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Le notizie

Leone XIV: un nuovo Pontefice in un mondo complesso

Leone XIV

L'inattesa fumata bianca arriva al terzo scrutino, pochi minuti dopo le 18. L'americano Prevost è il nuovo papa

L’elezione di Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, porta con sé interrogativi importanti sul futuro della Chiesa cattolica. In un'epoca in cui la fede si confronta con sfide sempre più pressanti, il nuovo Pontefice eredita una comunità alle prese con questioni sociali, economiche e morali che richiedono un dialogo aperto e concreto.
Prevost, di origine statunitense, ha trascorso gran parte della sua carriera ecclesiastica in Sudamerica, in particolare in Perù, lavorando a stretto contatto con realtà spesso dimenticate. La sua esperienza potrebbe tradursi in un maggiore impegno per i più vulnerabili, ma resta da vedere in che misura il suo papato sarà disposto a confrontarsi con i temi più controversi che coinvolgono la Chiesa: dagli scandali interni alla necessità di una maggiore trasparenza e inclusione.
L’accoglienza del suo pontificato sarà determinata non solo dai fedeli, ma anche da chi guarda alla Chiesa con scetticismo. Sarà Leone XIV un leader capace di riconoscere le criticità e di affrontarle con decisione? Oppure il suo papato si limiterà a perpetuare l’approccio tradizionale, evitando il confronto su nodi fondamentali?
Il mondo osserva. La Chiesa, oggi più che mai, è chiamata a dimostrare che la sua voce non è solo di conforto, ma anche di cambiamento.

Claudio Baglioni “La vita è adesso, il sogno è sempre": compie 40 anni l'album più venduto di sempre in Italia

La vita è adesso - 40 anni

Viene celebrato da 2 iniziative, un progetto discografico Sony Music Italy e un progetto editoriale Edizioni Curci. 11 tracce interamente risuonate e cantate in studio – dal vivo – con rinnovati arrangiamenti

L’album “LA VITA È ADESSO, IL SOGNO È SEMPRE” di Claudio Baglioni, pubblicato nel 1985, ha segnato un’epoca di musica e di costume, incarnando i giorni e le speranze degli anni Ottanta. Il suo successo ineguagliato lo rende ancora oggi il disco più venduto di sempre nel nostro Paese. Un unicum della storia della musica italiana non solo in termini di record di vendite – 4 milioni e mezzo di copie fisiche – ma anche di numero di settimane in classifica, con la permanenza in vetta per 27 settimane consecutive e la presenza ininterrotta per oltre un anno nelle prime posizioni. Sono due le iniziative che festeggiano Claudio Baglioni e questo leggendario 40° anniversario: un progetto discografico e uno editoriale
SONY MUSIC ITALY propone un progetto discografico unico, preordinabile da oggi (https://bio.to/lavitaeadesso), e disponibile dal 6 giugno – in doppio vinile in confezione gatefold e 4 diversi formati, in cd e in digitale in Dolby Atmos – un remake de “LA VITA È ADESSO, IL SOGNO È SEMPRE” che reinterpreta, con sonorità e stili attuali, undici brani senza tradirne l’essenza originale e il senso artistico. Ogni traccia è stata risuonata e cantata in studio dal vivo, con arrangiamenti rinnovati e con la presenza contemporanea di tutti i musicisti e i cantanti in sala come a creare un filo narrativo diretto tra il progetto di allora e l’idea di oggi.
L’album è disponibile in doppio vinile nei seguenti 4 formati e in cd:

Doppio LP nero 180 gr numerato con booklet di 16 pagine in esclusiva per Sony Music Store
Doppio LP nero 180 gr con booklet inserito nei cofanetti super deluxe  LA VITA È ADESSO, IL SOGNO È SEMPRE pubblicati da Edizioni Curci in edizione limitata (1000 pezzi)
Doppio LP bordeaux 140 gr con booklet di 16 pagine
Doppio LP verde 40 gr con booklet di 16 pagine
CD con booklet di 20 pagine

La tracklist del progetto discografico è composta dalle 10 tracce dell’album del 1985 e dal brano inedito “IL SOGNO È SEMPRE”, che non è solo un sottotitolo, ma rappresenta nel suo testo integrale, musicato successivamente, il messaggio universale secondo cui i sogni non muoiono mai. La scelta di realizzare il pezzo con un'orchestra sinfonica e un coro lirico intende classicizzarlo in un inno all’ideale, alla speranza, all’avvenire, valorizzandone ulteriormente il significato e mantenendone viva la sua essenza. 

