tra le insicurezze di una ragazza dal cuore fragile, un essere umano dalla bellezza rara e al tempo stesso con un vuoto dentro che ha molto in comune con tanti di noi. Buon viaggio!”.
Il videoclip di “Tu ti ami o no?” viaggia tra passato e presente, intrecciando la storia di una ragazza fragile e insicura con quella di un amore antico, mai dimenticato. La protagonista incontra un ragazzo e, appena lo vede, qualcosa scatta dentro di lei: lo riconosce. È come se lo avesse già amato in un’altra vita, due secoli fa, in una corte nobiliare dell’Ottocento. A fare da cornice alla narrazione è la villa de Claricini Dornpacher, affascinante complesso storico friulano scelto come location principale del videoclip, insieme agli iconici ruderi del Castello di Toppo. Le scene guidano lo spettatore in un viaggio tra presente — dove i due si muovono in un mondo moderno — e passato, evocato con eleganza attraverso un ballo di corte.
Quella tra i due giovani è una storia d’amore intrisa di fascino e mistero, resa ancora più viva dai costumi indossati dagli attori, realizzati da Martin Ferrari e Jalisia Dollson. Nel video, i due si guardano con occhi che sembrano appartenere a un tempo lontano, eppure profondamente radicati nella realtà di oggi. Il ragazzo, con il suo amore incondizionato, diventa per lei la chiave di una nuova consapevolezza: le dà la forza di credere in sé stessa e di trovare finalmente una risposta diversa alla domanda che dà il titolo alla canzone: “Tu ti ami o no?”.
Biografia
Mash è un cantautore nato a Cittadella (Padova) nel 1997. Nella sua musica per cuori fragili unisce un’attenzione alle parole, frutto dell’amore per il cantautorato italiano, a una vocalità graffiante e perforante figlia dell’alternative rock che lo ha cresciuto. In altre parole, un cuore diviso fra i Nirvana, De Gregori e i Muse. Con il crescente riscontro di pubblico e critica, Mash ha l’opportunità di portare la sua musica anche all’estero. Con il singolo “Pungiball”, infatti, conquista un biglietto per New York per la finale del festival New York Canta 2022, in onda su Rai 2, con la conduzione di Pupo: in questa occasione si esibisce all’Oceana Theater di Brooklyn e viene premiato dal rapper Clementino che gli propone una collaborazione. Il videoclip del singolo "Basta Pensare" cattura l'interesse di MTV Italia, che lo pubblica in anteprima e dedica a Mash un articolo nella rubrica "Artista della Settimana". Nel 2023 Mash inizia un nuovo percorso come live streamer su TikTok entrando diverse volte nella top 10 della classifica "Astri Nascenti" di TikTok e confermando quella del Mashverse come una delle community più affiatate del panorama alternative italiano. Nel 2024 apre il concerto degli Stunt Pilots, reduci da X Factor, ai Magazzini Generali di Milano; poco dopo si esibisce in apertura a Naska e ai The Kolors alla Trentino Music Arena per il contest European Voice Festival che lo vedrà trionfare nella categoria Best Vocal Performance. Nello stesso anno esce il primo EP “Oggi Non Voglio Morire”, un disco voluto e finanziato dalla community attraverso gli abbonamenti e le donazioni su TikTok. E sempre con il supporto dei follower riesce a organizzare un tour da indipendente, il “Nascondisco Tour”: una serie di 10 raduni-concerto nelle città che ascoltano di più l’EP. L’iniziativa porta questo nome perché la location esatta viene rivelata il giorno stesso tramite degli indizi nelle storie: questa scelta dà vita a una caccia al tesoro in cui i fan uniscono le forze per riuscire a trovare la location, arrivare per primi e vincere un premio speciale. Ad Halloween l’artista è ospite sul profilo ufficiale di TikTok Live Italia che lo invita a esibirsi in diretta e a presentare in anteprima il nuovo singolo “Lara 2” feat. Drama. Parallelamente al percorso artistico si laurea in scienze sociologiche e successivamente in didattica del canto moderno. È polistrumentista e autore per molti artisti emergenti, e i suoi testi sono malinconici, nostalgici, ma al tempo stesso carichi di luce: la sua, infatti, è musica per cuori fragili, e l’obiettivo del progetto Mashverse è dare una speranza a chi non la trova da nessun’altra parte.
