Novembre 2020
"September", il nuovo inedito di Zucchero & Sting

Anticipa il disco "D.O.C. Deluxe", in uscita l'11 dicembre (con 6 nuovi brani tra cui il duetto speciale)
Da venerdì 27 novembre sarà in radio e negli store digitali “SEPTEMBER”, il duetto speciale di STING & ZUCCHERO che anticipa il progetto “D.O.C. Deluxe” di ZUCCHERO “SUGAR” FORNACIARI in uscita l’11 dicembre in formato DOPPIO CD, TRIPLO VINILE, DIGITALE e, solo in esclusiva per Amazon, in formato TRIPLO VINILE AUTOGRAFATO (edizione limitata). Il pre-order del disco è già disponibile.
“D.O.C. Deluxe” contiene tutte le canzoni di “D.O.C.” e 6 nuove canzoni, tra cui “September”, inedito che anticipa anche il disco “Duets” di Sting in uscita il 19 marzo 2021.
Protagonisti recentemente di un video pubblicato a sorpresa per i fan, in cui i due artisti si sono esibiti in italiano sulle note di “Fields of gold”, ZUCCHERO & STING, legati da una profonda e grande stima reciproca a livello artistico, oltre che da una lunga e fraterna amicizia, con “September” tornano nuovamente a collaborare insieme.
Di seguito la tracklist di “D.O.C. Deluxe”:
CD1: Spirito nel buio, Soul mama, Cose che già sai (feat. Frida Sundemo), Testa o croce, Freedom, Vittime del cool, Sarebbe questo il mondo, La canzone che se ne va, Badaboom (Bel Paese), Tempo al tempo, Nella Tempesta, My Freedom (Bonus Track), Some day (Bonus Track) e Don’t let it be gone (Bonus Track).
CD2: Succede, Facile, Non illudermi così, Wichita Lineman, Don’t Cry Angelina e September (Sting &Zucchero).
In un periodo così sospeso e drammatico per il mondo intero, Zucchero si è fatto portavoce di importanti eventi di rilevanza nazionale e internazionale e ha inoltre devoluto al fondo “COVID 19 – Sosteniamo la musica” i proventi del suo ultimo singolo “Soul Mama”, estratto dal disco “D.O.C.”.
Ha partecipato al live streaming mondiale “One world: together at home”, a sostegno dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nella lotta al Covid-19, con una performance che ha ricevuto, tra gli altri, anche gli elogi del The Guardian, grazie alle lusinghiere parole del critico musicale Ben Beaumont-Thomas. Si è fatto portavoce di un messaggio universale in occasione del 50° anniversario della Giornata Mondiale della terra, il 22 aprile, suonando per la prima volta davanti ad un Colosseo deserto, l’inedito “Canto la vita”, tratto da “Let Your Love Be Known” di Bono Vox, con il testo in italiano a firma di Zucchero e un featuring con Bono nell’inciso finale del brano. E, ancora, ha preso parte alla manifestazione del Primo Maggio di Roma con un collegamento in diretta e un contributo musicale sulle note de “La canzone che se ne va”, estratto dal suo ultimo disco di inediti “D.O.C.” e ha inviato un messaggio di speranza, che ha fatto il giro del mondo, eseguendo in una magica e desolata Piazza San Marco il brano “Amore adesso!”, adattamento della canzone “No Time For Love Like Now” di Michael Stipe e Aaron Dessner, con testo in italiano a firma di Zucchero.
A causa dell’emergenza sanitaria e alla luce delle relative disposizioni governative in tema di salute pubblica, Zucchero tornerà live in anteprima esclusiva all’ARENA DI VERONA, con i suoi 14 show previsti nei mesi di aprile e maggio 2021.
(comunicato stampa Parole & Dintorni a cura di T. Lo Faro - foto di Daniele Barraco)
File.41: Giulio Wilson - intervista

Presentiamo "Vale la pena", brano cantato assieme agli Inti Illimani
Torna a trovarci Giulio Wilson per presentarci "Vale la pena", brano che ha interpretato insiema agli Inti Illimani. Il singolo è uscito in doppia versione, in italiano e in spagnolo (in Italia per l’etichetta discografica Maninalto!/distribuzione Believe; in Sud America e in tutti gli altri paesi distribuzione Altafonte).