Lucio Corsi: il nuovo album "Volevo essere un duro" certificato Disco d'oro

Lucio Corsi

Si è concluso ieri il Club Tour 2025 che ha registrato il tutto esaurito. Dal 12 giugno parte il Tour Estate 2025

Si è concluso ieri con una doppia data a Milano il “Club Tour 2025” di Lucio Corsi, nove date - prodotte da Magellano Concerti - nelle principali città italiane che hanno registrato il tutto esaurito.
La tournée arriva dopo la pubblicazione del nuovo album “Volevo essere un duro” (Sugar Music), uscito il 21 marzo su tutte le piattaforme digitali e il 4 aprile nei formati fisici vinile e CD, e oggi certificato disco d’oro. Il progetto discografico ha inoltre conquistato il sesto posto della Top Album Debut Global di Spotify del weekend 21-23 marzo, oltre al primo posto della classifica FIMI degli album e della classifica CD, vinili e musicassette più venduti della settimana nella settimana di pubblicazione.
«“Volevo essere un duro” è un disco che parla di infanzia, di amicizia e di amore. È un disco di ricordi veri e falsi, di personaggi del bene e del male, di località, che esse siano prati di margherite o squallide zone industriali. Nelle forme di espressione credo che la cosa a cui si debba tendere è il cambiamento. In questo album ho cercato una trasformazione soprattutto a livello testuale, cercando di non staccare più di tanto i piedi da terra. Ho cercato di cantare in maniera chiara e diretta di persone. “Volevo essere un duro” è nato strisciando sui marciapiedi, nascondendomi negli armadi o sotto le zampe dei tavoli, girando tra i panni sporchi nelle lavatrici, appendendomi con le mollette ai capelli ai panni stesi, cercando ricordi non miei nei cappelli degli altri, cercando nuovi orizzonti nelle scarpe degli altri. Dopo circa due anni ho trovato nove canzoni diverse e le ho convinte ad andare ad abitare nello stesso palazzo. Così è nato il disco.» 
Il quarto album in studio si compone di nove tracce, tutte scritte e composte da Lucio Corsi e Tommaso Ottomano, che ne hanno curato anche la produzione insieme ad Antonio “Cuper” Cupertino. A popolarle, molti personaggi come “Francis Delacroix”, amico fotografo, Rocco compagno delle medie in “Let There Be Rocko”, e “Il Re del rave”, sagoma romantica e sgangherata. Ad aprire e chiudere la narrazione musicale del disco, anche i brani già editi “Tu sei il mattino” - che ci narra di come il tempo scorra inesorabile, come la corrente di un fiume che ci tira sempre e solo da una parte - e “Nel cuore delle notte” - una canzone sull’amicizia, una lunga coda di pianoforte sull’autostrada della luna, presentata a sorpresa la scorsa Vigilia di Natale con una live session. 
L’artista rappresenterà ora l’Italia all’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà a Basilea in Svizzera dal 13 al 17 maggio. Sul palco porterà “Volevo essere un duro”, con cui ha debuttato alla 75esima edizione del Festival di Sanremo, classificandosi secondo e vincendo il Premio della Critica “Mia Martini”, entrando nel cuore del pubblico. La canzone è certificata disco d’oro, ed è stato primo tra i brani indipendenti più suonati dalle radio per 10 settimane
A giugno avrà invece inizio “Estate 2025”, 28 appuntamenti - sempre prodotti da Magellano Concerti - nei principali festival estivi italiani. Il tour comprende anche gli imperdibili show di “Ippodromi 2025” a Roma e Milano (21 giugno al Rock in Roma, Ippodromo delle Capannelle e 7 settembre al Milano Summer Festival, Ippodromo Snai San Siro) ed ha appena collezionato due nuovi sold out per le date al No Borders Music Festival (27 luglio ai Laghi di Fusine, UD) e al Acieloaperto Festival (30 agosto a San Mauro Pascoli, FC).
“Estate 2025” sarà una nuova occasione per riabbracciare il cantautore nella dimensione live, a lui cara, ed ascoltare i brani del suo nuovo album. Si parte il 12 giugno da Parco Bissuola a Mestre (VE), il 14 giugno a Saint Nicolas (AO) per Musicastelle, il 17 giugno dall’Arena in Fiera di Cagliari, il 21 giugno al Rock In Roma (Ippodromo delle Capannelle) di Roma, il 25 giugno al Sequoie Music Park di Bologna, il 27 giugno al Trento Live Fest di Trento, il 28 giugno all’Altraonda Festival (Arena del Mare) di Genova, il 29 giugno alla Prima Estate (Parco Bussoladomani) di Lido di Camaiore (LU), il 6 luglio all’Umbria Che Spacca di Perugia, l’8 luglio al Flowers Festival di Collegno (TO), il 10 luglio al Mengo Festival di Arezzo, il 13 luglio a Un’Estate Da Belvedere (Belvedere di San Leucio) di Caserta, il 18 luglio al Festival Abbabula di Sassari, il 19 luglio al Rocce Rosse & Blues di Lanusei (NU), il 23 luglio al Termoli Summer Festival di Termoli (CB), il 24 luglio al Mind Festival di Montecosaro (MC), il 27 luglio al No Borders Music Festival ai Laghi di Fusine (UD) (tutto esaurito), il 2 agosto a Rotonda by la Mobiliare (Locarno Film Festival) di Locarno, il 6 agosto a Sotto il Vulcano Fest (Villa Bellini) di Catania, il 7 agosto a Ypsigrock di Castelbuono (PA), il 10 agosto al Locus Festival di Locorotondo (BA), l’11 agosto alle Cave del Duca di Lecce, il 12 agosto al Color Fest di Lamezia Terme (CZ), il 17 agosto al Teatro delle Rocce di Gavorrano (GR) (tutto esaurito), il 18 agosto al Summer Nights di Follonica (GR), il 30 agosto al Acieloaperto Festival (Villa Torlonia) di San Mauro Pascoli (FC) (tutto esaurito), il 31 agosto al Mantova Summer Festival (Palazzo Te) di Mantova per concludere il 7 settembre al Milano Summer Festival (Ippodromo Snai San Siro) di Milano.
Radio Deejay e Radio Capital sono le radio partner del tour. Info e biglietti a questo link
Cantautore toscano, Lucio riesce a rendere armonioso il rock d’autore e le sonorità folk insieme, trasformando le sue atmosfere surreali in poesia e legando un mondo a tratti grottesco ad una struttura musicalmente ricchissima.
(comunicato WordsForYou a cura di B. Mannelli - photo credits Francis Delacroix)

