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Maggio 2025

File.41: Painkillers - intervista

Painkillers

"stanotte" è il nuovo singolo della band: una scarica pop-punk che cattura il caos emotivo

Una notte di contrasti, tra amore e fuga, tra desiderio e smarrimento: di questo parla il nuovo singolo dei Painkillers “stanotte”.
“stanotte” è una scarica pop-punk che cattura il caos emotivo delle notti più turbolente. Con uno stile diretto e spigoloso, la band racconta una relazione appesa tra amore e rancore, tra la voglia di restare e quella di sparire nel rumore di una festa e nei fumi dell’alcol. Il protagonista del brano è bloccato in questo limbo: riflessioni rapide, taglienti e spesso contraddittorie scandiscono il testo, fino a esplodere nel grido liberatorio del ritornello – “non perdiamoci stanotte” – che dà voce alla tensione tra il voler dimenticare e il non riuscire a lasciar andare. La struttura del pezzo alterna strofe rappate a ritornelli potentissimi, trasportando l’ascoltatore dentro la confusione emotiva di una notte che non si dimentica.
I PainKillers nascono nel 2013 da un’idea di Federico Palaia e Stefano Calzà, oggi rispettivamente chitarrista e batterista/cantante. Il gruppo, completato da Andrea Casati alla voce e Davide Baschieri al basso, si inserisce fin da subito nella scena punk underground milanese, distinguendosi per una forte spinta verso la sperimentazione e il rinnovamento sonoro.
Il debutto discografico in lingua inglese arriva con l’album Storyteller, seguito dai singoli I Won’t Be Home For A While, Broken Heart e On My Own. Nel 2023 pubblicano l’album NEW END, punto di svolta nella ricerca di un sound più personale e definito.
La nuova fase della band prende forma con il progetto IN SOSPESO, secondo album in uscita tra il 2024 e il 2025, interamente in italiano. Un lavoro che fonde pop-punk, hip-hop e atmosfere urban, in un continuo dialogo tra radici e futuro, tradizione e innovazione.
Con "stanotte", i PainKillers dimostrano ancora una volta la loro capacità di raccontare emozioni vere, senza filtri, restituendo la confusione e la bellezza delle relazioni umane nella loro forma più cruda e autentica.
La nostra intervista con Davide Baschieri, il bassista dei Painkillers andrà in onda:
Venerdì 30 maggio alle 16:35 e martedì 3 giugno alle 10:10.

A "Onda alta" di Dargen D'Amico il Premio Amnesty 2025

Dargen D'Amico - Premio Amnesty 2025
COMUNICATO STAMPA

Dal 18 e il 20 luglio a Rovigo ci sarà la 28ª edizione di "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty"

