Salta al contenuto principale

papa francesco

Addio a Francesco, la Chiesa verso il nuovo Papa

Funerale Papa Francesco

Il funerale del papa Francesco e l’attesa del Conclave

Sabato 26 aprile 2025 - Piazza San Pietro ha ospitato i solenni funerali di Papa Francesco, scomparso il 21 aprile all’età di 88 anni a causa di un ictus e un collasso cardiaco. La cerimonia, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, ha visto la partecipazione di oltre 400 mila fedeli, 249 delegazioni internazionali, tra cui 50 capi di Stato e 10 sovrani, e figure di spicco come il presidente USA Donald Trump. La salma, esposta per tre giorni nella Basilica di San Pietro, è stata poi traslata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, scelta da Bergoglio per la sua devozione alla Madonna Salus Populi Romani, dove è stata tumulata.
Il rito, semplificato secondo le volontà di Francesco espresse nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis del 2024, ha abbandonato il tradizionale catafalco e la tripla bara, optando per una semplice bara di legno aperta, simbolo di umiltà cristiana. Durante i funerali, il Vangelo aperto è stato posto sulla bara, e un lungo applauso ha salutato l’ultimo viaggio del Pontefice.
Conclusi i funerali, sono iniziati i Novendiali, nove giorni di messe in suffragio, che si chiuderanno il 4 maggio. Subito dopo, tra il 5 e il 10 maggio, si aprirà il Conclave nella Cappella Sistina per eleggere il 267° Pontefice. I 138 cardinali elettori, tutti sotto gli 80 anni, si riuniranno in segreto, isolati dal mondo, per votare. Servirà una maggioranza di due terzi per l’elezione, segnalata dalla tradizionale fumata bianca. Tra i papabili spiccano nomi come Pietro Parolin, Matteo Zuppi e Luis Antonio Tagle, ma, come spesso accade, un outsider potrebbe sorprendere.
Il Conclave, il più internazionale di sempre, sarà un momento cruciale per la Chiesa, chiamata a scegliere una guida in un’epoca di sfide globali, portando avanti l’eredità di Francesco.

Papa Francesco è morto

Papa Francesco

Il Pontefice è spirato la mattina del 21 aprile alle ore 7:35

Papa Francesco, il 266º pontefice della Chiesa cattolica, è morto oggi alle ore 7:35 presso la Domus Santa Marta in Vaticano. Le cause del decesso sono state un ictus cerebrale e un collasso cardiocircolatorio irreversibile. Il Vaticano ha annunciato che la salma sarà traslata in Basilica il 23 aprile, mentre i funerali si terranno tra venerdì e domenica.
La notizia ha suscitato un'ondata di commozione in tutto il mondo. Numerosi leader politici e religiosi hanno espresso il loro cordoglio, ricordando il Papa per il suo impegno nella giustizia sociale, nel dialogo interreligioso e nella riforma della Curia romana. Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha affrontato diverse sfide legate alla salute, ma ha sempre continuato a svolgere il suo ministero con dedizione fino agli ultimi giorni.
Nel suo testamento, redatto nel 2022, Papa Francesco ha espresso il desiderio di essere sepolto nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Il conclave per l'elezione del nuovo pontefice dovrebbe tenersi tra il 5 e il 10 maggio.
La sua morte lascia un vuoto significativo nella comunità cattolica e nel panorama internazionale, dove era riconosciuto come una voce autorevole per la pace e la solidarietà tra i popoli.
Papa Francesco, all'anagrafe Jorge Mario Bergoglio (nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936), è stato eletto al soglio pontificio il 13 marzo 2013 ed è stato il primo Papa proveniente dalle Americhe e il primo gesuita a ricoprire questo ruolo. Con uno stile sobrio, diretto e profondamente umano, Papa Francesco ha portato avanti un pontificato segnato da una forte attenzione ai poveri, alla giustizia sociale, al dialogo interreligioso e alla salvaguardia del creato. Durante il suo papato, ha promosso una Chiesa "in uscita", vicina alla gente, aperta al confronto e capace di ascolto. Le sue parole e i suoi gesti – dalla rinuncia agli sfarzi papali alla visita nei luoghi più dimenticati del pianeta – hanno segnato un ritorno alle origini evangeliche del cristianesimo.
Papa Francesco lascia un’eredità di riforma, compassione e speranza. La sua morte segna la fine di un’epoca, ma anche l’inizio di una riflessione profonda sul cammino della Chiesa nel mondo contemporaneo.

File.41: Stefano Picchi - intervista

"Ama e dimentica" porta la firma di Papa Francesco

Ama e dimentica” è la canzone scritta con il testo firmato da Papa Francesco e la musica di Stefano Picchi,  autorizzata dal Vaticano. Una preghiera pop con un messaggio di pace universale.
Per la prima volta nella storia il Vaticano, oltre alle parole , ha concesso le immagini del Santo Padre per la realizzazione di un video clip che accompagnerà la canzone.
Nel 2013 Stefano Picchi invia una lettera personale a Papa Francesco, proponendo al Santo Padre di scrivere una canzone insieme, utilizzando le frasi più significative del suo pontificato. Il Papa accetta e tramite la segreteria di stato si arriva alla firma di un contratto che regolamenta un progetto alquanto singolare dal titolo “Ama e dimentica”: testo di Papa Francesco, musica di Stefano Picchi. La canzone viene tradotta in tre lingue: italiano, inglese e spagnolo e pubblicata nel gennaio del 2017 in tutto il mondo. Tutte le testate giornalistiche internazionali riportano la notizia, si parla del primo esperimento pop cristiano italiano.
L'intervista con Stefano Picchi andrà in onda:
Lunedì 3 aprile 2017 alle 16:35 e giovedì 6 aprile alle 10:10. Stay tuned!