La nostra intervista con Mash andrà in onda:
Martedì 22 aprile alle 16:35 e venerdì 25 aprile alle 10:10.
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File.41: Legno - intervista

Una riflessione sulla "Generazione triste" è il tema del nuovo singolo del duo toscano
" ‘Generazione Triste’ è una riflessione sulla nostra generazione, quella che si trova nel mezzo tra le etichette delle altre generazioni, come i Millenials, la Generazione X e i Baby Boomers”, così i Legno introducono il loro nuovo singolo (etichetta Apollo Records, distribuito da Ada Music Italy), disponibile in digitale e in rotazione radiofonica insieme al video lyrics, ed estratto dal nuovo album, in uscita a breve.
“Spesso ci sentiamo etichettati come parte di una "generazione triste", colpita dalle difficoltà quotidiane: incertezze nel lavoro, difficoltà nei rapporti, insicurezze emotive – spiega il duo toscano -. In un mondo dove il bisogno di condivisione sui social diventa una sorta di rifugio, siamo costretti a mostrare stati d’animo, a volte contrastanti, per non sentirci persi.
“Con "Generazione Triste", abbiamo voluto raccontare questa realtà come una nuova stagione di una serie che ci rappresenta – proseguono -. Abbiamo sentito il bisogno di svegliarci dal letargo dell'inverno, proprio come accade con l'arrivo della primavera, quando i sensi si risvegliano e la voglia di vivere in serenità torna a farsi sentire. La nostra "generazione triste", nonostante le sue contraddizioni, ci appartiene, e in fondo, ci piace così com'è: la viviamo e la teniamo stretta, con tutte le sue sfumature”.
Il brano è stato scritto da Legno Triste, Legno Felice, Simone Guzzino e Leo Pari e prodotto da Davide Gobello. I Legno sono stati affiancati da Donald Renda alla batteria, Marco Dirani al basso e Davide Gobello alle chitarre. Il mix è a cura di Davide Catani e il mastering è di Diego Calvetti. L’artwork è stato realizzato dall’artista Alessio Londi.
Legno è un progetto indipendente, un duo toscano che ha totalizzato 40 milioni di stream. Il progetto debutta per Matilde Dischi a giugno 2018 con la trilogia “Sei la mia droga” (parte uno), “Tu chiamala estate” (parte due) e “Mi devasto di thè” (parte tre). Il 28 novembre Spotify nota i Legno e li inserisce con “Sei la mia droga” nella playlist Scuola Indie. I successivi singoli “Le canzoni di Venditti” e “Febbraio” entrano in playlist come Scuola Indie e Indie Italia, che anticipano la pubblicazione del disco “Titolo album”, uscito il 29 marzo 2019 per Matilde Dischi con distribuzione Artist First. Il successo dei Legno continua grazie alla collaborazione estiva con Divanoletto, nome d’arte dell’inviato de Le Iene Nicolò De Devitiis, per il singolo “All You Can Eat”. Il 27 settembre esce “Affogare” (disco d'oro) singolo che apre il nuovo capitolo discografico dei Legno. “Affogare” raggiunge la vetta della playlist Indie Italia, andando in alta rotazione su Radio Zeta. Il 6 dicembre esce "In (Gin) Di Vita" il brano entra subito in tutte le più importanti playlist di Spotify, Tim Music e Amazon Music. Il 6 marzo 2020 esce un nuovo singolo “Casa De Papel”, ispirato all’omonima serie spagnola, che raggiunge immediatamente i singoli precedenti “Affogare” e “In Gin Di Vita” nelle più importanti playlist editoriali delle piattaforme streaming. Stessa fortunata sorte tocca al singolo “Instagrammare” feat. Rovere – uscito a giugno- il cui video diventa il più trasmesso da MTV Music nel mese di luglio. A settembre esce il nuovo singolo HOLLYWOOD feat. Wrongonyou, un altro tassello del loro secondo disco in studio, che esce il 27 novembre 2020 e si intitola “Un Altro Album”.