Il brano anticipa il disco del cantautore Giulio Wilson, intitolato “Storie vere tra alberi e gatti”, di prossima uscita.
Vincitore del Premio Bertoli e di una targa MEI, Giulio Wilson è un cantautore, compositore e musicista polistrumentista.
“È un grande piacere aver scritto un brano assieme a degli artisti che hanno segnato la storia della musica mondiale – dice riguardo la collaborazione con gli Inti Illimani - È una canzone che non ha confini e che contiene uno slogan universale e di speranza. Vivo questo momento come una tappa importante del mio percorso artistico”.
Gli Inti Illimani, da sempre ambasciatori della resistenza contro le dittature e le ingiustizie, del patrimonio musicale dell’America Latina; hanno cantato e gridato forte il loro impegno civile contro le lotte di classe, in difesa della democrazia e del progresso, contro ogni forma di abuso, di repressione e di violenza.
Con queste parole Jorge Coulón, leader della band, racconta il progetto: “Vale la pena credere nelle persone. Dobbiamo costruire una società basata sulla fiducia e sull’affetto. Speriamo”.
La musica e le parole che raccontano “una speranza infinita che si chiama vita”: Vale la pena è molto più di una canzone. È l’incontro di voci e di suoni, per ricordare i sogni di un popolo, dei cittadini del mondo.
“Unità” è il termine che descrive il progetto, che delinea gli intenti di una musica che viaggia oltre i confini, nella direzione di un mondo in cui si possano rispettare il confronto tra gli uomini, il dialogo, la libertà umana, la “vita come una sorpresa”, ricordando le parole del brano.
Unione tra artisti, unione di idee, unione di parole e suoni, di uomini e umanità: tutto è questo è Vale la pena.
Il brano anticipa il disco del cantautore Giulio Wilson, intitolato “Storie vere tra alberi e gatti”, di prossima uscita.
Vincitore del Premio Bertoli e di una targa MEI, Giulio Wilson è un cantautore, compositore e musicista polistrumentista.
“È un grande piacere aver scritto un brano assieme a degli artisti che hanno segnato la storia della musica mondiale – dice riguardo la collaborazione con gli Inti Illimani - È una canzone che non ha confini e che contiene uno slogan universale e di speranza. Vivo questo momento come una tappa importante del mio percorso artistico”.
Gli Inti Illimani, da sempre ambasciatori della resistenza contro le dittature e le ingiustizie, del patrimonio musicale dell’America Latina; hanno cantato e gridato forte il loro impegno civile contro le lotte di classe, in difesa della democrazia e del progresso, contro ogni forma di abuso, di repressione e di violenza.
Con queste parole Jorge Coulón, leader della band, racconta il progetto: “Vale la pena credere nelle persone. Dobbiamo costruire una società basata sulla fiducia e sull’affetto. Speriamo”.
La musica e le parole che raccontano “una speranza infinita che si chiama vita”: Vale la pena è molto più di una canzone. È l’incontro di voci e di suoni, per ricordare i sogni di un popolo, dei cittadini del mondo.
“Unità” è il termine che descrive il progetto, che delinea gli intenti di una musica che viaggia oltre i confini, nella direzione di un mondo in cui si possano rispettare il confronto tra gli uomini, il dialogo, la libertà umana, la “vita come una sorpresa”, ricordando le parole del brano.
Unione tra artisti, unione di idee, unione di parole e suoni, di uomini e umanità: tutto è questo è Vale la pena.
L'intervista con Giulio Wilson andrà in onda:
Lunedì 9 novembre alle 16:35 e giovedì 12 novembre alle 10:10.
Stefano D'Orazio (1948-2020)

"Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita", scrivono sui social gli altri ex-Pooh
A 72 anni se ne va lo storico batterista dei Pooh, Stefano D'Orazio. Dotato di grande umanità e di una naturale simpatia, era uno dei componenti più amati. Si è spento a Roma, sua città natale, dove si stava riprendendo da una malattia che, purtroppo, è stata complicata dal Covid.
Entrato nei Pooh nel 1971, sostituendo Valerio Negrini, per 38 anni ha vissuto con loro una straordinaria carriera fatta di successi, di grandi concerti e di enorme popolarità.