È il brano “Onda alta” di Dargen D’Amico a vincere il 23° Premio Amnesty International Italia per la sezione Big. Il riconoscimento è promosso da Amnesty International Italia, insieme all’associazione Voci per la Libertà, per premiare il miglior brano sui diritti umani pubblicato nell’anno precedente da un artista o gruppo di spicco della musica italiana.
Il premio si inserisce nel calendario delle attività di Amnesty International Italia, che quest’anno celebra 50 anni di impegno nella difesa dei diritti umani.
“Onda alta” (scritto da Cheope / D'Amico / Roberts / Marletta / Fazio) affronta con delicatezza e intensità il dramma delle migrazioni via mare, dando voce a chi si trova costretto a lasciare la propria terra e affrontare viaggi pericolosi e disperati per raggiungere l’Europa. Il pezzo mescola pop ed elettronica con un testo profondo e toccante, che mette al centro non solo il rischio fisico del viaggio, ma anche le ingiustizie e le disuguaglianze sociali che spingono molte persone a partire.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha spiegato così le motivazioni del Premio: “Il brano racconta, in maniera suggestiva ed emozionante, i viaggi che tante persone sono costrette a intraprendere per raggiungere luoghi sicuri. In un momento storico in cui si invocano e praticano le chiusure delle frontiere e si mettono a rischio vite umane rimandandole in paesi assai poco sicuri, ‘Onda alta’ rimette al centro l’essere umano e i pericoli che è costretto a correre chi non ha più quasi nulla da perdere, perché quasi tutto ha già perso. Questo brano, meritevolmente, cerca di spostare l’attenzione dai confini, dai limiti e dalla paura alla necessità di superare i pregiudizi e le differenze per permettere a ogni persona di vivere in un mondo sicuro e, certamente, migliore”.
In occasione del premio ricevuto per questo brano — un riconoscimento importante non solo dal punto di vista artistico, ma anche per il messaggio sociale che porta — Dargen D’Amico ha sottolineato ancora una volta il valore della solidarietà e il bisogno di guardare oltre l’individualismo: “La società concentra tutto nelle mani di pochi. I film di rivalsa sociale non sono mai corali. Se l’individualismo è oggi valore assoluto, il coraggio è rappresentato da chi trasforma la propria volontà in solidarietà. Se c’è un premio, dovrebbe andare alle vittime dei sacrifici, e se le vittime dei sacrifici non possono ritirarlo, dovrebbe ritirarlo chi ogni giorno è sul campo nel tentativo di alleviare le sofferenze del prossimo” ha dichiarato.
Sono intanto stati resi noti i semifinalisti della sezione emergenti del Premio, che si confronteranno il 18 e 19 luglio a Rovigo nell’ambito della 28ª edizione del festival ‘Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty’.
Venerdì 18 luglio si esibiranno: Andrea Kabo, da Milano, con “100 Anime”; Lady Sox, da Pisa, con “Senza ragione”; Manuela Zero, da Napoli, con “Le carezze di Giulio”; Stona, da Alessandria, con “Puntine”.
Sabato 19 luglio sarà la volta di: Giovanni Segreti Bruno, da Roma, con “Notre Drame”; Manù Squillante, da Salerno, con “Vizi e virtù”; Margine, da Pesaro, con “Io Capitano”; Samsara, da Bologna con “Destini diversi”.
I cinque migliori si contenderanno il titolo in finale domenica 20 luglio. La tre giorni di Rovigo ospiterà inoltre artisti, talk e varie iniziative nell’ambito della ‘Settimana dei diritti umani’, un ampio evento multidisciplinare volto a promuovere i diritti umani attraverso arte e cultura. Il programma, che verrà annunciato nelle prossime settimane, partirà lunedì 14 luglio e proporrà numerosi appuntamenti gratuiti, sia pomeridiani che serali.
In lizza per la sezione Big del Premio Amnesty di quest’anno c’erano anche Arisa con “Canta ancora”, Assalti Frontali feat. Luca D'Aversa con “Il mio nome è Lala”, Martina Attili con "Eva e Adamo", BigMama con “La rabbia non ti basta”, Vasco Brondi con “Un segno di vita”, Ghali con “Casa mia”, Paolo Jannacci e Stefano Massini con “L'uomo nel lampo”, Fiorella Mannoia con “Disobbedire” e Piero Pelù con “Scacciamali”.

File.41: The Hormonauts - intervista

The Hormonauts

La band torna con "Surfin' Bird". Ne parliamo con Sasso

“Surfin’ Bird” (Maninalto!) è il nuovo singolo dei The Hormonauts.
Dopo quindici anni di silenzio discografico, la band cult torna finalmente sulle scene musicali, pronta a riportare tutta la propria energia irriverente e inconfondibile al pubblico che li ha amati e ai nuovi ascoltatori curiosi di scoprire la loro evoluzione sonora.
The Hormonauts si riaffacciano con una rivisitazione esplosiva di uno dei brani simbolo del surf anni ’60, immaginato come se fosse passato tra le mani di un DJ impazzito, disperso nella giungla amazzonica e travolto da allucinazioni sonore, in un viaggio psichedelico tra ritmo, tribalismo e visioni folli. Con la loro capacità di trasformare e reinventare pezzi storici, The Hormonauts riaffermano il loro ruolo di innovatori sonori, confermando un approccio creativo fuori dagli schemi e sempre irresistibilmente fresco.
“Abbiamo immaginato il brano pensato nella mente di un DJ disperso all’interno della foresta Amazzonica in preda ad allucinazioni sonore – dichiarano i The Hormonauts – così come è stato per la nostra rivisitazione di ‘Staying Alive’, ci piace ‘hormonizzare’ e stravolgere brani originali con l’intenzione di collocarli in altre galassie sonore; gli arrangiamenti che adattiamo ci fanno divertire e proporli al pubblico è una grande soddisfazione.”
BIOGRAFIA
Nati nel 1999, i The Hormonauts si distinguono sin dall’inizio per uno stile musicale unico che attraversa il rockabilly, l’energia del punk/rock e la dolcezza del country, senza mai perdere la loro inconfondibile vena ironica.Il gruppo ha ottenuto importanti successi, in particolare con la loro inedita versione di “Staying Alive”, che li ha portati ai vertici delle classifiche radiofoniche nazionali. Nel corso della loro carriera hanno condiviso il palco con artisti del calibro di The Cramps, Manu Chao e Rancid, e sono stati selezionati per rappresentare l’Italia in eventi internazionali come il SXSW di Austin (Texas) e l’Eurosonic di Groningen (Olanda). Nel 2025 i The Hormonauts tornano a infiammare il pubblico con la pubblicazione dei singoli “Turn on the light” e “Surfin’ Bird”.
La nostra intervista con Sasso dei The Hormonauts andrà in onda:
Giovedì 29 maggio alle 16:35 e lunedì 2 giugno alle 10:10.