Nel 2021 pubblicano i singoli “Spaccotutto” e “Che Sarà Mai” (feat. Lo Stato Sociale) e partono con TU CHIAMALA ESTATE TOUR un tour estivo di concerti in giro per l'Italia. Tra marzo ed aprile 2022 pubblicano due nuovi singoli dal titolo "Macedonia d'ansia" ed “Everest”, entrambi fanno parte di “Lato A”, pubblicato a maggio 2022, la prima parte del loro terzo disco. Subito dopo l'uscita di “Lato A” i Legno partono con un lungo tour con cui girano tutta la penisola, accompagnati dall'artista fiorentino Alessio Londi che espone le proprie opere durante i concerti. Dopo l’uscita dell’ultimo singolo “Ansia e Sapone”, il 2 dicembre 2022 esce “Lato B” il disco che includerà la prima parte “Lato a” con cinque nuovi singoli su tutte le piattaforme digital store. Il 14 luglio è uscito su tutte le piattaforme digitali e in radio, il brano e videoclip SPETTACOLARE con l’inedita collaborazione con RETTORE, scritta da Legno con la collaborazione di Albi dello Stato Sociale, produzione artistica Davide Gobello, Diego Calvetti e Fabio Zini. Ad ottobre è uscito il brano, con videoclip, dal titolo “Luminosissimi” e poi “Str*nzo” con videoclip . Il 26 aprile 2024 è uscito il brano "Sarà Bellissimo" di Ivana Spagna e Legno, con videoclip e nell’estate 2024 “Cupido” .
La nostra intervista con Legno Triste dei Legno andrà in onda:
Venerdì 18 aprile alle 16:35 e martedì 22 aprile alle 10:10.
Federico Stragà e Fabio Concato uniti per "Automobilisti"

Un duetto che invita alla gentilezza, sulla strada e nella vita
Dal 18 aprile “Automobilisti”: il nuovo brano di Federico Stragà e Fabio Concato. Un duetto che invita alla gentilezza, sulla strada e nella vita.
Fabio Concato torna in studio dopo quattro anni di assenza. Lo fa perché si è “letteralmente innamorato” del brano scritto da Federico Stragà: un testo così intenso da spingerlo a interpretarlo esattamente com’era, senza cambiare una sola virgola.
Una canzone che parte dal traffico cittadino e arriva dritta al cuore. Automobilisti è il nuovo brano firmato da Federico Stragà, cantato in duetto con uno dei maestri della canzone d’autore italiana, Fabio Concato. Un invito implicito alla gentilezza, nato da un’idea che ha atteso a lungo prima di diventare realtà.
«È una canzone che avevo scritto tempo fa», racconta Stragà, «ispirata all’idea che l’automobile sia un amplificatore di emozioni: nel bene e nel male. Quando qualcuno ti dà la precedenza o ti chiede scusa con un sorriso, senti che la gentilezza è ancora possibile. Ma quando qualcuno ti taglia la strada o ti insulta, la reazione è opposta, spesso spropositata».
Il brano non si presenta come una denuncia, ma come un’osservazione poetica della quotidianità. La frase che chiude la canzone – “Tutti sulla stessa strada” – sintetizza perfettamente il messaggio: siamo tutti in viaggio, ognuno con i propri problemi, e forse potremmo cercare di trattarci meglio, anche solo per un attimo.
Proprio questo sguardo empatico ha portato Stragà a pensare a Fabio Concato: «Mi è venuto naturale pensare a lui. Le sue canzoni come Guido piano o 051 hanno quel tono lieve, ironico e profondo che sentivo vicino a Automobilisti. Dopo mesi di tentativi, l’ho chiamato direttamente. È stato subito entusiasta e, con mia grande sorpresa, ha deciso di cantare il brano esattamente così com’era, senza cambiare una virgola».
Il legame con Concato affonda le radici in un ricordo lontano: un incontro fugace a Belluno, a fine anni ’90, quando Stragà gli diede indicazioni per il teatro. «Mai avrei immaginato che, 25 anni dopo, avremmo cantato insieme una canzone scritta da me».