Aveva lasciato la band nel 2009, dicendo di non aver nulla da aggiungere alla sua vita di "suonatore di tamburo". Rientrò nel gruppo per partecipare alla grande reunion del 2016, che celebrò il cinquantennale dei Pooh e terminò con il loro scioglimento ufficiale.
"STEFANO CI HA LASCIATO! Due ore fa...era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato...oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando... poi, stasera, la terribile notizia. Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre...", si legge nel post firmato insieme dagli altri ex-componenti del gruppo, Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia e Riccardo Fogli.
Aveva lasciato la band nel 2009, dicendo di non aver nulla da aggiungere alla sua vita di "suonatore di tamburo". Rientrò nel gruppo per partecipare alla grande reunion del 2016, che celebrò il cinquantennale dei Pooh e terminò con il loro scioglimento ufficiale.
"STEFANO CI HA LASCIATO! Due ore fa...era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato...oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando... poi, stasera, la terribile notizia. Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre...", si legge nel post firmato insieme dagli altri ex-componenti del gruppo, Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia e Riccardo Fogli.
Per tutti i fan dei Pooh, oggi è una giornata molto triste.
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Fiorella Mannoia: esce "Padroni di niente"

Il nuovo album è figlio di questo periodo storico particolare
Oggi, venerdì 6 novembre, esce “Padroni di niente” il nuovo album di inediti di Fiorella Mannoia disponibile in formato CD, in digitale e in vinile (quest’ultimo disponibile da venerdì 20 novembre).
“Padroni di niente” è figlio di un periodo storico ben preciso, di pensieri e riflessioni scaturiti da un evento eccezionale e fuori da ogni previsione, evento che nessuno avrebbe mai pensato o immaginato di poter vivere. Così, Fiorella, attraverso le canzoni che canta e le storie che racconta, pone l’attenzione sull’uomo e sulla nostra “umanità”, quella da cui bisognerebbe ripartire per non ritrovarci, appunto, “Padroni di niente”.
Emblematica anche la copertina dell’album, ispirata al quadro “Viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich, che ritrae un “Viandante”, in questo caso Fiorella, mentre osserva la propria civiltà, ci si specchia dentro e riflette su tutto il bello e il brutto che l’uomo ha costruito.
Questa la tracklist di “Padroni di niente”: “Padroni di Niente” (Amara), “Chissà Da Dove Arriva Una Canzone” (Ultimo), “Si È Rotto” (Enrico Lotterini, Fabio Capezzone, Fiorella Mannoia), “La Gente Parla” (Amara, Simone Cristicchi), “Sogna” (Edoardo Galletti, Fiorella Mannoia), “Olà” (Bungaro, Cesare Chiodo, Fiorella Mannoia), “Eccomi Qui” (Bungaro, Cesare Chiodo, Carlo Di Francesco) e “Solo Una Figlia (con Olivia XX)” (Arianna Silveri).
“Padroni di niente” è stato anticipato in radio dal singolo “Chissà da dove arriva una canzone”, brano scritto per Fiorella da Ultimo.
Così come nel precedente disco, “Personale”, anche in “Padroni di niente” torna la formula della “canzone sospesa”. Fiorella, infatti anche questa volta, decide di condividere il proprio spazio con un’artista emergente, in questo caso si tratta della cantautrice Oliva XX (all’anagrafe Arianna Silvestri), che duetta con Fiorella in “Solo una figlia”.
Da maggio, inoltre, partirà il “Padroni di niente Tour”, concerti per incontrare il pubblico e presentare live il nuovo album. Il tour è prodotto e organizzato da Friends & Partners.
“Padroni di niente” è figlio di un periodo storico ben preciso, di pensieri e riflessioni scaturiti da un evento eccezionale e fuori da ogni previsione, evento che nessuno avrebbe mai pensato o immaginato di poter vivere. Così, Fiorella, attraverso le canzoni che canta e le storie che racconta, pone l’attenzione sull’uomo e sulla nostra “umanità”, quella da cui bisognerebbe ripartire per non ritrovarci, appunto, “Padroni di niente”.