Grande successo per il Concertone 2025

Primo Maggio 2025

Uno degli appuntamenti musicali e sociali più importanti del Paese seguito in piazza da centinaia di migliaia di persone e in radio e tv da milioni di utenti

Il Concertone del Primo Maggio di Roma promosso da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli e la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo, si conferma un evento di riferimento assoluto per la musica e l’impegno sociale in Italia, facendo registrare il più grande successo di sempre.
Dalle ore 13.30 fino a mezzanotte e mezza, Piazza San Giovanni in Laterano ha visto alternarsi artisti, voci e testimonianze davanti a centinaia di migliaia di persone. A guidare il pubblico in questo viaggio musicale e civile la conduzione corale e appassionata di Noemi, Ermal Meta, BigMama e Vincenzo Schettini. 

Straordinaria partecipazione sia attraverso i canali RAI, sia sui social.
Sono stati oltre 12.898.000 i telespettatori che ieri si sono sintonizzati, per almeno un minuto, sulle TV tradizionali per seguire su Rai3 il Concertone (15:18 alle 24:18). In termini di Total Audience il concerto trasmesso in Prima Serata (21:09-24:18) ha ottenuto un ascolto medio di oltre 1.789.000 pari al 11,3% di share. L’evento ha raggiungo un picco di share con 2.577.000 ascoltatori TA. L’evento in Prime time è stato particolarmente seguito sia dai ragazzi più giovani Under 24 con il 18,6% di share TA che dal pubblico giovane adulto (45-54 anni) con il 18,4% share TA. Un grande successo, dall’apertura di Leo Gassmann con “Bella ciao”, simbolo di resistenza e libertà, fino alla chiusura affidata a Gabry Ponte, che ha fatto ballare con un set travolgente!
Sui social media #1M2025 è stato in trend topic per l’intera giornata, a testimonianza dell’enorme coinvolgimento del pubblico anche online. Grazie all’audit digitale, anche quest’anno si conferma il successo multicanale del Concertone già in Google Trend dal 28 aprile in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento. L’hashtag di progetto #1M2025 raggiunge una copertura mediatica di circa 60M overall sul topic con 50 mila contenuti e 1,5M di interazioni. Mentre l’hashtag #Concertone sempre riferito al topic, ha toccato i 2B (miliardi) di portata potenziale (fonti Hootsuite e Brand24). Continuano a crescere organicamente le follower base dei profili ufficiali social di Primo Maggio Roma, confermando anche per questa edizione la centralità di collaborazioni e visibilità fra i profili partner principalmente sulla piattaforma Meta, dove accanto al target millennial di Instagram, la linea artistica ed editoriale ha interessato anche il pubblico di Facebook con sentiment positivo. Anche Tiktok si conferma un canale fondamentale per lo share of voice; sono stati infatti rilanciati e condivisi i principali contenuti dedicati alle esibizioni e ai temi toccati durante le oltre 10 ore di diretta omnichannel grazie al contributo di creator, influencer e media.
Su X, #1M2025 ha conquistato i trend topic con 36mila contenuti con menzioni principali per molti artisti fra cui Giorgia, Lucio Corsi, Ermal Meta, BigMama, Arisa e Anna Castiglia. Buone performance anche per l’iniziativa #ilmioverso, con cui durante il live dell’evento, al pubblico è stato chiesto di inviare un verso della propria canzone preferita sulla scia di quanto richiesto a tutti gli artisti in line up. Lo storytelling emozionale ha dunque coinvolto un pubblico eterogeneo, con il ritorno alla centralità della parola e del contenuto.
Ottimi risultati anche per RaiPlay: sono state circa 500mila le visualizzazioni generate in diretta dal Concertone sulla piattaforma RAI, un dato in crescita rispetto allo scorso anno, e a meno di ventiquattr'ore dalla conclusione sono già quasi 400 mila le visualizzazioni on demand.
Numeri in crescita anche per Rai Radio2, che ha trasmesso in diretta l’evento dallo studio realizzato in collaborazione con SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori nel backstage di Piazza San Giovanni.
Il palco, imponente e spettacolare, è l’unico in Europa a poter garantire molte ore di performance live con più artisti grazie alla struttura girevole. Oltre agli schermi laterali per le migliaia di persone in piazza, aveva un grande LED wall circolare, una passerella frontale e un impianto di effetti speciali tra fuochi verticali e fumo.
Ogni artista ha scelto di far introdurre la propria performance attraverso i versi di una canzone celebre, raccontando così la propria visione del presente.
Sul palco (in ordine alfabetico) si sono esibiti Achille Lauro, Alfa, Andrea Cerrato, Anna and Vulkan, Anna Carol, Anna Castiglia, Arisa, Bambole di Pezza, Brunori Sas, Carl Brave, Centomilacarie, Dente, Ele A, Elodie, Eugenio in Via di Gioia, Federica Abbate, Franco126, Fulminacci, Gabry Ponte, Gaia, Gazzelle, Ghali, Giglio, Giorgia, Giorgio Poi, Giulia Mei, i Benvegnù, Il Mago del Gelato, I Patagarri, Joan Thiele, Legno & Gio Evan, Leo Gassmann, Luchè, Lucio Corsi, Mimì, Mondo Marcio, Orchestraccia ft. Mundial, Pierdavide Carone, Rocco Hunt, Senhit, Serena Brancale, Shablo con special guests, The Kolors, Tredici Pietro.

Concerto del Primo Maggio 2025: "Uniti per un lavoro sicuro"

1M2025

Oltre 50 artisti per restituire uno spaccato autentico e contemporaneo della nuova scena musicale d’autore italiana