Si intitola "Francesca" il nuovo singolo della Michielin

Francesca Michielin

Il 4 ottobre live per la prima volta all’Arena di Verona insieme a ospiti come Fedez, Carmen Consoli, Emma, Tommaso Paradiso, Irama e molti altri

"FRANCESCA" è il nuovo singolo di Francesca Michielin fuori in radio e in digitale da venerdì 30 maggio per Columbia Records/Sony Music Italy e già disponibile in pre-save.
Scritto dalla stessa Francesca in collaborazione con Galea (al secolo Claudia Guaglione), Kaput (Antonio Caputo) e Francesco "Katoo" Catitti -che ne ha curato anche la produzione- Francescasegna per me un nuovo inizio, un passo importante verso la riscoperta di me stessa. Sono in questo “viaggio” da quando avevo 16 anni e in tutto questo tempo ho cambiato pelle mille volte. Ma oggi sento il bisogno profondo di fermarmi e chiedermi chi voglio davvero essere come artista. Voglio essere autentica, sincera con chi mi ascolta e soprattutto con me stessa."
Il brano parla della scelta di allontanarsi da ciò che ci fa sentire fuori posto e tornare in un luogo sicuro nel tentativo di cercarsi e cercare di capirsi. Un grido che sprigiona la consapevolezza di essere divisi tra due mondi: ciò che si vorrebbe essere e quello che, in qualche modo, si deve essere. "FRANCESCA" è anche lo specchio di una generazione intera, quella dei millennial, cresciuta in una società spezzata vittima di fratture sociali e tensioni politiche. La stessa generazione che sta provando a ricomporre i pezzi di puzzle troppo frammentato “dentro un mondo che corre, che ci chiede di essere sempre produttivi, dove perfino l’arte diventa qualcosa da consumare in fretta. Questa non era la vita che avevamo immaginato da bambini” - racconta la cantautrice.
"FRANCESCAè un brano che viaggia tra intense e definite venature pop rock. Suona esattamente come deve e ci presenta una Michielin ancora più vera, incisiva, che ci entra nella testa e ci resta, senza dover più chiedere il permesso.
Il nuovo singolo si aggiungerà alla scaletta del suo concerto all’Arena di Verona, con cui il 4 ottobre Francesca Michielin segnerà il suo debutto nell’iconica venue in compagnia di Bruno Belissimo, Carmen Consoli, Coma_Cose, Dardust, Emma, Fedez, Fiorella Mannoia, Fudasca, Gaia, Giorgio Poi, Irama, Levante, Margherita Vicario, Maria Antonietta, Max Gazzé, Mecna, Tommaso Paradiso, Tredici Pietro e Vasco Brondi. Un vero e proprio diario live che Francesca condividerà con il pubblico per ripercorrere i momenti più significativi dei suoi primi 30 anni di vita, metà dei quali vissuti sul palcoscenico.
I biglietti di michielin30 - tutto in una notte sono disponibili su Vivo Concerti e nei punti vendita autorizzatiL’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei comunicati ufficiali.
(comunicato Sony Music a cura di S. Sisti)

File.41: Piastra - intervista

Piastra

Dall'album "Nuvole animali inesistenti", il cantautore ci presente "Se si pensa"