Automobilisti è anche la storia di un percorso artistico in evoluzione: da interprete a cantautore, con la scoperta che scrivere può diventare un’esigenza che nasce, talvolta, per caso. «All’inizio non mi interessava scrivere canzoni. Poi, nel 2013, ho cominciato a farlo con costanza. Non sempre è facile portare a termine un’idea, ma quando si accende la scintilla, è difficile spegnerla».
Il risultato è una canzone intensa, ironica e profondamente umana, in grado di trasformare una situazione comune in un messaggio universale. Perché, in fondo, anche sulla strada, c’è sempre spazio per un gesto gentile.
“Non conoscevo Federico di persona, ricordavo il suo nome naturalmente, ma confesso, non molto di più. Ho ascoltato la canzone che mi è parsa subito diversa dal solito - mica poco - ,contrariamente a quel che accade quando mi propongono a vario titolo, di ascoltare o produrre nuovo materiale. “Automobilisti” mi è piaciuta subito, e mi è piaciuto subito l’uomo e l’artista, la sua scrittura originale, e la sensibilità senza la quale non è possibile fare nulla di buono e di sincero. Mi è piaciuto cantare con lui - spero che lo avvertiate -, e spero che piaccia tanto anche a voi: lo merita la canzone e lo merita Federico.” - racconta Fabio Concato.
A completare questo progetto ricco di suggestioni, che anticipa l’uscita del nuovo album di Federico Stragà, sarà anche il videoclip, ancora avvolto nel riserbo, che vedrà protagonista un Gioele Dix in un ruolo completamente inedito. L’attore, da sempre capace di unire profondità e leggerezza, ha accettato l’invito a trasformare in immagini la poesia e l’elegante ironia contenute nel brano. Il video, attualmente in produzione, si preannuncia come un piccolo racconto visivo dal tono delicato e coinvolgente, perfettamente in linea con lo spirito di Automobilisti.
Automobilisti è pubblicata da Alman Music, etichetta discografica indipendente fondata nel 2011 a Imola da Alberto Mantovani.
(comunicato a cura di V.Spada)
File.41: Manicburg - intervista

Da New York parleremo con uno dei fondatori della band per presentare "Rodents"
Post-punk elettrificato venato di art rock per il nuovo singolo dei Manicburg intitolato "Rodents".
Scritta di getto in seguito ad un episodio reale, "Rodents" è un'epica fuzz(y) metropolitana dai bordi taglienti, scura e frenetica come le alleys all'estremo nord dell'isola di Manhattan, un assedio urbano invernale, notturno e incendiario nei quartieri grigi e a strapiombo della Grande Mela, che da Washington Heights arrivano al Bronx.
Il lyric video di Mattia Veltri ripercorre un pezzo di storia della città, ovvero il periodo degli incendi del Bronx nella fine degli anni '70.
"Rodents", come tutto il disco da cui è estratto, è stato registrato tra New York e l'Italia e mixato nei leggendari Hit Factory Studios di Manhattan.
I Manicburg nascono nel nord dell'isola, inizialmente dall'unione di due mondi musicali quasi contrapposti: Ray Lustig, compositore e performer newyorkese - sue le opere "SEMMELWEIS" e "Latency Canons" - e Luigi Porto, da sempre in bilico tra rock e sperimentazione, noto nell'underground per lavori come "Scimmie" e "Tell Uric".
Entrambi gli artisti hanno portato la propria musica su prestigiosi palchi internazionali come quelli del Carnegie Hall, Lincoln Center e Stanislavsky Theatre, prima di decidere di tornare a calcare la rock stage.
"Rodents" è il secondo singolo estratto dall'album di debutto discografico "Manicburg", disponibile su LP e digitale dal 25 ottobre 2024 su Respirano Records.
Con una line-up dal vivo che comprende il batterista Alvaro "Varo" Barahona, il chitarrista Rob Salmon e il bassista Daniel Espinoza, i Manicburg portano sul palco il loro "Alt-Deco" - cosí lo definiscono, richiamando le geometrie gravi e intricate dei palazzi di Manhattan di inizio ventesimo secolo - coaugula gli ultimi quarant'anni di rock in una forma al contempo energica ed immaginifica.
La nostra intervista con Luigi Porto dei Manicburg (in collegamento telefonico da New York) andrà in onda:
Martedì 15 aprile alle 16:35 e venerdì 18 aprile alle 10:10.