Cresce l’attesa per il CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO DI ROMA, promosso da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli e la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo.
Mancano solo tre giorni all’appuntamento che torna come sempre in Piazza San Giovanni in Laterano per celebrare la Festa dei Lavoratori con una maratona di musica, impegno e spettacolo. “Uniti per un lavoro sicuro” è lo slogan scelto dai Sindacati per questo 1° Maggio, dedicato al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I segretari generali saranno presenti in tre diverse manifestazioni che si svolgeranno a Roma (intervento del segretario generale CGIL Maurizio Landini), a Casteldaccia in provincia di Palermo (intervento della segretaria generale CISL Daniela Fumarola) e a Montemurlo in provincia di Prato (intervento del segretario generale UIL Pierpaolo Bombardieri). Le tre diverse località sono state scelte in ricordo dei tragici infortuni verificatisi in alcuni siti di quei territori e divenuti, poi, per certi aspetti, un simbolo del dramma delle morti sul lavoro. Su Rai 3, dalle 12 alle 13 sarà trasmessa in diretta, a cura del Tg3, la manifestazione dei Sindacati confederali che si svolgerà contemporaneamente nelle tre piazze. Anche Rai News darà ampia copertura alle varie iniziative previste su tutto il territorio nazionale e in particolare, seguirà in diretta, con ampie finestre sul canale televisivo, le manifestazioni organizzate dai Sindacati.
Il Concertone sarà come sempre a libero accesso e sarà trasmesso in diretta su Rai 3 e Rai Radio2 e in onda su RaiPlay e Rai Italia. La festa in piazza comincerà alle 13.30 per oltre 10 ore di musica dal vivo e riflessioni su temi sociali e d’attualità.
Presentano NOEMI, ERMAL META e BIGMAMA ai quali si affiancherà per una serie di incursioni il professore star dei social VINCENZO SCHETTINI.
La lineup del Primo Maggio di Roma attraversa generazioni e generi diversi che si intrecciano, creando un mosaico sonoro che riflette l’Italia di oggi, uno spaccato autentico e contemporaneo della nuova scena d’autore italiana, in cui convivono anime pop, elettroniche, urban, cantautorali e rock.
Sul palco (in ordine alfabetico): Achille Lauro, Alfa, Andrea Cerrato, Anna and Vulkan, Anna Carol, Anna Castiglia, Arisa, Bambole di Pezza, Brunori Sas, Carl Brave, Centomilacarie, Dente, Ele A, Elodie, Eugenio in Via Di Gioia, Federica Abbate, Franco126, Fulminacci, Gabry Ponte, Gaia, Gazzelle, Ghali, Giglio, Giorgia, Giorgio Poi, Giulia Mei, i Benvegnù, Il Mago del Gelato, I Patagarri, Joan Thiele, Legno & Gio Evan, Leo Gassmann, Luchè, Lucio Corsi, Mimì, Mondo Marcio, Orchestraccia ft. Mundial, Pierdavide Carone, Rocco Hunt, Senhit, Serena Brancale, Shablo con special guests, The Kolors, Tredici Pietro.
L’opening dalle 13.30 vedrà sul palco: Cyrus, Cosmonauti Borghesi, Joao Ratini, SOS – Save Our Souls, Vincenzo Capua e i 3 vincitori del contest 1MNEXT CORDIO, DINÌCHE e FELLOW per la sfida finale.
Sulla base del concept “Il futuro suona oggi”, il Concerto del Primo Maggio prova a intercettare le voci più autentiche del panorama musicale italiano, restituendo un affresco sonoro che abbraccia il presente in tutte le sue sfaccettature. In un’epoca in cui il pubblico sente il bisogno di approfondire, capire e connettersi, la musica si fa veicolo di storie e messaggi.
Il cantautorato torna quindi protagonista: le parole contano, i testi diventano centrali, raccontano generazioni in continua trasformazione. Il Concertone 2025 guarda avanti e mette al centro la musica, rigorosamente live, come strumento di racconto, consapevolezza e cambiamento. Sarà una festa, ma anche un momento di riflessione, un’opportunità per immaginare il domani attraverso le voci di chi, con la propria musica, lo sta già costruendo.
Su Rai 3 la diretta comincia con l’anteprima (dalle 15 alle 16), poi con la prima parte del concerto (dalle 16 alle 18.55), la seconda parte (dalle 20 alle 21) e si conclude con la terza parte (dalle 21.05 alle 24). Ospiti in studio e inviati animeranno la diretta con spazi dedicati alla musica e alle interviste con gli artisti che si alterneranno sul palco.
Il Concerto verrà anche trasmesso integralmente in streaming sul sito web www.rainews.rai.it.
Il Giornale Radio Rai seguirà come sempre il Primo Maggio sia nella parte musicale che negli appuntamenti sindacali, con servizi e collegamenti nelle varie edizioni del GR, ma anche nei programmi di Rai Radio1 per tutto l'arco della giornata, con l'inviata Marcella Sullo.
Sulla piattaforma RaiPlay il Concertone sarà integralmente visibile in diretta. Inoltre, le clip di tutte le esibizioni musicali, dei momenti più emozionanti e delle interviste realizzate nel backstage, saranno pubblicate in tempo reale.
Su RaiPlay Sound, oltre alla diretta radiofonica, sarà possibile riascoltare il Concertone on demand. Sulla piattaforma radio, inoltre, saranno presenti tantissimi contenuti Original e documentari a tema.
I canali social di Rai 3 e RaiPlay, invece, seguiranno l’evento con foto e video esclusivi per tutta la giornata.