«”Se si pensa” racconta quel momento in cui la testa è piena di pensieri, scadenze, impegni che si accumulano senza sosta. Non è solo la fatica delle cose da fare, ma il peso di una routine che lascia poco spazio per respirare. Il brano cerca un varco in questo flusso incessante, con il desiderio e la necessità di lasciarsi andare altrove». Così racconta Piastra, che sarà nostro ospite nello spazio che dedichiamo alle interviste.
“Se si pensa” è il secondo singolo estratto dall’album di recente uscita dal titolo “Nuvole animali inesistenti”.
Il brano si fa portavoce del desiderio di liberare la mente dalla routine implacabile della vita, esplorando un viaggio sensoriale che lascia spazio all'ascoltatore per interpretare e trovare il proprio significato. Caratterizzato da immagini surreali e metafore suggestive, non segue una narrativa lineare. Musicalmente, il brano si sviluppa in due parti: la prima, con un arpeggio di chitarra continuo e un ritmo serrato, che culmina in un ritornello più disteso; la seconda introduce una ritmica funk con basso e riff di chitarra, portando il pezzo verso sonorità più fisiche e pulsanti.
La produzione del singolo e dell’intero album è affidata ad Andrea Biagioli e Massimo Giangrande, nome noto nella scena musicale italiana per le sue collaborazioni con artisti come Paolo Benvegnù, Daniele Silvestri e Niccolò Fabi.
Il brano è stato registrato presso il Bosco Studio di Produzioni dal Bosco, a Pistoia, e mixato da Maurizio Loffredo agli Artigiani Studio di Roma, già noto per il lavoro sul recente album di Brunori Sas, “L’albero delle noci”.
BIO
Patrizio Piastra è un musicista, cantautore e produttore noto per il suo lavoro con la band YOUAREHERE, con la quale ha all’attivo diverse produzioni, tra cui l'album “As When the Fall Leaves Trees" (2011), l’EP "Primavera" (Bomba Dischi, 2013), e gli album “Propaganda" (Bomba Dischi, 2015) e “Plus Ultra” (Fresh Yo, 2018), caratterizzati da un mix di sonorità elettroniche e ambient. Con YOUAREHERE, inoltre, si è esibito in numerosi concerti in Italia, tra prestigiosi festival e rinomate venue del panorama indipendente nazionale.
Messa in stand-by l’esperienza con la band, Patrizio vira la sua produzione verso uno stile diametralmente opposto con un approccio acustico e cantautorale che si concretizza con l’EP "Nuvole Animali Inesistenti" (Produzioni dal Bosco, 2025). Il 28 marzo arriva in radio “Se si pensa”, il nuovo singolo estratto dall’album.
La nostra intervista con Piastra andrà in onda:
Martedì 27 maggio alle 16:35 e venerdì 30 maggio alle 10:10.

File.41: Manuele Albanese - intervista

Manuele Albanese

L'esordio del cantautore vicentino con "Biglie"

"Biglie" è il nuovo singolo di Manuele Albanese, title track dell’album d’esordio del cantautore vicentino. Il brano nasce in un’estate insolita, con una caviglia rotta e il tempo sospeso, trasformandosi in una via di fuga tra realtà e fantasia.
Con un sound che richiama le atmosfere bossanova e le eleganti orchestrazioni del pop italiano anni ‘60 e ‘70, il brano si muove tra leggerezza e malinconia, evocando le armonie di Ennio Morricone e Ornella Vanoni. Tra i dettagli più caratteristici spicca il finale strumentale: un intreccio tra il flicorno di Michele Tedesco, un assolo vocale e una chitarra baritono, registrati negli studi Sotto Il Mare in provincia di Verona.
Il testo, tra rime incalzanti e suggestioni battistiane, mescola immagini estive e metafore esistenziali, raccontando la traiettoria imprevedibile dei sentimenti e della vita. Così come le biglie sulla sabbia, anche l’amore segue percorsi che sfuggono al controllo, oscillando tra desiderio e destino.
La traccia, considerata fin dall'inizio come il naturale “titolo di coda” dell’album, chiude un cerchio emotivo e narrativo, lasciando all’ascoltatore la sensazione di una corsa gioiosa e nostalgica verso l’orizzonte.
BIO
Manuele Albanese è un cantautore vicentino con radici ben piantate nella musica italiana e internazionale. Cresciuto con il culto di artisti come Battisti, Battiato, Bowie e Springsteen, il suo percorso musicale inizia in età adulta quasi per caso, trasformandosi presto in una necessità espressiva.
Dopo un primo approccio alla musica live e alla scrittura, trova la sua identità sonora grazie all'incontro con il produttore Edoardo Piccolo, con cui sviluppa "Biglie", il suo album d’esordio. Il disco, concepito come un concept album, fonde nostalgia e modernità, con arrangiamenti ricercati e un sound che richiama la grande tradizione del pop italiano degli anni ‘70.
La nostra intervista con Michele Albanese andrà in onda:
Lunedì 26 maggio alle 16:35 e giovedì 29 maggio alle 10:10.