Emblematica anche la copertina dell’album, ispirata al quadro “Viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich, che ritrae un “Viandante”, in questo caso Fiorella, mentre osserva la propria civiltà, ci si specchia dentro e riflette su tutto il bello e il brutto che l’uomo ha costruito.
Questa la tracklist di “Padroni di niente”: “Padroni di Niente” (Amara), “Chissà Da Dove Arriva Una Canzone” (Ultimo), “Si È Rotto” (Enrico Lotterini, Fabio Capezzone, Fiorella Mannoia), “La Gente Parla” (Amara, Simone Cristicchi), “Sogna” (Edoardo Galletti, Fiorella Mannoia), “Olà” (Bungaro, Cesare Chiodo, Fiorella Mannoia), “Eccomi Qui” (Bungaro, Cesare Chiodo, Carlo Di Francesco) e “Solo Una Figlia (con Olivia XX)” (Arianna Silveri).
“Padroni di niente” è stato anticipato in radio dal singolo “Chissà da dove arriva una canzone”, brano scritto per Fiorella da Ultimo.
Così come nel precedente disco, “Personale”, anche in “Padroni di niente” torna la formula della “canzone sospesa”. Fiorella, infatti anche questa volta, decide di condividere il proprio spazio con un’artista emergente, in questo caso si tratta della cantautrice Oliva XX (all’anagrafe Arianna Silvestri), che duetta con Fiorella in “Solo una figlia”.
Da maggio, inoltre, partirà il “Padroni di niente Tour”, concerti per incontrare il pubblico e presentare live il nuovo album. Il tour è prodotto e organizzato da Friends & Partners.
The Weeknd in radio con "Save Your Tears"

Nuovo singolo estratto dal disco d'oro "After Hours", l'album più venduto del primo semestre in USA
Da venerdì 6 novembre sarà in radio “Save Your Tears”, il singolo di The Weeknd estratto dall’album dei record “After Hours”.
Il brano, che ha già collezionato più di 107 milioni di stream su Spotify, si apre con un assolo di basso che funge da base ritmica dell’intero pezzo. Pur mantenendo i suoni anni ‘80 che caratterizzano anche il precedente singolo “In Your Eyes” e che fanno da fil rouge all’intero album, “Save Your Tears” è caratterizzato da sfumature e upbeat più moderni e pop, grazie anche all’utilizzo del vocoder per la modulazione la voce. Nel testo, l’artista racconta la prima volta che ha rivisto la propria ragazza dopo la fine della loro relazione. L’incontro fa riemergere nel cantante il rimorso per gli errori commessi e per la sofferenza causata. Sebbene sia consapevole di non meritare una seconda opportunità, The Weeknd vorrebbe poter riacquistare la fiducia perduta, ma sa che ormai è troppo tardi e l’unica cosa che si augura è che lei sia felice e non sprechi più lacrime per lui.
The Weeknd si conferma uno degli artisti che più ha segnato il mercato discografico di questo 2020. Con oltre 60 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, in Italia ha ottenuto le certificazioni di disco d’oro per l’album “After Hours”, doppio disco di platino per “Bliding Lights” e disco di platino per “In Your Eyes”. Innovatore e star non convenzionale, il 7 agosto ha tenuto la “The Weeknd Experience”, il primo live in augmented reality su Tik Tok, durante il quale gli utenti hanno potuto interagire direttamente con il cantante. Infine, è stato reso disponibile su Spotify “Alone With The Weeknd”, un’esperienza di ascolto personalizzata per ogni utente.
Il brano, che ha già collezionato più di 107 milioni di stream su Spotify, si apre con un assolo di basso che funge da base ritmica dell’intero pezzo. Pur mantenendo i suoni anni ‘80 che caratterizzano anche il precedente singolo “In Your Eyes” e che fanno da fil rouge all’intero album, “Save Your Tears” è caratterizzato da sfumature e upbeat più moderni e pop, grazie anche all’utilizzo del vocoder per la modulazione la voce. Nel testo, l’artista racconta la prima volta che ha rivisto la propria ragazza dopo la fine della loro relazione. L’incontro fa riemergere nel cantante il rimorso per gli errori commessi e per la sofferenza causata. Sebbene sia consapevole di non meritare una seconda opportunità, The Weeknd vorrebbe poter riacquistare la fiducia perduta, ma sa che ormai è troppo tardi e l’unica cosa che si augura è che lei sia felice e non sprechi più lacrime per lui.