Addio a Francesco, la Chiesa verso il nuovo Papa

Funerale Papa Francesco

Il funerale del papa Francesco e l’attesa del Conclave

Sabato 26 aprile 2025 - Piazza San Pietro ha ospitato i solenni funerali di Papa Francesco, scomparso il 21 aprile all’età di 88 anni a causa di un ictus e un collasso cardiaco. La cerimonia, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, ha visto la partecipazione di oltre 400 mila fedeli, 249 delegazioni internazionali, tra cui 50 capi di Stato e 10 sovrani, e figure di spicco come il presidente USA Donald Trump. La salma, esposta per tre giorni nella Basilica di San Pietro, è stata poi traslata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, scelta da Bergoglio per la sua devozione alla Madonna Salus Populi Romani, dove è stata tumulata.
Il rito, semplificato secondo le volontà di Francesco espresse nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis del 2024, ha abbandonato il tradizionale catafalco e la tripla bara, optando per una semplice bara di legno aperta, simbolo di umiltà cristiana. Durante i funerali, il Vangelo aperto è stato posto sulla bara, e un lungo applauso ha salutato l’ultimo viaggio del Pontefice.
Conclusi i funerali, sono iniziati i Novendiali, nove giorni di messe in suffragio, che si chiuderanno il 4 maggio. Subito dopo, tra il 5 e il 10 maggio, si aprirà il Conclave nella Cappella Sistina per eleggere il 267° Pontefice. I 138 cardinali elettori, tutti sotto gli 80 anni, si riuniranno in segreto, isolati dal mondo, per votare. Servirà una maggioranza di due terzi per l’elezione, segnalata dalla tradizionale fumata bianca. Tra i papabili spiccano nomi come Pietro Parolin, Matteo Zuppi e Luis Antonio Tagle, ma, come spesso accade, un outsider potrebbe sorprendere.
Il Conclave, il più internazionale di sempre, sarà un momento cruciale per la Chiesa, chiamata a scegliere una guida in un’epoca di sfide globali, portando avanti l’eredità di Francesco.

Ermal Meta in radio con "Ferma gli orologi"

Ermal Meta - Ferma gli orologi

Per il secondo anno consecutivo l’artista condurrà il Concertone del 1° maggio a Roma

Ci sono canzoni che arrivano leggere, come una sera d’estate in cui tutto sembra possibile. Ma poi restano, si attaccano addosso. 
"Ferma gli orologi" (Columbia Records/Sony Music Italy), il nuovo singolo di Ermal Meta disponibile in pre-save e dal 25 aprile in radio e su tutte le piattaforme digitali, è esattamente questo: un inno al momento che fugge, all’istante perfetto che vorremmo tenere con noi per sempre. 
In attesa di vederlo sul palco del Primo Maggio, confermato per il secondo anno consecutivo alla conduzione del Concertone di Roma, Ermal pubblica un pezzo in cui la melodia è solare, pulsante, ballabile, ma sotto il ritmo c’è quella scrittura inconfondibile, che sa raccontare l’amore come stupore quotidiano, come gioco e vertigine insieme.
Il ritornello è un piccolo mantra – “Io volevo solo ballare con te / Tu volevi solo ballare con me” – che sembra parlare di poco, ma in realtà dice tutto. Perché dentro il ballo c’è il desiderio, la connessione, la sospensione del tempo. E infatti, a più riprese, c’è l’invito a “fermare gli orologi”, a congelare l’attimo prima che finisca.
Ferma gli orologi” è pop ed eleganza. È una canzone estiva e con un’anima, che si lascia ascoltare con il finestrino abbassato e la mente leggera, perché a volte, per sentirsi vivi, basta qualcuno che stupisca “da zero a dieci”.
(comunicato Sony Music a cura di S. Sisti)