File.41: The Kollege - intervista

The Kollege

Dall'album "Sensibility" presentiamo il singolo "Fucking Dream"

“Fucking Dream” è il nuovo singolo dei The Kollege tratto dell'album d'esordio “Sensibility”, uscito il 16 maggio.
“Fucking Dream” è un brano che nasce dall'esigenza di "risvegliare" chi vive intrappolato in una realtà illusoria, un sogno fatto di illusione, apparenza e culto del denaro.
Dall'altra parte, la band sceglie di combattere questo stato di ignoranza attraverso la musica, la consapevolezza e l'unione con chi condivide il loro percorso. Il brano invita ad aprire gli occhi e a rifiutare una società che si nutre di finzione e superficialità. 
Questo brano è un invito a scegliere la realtà, a guardarsi dentro e a non avere paura di diventare migliori. Nell'ignoranza non c'è preoccupazione, ma noi scegliamo la consapevolezza e l'azione, per costruire un mondo migliore.
Commenta la band a proposito del brano: “L'amore sarà la loro più grande paura perché odio sto fottuto sogno è la frase che racchiude l'essenza della nostra lotta: contrastiamo odio e indifferenza con amore, positività e sensibilità, le armi più potenti contro chi vive nell'ombra del cambiamento.”
“Sensibility”, l'album di debutto dei The Kollege, è un urlo di libertà, un fuoco che brucia di passione, ribellione e speranza. Le dodici tracce sono animate dalla voglia di vivere senza rimpianti, di credere in qualcosa di più grande del denaro e delle illusioni, e dal desiderio di restare umani in un mondo che cerca di comprarci.
The Kollege, tre ragazzi adolescenti con un sound nuovo che sa di rock e funk.
Nascono nel 2022 dall'idea di due fratelli, Alessandro e Lorenzo, di 17 e 18 anni, che sono polistrumentisti e figli d’arte.
Viaggiano per l'Italia e l'Europa come artisti di strada e partecipano a vari festival internazionali con i loro genitori sin dalla tenera età di 7 e 9 anni.
Nel 2023, Paolo, 15 anni, un amico d'infanzia anche lui polistrumentista e figlio d’arte, si è unito per completare il progetto.
Nel 2024 hanno iniziato a farsi notare nelle scene musicali di Piemonte e Liguria.
La loro musica è una fusione di rock, funk e pop con influenze moderne.
La nostra intervista con Alessandro dei The Kollege andrà in onda:
Venerdì 23 maggio alle 16:35 e martedì 27 maggio alle 10:10.

File.41: Lande - intervista

Lande

La band di Marco Giusti e Daniele Bencivenni ci presenta "Il primo uomo", l'ultimo singolo