The Weeknd si conferma uno degli artisti che più ha segnato il mercato discografico di questo 2020. Con oltre 60 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, in Italia ha ottenuto le certificazioni di disco d’oro per l’album “After Hours”, doppio disco di platino per “Bliding Lights” e disco di platino per “In Your Eyes”. Innovatore e star non convenzionale, il 7 agosto ha tenuto la “The Weeknd Experience”, il primo live in augmented reality su Tik Tok, durante il quale gli utenti hanno potuto interagire direttamente con il cantante. Infine, è stato reso disponibile su Spotify “Alone With The Weeknd”, un’esperienza di ascolto personalizzata per ogni utente.
(comunicato Sony Music a cura R.Tenaglia)
File.41: Gianluca De Rubertis - intervista

Il singolo che presenteremo, estratto da "La violenza della luce, è "Solo una bocca"
"Solo una bocca" è il nuovo singolo di Gianluca De Rubertis che ha anticipato l'uscita dell'album "La violenza della luca" (RCA Numero Uno / Sony Music).
“Questo brano - racconta Gianluca De Rubertis - è un’ode alla grazia, la grazia smarrita, la grazia non ricevuta, la grazia anelata. È una canzone anche notturna, che principia scivolando tra la decadenza delle abitudini serotine e infine si invola nella speranza di una semplicissima carezza. Di notte è stata anche scritta, ed è un bene che sia stato così.”
Il disco è il terzo da solista dopo “Autoritratti con oggetti” (2012) e "L'universo elegante" (2015).
Come proprio del linguaggio musicale di De Rubertis, il nuovo album mostra una cifra stilistica che a una “semplicità” pop unisce una scrittura raffinata e profonda. Con “La violenza della luce” l’autore riflette, nel modo più autentico possibile, sul potere maieutico dell’oscurità, su come nel “buio” di una condizione esistenziale difficile si possa raggiungere una presa di coscienza insperata.
L'intevista con Gianluca De Rubertis andrà in onda:
Martedì 3 novembre alle 16:35 e venerdì 6 novembre alle 10:10.
File.41: Elisa Sapienza - intervista

Un profumo di semplicità con il singolo "Come la felicità"
Tra dispute a colpi di like e dislike, provocazioni effimere, autotune no, autotune sì, anti trap/pro trap, arriva Elisa Sapienza.
La sua ricetta acqua e sapone è un pop cantautorale senza scorciatoie, genuino e semplice come la ricetta tradizionale della nonna, a cui - per altro - Elisa è molto legata.
Perché di arroganza e presunzione oggi ne abbiamo in abbondanza; guardate un qualunque profilo social (che sia di un VIP o di chi si illude tale), leggete il primo magazine gossipparo che avete sottomano in cui si racconta di cantanti e attori più per i loro look che per le loro doti artistiche.
Non vi sembri quindi troppo saccente se ci si permette di dire che c'è un che di Magritte nel verso d'apertura di "Come la felicità", il nuovo singolo di Elisa Sapienza: 'Vorrei solo sparire'
Non è forse un paradosso scrivere una canzone -storico mezzo di ambizione di massa- rifugiandosi in un verso che sa di agorafobia da mondo? La prossimità con la celebre scritta 'questa non è una pipa' che campeggia sotto l'immagine della pipa dipinta dal celebre surrealista belga è piuttosto evidente.
Questa piacevole contraddizione con cui Elisa Sapienza si confessa, è il più rumoroso manifesto alla semplicità che potrete ascoltare oggi. Nelle interferenze cacofoniche di un mercato musicale saturo, in cui lo stupore deve precedere l'emozione, il colpo di scena inchiodare l'ascoltatore per distrarlo dalla mancanza di uno story telling, lo stile celare la mancanza di sostanza, "Come la felicità" ci dà speranza.
La nostra intervista con Elisa Sapienza andrà in onda:
Lunedì 2 novembre alle 16:35 e giovedì 5 novembre alle 10:10.