Papa Francesco è morto

Papa Francesco

Il Pontefice è spirato la mattina del 21 aprile alle ore 7:35

Papa Francesco, il 266º pontefice della Chiesa cattolica, è morto oggi alle ore 7:35 presso la Domus Santa Marta in Vaticano. Le cause del decesso sono state un ictus cerebrale e un collasso cardiocircolatorio irreversibile. Il Vaticano ha annunciato che la salma sarà traslata in Basilica il 23 aprile, mentre i funerali si terranno tra venerdì e domenica.
La notizia ha suscitato un'ondata di commozione in tutto il mondo. Numerosi leader politici e religiosi hanno espresso il loro cordoglio, ricordando il Papa per il suo impegno nella giustizia sociale, nel dialogo interreligioso e nella riforma della Curia romana. Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha affrontato diverse sfide legate alla salute, ma ha sempre continuato a svolgere il suo ministero con dedizione fino agli ultimi giorni.
Nel suo testamento, redatto nel 2022, Papa Francesco ha espresso il desiderio di essere sepolto nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Il conclave per l'elezione del nuovo pontefice dovrebbe tenersi tra il 5 e il 10 maggio.
La sua morte lascia un vuoto significativo nella comunità cattolica e nel panorama internazionale, dove era riconosciuto come una voce autorevole per la pace e la solidarietà tra i popoli.
Papa Francesco, all'anagrafe Jorge Mario Bergoglio (nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936), è stato eletto al soglio pontificio il 13 marzo 2013 ed è stato il primo Papa proveniente dalle Americhe e il primo gesuita a ricoprire questo ruolo. Con uno stile sobrio, diretto e profondamente umano, Papa Francesco ha portato avanti un pontificato segnato da una forte attenzione ai poveri, alla giustizia sociale, al dialogo interreligioso e alla salvaguardia del creato. Durante il suo papato, ha promosso una Chiesa "in uscita", vicina alla gente, aperta al confronto e capace di ascolto. Le sue parole e i suoi gesti – dalla rinuncia agli sfarzi papali alla visita nei luoghi più dimenticati del pianeta – hanno segnato un ritorno alle origini evangeliche del cristianesimo.
Papa Francesco lascia un’eredità di riforma, compassione e speranza. La sua morte segna la fine di un’epoca, ma anche l’inizio di una riflessione profonda sul cammino della Chiesa nel mondo contemporaneo.

Federico Stragà e Fabio Concato uniti per "Automobilisti"

Federico Stragà e Fabio Concato - Automobilisti

Un duetto che invita alla gentilezza, sulla strada e nella vita

Dal 18 aprile “Automobilisti”: il nuovo brano di Federico Stragà e Fabio Concato. Un duetto che invita alla gentilezza, sulla strada e nella vita.
Fabio Concato torna in studio dopo quattro anni di assenza. Lo fa perché si è “letteralmente innamorato” del brano scritto da Federico Stragà: un testo così intenso da spingerlo a interpretarlo esattamente com’era, senza cambiare una sola virgola.
Una canzone che parte dal traffico cittadino e arriva dritta al cuore. Automobilisti è il nuovo brano firmato da Federico Stragà, cantato in duetto con uno dei maestri della canzone d’autore italiana, Fabio Concato. Un invito implicito alla gentilezza, nato da un’idea che ha atteso a lungo prima di diventare realtà.