“Il primo uomo” è il nuovo singolo dei Lande, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming per altodischi, nuova sub-label di Blackcandy Produzioni. 
“Il primo uomo” è un brano che racconta l’emersione di qualcosa di nuovo nella relazione tra la nascita, la trasformazione, il rapporto con il dolore, il miracolo della sofferenza. Il tutto immerso in un sound che mescola il lo-fi più materico con le sonorità brillanti e orecchiabili del pop.
Il videoclip de “Il primo uomo” rappresenta un sogno, un viaggio onirico in cui il protagonista, inconsapevole ma guidato da due enigmatiche entità, inizia a spogliarsi involontariamente dei propri abiti. Un gesto simbolico che sembra liberarlo non solo dall’apparenza, ma anche dalla staticità della sua esistenza.
Nel sogno, i colori emergono con intensità, richiamando la realtà che ci circonda: una realtà che non si limita a influenzare l’individuo, ma lo segna, lo macchia, lo sfregia. Un processo che sembra condurlo a uno stato primordiale, riportandolo a un’essenza spoglia, nuda e vulnerabile di fronte a un mondo che disorienta.
Al risveglio, però, qualcosa del sogno persiste: sul volto dell’uomo rimane un segno indelebile, una macchia che potrebbe non essere solo esteriore, ma anche un’impronta profonda sull’anima.
Biografia
I Lande sono un progetto musicale nato nel 2022 dall’incontro tra Marco Giusti e Daniele Bencivenni. 
Marco è stato voce e chitarra dei Velvet Score e degli Armando Furioso, mentre Daniele ha ricoperto il ruolo di voce e chitarra negli UponTheSea e di batterista nei SO! e negli Unmade Bed.
Uniti da una profonda passione per la sperimentazione, i due musicisti hanno deciso di intraprendere un percorso creativo condiviso, fondendo i rispettivi mondi musicali. Il progetto si propone di mescolare influenze elettroniche, indie, lo-fi e cantautorato, dando vita a un sound unico e personale. 
Per oltre due anni, Marco e Daniele si sono dedicati interamente alla produzione del loro album di debutto, curando ogni dettaglio a quattro mani. Il risultato è un lavoro che intreccia basi elettroniche con strumenti acustici e analogici, come pianoforte, harmonium, sintetizzatori e chitarre elettriche. 
A completare il tutto, una voce malinconica e sognante che dona profondità e carattere alle composizioni, trasportando l’ascoltatore in un viaggio intimo e personale.
La nostra intervista con Daniele Bencivenni dei Lande andrà in onda:
Giovedì 22 maggio alle 16:35 e lunedì 26 maggio alle 10:10.

Il 23 giugno a Gorizia si terrà la 2a edizione di "SAFETY LOVE"

Safety Love Gorizia

L'evento dedicato alla promozione della sicurezza e del benessere nei luoghi di lavoro che unisce spettacolo e impegno civile

Il 23 giugno 2025, a partire dalle ore 21 a GORIZIA, presso il Piazzale della Casa Rossa (via della Casa Rossa), si terrà la seconda edizione di “SAFETY LOVE, una serata evento che coniugherà intrattenimento e temi legati alla salute e sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di raccogliere firme di adesione alla CARTA DI URBINO.
Sul palco saliranno 10 artisti, ognuno dei quali darà voce a uno dei principi elencati nella Carta di Urbino, decalogo elaborato dalla Fondazione Nazionale Sicurezza Rubes Triva e dall’Osservatorio “Olympus” dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo, che ha come scopo quello di sollecitare una riflessione sulla tutela della salute, della sicurezza e del benessere di chi lavora.
Primi artisti annunciati (in ordine alfabetico): Ermal Meta, Joan Thiele, Mario Biondi, Piero Pelù, Serenza Brancale, Settembre e altri TBA, tutti accompagnati dall’Orchestra Giovanile Filarmonici Friulani, diretta dal Maestro Marco Battigelli, con la direzione artistica di Massimo Bonelli.
Della serata sarà realizzata anche una versione Tv, prodotta da iCompany, che andrà in onda, in seconda serata su Rai 1.
«Safety Love – dichiara Massimo Bonelli è un progetto giovane, ma con un’identità già chiara e potente. Un evento in cui musica e parole si mettono al servizio di un messaggio civile, urgente, profondo. In un tempo che ci spinge a correre, questo festival ci invita a fermarci e riflettere sull’importanza della Carta di Urbino e dei suoi 10 principi, che promuovono la sicurezza e il benessere di chi lavora: un diritto da tutelare, una cultura da far crescere. Portare la seconda edizione di Safety Love in scena a Gorizia, Capitale Europea della Cultura 2025, aggiunge forza, senso e responsabilità al suo racconto
“Safety Love 2025”, è una serata evento che anticipa la Quarta edizione del Festival Internazionale della Salute e Sicurezza sul Lavoro che si svolgerà a Gorizia dal 25 al 27 giugno.
«Abbiamo voluto coniugare due eventi complementari: Safety Love, pensato per attirare l’attenzione del pubblico più giovane, che va protetto ma anche stimolato nella costruzione di una solida cultura del lavoro, fondata sull’equilibrio tra diritti e doveri e il Festival Internazionale della Salute e Sicurezza sul Lavoro, che quest’anno ospiterà il gemellaggio simbolico tra la Carta di Urbino e la Carta di Lorenzo – afferma Giuseppe Mulazzi, Direttore del Festival Internazionale SSL 2025. Il Festival rappresenta un’importante occasione di confronto, con la partecipazione di relatori di altissimo profilo, come Federico Faggin, per riflettere sull’impatto delle nuove tecnologie nei contesti lavorativi. Al di là dell’innovazione tecnologica, che è certamente legata alla conoscenza, non dobbiamo mai dimenticare il valore centrale della persona. L’elemento umano rimane il fulcro, il vero collante tra i due eventi: è attorno a esso che costruiamo un’idea di lavoro sana, sicura e consapevole.»
«Per chi si trova ad amministrare un territorio, la salute e la sicurezza sui posti di lavoro sono temi che devono avere sempre la massima attenzione – dichiara Massimiliano Fedriga, Presidente Regione Friuli Venezia-Giulia. La Regione continua a operare infatti per mantenere alti i livelli di guardia e per garantire quelle condizioni necessarie per svolgere al meglio la propria attività lavorativa e professionale. Un impegno che ci ha portato, dopo la tragica scomparsa di Lorenzo Parelli, a scrivere la Carta di Lorenzo, un decalogo recepito anche a livello nazionale grazie al sostegno persino del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un documento che rappresenta una bandiera della cultura della sicurezza promossa con grande convinzione da Regione Friuli-Venezia Giulia. Siamo consapevoli, però, che un documento da solo non possa esaurire il nostro impegno in un ambito così rilevante da misurare il livello di civiltà di una comunità. Per questo la nostra Regione ha messo in campo un programma triennale fatto di investimenti, collaborazioni e iniziative legislative. Primo in Italia, per esempio, il Friuli-Venezia Giulia ha inserito la sicurezza sul lavoro all'interno della legge sull'istruzione. Le buone leggi, eventi internazionali come questo Festival e l'impegno di ciascuno di noi sono sicuramente importantissimi, ma è altrettanto decisivo che istituzioni, imprese, enti di formazione e famiglie facciano squadra per invertire la rotta. Sono certo che riusciremo a fare un definitivo salto di qualità quando nella quotidianità tutti avranno sempre presente che la sicurezza è fondamentale per qualsiasi nostra attività

File.41: Morto. - intervista

Morto. - Dottore, Dottore

“Dottore, Dottore” è il singolo che presenteremo con il cantautore romano

È disponibile “Dottore, Dottore”, il nuovo singolo di Morto., nome d’arte di Gabriele Castagna, vincitore del Cantagiro 2024.
Il brano si distingue per un arrangiamento essenziale, costruito quasi esclusivamente con pianoforte e una stratificazione di voci che crea un muro sonoro intimo e potente. Al centro, un coro che non accompagna, ma parla: è voce collettiva, è eco di un malessere condiviso.
“Dottore, Dottore” affronta una crisi identitaria profonda: il momento in cui ci si accorge di non essere chi si pensava, di aver indossato una maschera anche con sé stessi. Un punto di rottura dal quale nessuna diagnosi può salvarci, se non quella della verità.
A metà del brano si apre un urlo corale: sono le voci di decine di fan, raccolte tramite i social dell’artista e trasformate in parte integrante del brano. Un gesto simbolico che unisce chi ascolta alla narrazione, dando spazio alle emozioni reali di chi ha scelto di partecipare.
BIO
Morto., cantautore della scena alternative romana, ha esordito nel 2023 con i singoli “Equilibrista Pazza” e “Aspettami Buio”, seguiti da “Mi Hai Fatto Male”, “Alice”, “Tutti Marci” e “Dottore, Dottore”.
I suoi testi affrontano solitudine, disagio, dipendenze e lutto, con uno sguardo crudo ma umano. Il tutto in contrasto con un’immagine pubblica ironica e graffiante, che popola i social di sarcasmo e riflessioni febbrili.
Il mondo visivo di Morto. è abitato da insetti – simbolo di metamorfosi e rinascita – e da presenze sceniche che accompagnano l’artista anche dal vivo, in live dove il confine tra concerto e performance diventa sempre più labile.: un pop contaminato da tinte scure, dissonanze e scelte sonore che disturbano e affascinano allo stesso tempo.
La nostra intervista con Morto. andrà in onda:
Lunedì 19 maggio alle 16:35 e giovedì 22 maggio alle 10:10.