«È una canzone che avevo scritto tempo fa», racconta Stragà, «ispirata all’idea che l’automobile sia un amplificatore di emozioni: nel bene e nel male. Quando qualcuno ti dà la precedenza o ti chiede scusa con un sorriso, senti che la gentilezza è ancora possibile. Ma quando qualcuno ti taglia la strada o ti insulta, la reazione è opposta, spesso spropositata».
Il brano non si presenta come una denuncia, ma come un’osservazione poetica della quotidianità. La frase che chiude la canzone – Tutti sulla stessa strada – sintetizza perfettamente il messaggio: siamo tutti in viaggio, ognuno con i propri problemi, e forse potremmo cercare di trattarci meglio, anche solo per un attimo.
Proprio questo sguardo empatico ha portato Stragà a pensare a Fabio Concato: «Mi è venuto naturale pensare a lui. Le sue canzoni come Guido piano o 051 hanno quel tono lieve, ironico e profondo che sentivo vicino a Automobilisti. Dopo mesi di tentativi, l’ho chiamato direttamente. È stato subito entusiasta e, con mia grande sorpresa, ha deciso di cantare il brano esattamente così com’era, senza cambiare una virgola».
Il legame con Concato affonda le radici in un ricordo lontano: un incontro fugace a Belluno, a fine anni ’90, quando Stragà gli diede indicazioni per il teatro. «Mai avrei immaginato che, 25 anni dopo, avremmo cantato insieme una canzone scritta da me».
Automobilisti è anche la storia di un percorso artistico in evoluzione: da interprete a cantautore, con la scoperta che scrivere può diventare un’esigenza che nasce, talvolta, per caso. «All’inizio non mi interessava scrivere canzoni. Poi, nel 2013, ho cominciato a farlo con costanza. Non sempre è facile portare a termine un’idea, ma quando si accende la scintilla, è difficile spegnerla».
Il risultato è una canzone intensa, ironica e profondamente umana, in grado di trasformare una situazione comune in un messaggio universale. Perché, in fondo, anche sulla strada, c’è sempre spazio per un gesto gentile.
“Non conoscevo Federico di persona, ricordavo il suo nome naturalmente, ma confesso, non molto di più. Ho ascoltato la canzone che mi è parsa subito diversa dal solito - mica poco - ,contrariamente a quel che accade quando mi propongono a vario titolo, di ascoltare o produrre nuovo materiale. “Automobilisti” mi è piaciuta subito, e mi è piaciuto subito l’uomo e l’artista, la sua scrittura originale, e la sensibilità senza la quale non è possibile fare nulla di buono e di sincero. Mi è piaciuto cantare con lui - spero che lo avvertiate -, e spero che piaccia tanto anche a voi: lo merita la canzone e lo merita Federico.” - racconta Fabio Concato.
A completare questo progetto ricco di suggestioni, che anticipa l’uscita del nuovo album di Federico Stragà, sarà anche il videoclip, ancora avvolto nel riserbo, che vedrà protagonista un Gioele Dix in un ruolo completamente inedito. L’attore, da sempre capace di unire profondità e leggerezza, ha accettato l’invito a trasformare in immagini la poesia e l’elegante ironia contenute nel brano. Il video, attualmente in produzione, si preannuncia come un piccolo racconto visivo dal tono delicato e coinvolgente, perfettamente in linea con lo spirito di Automobilisti.
Automobilisti è pubblicata da Alman Music, etichetta discografica indipendente fondata nel 2011 a Imola da Alberto Mantovani.
(comunicato a cura di V.Spada)

“The Handmaid’s Tale”: al via l’ultima stagione di un cult distopico

The Handmaid’s Tale 6

Dopo sei stagioni di resistenza, dolore e speranza, la serie cult di Hulu saluta il pubblico con un finale attesissimo che promette di lasciare il segno

È ufficialmente iniziata l’ultima stagione di The Handmaid’s Tale, la serie distopica che ha segnato un’epoca, sia sul piano televisivo che culturale. Tratta dal romanzo di Margaret Atwood, la serie ha portato sullo schermo un mondo inquietante e crudele, ma incredibilmente vicino a certe derive della realtà. E ora, dopo sei stagioni intense, è giunto il momento del capitolo finale.
Un addio annunciato
Hulu ha confermato già dallo scorso anno che la sesta stagione sarebbe stata l’ultima. Bruce Miller, creatore della serie, ha spiegato che si è voluto chiudere la storia “nel momento giusto”, con una conclusione coerente, rispettosa della narrazione e dei personaggi.
La stagione si apre con June (Elisabeth Moss) in un momento di fragilità e determinazione, alle prese con le conseguenze delle sue scelte e con un futuro che sembra ancora in bilico. Dopo aver abbandonato Gilead, ma non del tutto i suoi fantasmi, il suo sguardo è rivolto alla giustizia – e forse alla vendetta.
Un’eredità pesante
Dalla sua prima stagione nel 2017, The Handmaid’s Tale ha conquistato pubblico e critica. Ha vinto 15 Emmy Awards, incluso Miglior Serie Drammatica, ed è diventata un simbolo femminista, un manifesto visivo contro l’oppressione e il patriarcato.
L’iconica uniforme rossa delle ancelle è stata indossata nelle proteste reali, dagli USA all’Europa, come segno di denuncia contro le minacce ai diritti delle donne. La forza visiva della serie è andata ben oltre il piccolo schermo.
Cosa aspettarsi dalla stagione finale
Gli episodi finali promettono un mix esplosivo di tensione, emozione e resa dei conti. I fan aspettano con ansia di scoprire il destino di Serena Joy (Yvonne Strahovski), il ruolo della piccola Nichole, e se Gilead cadrà definitivamente o se continuerà a rappresentare una minaccia.
Nel frattempo, si moltiplicano le teorie online: alcuni ipotizzano un epilogo in stile “Testaments” – il seguito letterario scritto da Atwood – mentre altri sperano in un colpo di scena che ridia speranza a un mondo segnato dalla paura.
Un addio che lascia il segno
L’ultima stagione di The Handmaid’s Tale non è solo la fine di una serie, ma la chiusura di un’esperienza collettiva che ha coinvolto milioni di spettatori. Il viaggio di June Osborne è stato quello di molte donne (e non solo), e la sua voce – anche nei silenzi – continuerà a risuonare.